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CRONOLOGIA

DA 20 MILIARDI
ALL' 1  A.C.
DA 1 D.C. AL 2000
ANNO x  ANNO
PERIODI STORICI
E TEMATICI
PERSONAGGI
E PAESI

ANNO 532 d.C.

( QUI riassunto dell'intero periodo ( di Amalasunta ) dal 526 al 536 ) >

*** LA RIVOLTA DI "NIKA"
*** L'IPPODROMO DEL SANGUE e S. SOFIA
*** LA PACE (COMPRATA) CON COSROE

 La parola d' ordine era questa: "vittoria"!  "Nika" era il grido assordante di incitamento dei ribelli che assaltarono il palazzo imperiale, lo posero d'assedio per 6 giorni, per contrastare l'inasprimento autocratico che Giustiniano con i suoi continui editti sconvolgeva da un po' di tempo le giornate dei suoi sudditi; di ogni ceto, "verdi" e "azzurri" che alla fine fecero causa comune. 

Tutto part� dal malcontento di questi due gruppi, uno miserabile l'altro dei contribuenti, che si sentivano verseggiati,  soprattutto da parte di due ministri delle finanze. Questi due con spregiudicata abilit� riuscivano con gabelle varie a estorcere tutti quei soldi che il "palazzo" ingoiava con le sue spese di magnificenza che Giustiniano pretendeva; ma  anche per le enormi spese che l'avida sua sposa TEODORA non lesinava per s� con i suoi capricci.

Questi due funzionari( Triboniano e Giovanni di Cappadocia, che furono i padri di quel codice detto "Leggi Giustiniane") anche loro non erano immuni dalla avidit�, ed erano pronti sia a mercanteggiare la giustizia sia a modificare le leggi per accontentare il riccone di turno. E come succede in tutte le amministrazioni pubbliche corrotte, i dipendenti di tali ministri, i funzionari di ogni rango dell'amministrazione e fino all'ultimo capo degli spazzini, pensavano solo ad imitare i propri capi, con la conseguenza che le entrate erano appena sufficienti a distribuire il denaro fra di loro, visto che  le finanze pubbliche
dovevano alimentare cos� tanti rivoli e riempire cos� tante tasche.

 Era la "dazione ambientale", la "bustarella" che si era diffusa cos� tanto che non vi era pi� nulla di pubblico che non si pagasse due volte: allo stato la tassa e all'esattore "la mancia" per non essere da lui tassati maggiormente o per evitare le loro minacce di controlli rigorosi.

Tutto questo dava anche un senso di generale insicurezza nella giustizia oltre che provocare buchi enormi nelle finanze, sia nello Stato che nell'economia del singolo. 

Ed ecco la protesta che port� alla fine di gennaio, la popolazione della citt� e dei dintorni di Costantinopoli ad assediare il "palazzo", contro "la malvagit�" dei funzionari".
La sommossa inizi� al circo l' 11 Gennaio, all'inaugurazione dei giochi.

All'entrata dell'imperatore al braccio della sua "Onoratissima moglie che Dio gli aveva dato", si levarono dei fischi, delle proteste, degli slogan di ribellione, ed infine lo slogan divenne solo uno: "nike"; la rivolta si trasform� ben presto in una rivoluzione che dall'ippodromo si estese nelle vie e nelle piazze. Scontri, barricate e incendi distrussero diversi quartieri della citt� per 6 interi giorni.

 Giustiniano si sentiva perso; prima si rinserr� nel palazzo per tre giorni, poi con la folla inferocita che gi� abbatteva le cancellate del palazzo, si prepar� a fuggire. In gran segreto mise insieme tutto il tesoro imperiale, e stava gi� ordinando di caricarlo su una nave pronta a salpare per la fuga. 

Ma ecco sua moglie TEODORA, la ex ballerina, a imporsi con il suo carattere: "Anche se con la fuga mi dovessi salvare, non vorr� vivere senza essere salutata da imperatrice, tanto vale morire qui; se vuoi hai il denaro e la nave � pronta, vai pure; quanto a me, sapevo gi� che la mia porpora sarebbe stato il mio sudario, quindi non fuggir� con te, io resto!". 

Tali parole diedero energie e coraggio ai suoi fidi funzionari che gli rimasero accanto. Poi impart� loro un ordine: di prelevare il tesoro, portarlo all'ippodromo e distribuirlo ai capi rivoltosi, al popolo, a tutti quelli che erano ancora nelle strade. 
Lo stratagemma funzion�; tutti i rivoltosi si diressero e si riunirono all'ippodromo.
E qui, Teodora impartendo un ordine ben diverso ai soldati, i mercenari barbari guidati da Belisario e Mundus iniziarono il massacro, una carneficina che dur� tutta la notte. 
All'alba del 18 Gennaio, l'arena era colma di 30.000 cadaveri secondo una stima, secondo un'altra 50.000. Belisario e Mundus gli autori della strage potevano cos� riconsegnare al potere imperiale un  assolutismo pi� forte di prima.

SANTA SOFIA DI COSTANTINOPOLI  - Per volere di TEODORA, questa basilica, nasce proprio sul terreno dell'ippodromo che si era inzuppato di sangue, e sull'area di una vecchia basilica che dai dimostranti era stata incendiata e completamente distrutta.
Iniziata subito in questo stesso anno, spianando tutto il sito, i lavori termineranno nell'anno 537.
 
Nasce con l'ambizioso intento di edificare il pi� grandioso e magnifico santuario della cristianit� che mai fosse esistito (ed infatti rimase per lungo tempo una delle chiese bizantine pi� rappresentative). Non si bad� a spese, e i materiali da costruzione pregiati furono fatti venire da tutto l' impero, comprese le colonne verdi provenienti dal famoso tempio di Artemide ad Efeso, le colonne di porfido sottratte al tempio di Zeus ad Eliopoli, altre ancora di granito fatte arrivare dall'Egitto. 
Molti capitelli di queste colonne recano sempre il monogramma di GIUSTINIANO e sua moglie TEODORA. Il pi� grande capolavoro dell'arte bizantina fu inaugurato con grande pompa. Giustiniano fece questa affermazione "Sia lodato Dio che mi ha giudicato degno di realizzare quest'opera; o Salomone, ho superato la tua arte!".
In effetti per anni fu il centro della cristianit� bizantina, facendo concorrenza a Roma

Nel 1453 Maometto il Conquistatore, il giorno stesso che mise piede nella citt� di Costantinopoli dette immediatamente ordine di trasformare questo santuario della cristianit� in un moschea.
Mentre oggi stabilito dall' ultimo governante della Turchia, Ataturk, � stata trasformato in un grande museo.

Se oggi lo visitiamo, da alcuni ciceroni locali, ci viene indicata "la colonna piangente".
 Da secoli si narra che da una colonna di marmo stillino le lacrime di tutti quei 50.000 morti che erano stati massacrati barbaramente su quel terreno dove sorge la basilica, e che da quella colonna che affonda nel terreno venga su in superficie il pianto che vi hanno versato. La credenza � che toccando queste lacrime, esse compiono dei miracoli; eliminano le malattie della vista quando con quelle "lacrime" ci si inumidisce gli occhi

 ( Pi� verosimilmente � che questa colonna di marmo poroso -forse in profondit� appoggiata su una falda acquifera- assorbe per capillarit� l'acqua fino a portarla in superficie e a farla trasudare dalla parete della colonna).

*** Ripreso possesso del trono, fatti giustiziare alcuni elementi del "Palazzo", che si erano subito schierati con i rivoltosi (Ipazio, nipote di Anastasio, nella rivolta si era proclamato imperatore), Giustiniano con i Persiani di Cosroe raggiunge un accordo, firmando una "pace perpetua" . In effetti ha risolto il problema "pagando";  di consegnargli annualmente 110.000 libbre d'oro.
Una prezzo esoso, ma Giustiniano ora ha eliminato il pericolo a est e si � assicurato libert� di movimento in Occidente; qui deve affrontare due grosse questioni: dell'Africa e soprattutto dell'Italia, che in pratica con Ravenna � il centro di tutto l' impero dell'Occidente ormai alla deriva.

*** Muore il 17 ottobre, papa Bonifacio II appena eletto due anni prima.
Gli succede papa GIOVANNI II, romano, eletto il 2 gennaio del prossimo anno

CONTINUA ANNO 533 >