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CRONOLOGIA

20 MILIARDI
ALL' 1  A.C.
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ANNO x  ANNO
PERIODI STORICI
E TEMATICI
PERSONAGGI
E PAESI

ANNO 191 d.C.

QUI riassunto del PERIODO: DA COMMODO A GIULIANO (dal 180 al 193)


ANNO TRANQUILLO O QUASI

 Sarebbe stato tranquillo se come al solito non ci fosse un'altra congiura di palazzo per far fuori lo scomodo imperatore COMMODO. 
L'imperatore anche se nelle arene davanti alle pantere  dimostra di avere tanto coraggio, nel palazzo invece vive nell'incubo del tradimento. Ormai � terrorizzato, teme di cadere sotto i colpi di qualche pugnale nascosto sotto qualche toga senatoriale. Poche le persone fidate che lo incontrano, e anche queste possono conferire con lui solo dopo aver subito delle perquisizioni capillari. Commodo vive insomma quasi recluso nel palazzo, non si fida neppure degli amici pi� intimi.

Vicino a s�, ha solo la concubina prediletta Marcia; da lui ritenuta cos� fidata e cos� degna - anche qui magnanimo - da conferirgli tutti gli onori e il titolo di Augusta. Vicino a lui pure il suo fidato ( !) schiavo, con il quale era solito allenarsi nella lotta, a studiare le mosse pi� spettacolari, pi� teatrali, quelle che richiamavano l'applauso della plebe quando Commodo iniziava la lotta erculea con il colosso e lo vinceva.

Lo schiavo gladiatore era possente, enorme, forzuto, ma acconsentiva ai desideri del suo imperatore  nel recitare sulla scena la parte di soccombente. Il pane se lo guadagnava insomma cos�. Ma qualcuno oltre il pane volle offrirgli qualcosa d'altro e dargli la soddisfazione -che forse covava- di battere il suo avversario. Forse gli dissero che l'unica occasione offerta a un gladiatore per emergere era quella di usare tutta la sua forza, e se questa era saggiamente amministrata il successo nell'arena e tutti gli applausi per lui erano assicurati.

Lo schiavo non era nemico di Commodo, di lui l'imperatore si fidava perch� sapeva di mettere  sempre a rischio  la sua vita,  nonostante le guardie vigilassero; sapeva quanta forza aveva quell'uomo, e sapeva benissimo che al gigante gli sarebbe bastato un attimo per schiacciargli durante la lotta una cervicale o una giugulare. Lo schiavo  certo poi le sue guardie lo avrebbero ucciso, ma intanto lui moriva strozzato. 

Insomma doveva fidarsi per forza di lui, la fiducia doveva dargliela se voleva ottenere lo spettacolo ad ogni costo. Purtroppo anche qui era destino di Commodo che la fiducia che riponeva negli uomini era sempre mal riposta. Ma questa volta gli fu fatale.

Ne sapremo qualcosa il prossimo anno.........

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