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CRONOLOGIA

DA 20 MILIARDI
ALL' 1  A.C.
DA 1 D.C. AL 2000
ANNO x  ANNO
PERIODI STORICI
E TEMATICI
PERSONAGGI
E PAESI

ANNO 550 d.C.
( QUI riassunto dell'intero periodo ( guerra gotico-bizantina) dal 540 al 567 ) >

*** IL GENERALE NARSETE
*** I PRIMI POETI ARABI GIA' ANNUNCIANO L'ISLAMISMO
*** IN EUROPA LE PRIME FORBICI, LA PRIMA SETA,
I PRIMI ARATRI CON LE RUOTE.

BELISARIO dopo aver chiesto di essere  esonerato alla guida dell'esercito bizantino in Italia, rientrato a Costantinopoli, non vi � ritornato solo sfiduciato, ma dovendosi giustificare la sua sconfitta,  si scagiona davanti a Giustiniano indicando il goto dotato di forze soprannaturale;  Belisario afferma che non � TOTILA forte ma che " � Dio stesso che marcia al suo fianco".

 Questa volta Giustiniano pi� che credere alle forze soprannaturali, inizi� a considerare le forze in campo, finora sempre lesinate a Belisario. A Costantinopoli ci si rende conto che per combattere questo re goto (che pi� che con le armi sta conquistando la penisola con la saggezza a non usarle le armi, quindi doppiamente pericoloso) non basta pi� il solito esercito e la solita piccola flotta, ma bisogna far ben altro. Ci vuole una vera e propria mobilitazione.
Il disastro fatto registrare da Germano  scuote un po' la Corte Bizantina, che da tempo stava dimostrando  di non  possedere n� energia n� capacit� nel prendere impegnative decisioni.

 GIUSTINIANO convocato NARSETE lo incarica di sbarazzasi di Totila a qualsiasi costo. Il generale accetta, ma vuole un mandato pieno, una firma che gli permetta di organizzarsi come vuole lui, e un'altra firma che pu� ottenere dal tesoro tutti i soldi che desidera. 
Sar� dunque  lui a organizzare l'esercito con tante armi, tanti soldati, e una logistica per i rifornimenti; non vuole fare la fine dei suoi predecessori che una volta messo il piede in Italia sono poi stati abbandonati a se stessi. Lui ne ha gi� fatta una di esperienza. Anzi come abbiamo visto nei precedenti anni ha permesso di far diventare la situazione a Ravenna e a Roma ancora pi� problematica, quando aveva bloccato Belisario a Ravenna, acconsentendo lui e Giustiniano (Procopio ci racconta: per invidia dei successi di Belisario) a firmare una pace che fin dal primo momento non prometteva lunga vita, non essendoci forze bizantine capaci di smorzare sul nascere un ricompattamento dei vari gruppi di Goti. Ed infatti, partito Belisario e Narsete, i Goti riuscirono nuovamente dopo un breve periodo di anarchia, a ritrovare in Totila un intelligente ed esuberante condottiero per riportarli al riscatto.

Dunque NARSETE si prepara, ma prima di partire, vuole il comando assoluto delle truppe, carta bianca per le eventuali decisioni da prendere una volta in Italia. Le vittorie dice " non si vincono n� si perdono se Dio vuole o non vuole, si vincono sempre quando si � pi� numerosi e forti dei nemici".

NARSETE aveva un aspetto delicato, ma celava come uomo e come ufficiale una energia indomabile, un attivismo prodigioso e una volont� ferrea; un capace e ostinato generale che porter� alla rovina i goti e cacci� le orde alemanne dall' Italia.

Narsete quest'anno inizia a prepararsi e  riuscir� ad avere a sua disposizione la pi� grande armata mai affidata da Giustiniano a un suo generale.  Circa 30-35.000 uomini, pronti a salpare per le coste italiane, seguite da altri navigli che dovranno poi, in ogni caso, nella mala o cattiva sorte costantemente rifornire l'esercito bizantino sulla penisola. Se il caso anche di altri uomini pronti a imbarcarsi. 
Giustiniano acconsente perch� � ormai fermo il suo proposito di riconquistare l'Italia.

Da notare che nel chiedere rinforzi dalle varie province, i bizantini chiedono anche l'aiuto dei Longobardi stanziati in Pannonia, che a loro volta sono stati aiutati dai bizantini proprio quest'anno nella lotta contro i Gepidi; un popolo che non ha smesso di contrastare l'invasione del loro territorio. N� vogliono abbandonarlo. Anche perch� sui territori danubiani, sul mar d'Azov, sul Don e in Bulgaria gi� alcune orde di Avari (una popolazione turco-mongola) premono sui confini; dopo pochi mesi  la stessa Bulgaria � gi� sotto il loro controllo.

UN PRELUDIO ALL'ISLAMISMO

*** Qualcosa di singolare sta animando anche le zone desertiche dell'Arabia. Dentro le molte diffuse carovane di nomadi, non ci sono solo mercanti, o solo guerrieri che difendono gli stessi, ma anche soggetti che stanno riflettendo su questa vita utilitarista o edonista, molto spesso organizzata nel culto della violenza, e spessissimo come una banda di ladroni.
Nascono i primi gruppi che si dissociano ed oltre sensibilizzare sempre di pi� stessi attirano seguaci. Parlano di temi dell'esistenza, fanno riflessioni sulla vita con una dialettica nuova, sulla cultura, sulle lettere, sulla poesia. Nasce proprio in questo periodo la poesia araba dei saalik. I pi� conosciuti poeti che ci sono stati tramandati sono: Ta'abbata, Sharran, Ash Shanfara, Antar, Zunhair, Labid.
Questa nascente sensibilit� che sta formando una nuova coscienza, da alcuni, viene gi� vista come il preludio all' Islamismo.

*** Dall'Oriente in Europa, oltre le orde di turchi, compaiono utili oggetti e alcuni prodotti  molto particolari.
Nel settore agricolo compaiono i primi aratri non pi� costantemente trascinati dagli animali, ma montati su molto pi� scorrevoli ruote, con il vomere che si alza oppure lo si abbassa quando lo si impiega.
Altro oggetto curioso, sono due semilame incrociate al centro che hanno la funzione di tagliare: compaiono infatti le FORBICI.

Novit� anche a Costantinopoli, dove sembra che quest'anno i bizantini abbiano carpito ai cinesi i segreti della produzione e la lavorazione della SETA.

CONTINUA ANNO 551 >