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CRONOLOGIA

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ANNO 150 d.C.

QUI  riassunto del PERIODO  ANTONINO -  M. AURELIO ( dal 138 al 180 d.C. )


*** L'EUROPA IN MOVIMENTO
*** LA TOMBA DI PIETRO

Per quanto il periodo di Antonino sia passato alla storia come quello in cui prosper� la pace per venticinque anni, in cui si guadagn� l'aureola di Pio,  indicato come il protettore dei fondamenti greci della cultura europea, e paragonato a un Nume, risulta inutile cercarvi idee di stato innovative. Domina semmai la sua immobilit�, che in questo particolare arco di tempo costitu� pi� un pericolo che un vantaggio. Il vantaggio l'avevano semmai le province che andavano organizzandosi, e questo era indubbiamente il pericolo maggiore. Nell'aria di emergenze gi� se ne preannunciavano in ogni provincia, e saranno molti nei prossimi dieci anni....

In Germania iniziarono alcune rivolte nel 151; nel 152 ci furono quelle in Mauritania; dal 152 al 154 nella gi� ricordata rivolta del grano in Egitto; nel 155 ancora una rivolta in Britannia; nel 156 sul Mar Rosso; nel 157 in Pannonia; nel 158 nella Dacia; contemporaneamente nel 158 e 159 nuovamente in Africa soffocate nel sangue dallo stesso "filosofo" MARCO AURELIO; e infine nel 160 e fino all'ultimo anno di vita di ANTONINO nel 161, quando fu la volta della solita Armenia, dove troviamo il re dei Parti VOLOGESE III che appena morto l'imperatore, fa assassinare il legato di Roma ELIO SEVERIANO, ne occupa il territorio e mette sul trono il fratello PACORO III.

Non era per nulla un periodo di pace, erano movimenti tellurici ondulatori a largo raggio, di popolazioni che premevano chi poco chi tanto sul triclinio dorato del ricco romano, ma non abbastanza da farlo destare dal suo sogno dell'et� dell'oro. Un movimento che inizia proprio quest'anno, il 150. Antonino vivr� ancora 11 anni di regno, con un impero apparentemente pacifico, ma in Europa e in Asia c'era una pace solo fittizia; e come se non bastasse c'erano altri due epicentri tellurici: uno era nel profondo nord e l'altro era nello sterminato nord est del continente asiatico. I primi erano.......

I GOTI - Alcune popolazioni baltiche-germaniche nella zona della Vistola si stanno organizzando in una forte monarchia. Eleggono un re, FILIMERO, a capo di quel popolo che i romani (tutti quelli al di l� del Danubio) ora chiamano GOTI (solo nel V sec. troveremo la separazione in Ostrogoti (da oster = orientale) e Visigoti (da westan = Occidentale)).

Tentano di scendere a Sud, occupano tutto il territorio della Vistola, dei Carpazi, del basso Don. Sappiamo per il momento che sono di origine scandinava, una popolazione che si era insediata nella regione della foce della Vistola da un paio di generazioni. Sentiremo molto parlare di loro sia quando verranno pi� vicini ai confini dell'impero, e sia quando dopo essersi divisi con altri gruppi il territorio Nord Europeo si distingueranno con i nomi sopra accennati in VISIGOTI e OSTROGOTI.

Li ritroveremo e li analizzeremo meglio dagli anni 345 in poi, quando dall'alto Reno, e al di l� del Danubio superiore ci saranno le grandi migrazioni a sud verso l'Italia, la Spagna, la Grecia e infine su tutta la costa africana con Genserico e i suoi vandali.

Ma dobbiamo per il momento ritornare nella vita romana, dove il sismografo imperiale non ha ancora registrato queste piccole scosse, ancora lontane.........


ERMA � un personaggio religioso singolare di questo periodo a Roma.  Scrive il Pastore di Erma, che allude a presunte rivelazioni divine che egli avrebbe avuto. Lo scopo principale delle sue "visioni", "istruzioni" e "parabole" esposte in modo prolisso, � di incitare i fedeli cristiani alla penitenza. E' lui del resto il primo che in una forma apocalittica tratta del problema del peccato dopo il battesimo, ed � lui che per primo parla delle penitenze che Dio eccezionalmente "ci offre" per poi meritare il Regno dei Cieli.

Un contenuto apocalittico perch� i cristiani come lui, di questo periodo, andavano predicando da tempo che essendo comparso il Messia, era vicina la fine dei tempi, aspettavano da un momento all'altro (e il terreno era abbastanza fertile per fare del catastrofismo) l'annientamento del genere umano, e solo i Giusti, quelli che credevano nella fede del Cristo potevano salvarsi se facevano penitenze.

ERMA non risparmia -facendo parlare Dio con le sue rivelazioni- di scagliare anatemi su tutti coloro che non obbedivano alla Legge di Cristo e quindi la dannazione era rivolta non soltanto ai pagani (il che contrastava con tutte le tradizioni religiose di Roma, causando non pochi problemi ai cristiani stessi gi� perseguitati perch� cos� poco tolleranti con gli altri idoli) ma rivolta anche agli Ebrei  (che nonostante il cristianesimo, conservavano un carattere fondamentale del giudaismo) che ERMA considera non solo degli infedeli, ma coloro che hanno fatto condannare e morire Ges� sulla croce accusandolo di essere un impostore. Insomma il cristianesimo di Erma era, in blocco, una dottrina totalitaria che trov� in alcuni fanatici dei consensi, che non visse molto ma  comunque qualcuno trov� alcuni punti da prendere in considerazione come il "peccato originale" e le "penitenze" salvatrici.

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LA TOMBA DI PIETRO - Intorno a questa data a Roma abbiamo un altro importante evento di carattere religioso che avr� grande importanza nella tradizione ufficiale della Chiesa nei secoli seguenti. E' la costruzione di una semplice edicola sulla tomba terragna dell'APOSTOLO PIETRO, in quella necropoli costruita sul colle romano VATICANUS che era un colle di mala fama perch� in quella zona per il particolare terreno, la vite, dava il peggiore vino di Roma, vi cresceva una vera "vite da cani". Altre notizie pi� dettagliate su questo evento le troveremo nel 153.......

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