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CRONOLOGIA

20 MILIARDI
ALL' 1  A.C.
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ANNO x  ANNO
PERIODI STORICI
E TEMATICI
PERSONAGGI
E PAESI

ANNO 219 d.C.

QUI  riassunto  PERIODO: di CARACALLA - ELIOGABALO (dal 211 al 222)


*** ELAGABOLO IL RAGAZZINO IMPERATORE
*** GLI STRANI RITI 

 L'arrivo dalla Siria a Roma di questo ragazzino Imperatore, destava non poca curiosit�; nel proclamarlo imperatore era stato detto che era bello come il sole; ma quando i romani, in attesa dell'entrata trionfale videro nel corteo preceduto da un numeroso drappello di siriaci in sontuose vesti orientali, iniziarono a fare gli scongiuri.
Quando poi videro lui rimasero impietriti. Una giovanissima effeminata figura che troneggiava come un trascendentale essere divino, contornato da una corte di altrettanti giovanissimi efebi, e un codazzo di uomini dalle facce pi� strane.

Il nuovo imperatore e sua nonna GIULIA MESA infatti si sono portati dietro i seguaci del dio sole, e tutti i lorostranissimi funzionari  che d'ora in avanti purtroppo comanderanno Roma e l'impero. Sono tutti siriaci, e Roma che gi� pullula di orientali, qualcuno cominci� a dire "ci mancava anche questa".

Ma la sorpresa dei vestiti era un nulla a confronto di quello che accadde nel Palazzo dopo appena un paio di giorni; cio� quando furono cambiati tutti gli uomini dell'amministrazione pubblica con quei ceffi che erano sfilati nel corteo vestiti come dei pupazzi. Non si sapeva se ridere per la buffonata o piangere per il dramma che si stava abbattendo su Roma.

L'addetto ora all'"Annona", faceva il barbiere in Siria; quello addetto alle "Finanze" era al suo paese un bottegaio di vino; nelle sale del governo invece che uomini c'erano ragazzini di dodici quindici anni, parenti amici, compagni del nuovo imperatore che affida a loro le pi� delicate cariche con la massima disinvoltura. Per non dire di GIULIA MESA, la nonna che fa le veci del nipote e convoca e interviene nelle delibere del Senato.

Ma quello che fa inorridire i romani pur essendo pagani e anche non certamente puritani sulla sensualit� dei corpi, sono i riti di questo ragazzino, che entra in estasi quando li celebra, e che molti consideravano con disgusto. Con un carro del sole che lui stesso guidava seguito da altri 500 giovani effeminati della sua stessa et�, iniziava una processione tipicamente orientale che trasportava la pietra conica nera - che era l'incarnazione materiale del suo dio- in un tempio sul Palatino, poi vi si ritirava e.... qui vi sono due versioni storiche.

Una afferma che il popolino sussurrava che dentro si facevano orge e sacrifici segreti e anche assassini rituali;  l'altra del biografo Dione Cassio � pi� intellettuale e riferisce che nella sua funzione di sacerdote il giovane consacrava la sua sensualit� al dio, non sottacendo quelle che erano delle singolari perversioni molto particolari del giovane. Un giorno si circoncise e in un altro tent� di evirarsi.

Roma lo abbiamo detto non era impreparata a certe religioni cos� singolari, quelle orientali erano arrivate da un pezzo, non si stupivano, ma vederle esprimere dal proprio imperatore per di pi� di 15 anni, era un po' troppo. Se questa era la "facciata" di questo nuovo periodo imperiale  -poca allegra -o troppa- per via di tutti quelle "facce", figuriamoci che contenuto  c'era dentro nel cervello di quelle teste abituati a certe riti che i romani consideravano quasi animaleschi.

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