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CRONOLOGIA

DA 20 MILIARDI
ALL' 1  A.C.
DA 1 D.C. AL 2000
ANNO x  ANNO
PERIODI STORICI
E TEMATICI
PERSONAGGI
E PAESI

ANNO 536 d.C.

( QUI riassunto dell'intero periodo ( guerra gotico-bizantina) dal 536 al 540 ) >

* DUE STRANI PAPI A ROMA
* FA L'ESORDIO IL GOTO VITIGE
* TEODATO VIENE UCCISO
*VITIGE SUL TRONO A  RAVENNA
* ROMA FA L'OPPORTUNISTA

 Nel viaggio a Costantinopoli della strana pacificazione fra bizantini e ostrogoti per evitare l'invasione in Italia, Papa AGAPITO muore improvvisamente il 22 Aprile dopo che appena arrivato aveva gi� combinato un bel pasticcio. Infatti torn� a far valere la tesi che Roma era la capitale della cristianit� e unica sede del papato; forte di questa autorit� che si assumeva da solo, depose  il patriarca monofisita ANTIMO.
Non dimentichiamo che l'episcopato monofisita era poi quello che sosteneva la politica giustiniana, ed era in forte contrasto con quella papale romana; ma non sempre quest'ultima coerente con la politica interna e con quella estera (come vedremo, quest'anno e il prossimo).

La situazione non giunse a essere  intollerante verso Roma solo perch� il papa mor� subito dopo, e tutto ci� che lui aveva detto e fatto a Costantinopoli non inaspr� ulteriormente i rapporti. Anzi tutt'altro.

Perch� a guadagnarci fu un diacono romano al seguito del papa, che pensava in un modo divesro da lui, era in migliori rapporti con la corte bizantina, ma soprattutto con Teodora; e da questa ottenne l'appoggio per la farsi eleggere papa a Roma col nome di VIGILIO.

 Ma questo avveniva a Costantinopoli, mentre in Italia dopo la notizia della morte di Agapito il clero di Roma aveva gi� nominato Papa il 1 giugno SILVERIO, ovviamente con l'appoggio del Barbaro (ostrogoto-ariano) TEODATO (Ma dopo pochi mesi -caduto in disgrazia il capo ostrogoto- tradir� passando dall'altra parte della barricata quando entrer� a Roma Belisario. Avremo cos� il paradosso di due papi, uno nominato dai bizantini e l'altro a dare il benvenuto su Roma ai bizantini).

 Lo stesso Teodoato nel frattempo temendo una invasione a est, si � subito mosso per andare allo scontro in Dalmazia con Mundo; e lo fa con tale determinazione che non solo ottiene una vittoria ma uccide lo stesso Mundo.

Ma non � che Teodato pu� a lungo rallegrarsi per questo successo militare, deve ritornare immediatamente sui suoi passi, rientrare in Italia, organizzare un esercito pronto a partire per il sud e contrastare l'offensiva di Belisario, che nel frattempo � sbarcato a Reggio Calabria e sta risalendo la penisola accolto dalle genti come un liberatore. Un po' meno quando giunge a Napoli dove incontra delle ostilit�. La citt� pagher� cara questa avversione ai bizantini. Belisario prima la assedia, poi quando Napoli capitola, i suoi soldati la puniscono con distruzioni e massacri.

Teodato da Ravenna portatosi nel frattempo a Roma, con le sue truppe e con quelle locali, d� l'incarico a un giovane condottiero ostrogoto di dirigersi verso la Campania per andare a contrastare con una controffensiva la marcia di Belisario verso nord.
Lui � VITIGE, uno dei guerrieri pi� audaci, dai soldati amato e stimato molto di pi� di Teodato; infatti appena usciti da Roma lo acclamano imperatore, lo convincono a rinunciare alla missione su Napoli e di fare ritorno a Roma, perch� per fare l'imperatore - gli ricordano- bisogna eliminare il precedente.
Teodato assediato tenta di fuggire precipitosamente verso Ravenna, ma viene incalzato e infine raggiunto; Vitige stesso dar� l'ordine di ucciderlo.

Vitige nuovo imperatore ostrogoto fatto sul campo di battaglia dai suoi uomini, dopo aver lasciato a Roma un grosso contingente di ostrogoti agli ordini di Leuderi, raggiunge Ravenna per andare a insediarsi sul trono.
Volendo onorare la memoria di Teodorico e forse continuare la sua politica, quella pi� moderata rispetto a quella di Teodato, sposa MATASUNTA, la figlia di  Amalasunta, quindi nipote di Teodorico. Cercando di nuovamente instaurare un buon rapporto con i bizantini, tenta pi� volte di mettersi in contatto con loro per chiedere a Giustiniano la fine delle ostilit� e quindi la pace.
Purtroppo a Costantinopoli la macchina della guerra � stata messa in moto, e la determinazione di far finire il regno ostrogoto in Italia � ormai una decisione irrevocabile.
Non ricevendo nessuna risposta conciliante, Vitige non pu� certo farsi travolgere dalle truppe di Belisario che sta risalendo la penisola. Cerca alleanze nei paesi dove Teodorico aveva uomini e qualche influenza, mentre in Gallia cerca di fare ulteriore concessione ai Franchi per non avere nemici alle spalle.
Infine dai territori germanici da dove lui � sceso prima di portare aiuto a Teodato, richiama altri gruppi di ostrogoti per ingrossare le sue file, oltre a fare alcune alleanze in Dalmazia

Belisario intanto lasciato la Campania con una consistente difesa a Napoli e un'altra ben piazzata  guarnigione nella fortezza di Cuma, forma una massa armata di otto mila uomini e si dirige su Roma, ma non incontra nessuna resistenza da parte degli uomini lasciativi da Vitige; perch� all'avanzare di Belisario gli ostrogoti si sono gi� dati alla fuga e con Leuteri in testa hanno fatto presto a cambiare partito pur di mettere in salvo la pelle.

Non diversamente si comportano gli abitanti di Roma quando vi giunge il 10 DICEMBRE:  popolazione, autorit� imperiali, nobilt�  e la chiesa danno in benvenuto al nuovo arrivato. Lo stesso Papa Silverio (come abbiamo gi� accennato sopra), proprio lui che era stato nominato dall'ostrogoto ariano Teodato, fa gli onori di casa. Insomma tutti hanno fatto il voltafaccia (che pagheranno molto caro)

Ma Belisario nonostante questo falso e opportunistico tripudio dei romani, sa che la partita non � affatto vinta. Che Roma � solo una tappa e nemmeno poi tanta sicura, e che Ravenna � ancora lontana. Se vuole arrivarci deve prima eliminare altri gruppi di ostrogoti sparsi lungo le citt� del percorso.
Ha con s� due bravi generali, Besso e Costantino. Al primo affida la conquista di Narni e Spoleto; al secondo l'espugnazione di Perugia dopo aver sconfitto i goti guidati da Unila.

 CONTINUA ANNO 537 >