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CRONOLOGIA

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ANNO 161 d.C.

QUI  riassunto del PERIODO  ANTONINO -  M. AURELIO ( dal 138 al 180 d.C. )


*** MORTE DI ANTONINO
*** LA FINE DI UN EPOCA
*** MARCO AURELIO IMPERATORE

Il 7 MARZO, L'imperatore PIO ANTONINO all'et� di 75 anni muore a Roma dopo essere stato 24 volte alla potest� tribunicia e 22 anni imperatore di un mondo di sudditi che ancora in vita gli avevano dato l'aureola di un secondo Numa.
Lo nominarono optimus, il pio, il pi� santo di tutti i tempi, il pi� visibile degli dei, il migliore dei principi, l'ottimo, il massimo ecc. ecc.
ANTONINO PIO, dalle sue lettere, dalle sue sentenze, dai suoi editti, la sua figura non era poi cos� tanto "pia", emerge semmai l'uomo di affari, uno stile molto asciutto, sbrigativo, pragmatico. E se queste manifestazioni di giubilo che la folla gli regalava potevano andare bene ed avevano un senso ad un Adriano o a un Traiano, a lui andavano molto larghe. Era senza dubbio un buon amministratore, un patriarcale e paternalistico sovrano che soddisfaceva tutti, ma era anche l'espressione di un periodo che diveniva sempre pi� preda di sentimenti privi di contenuti politici.

Appariva ai contemporanei enorme il divario che c'era tra questo imperatore e chi lo aveva preceduto. Come prestigio il suo era immenso nel mondo, ma anche il mondo delle province era immenso. E se era gi� stato difficile gestirlo da un imperatore soldato come un Traiano, o sovrintenderlo con un imperatore divino come Adriano, figuriamoci se un soggetto uscito da un ambiente quasi arcaico (fra l'altro mai uscito dal suo territorio-tana) poteva dopo la sua morte lasciare in eredit� la pace, e il benessere che a questa pace aveva continuato a rubare l'ossigeno vitale.

Comunque ritorniamo agli eventi. Morto ANTONINO, gli succede
MARCO AURELIO nominato suo successore gi� quando aveva 18 anni e che ora ne ha 40. Gli � associato al trono il fratellastro 30 enne, LUCIO VERO, che era il figlio di quel VERO che aveva adottato Adriano ma  che era morto prima che lui spirasse.

Il Senato quindi concesse per la prima volta una reggenza dell'impero a due persone contemporaneamente, non era mai accaduto nella storia romana, e molti avanzarono molti dubbi su questa scelta che poteva scatenare liti di rivalit�, antagonismi. Insomma qualcuno disse che era stato fatto un passo falso. Diremo qualcosa di questa scelta molto pi� avanti.

Con ANTONINO ancora con il corpo caldo, in Siria subito sono segnalate delle sommosse che fortunatamente vengono per� immediatamente affrontate e domate. Non cos� in Oriente dove iniziano alcuni contrasti che sfociano in una aperta guerra condotta dal re dei Parti VOLOGESE III, che invade l'Armenia, distrugge la legione del legato romano ELIO SEVERIANO,  mette sul trono il fratello PACORO III.
E' l'ennesimo problema armeno che torna sempre alla ribalta e che ogni volta mette in angoscia Roma e tutti gli imperatori che si sono succeduti da Cesare in poi. Ma Vologese non � il solo a creare problemi. Lui ha dato solo il via ad alcune rivendicazioni, creando subito una reazione a catena con ulteriori problemi, ancora pi� complessi, e molti di questi difficili da gestire.

Ne vedremo nel prossimo anno gli sviluppi, ma vedremo anche i numerosi fermenti che stanno investendo tutto l'impero, appena si � sparsa la voce della morte di Antonino, che fino a questo momento pur non muovendosi da Roma un solo giorno, era riuscito a calmare ogni velleit�, acquietato gli animi dei rivoltosi, appianato ogni contrasto, e molte volte mettendo a disposizione per compranrsi la pace, il suo consistente patrimonio che non era poco, alla sua morte ammontava a quattro cinque volte quello che era il totale delle intere entrate di un anno dello Stato.

Forse molti intuirono che nella bara non era stato chiuso solo Antonino ma anche quella "cassa" sempre aperta in ogni occasione, per dare alimenti, comprarsi i nemici, pagare grandi feste, dare la dote alle ragazze che si sposavano, spendere e spandere, anche se lo faceva oculatamente, del resto era un buon amministratore delle sue fattorie e con l'impero faceva altrettanto.
Che i tempi duri erano alle porte lo avvertirono tutti contemporaneamente, come presto vedremo..........

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