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CRONOLOGIA

DA 20 MILIARDI
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ANNO x  ANNO
PERIODI STORICI
E TEMATICI
PERSONAGGI
E PAESI

ANNO 524 d.C.

( QUI riassunto dell'intero periodo ( di Teodorico ) dal 493 al 526 ) >

*** TEODORICO - VERSO LA ROVINA
*** L'EDITTO ANTIARIANO DI GIUSTINO
*** I FRANCHI - COSA SI FA PER IL POTERE!
*** PERSIA - L'ELIMINAZIONE DEL "COMUNISTA"

 Vecchio e malato (ha 70 anni) Teodorico � diventato diffidente con tutti i suoi collaboratori, sta attraversando un periodo di decadenza senile che lo porta a prendere decisioni tipiche di colui che ha l'impressione di essere esautorato o di essere oggetto di atti persecutori. 

Ma ne aveva le ragioni, perch� anche in occidente � piombato l'editto dello scorso anno di Giustino che mette al bando su tutto l' impero l'Arianesimo.

A Teodorico sembr� molto chiaro il provvedimento: prendeva di mira lui, i suoi ostrogoti, il suo governo. Cio� veniva messa in discussione tutta la sua politica religiosa in occidente. Che per� come nella politica estera (i famosi matrimoni) era stata la sua sempre tollerante ma piuttosto ambigua. 
Quantunque ariano aveva comunque accordato la sua protezione alla chiesa cattolica. Un atteggiamento questo -diranno i suoi denigratori- solo per conciliarsi le simpatie dei vescovi soprattutto nell'Italia settentrionale. Che a loro volta accettarono questa situazione, o perch� temevano le conseguenze, o perch� attendevano con pazienza tempi migliori
E anche a Roma Teodorico pi� di tanto non s'inger� nelle agitate elezioni dei pontefici; e quando lo fece, come nel 498, nella disputa fra Simmaco e Lorenzo, con una singolare risoluzione, diede ragioni ad entrambe le due fazioni, e i due furono eletti contemporaneamente. Non accontentando cos� nessuno, che ripresero a scannarsi l'un l'altro.
Di sinodi, concili, congressi religiosi ce ne furono a iosa, di dibattiti violenti pure, e lotte, sommosse e scontri tra le due fazioni non mancarono di insanguinare le vie e le piazze.
Ma Teodorico si destreggiava (e fu anche ammirato per questo), scantonava, consigliando solo di sistemare al meglio le dispute, e che era compito del clero porre fine ai contrasti religiosi, e non la "missione" di un soldato. Insomma sembrava dar prova di imparzialit� e nello stesso tempo di fermezza. Di casi a favore dei cristiani se ne contano molti, a favore degli ebrei pure. Proprio quest'anno, a Verona,  i cristiani incendiarono le sinagoghe degli ebrei; intervenne Teodorico ingiungendo ai cristiani di riedificarle a proprie spese.
Ma anche i danni inferti a un cattolico, un certo Aureliano, Teodorico intervenne per farlo rientrare  in possesso quanto gli era stato sottratto. Nelle distruzioni fatte dai suoi soldati alle chiese, chiam� un vescovo a quantificare i danni e a rimborsarli.
Stabil� anche norme che le vertenze ecclesiastiche venissero riservate a giudici ecclesiastici.

Ma sulle trib� barbariche di frontiera e oltre queste, all'origine tutte ariane, seguit� ad esercitare una sorta di protettorato ariano. Che in alcuni casi fall�, nonostante i matrimoni, come nel caso dei Franchi convertiti al cristianesimo, o dei Borgundi. " Il suo obiettivo - scrive l'Anonimo- nel fare i pi� singolari matrimoni,  era di estendere la sua sfera d'azione nelle popolazioni barbare anche con la religione, per vie indirette voleva ingraziarsi tutti i popoli". Poi, prima con i Franchi, e ora anche in quell'Italia che fino ad ora lui aveva usato una certa calcolata tolleranza di riguardo, non raccolse i frutti sperati.

Quando giunse il provvedimento di Giustino, si sent� profondamente ferito. Crollava tutta la sua opera. Ci vide un complotto, e chi anche se non palesemente l'appoggiava questo editto, lo consider� un traditore da mandare a morte.
Una denuncia di Cipriano verso ALBINO incolpato di intrighi con Bisanzio, pur essendo un suo fidato collaboratore, Teodorico lo accus� di tradimento e lo fece giustiziare lasciando sconcertati un po' tutti, amici e nemici. 
Che ci fosse un appoggio senatoriale e una macchinazione anche del Papa non � stato dimostrato, ma un altro patrizio SEVERINO BOEZIO, magister aofficiorum, sconvolto per la morte di Albino, si � permesso quest'anno di accusare Teodorico di assassinio con una dichiarazione quasi ostentata affermando pubblicamente "se Albino ha scritto a Costantinopoli lo ha fatto con il consenso mio e dell'intero Senato." (e se parlava cos�, vuol dire che si sentiva protetto - ma questa protezione poi venne a mancare)
 Infatti questa audacia autoaccusatoria provoca Teodorico che fa mettere in carcere anche lui. Boezio nella sua prigionia scriver� una delle sue pi� belle opere (De consolatione) ma poi dopo uno sbrigativo processo viene condannato a morte in un modo perfino sadico. 

Teodorico sta insomma perdendo le staffe e sta accelerando la dissoluzione del regno ostrogoto da lui fondato in Italia in un quarto di secolo.

In questa crisi cerc� di trovare una via d'uscita, ma fall� anche in questo tentativo. Invi� a Costantinopoli (ne parleremo ancora il prossimo anno) una delegazione addirittura con a capo Papa Giovanni e cinque vescovi cristiani per evitare l'espulsione degli ariani alla corte di Ravenna; ma a Bisanzio era cambiata tutta la politica dei compromessi, Giustino (meglio dire Giustiniano) conferm� la propria intransigenza nei confronti dell'arianesimo.
 Il prossimo anno dopo il ritorno della fallimentare ambasciata Teodorico perse il controllo della situazione e di s�; prepar� un editto in base al quale tutti i cristiani cattolici avrebbero dovuto essere cacciati dalle chiese il settimo giorno delle calende di settembre del 526. 
Ma prima della pubblicazione dell'editto Teodorico moriva per un attacco di dissenteria.

A Costantinopoli ne furono felici. Se Giustiniano aveva gi� iniziato a dare una svolta alla politica imperiale, la morte di Teodorico accelerava il disfacimento di tutta la ultradecennale dominazione ostrogota, da molto tempo in Italia e a Costantinopoli  tollerata, prima da Zenone poi da Anastasio.

Ma non fu semplice. L'eliminazione di un vassallo che aveva spadroneggiato, se contribuirono a sollecitare un intervento di Giustiniano in Italia, aprirono anche quel conflitto che and� poi a insanguinare l'Italia dal 536 al 553. Una caotica situazione che permise una nuova invasione di barbari, piuttosto consistente, e questa volta permanente: quella dei Longobardi.  
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*** I FRANCHI - COSA SI FA PER IL POTERE!
*** IN FRANCIA i quattro figli di Clodoveo, in una nuova campagna contro i Burgundi, in uno scontro rimane ucciso CLODIMIRO. Gli altri due CLOTARIO e CHILDEBERTO fanno uccidere i suoi figli la moglie e il loro seguito, evitando cos� la successione e si spartiscono il regno del fratello. Il regno di Orleans. 
Dai generali romani hanno imparato anche questo! E non finisce qui!
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L'ELIMINAZIONE DEL COMUNISTA MAZDAK
*** IN PERSIA, COSROE che � figlio di Re Kavadah, il sovrano che aveva preso come consigliere quel MAZDAK con dottrine comuniste che abbiamo gi� illustrato nel 497 (vedi), si stacca dal padre e dalla sua politica sociale. Appoggiato da tutta la borghesia terriera in fermento, che stava assistendo alla disgregazione del proprio potere oligarchico, organizza un confronto con i teologi persiani con questo rivoluzionario per capire e approfondire meglio le sue rivendicazioni. 
Mazdak viene convocato a palazzo, ma prima ancora di essere ascoltato, viene subito proditoriamente ucciso. E contemporaneamente si scatena il massacro dei suoi seguaci intervenuti alla conferenza.
Si instaura una politica del terrore peggiore di prima, che riconduce nell'alveo di un'accettazione passiva delle nuove angherie. Erano state questi i motivi che avevano scatenato le ribellioni sociali di tanti poveri contadini sfruttati. 
Perdenti e sfiduciati dopo aver perso il loro grande capo carismatico, quelli scampati al massacro debbono ritornare con la testa china a riprendere in silenzio i lavori sotto il potere feudale, pena la morte. 
Un'idea comunista fallita nel sangue
, ovviamente per aver predicato l'eguaglianza, l'equa distribuzione delle propriet�, la distribuzione delle terre incolte, migliori salari e meno sfruttamento.
Insomma un Marx in miniatura con un'ideologia molto simile.

Kavadah, quasi uscito esautorato da questa rivoluzione dello stato, governer� con moderazione nei confronti della borghesia fino al 531 (vedi), ma salito sul trono il figlio, Cosroe cambia radicalmente lo stato sasanide.

CONTINUA ANNO 525 >