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CRONOLOGIA

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ALL' 1  A.C.
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ANNO x  ANNO
PERIODI STORICI
E TEMATICI
PERSONAGGI
E PAESI

ANNO 422 d.C.

(QUI riassunto dell'intero periodo dal 395 al 431)

*** GALLA PLACIDIA TENTA IL COLPO

 La sorellina amata da ONORIO fino all' idolatria, gli si rivolta contro con il suo partito fatto indubbiamente di scontenti, di gente forse dall'imperatore messa da parte  per la loro incapacit� o forse perch� della loro lealt� nutriva poca fiducia; e a quanto pare non si sbagliava. Campione di questa doppiezza, quel generale che abbiamo gi� nominato lo scorso anno: BONIFACIO.

 L'occasione propizia per mettere un po' d'ordine e anche per eliminare i nemici dentro la corte �  una spedizione in Aquitania e in Spagna progettata dall'Imperatore. 
Galla  ha dalla sua parte tutti i barbari dei suoi tre vecchi amanti e sposi, suoi ex "carcerieri". Ma come presto scopriremo c'era anche un unno-romano che ha diviso con lei anni di lunga  prigionia.

Peggiore della sua, perch� almeno lei con la (forse opportunistica) civetteria i suoi carcerieri barbari erano diventati suoi amanti e poi anche mariti. Cio� le sue condizioni di prigioniera ostaggio con i rapporti affettivi migliorarono. Non cos� quelle del povero unno-romano che a chiss� quale mansioni fu invece assegnato. Forse i due prigionieri, parlando la stessa lingua, l'uomo in questione (di cui sentiremo molto parlare in seguito)  fu  incaricato di servirla; quindi ci fu l'occasione di poter scambiare quotidianamente con lei qualche parola. 
Comunque, lui in questa male sorte, e i barbari stessi, per Galla Placidia nutrivano una specie di venerazione. Era considerata la loro regina.

Questo significa che i barbari sia quelli di Ravenna sia quelli che aveva Galla Placidia conosciuto in giro in Italia, in Spagna e in Gallia, non erano per nulla  ostili nei suoi confronti, anzi. Galla Placidia era la sorella di un bizantino, ma era anche stata la sposa di uno di loro, in sostanza la loro regina;  era amata, riverita, coccolata fino al punto che ora sono molti a stringere alleanza con lei per distruggere il fratello, che ha invece dalla sua parte i superbi notari della corte, che Onorio in una forma quasi indipendente si � creato a Ravenna, mettendosi alcune volte in contrasto con la stessa corte e le alte gerarchie di Costantinopoli.

Onorio era stato proprio lui (in cambio della liberazione della sorella, dopo la morte del precedente re dei Vandali, Atanulfo, a dare al goto Wallia quasi tutta la Francia; morto lui il territorio pass� al capo goto Teodorico, ma la Francia ricaduta nel caos, era tornata nuovamente in eredit� al goto COSTANZO che a sua volta poi spos� la sorella di Onorio.

Galla Placidia  lo aveva sposato, lo aveva fatto associare all'imperatore, poi improvvisamente lo scorso anno era morto. Adesso il titolo ereditato e l'eredit� della Francia era il primo assaggio di un dominio per  trasformare  Placidia in una donna potente; ma voleva di pi�: ambiva salire sul trono.

Ultimo ostacolo era proprio il fratello Onorio. E per accelerare i tempi per fargli abbandonare questo mondo ci avrebbe pensato l'amata sorella, con i suoi barbari da una parte e con il suo generale  BONIFACIO  dall'altra; che appoggia ora Placidia, ma ha anche lui altre oscure ambizioni. 
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A ROMA � consacrato papa CELESTINO I;  pontefice per 10 anni, fino al 432

Diacono di origine campana, fu grande amico di sant' Agostino. La sua consacrazione, avvenuta il 10 settembre del 422 portò sicuramente un beneficio ai rapporti tra la chiesa romana ed i presuli africani. Perchè il pontefice chiarì quasi subito l'indipendenza extra-dogmatica della chiesa in Africa. In pratica ai vescovi Apiario ed Antonio fu lasciata la gestione territoriale delle beghe, delle suppliche e della disciplina. Diversamente si confrontò sulle tematiche provenienti da oriente quando furono messi in discussione i dogmi eclesiastici e quindi, secondo tradizione, "cristologici".
Su queste tematiche invece, Celestino dovette convocare un primo concilio a Roma nel 430 ed un secondo concilio ecumenico ad Efeso nel giugno del 431 per tentare di dirimere la questione posta dal patriarca di Costantinopoli Nestòrio ( nda: Teologo nato a Germanicia, odierna Maras morì nell' oasi di el Kharga- Egitto- nel 451 dove fu esiliato), il quale mise in discussione non solo la "verginità" di Maria (nda: verginità che già si stava paventando, anche se questo dogma arriverà molto più tardi), ma la stessa maternità definendo Maria "adetokos" (in greco) , ovvero "non deipara" (in latino) e quindi affermò che, Maria in quanto donna-umana non poteva essere madre del figlio di Dio, riconducendo in pratica il pensiero filologico all' eresia "pelagica" .
Nestorio cercò l' appoggio dell' imperatore Teodosio II e del vescovo Giovanni di Antiochia e li trovò, ma fu messo in difficoltà dalllo sbarramento ecumenico imposto da Celestino che alla fine riuscì ad imporre la credenza popolare.
Sotto il "regno" di Celestino I furono inoltre conquistati al cristianesimo popoli definiti barbari per antonomasia, quali quelli balcanici ed euroasiatici grazie all'opera di San Cirillo, mentre quelli nord europei grazie a San Patrizio.
Il pontefice morì il 27 luglio del 432 e fu sepolto nel cimitero di Santa Priscilla. Nel 817 le spoglie furono traslate nella cattedrale di San Prassede in Roma e successivamente, una parte di queste ulteriormente traslate nella cattedrale di Mantova.

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