HOME PAGE
CRONOLOGIA

DA 20 MILIARDI
ALL' 1  A.C.
DA 1 D.C. AL 2000
ANNO x  ANNO
PERIODI STORICI
E TEMATICI
PERSONAGGI
E PAESI

ANNO 437 d.C.

( QUI riassunto dell'intero periodo dal 432 al 476 ) >

*** VALENTINIANO III SPOSA LICINIA EUDOSSIA 
*** UN MATRIMONIO FRA CONSANGUINEI
*** COME TI CAMBIO LE LEGGI MORALI

IL 21 Ottobre a Costantinopoli, la figlia di TEODOSIO II imperatore d'Oriente a Costantinopoli, LICINIA EUDOSSIA, sposa il giovane VALENTINIANO III, imperatore d'Occidente, figlio di Galla Placidia che essendo gi� nipote di Teodosio, la giovanissima moglie � anche sua cugina.

 Il nostro imperatore di Ravenna ha 18 anni. Questa sposa sar� per molti anni il pomo della discordia e al centro dell'attenzione di molti episodi. L'intenzione di Teodosio � senza dubbio quella di cementare in un modo o nell'altro la grande dinastia teodosiana, e non trova altro mezzo che questo, che si riveler� in seguito non molto oculato.

MATRIMONIO FRA CONSANGUINEI

L'evento sopra � un precedente storico non indifferente. Rigorosamente matrimoni fra consanguinei erano vietati dai romani; fu poi ribadito nel codice di Costanzo nel 342, infine vietato nel 385 da Teodosio I nonno dell'attuale Teodosio II, con l'approvazione di Sant'Ambrogio e quindi da tutta la religione cristiana sia cattolica che ortodossa.

 In questa circostanza invece viene emanata una legge che non solo non la punisce, ma lo permette espressamente. Cio� Teodosio II, emana una legge per mettere in atto questo sposalizio fra cugini; legge che poi comparir�' anche nella famosa legge "Giustiniana" del 530, dove l'imperatore proibisce il matrimonio con la propria figlia, ma era perfettamente legale unirsi con la figlia di una sorella o di un fratello. Non � da ritenersi questa legge di poco conto, perch� saltando tutti i canoni della dottrina cristiana e non solo quella,  visto che era proibito anche dalle leggi romane,  sia i teologici ortodossi come quelli cattolici e ariani vollero riproporre e imporre; con queste nuove leggi e con questo primo caso, si d� inizio a quei matrimoni nell'ambito delle stesse famiglie dinastiche, per conservare (e questo era il motivo principale ) i reciproci benefici ereditari.

Questo significa che la morale (e questa pur arcaica � oggi scientificamente accertata pericolosa) cambia a secondo del capriccio o delle convenienze di questo o quell'altro imperatore, principe o re;  e questo fino ai giorni nostri.

Stessa cosa dicasi nel matrimonio fra personaggi aristocratici e concubine, liberte, attrici, locandiere e di bassa condizione, che il divieto viger� fino al 454 dall'antica Roma con i codici di Augusto e da Marco Aurelio, ma che Giustino essendosi sposato il nipote Giustiniano (proprio quello che far� poi il pi� sofisticato repertorio di leggi) con Teodora che era una intrattenitrice di locanda;  abroga la legge e addirittura la fa retrodatare fino alla data dell'unione del nipote.

Entrambi queste due leggi di comodo daranno vita a tutti quei matrimoni fra dinastie reali, con conseguenze alle volte drammatiche come la stirpe emofiliaca che nei matrimoni d' Europa colp� quasi tutte le casate d'Europa (nel loro patrimonio genetico questo gene latente � chiamato "eredit� autosomica recessiva" ). I regnanti o gli eredi che conosciamo e che vivono ancora oggi, con i vari matrimoni effettuati  sono quasi tutti cugini quindi con  il relativo bagaglio genetico tarato e conseguenzialmente ritrasmesso a tutti i discendenti anche se il soggetto portatore appare normale.

GLI UNNI intanto attaccano il regno dei Borgundi che sono costretti a spostarsi a sud della odierna Savoia, costituendo un nuovo regno che presto si estender� dal lago di Ginevra alla regione di Lione (cio� la odierna Svizzera Ginevrina e la zona Francese di Lione).

CONTINUA CON L'ANNO 438 >