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CRONOLOGIA

DA 20 MILIARDI
ALL' 1  A.C.
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ANNO x  ANNO
PERIODI STORICI
E TEMATICI
PERSONAGGI
E PAESI

ANNO 472 d.C.

( QUI riassunto dell'intero periodo dal 432 al 476 ) >

*** UN RAGAZZINO DI NOME TEODORICO
in ostrogoto significa "Capo Popolo"

Dopo il magnanimo regalo di Leone I, e le sue astute proposte, gli Ostrogoti cosa dicono e cosa pensano?

TEODEMIRO re degli Ostrogoti, vistosi restituire il figlio che ormai � un giovanotto di 17 anni, e visto che sia in Italia che in Oriente "militum" seri non ce n'erano piu' e che i soldati  romani erano spariti, pensa anche lui di allargarsi nei suoi territori, che prima aveva fatto tanto per avere, ma ora dopo aver soggiornato alcuni anni in Illiria e in Pannonia, questi due territori non gli offrono granch� come risorse. Soprattutto se paragonate a quelle dell'Italia, a quelle di Genserico, o a quelle attorno a Costantinopoli.

Dunque riflettendo, l' occasione per prendere il capo ostrogoto qualche buona iniziativa gliela offre proprio Leone, che tutto poteva pensare meno che TEODOMIRO e suo figlio potessero dimenticare 8 anni di soggiorno a Costantinopoli. Era stato, quello del povero ragazzino di otto anni, un soggiorno forzato, anche se a corte in tutti questi anni era stato trattato bene al pari di un principe. Gli erano stati impartiti gli studi e data quell'educazione civile che forse non avrebbe mai ricevuta nell'ambiente di suo padre, che era intelligente ma illetterato, tozzo e analfabeta e non conosceva proprio nulla di alta politica, n� cos'era il diritto e le leggi.

Teodorico aveva acquisito parecchio a Costantinopoli, ma era figlio di suo padre, figlio di un re ostrogoto, buon sangue non mentiva; ed invece di appassionarsi agli studi, aveva concentrato tutta la sua attenzione sull'addestramento alle armi, sulla disciplina, sull'organizzazione dell'esercito, sui rapporti con i soldati. Pi� che diventare colto, impar� ad essere civile, "Romano" innanzitutto, cogliendo ogni sfumatura positiva vivendo dentro il governo di Bisanzio, che gli saranno in seguito molto utili. Quando nel primo periodo and� a formare il suo regno, costru� uno Stato sul modello di Bisanzio, e promulg� un Editto, che pur mantenendo alcune norme consuetudinarie delle popolazioni barbariche, evidenziava l'influenza del diritto romano. 
 
 Insomma quando fu spedito a casa, dietro si port� tutte queste esperienze e ogni cosa che aveva imparato e osservato presso i bizantini. A 17 anni poteva gi� aspirare al trono degli Ostrogoti, e  non tard� a salirci nel '74 -fra due anni- a 19 anni quando mor� suo padre Teodimiro.

Leone intenzionato a servirsi degli ostrogoti per i suoi fini,  quest'anno rimandando a casa Teodorico- non ha fatto bene i conti; addirittura � ingenuo a chiedere aiuto proprio a re Teodimiro. Nel farlo ha dimostrato cos� tutta la sua debolezza, cio� che non pu� contare sulle truppe di ASPAR che proprio  lui ha fatto assassinare.
 E lasciarsi sfuggire una occasione cos� d' oro non � nella mentalit� di un re ostrogoto, fra l'altro tenuto a bada per 8 anni con il ricatto-ostaggio di suo figlio. Inoltre proprio Leone I, non rispettando i patti che aveva fatto Aspar con gli Ostrogoti, aveva gi� da tempo cessato di versare i donativi annui al re ostrogoto.

TEODOMIRO non ha dimenticato, e suo figlio TEODORICO nemmeno. Si preparano a fargliela pagare, cercando di ottenere tre obiettivi: la vendetta, una buona occasione per acquisire nuovi territori e anche quella di ripristinare i donativi annui. Insomma gli presenteranno il conto.
 
Come? nel modo pi� tremendo, mandando a Costantinopoli proprio suo figlio che a quanto pare gli � ritornato a casa molto preparato, motivato e con una forte determinazione senza che aggiunga tante altre raccomandazioni suo padre. Sa insomma, da solo, cosa vuole

TEODOMIRO organizza per il figlio una potente armata e lo mette subito al comando. Un esercito di Ostrogoti  che inizia subito a muoversi e mentre avanza a comincia a rosicchiare tratti di impero a LEONE. Riconquistano Singidunum (Belgrado ), arrivano poi a Nis, e stanno per entrare a Tessalonicco. Da qui � previsto l'ultimo balzo, per sferrare l'attacco su
lla non lontana Costantinopoli. 
Leone manda una sua legazione a chiedere cosa desidera per essere lasciato in pace, ma in effetti � una resa quasi  mortificante.  L'ambasciata  ritorna dicendo che il "ragazzino" vuole tutto quello che si � "gi� preso", vuole tutta la Tracia, vuole tutti i beni di ASPAR che lui conosce molto bene, e vuole la sua stessa carica quella di  "magister militum" dell' impero d'Oriente.

Leone crede proprio che quel "ragazzino" scherzi, modifica le sue richieste offrendogli solo la carica di "magister equitum" che non gli costa nulla. Ma deve aver sottovalutato Teodorico che i suoi stessi educatori hanno allevato a Costantinopoli per 8 anni, tentando di insegnargli la cultura greca, la filosofia, le grandi gesta dei grandi della Storia. Leone crede proprio che scherzi. 

Mentre TEODORICO il "ragazzino" fa proprio sul serio, non ottenendo risposta, lascia Tessalonicco e piomba sul terreno del suo impero; brucia Filippi, attacca Arcadiopoli, si prepara a sferrare l'attacco a Costantinopoli, la citt� che per 8 anni e stata la sua seconda patria.
LEONE ha di fronte a s� una sola realt�. che � molto amara; � infatti venuto a sapere quanti sono i soldati di Teodorico, una marea, e informandosi anche come sono equipaggiati capisce che � la fine. Invia cos� una sua delegazione offrendo una condizioni di resa ancora pi�  mortificante. A quanto chiesto da Teodorico aggiunge anche una somma di 2000 libbre d' oro, e con l'impegno di versarne altrettante ogni anno.

Teodorico non ha bisogno del riconoscimento ufficiale di " magister militum", capo dell'esercito ci si � messo gi� da solo, lo � di fatto; anche perch� gli uomini di Asper (essendo quasi tutti barbari) sono passati tutti dalla sua parte. E anche questo non � passato inosservato a Leone.
Teodorico si fa comunque versare la somma, mentre a Leone non gli resta che consolarsi con le sue donnine di palazzo. Tutto sembra terminare per il meglio. 
I Bizantini non verranno pi� disturbati n� ora n� in avvenire, non daranno pi� fastidio all'impero d'Oriente. Mentre Teodorico dopo questo successo -alla sua et�- cos� clamoroso, gli ostrogoti gli riconoscono le doti e il carisma di grande condottiero.

Suo padre quando gli diede il nome Teodorico, non sbagli� proprio;  infatti questo nome  in lingua ostrogota significa "capo popolo".

NEL FRATTEMPO COSA E' ACCADUTO IN ITALIA?

RECIMERO � alla resa dei conti con ANTEMIO. A giugno a Milano, mentre l'imperatore � a Roma, lo dichiara decaduto e proclama nuovo imperatore OLIBRIO, che � poi il genero del defunto imperatore Valentiniano III. Costui ha infatti sposato sua figlia PLACIDIA, che per alcuni anni era stata in ostaggio in Africa da Genserico.
Antemio non si da per vinto, e non rinuncia al trono che lui ritiene essere naturale sede quello di Roma e non a Milano. Ricimero e il nuovo imperatore Olibrio si muovono, organizzano un esercito con truppe di ogni nazionalit� (svevi, burgundi e altri barbari, ma anche romani) e scendono sulla capitale che � ben difesa, ma non abbastanza. Prima l'assediano per cinque mesi, poi la conquistano, e infine le orde la saccheggiano. Viene ricordato come il Terzo Sacco di Roma. Tre spoliazioni nell'arco di sessanta anni.
(I PARTICOLARI LI RACCONTEREMO NEL 474)

I due vincitori per� avranno poco tempo per celebrare la conquista, entrambi dopo pochi mesi muoiono. Finisce la lunga, l'ambigua e anche drammatica presenza in Italia di RICIMERO che per alcuni lustri ha spadroneggiato impunemente sulla penisola. Mai avrebbe immaginato Papa Leone Magno che questo straccione che gli si era presentato davanti venuto dalla Gallia, avrebbe causato in seguito cos� tanti danni; e anche se era un buon cristiano l'avrebbe fatto subito decapitare.

Ma non � finita! infatti Ricimero ha lasciato un suo nipote, GONDEBALDO, che ritenendosi legittimo suo erede, agisce anche lui come il suo predecessore: cio� nomina lui l'imperatore. In questa circostanza, un certo Conte GLICERIO.

Sono ancora una volta i barbari a deporre, a eleggere o a uccidere gli imperatori in Occidente. E come abbiamo letto in questi anni lo fanno anche molto spesso.
 E lo faranno ancora con altri protagonisti che conosceremo nei prossimi anni.

CONTINUA CON L'ANNO 473 >