ANNO 242 d.C.

QUI riassunto del PERIODO: A.  SEVERO A FILIPPO  (dal 222 al 249)


* GORDIANO IN ORIENTE

La sfida lanciata da SHAPUR I (Sapore) in oriente viene accettata; i romani senza neppure conoscere bene la situazione, n� gli ultimi accadimenti verificatisi in oriente, si muovono contro i persiani; che non sono pi� i Parti di un tempo, gli Arsacidi, ma sono i Sasanidi, gli eredi di quel grande impero persiano distrutto da Alessandro. Gli antichi Archeminidi hanno pi� di mille anni di storia alle spalle e ora la stanno riesumando, per farlo ritornare grande l'antico grande impero di Ciro, Dario, Artaserse. Ai romani � sfuggito questo grande cambiamento, insistono con l'oriente (ormai perso) pregiudicando la difesa dell'occidente.

Nel preparare l'esercito per l'oriente, i romani fanno convergere verso il basso Danubio le truppe dislocate in pi� punti messe a suo tempo a protezione dei confini. La ripercussione immediata � quella di sguarnire di soldati le frontiere.

Ed era quello che aspettavano alcune trib� dei Carpi che quasi indisturbati subito invadono la Tracia. Il generale Timitiseo, a capo dell'esercito,  con le sue legioni che aveva messo faticosamente insieme  per lo scontro con Sapore, mentre stava per raggiungere gi� la Macedonia, dovette deviare ed accorrere sui Balcani per impedire un pericoloso sfondamento.
Una operazione che se pur coronata dal successo, ritarda di molto l'intervento; � infatti costretto a  rimandare di un anno la sfida lanciata dal re persiano; che Sapore I,  la interpreta in un altro modo, vi intravede un segno di debolezza dei romani, oltre che avere la certezza che Roma � carente di uomini.

Comunque nel corso dell'anno il giovane imperatore Gordiano, via mare raggiunge l'oriente in attesa di ricongiungersi con le truppe provenienti dalla Tracia guidate da Timitiseo.

Gordiano ricordiamo ha solo 18 anni, non ha nessuna esperienza di guerra, deve affidarsi quindi unicamente alla bravura di questo generale che � ora anche suo suocero; non � in grado n� � in condizione di iniziare lui le operazioni.

Di fronte a lui ha la Siria in rivolta, gi� occupata dai persiani. Nelle citt� di Carre, di Resaina, Singara, Nisibis ed Edessa i presidi romani sono gi� stati sopraffatti. L'impresa mesopotamica insomma non si presenta facile gi� alle sue porte, figuriamoci inoltrarsi nell'interno.
 Occorre la strategia di un generale abile, perch� pi� che una guerra offensiva quella dei romani, con gli attacchi perentori di Sapore, � ora  una guerra difensiva, o peggio � una vera e propria sfida; una cacciata dai territori di tutti i romani.

Ne vedremo subito gli sviluppi il prossimo anno.......

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