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CRONOLOGIA

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ANNO x  ANNO
PERIODI STORICI
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PERSONAGGI
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ANNO 491 d.C.

( QUI riassunto dell'intero periodo (gli Ostrogoti in Italia) dal 488 al 493 ) >

*** TEODORICO FA IL DIPLOMATICO
*** L'ASSEDIO DI RAVENNA 

 

Teodorico lo abbiamo lasciato nella pineta ravennate. L'assedio a cui ha sottoposto Ravenna da circa un anno si � ormai trasformato in un blocco totale (e proseguir� per altri due anni!).

Pur insediandosi con i reparti in una forma fissa nella pineta, Teodorico si muove in altre direzioni. Con altri contingenti di uomini trov� il modo di impadronirsi di altre citt� vicine e lontane, e nello stesso tempo completate le occupazioni ebbe modo di allacciare varie alleanze.

Non dimentichiamo che Teodorico � un barbaro, � un ostrogoto, � un ariano; eppure in questi anni, mentre le sue truppe sempre di piu' rinforzate con nuovi arrivi tengono in trappola  ODOACRE a Ravenna, lui si muove fra vescovi ed ecclesiastici in un modo consumato. Sappiamo che Teodorico aveva studiato alla corte di Costantinopoli, che non era a digiuno di filosofia, di teologia, che sapeva il latino, il greco, oltre ovviamente la sua lingua madre, quella gota che gli permette qui in occidente di avere contatti con altri barbari, che sono molti all'interno e appena fuori il confine.

Quindi nessuna meraviglia nei tantissimi contatti personali con i funzionari romani, con quelli bizantini in Italia e con i vari capi barbari lasciati in Italia un po' da tutti: Vandali. Visigoti, Burgundi ecc. Ma quello che meraviglia � di essere entrato nelle simpatie dei prelati cristiani, nonostante le sua fede ariana e la sua origine che dovrebbero condannarlo tre volte; come ateo, come eretico e come barbaro. Poca simpatia quindi nell'aristocratica e ecclesiastica Roma, dove i barbari sono da tempo oggetto di disprezzo. Ma lui si dimostra formalmente rispettoso riconoscendo la superiorit� dello spirito della civilt� latina.
Alcuni storici del suo tempo lo definiscono il pi� colto e civilizzato tra i sovrani barbari, mentre altri lo considerano un barbaro ignorante, e che a Costantinopoli aveva imparto una sola cosa; fare la guerra. Dotato di pochissimo acume politico. Il dissidio senza via d'uscita (che scoppier� fra non molto) fra cristiani e ariani  ce lo tramandano come un ostinato "barbaro"; un ostrogoto a tutto tondo. Arriv� perfino a ribaltare l'editto delle unioni con gli stranieri; non pi� i romani che non dovevano sposare i barbari, ma secondo Teodorico -che ci teneva  a tenere rigidamente divisi i due popoli- a proibire ai suoi barbari di unirsi ai romani. Un mitomane affronto per i romani dopo quello che avevano visto in questi ultimi anni.

Teodorico ambiva a un impero composto tutto da pura razza ostrogota. E per farlo si mise proprio contro la chiesa; quella che inizialmente nel suo primo periodo (questi primi dieci anni) lo aiut� molto. Fu la sua rovina! Ma anche la fortuna dell'Italia.


Ma torniamo a questo anno 491.
Mentre Odoacre � in trappola Teodorico ha il tempo di muoversi e di creare e tessere opportunistici ottimi rapporti diplomatici, e sapendo quale appoggio sta dando da un po' di tempo la chiesa a CLODOVEO re dei Franchi per diventare regnante di una intera regione, pensa di poter fare la stessa cosa anche lui con l' Italia. 

Inoltre c'� una grossa novit� a Costantinopoli, quest'anno muore ZENONE, l'imperatore amico-nemico che lo ha mandato qu�, e da qu� Teodorico ora non ha nessuna intenzione di andarsene. Non vuole certo ritornare nella inospitale Illiria, dopo aver visto la pianura padana veneta, la lombarda e quella emiliana. 
Prima ancora di aver del tutto risolto la situazione con Odoacre (sotto assedio), Teodorico sollecit� a Zenone la sanzione del titolo di vicario imperiale detenuto da Odoacre, ma l'imperatore a Costantinopoli nemmeno prima di morire gli concesse la tanto attesa investitura.
D'altra parte gli uomini di Teodorico lo avevano gi� acclamato legittimo sovrano del Paese conquistato, e lui si era dato da solo il titolo di dominus,  cio� signore dei Goti e dei Romani.

 A Bisanzio intanto come successore di Zenone viene eletto un certo ANASTASIO I, che ha la stessa linea di Zenone riguardo alla negata investitura. Per� in quanto a religione appoggia i monofisiti e tollera appena i cristiani ortodossi. Il nuovo imperatore non � un grande militare ma � per� un ottimo organizzatore amministrativo e sulla "questione Odoacre" lasciatagli in eredit� da Zenone, vuole prima vedere i risultati, quindi anche lui si prende tempo. E non aveva tutti i torti. Primo perch� non era lui ad aver promossa la spedizione, e inoltre Teodorico Ravenna non l'aveva ancora conquistata.

CONTINUA CON L'ANNO 492 >