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CRONOLOGIA

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ANNO 368 d.C.

QUI riassunto  del PERIODO da GIOVIANO a VALENTE  dal 363 al 378 d.C.


L'ANNO 368
*** VALENTINIANO SUL DANUBIO
e SUL RENO
*** ANCORA TRADIMENTI

Abbiamo gi� anticipato la situazione l'anno scorso, accennando agli eventi che si stanno verificando in Gallia, sulla Marna, sulla Mosa, nella Mosella.  VALENTINIANO, da Amiens si � spinto fino a Treviri. Ora nella Renania, all'interno, e verso Magonza, la situazione � divenuta caotica, le ribellioni incontenibili.

 Proprio sul Reno alla confluenza con il Meno, c'� l'epicentro delle ribellioni. A Magonza (citt�-castro romana al di qua del Reno) il 6 gennaio, giorno dell'Epifania, i cristiani romani erano intenti a celebrare la nascita di Cristo (non ancora in uso qui il recente 25 dicembre imposto da Costantino) quando "i barbari di una trib�" (ma d'ora in avanti li chiameremo "soldati", perch� adesso sono non turbe incontrollate, ma sono uomini che lottano per la loro indipendenza, mentre quest'appellativo di stampo romano � spregiativo) i "soldati" del principe alemanno RANDONE, sorprese gli abitanti in festa e seminarono lo scompiglio, subito incalzati dai romani.

Valentiniano informato inizi� a covare la sua vendetta. Nell'estate li attacc� in profondit�, e gli Alamanni questa volta persero il loro re, VITICAB; poi inseguiti furono costretti a ritirarsi al di l� del Reno e del Meno e arretrare fino a due piccoli insediamenti: Wiessbaden e Francoforte.

VALENTINIANO era deciso di andare fino in fondo. Non solo li ricacci� indietro fino a Francoforte, ma invase (portandosi sempre a cavallo il figlio di dieci anni) il territorio tra il Reno e il Meno, le valli e le pianure del Neckar, dove i Germani avevano gi� fatto importanti insediamenti, come Darmstadt, Heindelberg, Mannhein e altri centri oggi meno famosi. Furono tutti saccheggiati dai militari di Valentiniano, che a un certo punto quando ordin� di marciare anche su Aquae Matticae (Wiessbaden) - dove si era rifugiato in nuovo re MACRIANO che nel frattempo s'era organizzato in una resistenza - non ubbid� nessuno. Il saccheggio romano, diventata una brutta consuetudine, faceva spesso perdere non solo le battaglie ma comprometteva l'intera strategia della guerra (come quella tragica a Ctesifone in Persia e molte altre).

Il ritardo permise agli Alamanni di Macriano di riorganizzarsi, e tutta la campagna militare di Valentiniano fu un fallimento totale, anche se prosegu� fino al settembre dell'anno 371.

Fra l'altro proprio a Heilderberg VALENTINIANO infranse i patti stipulati con gli Alamanni, e inizi� a costruire fortezze (la sua passione) su questo territorio mai stato romano. La reazione fu violenta, e a Mons-Piri, Valentiniano sub� un'altra cocente sconfitta e a stento riusc� a salvare la pelle.

Ora in serie difficolt�, l'imperatore non ruppe solo lui i patti, ma li fece rompere anche agli altri. Infatti, cerc� un aiuto presso gli storici nemici dei romani: i Burgundi. Costoro, con gli Alamanni - anche se proprio non correva buon sangue - erano da tempo alleati, ma indubbiamente ci videro l'occasione per finalmente imporsi sui "cugini". Si presentarono il giorno dell'attacco con un esercito che come numero era pi� imponente di quello romano; ma Valentiniano con i soldati non si present� all'appuntamento. I Burgundi non solo si sentirono giocati e s'infuriarono per il tradimento, ma ritirandosi, i loro "cugini" Alamanni scoprendo in ritardo il doppio gioco minacciarono di tagliar loro la via del ritorno.

Ora i romani avevano contro non solo gli Alamanni, ma avevano risvegliato l'odio dei Burgundi verso gli stessi romani.

Valentiniano cerc� dei compromessi, con gli uni e con gli altri; ma qui la storia ha due versioni di parte, come vedremo il prossimo anno.

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