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CRONOLOGIA

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ANNO 147 d.C.

QUI  riassunto del PERIODO  ANTONINO -  M. AURELIO ( dal 138 al 180 d.C. )


ROMA: QUANTI ERRORI NELLE CONQUISTE!

A ROMA, MARCO AURELIO riceve da Antonino, ora suo suocero, la potest� tribunicia. Carica che gli conferisce un potere pari a quello che era stato una volta di Augusto. E' il primo passo all'investitura di Imperatore di Roma, mentre si celebrano con 103 giorni di feste stupende con giochi e celebrazioni varie, i fasti della ricorrenza del nono centenario della fondazione di Roma.

Nel frattempo sia in Germania che in Mauritania scoppiano disordini nelle popolazioni locali contro la dominazione imperiale. Mentre nel regno dei Parthi, Vologese III subentra al padre Vologese II.

Meno impegnati sono i romani in Germania, dove sappiamo - solo dalle monete emesse - di una pace stipulata poi nel 152 e costruzione di alcuni fortini sul territorio. Pi� lunga e complessa � quella invece in Mauritania e nella Tingitania dove i romani devono distaccare legioni trasferite dalla Spagna, dalla Giudea e dalla Pannonia. Vi rimarranno verosimilmente impegnati a fino al 152:  anche qui l'emissione di una moneta riporta poi una pace stipulata; i resoconti sono scarsi.

IL LATINO NELLE PROVINCE - Proseguendo le considerazioni fatte lo scorso anno. Rimane un fatto singolare quando parliamo di questa mancata capacit� di latinizzare il linguaggio dell'intera Europa che i romani avevano civilizzata ma non acculturata. Singolare, perch� in seguito, bast� un solo uomo, lo straordinario monaco Wulfilia (o Ulfilia) per creare una lingua comune a tutti i germani.
Dove non erano riusciti i romani in quattrocento anni (e avevano uomini e mezzi per farlo) ci riusc� questo prete, in pochissimi anni, da solo. Prese un p� di greco, di mesopotamico residuato in Asia Minore, di sanscrito, caldeo e illirico, di egiziano, un p� di latino che aveva imparato dai teologi di Costantinopoli, mutu� vocaboli da ogni lingua, ci aggiunse quelli goti-germanici vecchi e nuovi che erano gi� usati e abitudinari nelle popolazione delle varie trib� che lui conosceva molto bene essendo lui stesso di padre goto, e and� a creare e a stendere (dopo aver scritto un Bibbia con questa nuova lingua) il primo vocabolario germanico, che divent� il tedesco. Poi in seguito, da altri eseguendo la stessa "operazione chirurgica di trapianto" adattato al luogo, successivamente con altre variazioni e trasformazioni diede anche la radice al sassone-inglese.

Ed eccoci a una dimostrazione, tag=giorno veniva dal babilonese; moon=luna veniva dal caldeo; paper=carta veniva dall'Egitto; mas=misura o radice di mese veniva dal mesopotamico antico che si parlava ancora in Cappadocia nel 325 d.C.; le misure in piedi e pollici venivano anch'esse dall'Egitto. Dei giorni della settimana conserv� solo il romano Giorno del Sole, Suntag, gli altri, nominati con le divinit� greche-romane (Giove, Mercurio, Venere, Marte) li sostitu� tutti con i nomi di alcuni dei nordici; come Freytag, che ha la radice di Freya, la dea nordica della fecondit� e della fertilit� della terra.

Ma WULFILIA non aveva soltanto creato la lingua di mezza Europa, ma aveva sconvolto l'Europa anche sul piano religioso diffondendo una dottrina, quella di Ario, che non si estinse del tutto nel medioevo, perch� nel 1500 si ripresent� in altre forme alla ribalta con Lutero per diventare il protestantesimo.

WULFILIA era un monaco Goto che si era formato a Bisanzio, seguace di Ario (che al consiglio di Nicea nel 325 era stato dichiarato eretico con la sua nuova dottrina che voleva Ges� come modello umano e non come divino) lasci� i cattolici e i suoi amici ariani nella loro disputa, e risal� lentamente il Danubio, poi l'Elba, il Reno e ogni altro fiume e torrente del nord Europa, visitando citt� e i pi� sperduti villaggi, insegnando a leggere i suoi vocaboli e predicando l'arianesimo (pi� accettabile dai germani che erano pi� propensi a imitare un modello umano che non un modello astratto). Fra valli e pianure, questo leggendario monaco per cinquant'anni, insegnando la "sua" lingua e l'arianesimo in ogni pi� lontana contrada, spacc� da solo l'Europa come idioma e come religione. Non c'erano riusciti le legioni romane e tutti gli imperatori messi insieme, c'era riuscito questo monaco che a piedi ininterrottamente fino a 73 anni, aveva camminato fra i Goti per quasi mezzo secolo, seminando e raccogliendo. Colse il momento pi� favorevole, quell'"autismo" di un popolo che con il suo nazionalismo nascente dei romani e del loro latino non sapevano pi� cosa farsene, stavano cos� nascendo gli "stati" che presto diventeranno forti, fino a comandare con alcuni loro rappresentanti la stessa Roma imperiale e poi la stessa Roma cattolica quando il vuoto nella politica, nella sua cultura, nella sua economia, fu totale.

Abbiamo solo anticipato qualcosa, ci sono ancora molti anni che ci dividono da Nicea e dall'opera di Wulfila. Ma gli errori partono gi� da questi anni della seconda met� del secondo secolo.

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