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CRONOLOGIA

DA 20 MILIARDI
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ANNO x  ANNO
PERIODI STORICI
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PERSONAGGI
E PAESI

ANNO 529 d.C.

( QUI riassunto dell'intero periodo ( di Amalasunta ) dal 526 al 536 ) >

*** FINE DELLA SCUOLA DI ATENE
*** PRIME LEGGI GIUSTINIANE


 L'imperatore GIUSTINIANO con un decreto comunica la chiusura e la fine della pi� celebre scuola filosofica della Grecia. 

E' la famosa ACCADEMIA fondata da Platone nel 387 a.C. ad Atene, ed era dopo di lui, il luogo dove la dottrina platonica veniva conservata e riesaminata alla luce degli sviluppi successivi della filosofia che andr� via via modificandosi in varie correnti. 
Proprio a partire dal Platonismo (elementi di dottrina che sono stati assunti a partire da Aristotele come caratteristica di tale dottrina)  esso avr� uno sviluppo attraverso molti anni e in opere differenti l'una dall'altra, ma che comunque � caratterizzato da una complessita di motivi che andranno a influire in gradi e direzioni molto diverse sui pensatori delle diverse epoche della storia. 
Se vogliamo ricapitolarle sono: le dottrine delle idee; svalutazione del mondo sensibile; dottrina della conoscenza; dottrina della preeesistenza dell'anima al corpo; dottrina della dialettica; dottrina della superiorit� della saggezza sulla sapienza, cio� del fine politico della filosofia.
Tutta la storia del  platonismo nel mondo classico coincide  in massima parte con la storia dell'Accademia.
Dopo un periodo detto "scettico", la ripresa e una sua sistemazione e integrazione si ebbero col neoplatonismo soprattutto ad opera di Plotino. Dopo di lui i temi influiranno sulla speculazione successiva, sia essa la patristica e la scolastica, sia la filosofia araba (di Avicenna) attraverso la tradizione neoplatonica.

GIUSTINIANO pone fine a una scuola che era durata oltre 9 secoli. Chiuso il pensiero filosofico ateniese, vengono anche ritirati da tutte le biblioteche dell'impero i testi di 36 generazioni di filosofi. Pi� nessuna opera resta in circolazione, conosceremo in tutto il medioevo, solo alcuni passi ma anche questi solo indirettamente tramite Agostino, Boezio, Dionigi Areopagista. Da Agostino vennero accolti solo i temi platonici dell'interiorit� della verit�, della conoscenza come illuminazione. 

La curiosit� di questo evento che si verifica a Costantinopoli � degno di attenzione ed � un mistero. Eliminato questo platonismo e tutto ci� che veniva dopo il platonismo fino al neoplatonismo accennato sopra, in Bisanzio e di conseguenza anche in occidente, si potrebbe pensare che l'oscurantismo era calato in entrambi i due imperi. 
Eppure non era cos�! Dopo la scissione dei due imperi, si verifica che la cultura bizantina continua a conoscere le opere di Platone e tutto il pensiero filosofico successivo, mentre in Europa occidentale tale conoscenza viene completamente eliminata, non esiste un solo testo in circolazione (anche se sappiamo oggi dagli antichi elenchi di alcune biblioteche che in quasi tutti i grandi monasteri esistevano opere dei filosofi greci ).

Noi fino al 1200-1400 non sapevamo pi� nulla, ne potevamo intuire cos'era tutto il pensiero filosofico e scientifico della scuola ateniese di 916 anni. I primi che tornarono dalle crociate --e in particolare Giorgio Gemisto Pletone che arrivo' a Firenze nel 1438 e che convinse Cosimo dei Medici a fondare la sua "Accademia" con le casse di libri che si era portato dietro - (e che in altra occasione abbiamo gia' citato) -- cominciarono ad entrare nel vivo delle discussioni scoprendo che la concezione del platonismo erano pi� vicine alle dottrine religiose ellenistiche che a quello dell'autentico pensiero platonico, e in nome di essa si contrapposero alla scolastica cristiana imbevuta solo di alcuni passi di aristotelismo. 

A tali tendenze si ispirarono gli umanisti italiani e pi� tardi, i filosofi inglesi della scuola di Cambridge che si opposero al materialismo di Hobbes, riprendendo i motivi della tradizione religiosa neoplatonica. Ma non finisce qui, perch� accanto ad essa, a questo tipo di platonismo, nell'et� moderna e contemporanea furono sviluppati altri temi di origine platonica, e soprattutto che esisteva una struttura razionale del reale, di tipo logico-matematico, onde ecco l'innatismo di Cartesio, o l'idealismo oggettivo di Liebniz.

Insomma l' Italia e tutto l' occidente cap� in un sol colpo cos'era avvenuto con quello scisma religioso che si era verificato nell' 879-880 tra chiesa romana e chiesa greca.

Avevamo chiamato in queste cronache "ortodossia" tutta la religione cristiana per distinguerla da quella Ariana, la continueremo a chiamarla per un po' di tempo ancora "ortodossa" fino a quel 879-880, quando si verificher� la rottura.

Sar� da quel momento e solo da allora che si dovr� poi intendere Chiesa Romana e Chiesa Greca. Perch� con ORTODOSSIA viene indicato in maniera globale, anche se impropria, il complesso delle chiese cristiane bizantine che accettarono e mantennero gli insegnamenti del concilio di Calcedonia anche dopo l' 880; insegnamenti che erano ispirati da un fortissimo senso della tradizione, da una tenace fedelt� ai dati iniziali. Non per nulla il termine significa orthos=giusto e doxa=insegnamento.

Da non prendersi per� impropriamente per solo chiesa Greca, perche Ortodossa � anche quella Bulgara, Serba, Russa, Romena, Cipriota, Polacca, Finlandese, Estone, e  molte altre autocefale che hanno il diritto di eleggere i propri vescovi, e dove non esiste n� un Patriarca n� un Papa, cio� nessuna autorit� centrale.

Uno degli errori degli esponenti della chiesa greca -errore che verr� fuori dopo alcuni secoli- � di non aver instaurato rapporti stretti con quelle genti che loro consideravano barbare, sentendosi orgogliosi della propria avanzata elaborazione teologica e del ricchissimo bagaglio culturale della filosofia greca che misero in soffitta. Cosa che non fece invece Roma con i popoli dell' Europa centrale, anche se commise in seguito anch'essa un grave errore, sottovalutando nel 1529 la protesta di Lutero (protestantesimo) che caus�  la "riforma" facendo allontanare definitivamente da quella Romana e da quella Greca, l' intera religione nella stessa Europa centro occidentale che a sua volta con la Controriforma spacc� in due la stessa protesta in Chiesa Luterana e Chiesa Protestante.

Agli effetti per� di una evoluzione sociale filosofica-scientifica  nel territorio Occidentale, la Chiesa Cattolica distaccandosi da quella Greca nell' 880 non fece un errore (anche se come abbiamo detto ne fece uno grave nel 1529)  perch� sotto gli aspetti economici-sociali-culturali non caus� dei danni; questo perch� ormai c'era una unit� etnica-culturale con una forza potenziale latente che -non dimentichiamolo- alcuni ambienti della stessa chiesa cattolica aveva nel suo seno o aveva contribuito a formare. Una piccola minoranza, ma che per� si fece sentire.

In quella Bizantina invece l'errore nella rottura dell' 880 fu grave, fu enorme se andiamo ad analizzare il suo successivo sviluppo, si sbarrarono le porte all'assorbimento di etnie e culture diverse che causarono la chiusura totale. Scelsero l'isolamento culturale e decisero nel contempo anche il suicidio dello sviluppo economico. E in quello spirituale non ebbe nemmeno la "protesta" perch� era una religiosit� ormai vuota nelle coscienze, continuamente alla ricerca di una identit� che fosse coerente con i tempi. (Una ricerca inutile anche perch�  non sappiamo se si resero conto).
Insomma in questi tempi e in quelli che seguirono era decisamente pi� stimolante vivere in una piccola citt� europea; meglio vivere ad esempio a Trento o a Siena che non a Costantinopoli.
E se diventarono bui i secoli in occidente, in oriente iniziarono ad essere cupi.

Forse l'anima degli antici filosofi dell'Accademia,  nel vedere cos� male interpretata la loro filosofia, a Bisanzio si vendicarono. 

*** LONGOBARDI - Il re Longobardo Vacone rovescia la sua politica di alleanza con i Turingi e ne stringe una con i loro acerrimi nemici Franchi: infatti da in sposa al re Franco Teodeberto sua figlia Visegarda e dopo la morte precoce di questa fece sposare sua sorella Valderada con il figlio di Teodeberto Teodebaldo. Quest'alleanza sar� fatale per i Turingi che fra il 531 e il 534 verranno assorbiti dai Franchi.

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