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ANNO 125 d.C.

QUI il riassunto del   PERIODO DI ADRIANO - dal 117 al 138 d.C. 


L'ANNO 125
*** ADRIANO DIVINO
*** IL VALLO DI ADRIANO IN BRITANNIA

ADRIANO, dopo il suo lungo soggiorno, lasci� in qualit� di divinit�, la Grecia nella quale era entrato come essere umano. Forse il cammino fin qui percorso era giunto al limite dell'umano. Era diventato Zeus Olimpo, lo Zeus di tutti i greci. Numerosi i monumenti che i Greci gli dedicarono ce lo tramandano in questa veste. 

In Grecia il confine tra umanit� e divinit� si andava facendo sempre meno distinto. Non sappiamo se Adriano cap� che il suo tempo esigeva politicamente questa investitura o se ci si prest�, oppure se accett� di diventare divino semplicemente per una sua esaltazione personale. Ci� che sappiamo � che Adriano, come nessun altro imperatore, fu venerato e onorato come un vero e proprio dio da tutto il popolo. Non solo ricalcava l'esempio di Augusto, ma lo superava. Comprese in pieno il valore delle tradizioni e raramente un imperatore romano ebbe per il passato un culto come quello di Adriano. Celebrando con grande sfarzo l'anniversario della fondazione di Roma aeterna, diede ad ogni romano l'illusione di controllare lo stato, ma gli nascose che non aveva pi� il potere di comandarlo. Lo Stato ormai era lui.

IL VALLO di ADRIANO - Dopo il suo viaggio in Britannia, perseguendo la sua politica estera pi� difensiva che di conquista, Adriano aveva predisposto grandi lavori per aumentare la sicurezza dei confini dell'isola britannica.
In questo territorio, dai tempi di Agricola nell'84, i precari confini interni erano rimasti immutati. Domiziano e i Romani avevano perso la grande occasione che Agricola aveva preparato per 6 anni. Il disimpegno di Domiziano era dettato soprattutto dall'invidia che l'imperatore provava nei confronti del bravo generale che, con le sue conquiste in questo territorio, stava diventando troppo popolare. Questa � l'opinione di Tacito, genero di Agricola, che raccolse le confidenze e i ricordi delle campagne militari di quest'ultimo e che disprezzava profondamente Domiziano perch� monarca assoluto. E Tacito ci tramand� anche l'esauriente narrazione biografica e le amarezze del suocero.

Un'occasione persa che imped� la romanizzazione dell'isola che mantenne per secoli la struttura arcaica basata sul villaggio con le popolazioni che consideravano sempre i nuovi venuti come degli  invasori delle loro terre.

Agricola non pensava lontanamente che il confine fino al quale si era spinto, in attesa di sferrare l'attacco decisivo per conquistare l'intera Britannia, sarebbe arrivato quasi intatto fino a noi. Oggi quella linea segna il confine della Scozia che Adriano, (e poi Antonino) pi� con l'intenzione di difendere che di conquistare, volle (dopo il viaggio del 122) semplicemente fortificare con un vallo, dalle future aggressioni dei Caledoni, accontentandosi di tenere sottomessi i Briganti. Queste disposizioni rivelano l'intenzione di Adriano di lasciar perdere la zona a nord del fiume Tyne e segnarono il destino di questo territorio. Le primitive popolazioni britanniche erano formate da una mescolanza di razze: gli Iberi provenienti dall'Africa e i Celti pi� numerosi in Irlanda, Galles, Cornovaglia e Scozia. 
Rozzi e disorganizzati bench� bellicosi, in un primo momento si fecero trovare indifesi dalle invasioni romane, poi impararono (e i romani "regalarono" loro il tempo necessario per farlo) dagli stessi romani le strategie militari. Gi� nell'84 c'era stato un salto di qualit�. Dalla guerriglia nei boschi passarono al campo aperto, imitando i Romani, con esiti spesso drammatici. Ma ogni battaglia era una preziosa esperienza e l'evoluzione continu�. Un'evoluzione che li port� a prendere coscienza della loro forza e, grazie alle nuove tecniche mutuate dai Romani, a conoscere il proprio valore. 

La colonizzazione romana, infatti, non divenne mai una vera e propria civilizzazione, la fusione fra indigeni e Romani non vi fu mai. E fu proprio questa mancata civilizzazione che port� per altri 8 secoli i Britanni a rimanere in balia di altre invasioni, lontani dall'aver trovato una struttura stabile e definitiva che troveranno solo dopo il 1000. 

Ritorniamo alla costruzione del Vallo di Adriano. I suoi ingegneri vi diedero inizio nel 122 e terminarono quest'anno la grande opera di fortificazione che divideva in due la Britannia da Newcastle a Bowness (linea da mare a mare che divide oggi l'Inghilterra dalla Scozia). Un muro alto 6 metri, con davanti un fossato a U di 9 metri lungo 118 chilometri, con 118 castelli "miliari" cos� chiamati perch� dislocati uno ogni miglio, costruzioni di 40 metri per 30, dove le guarnigioni, le sentinelle di ronda, avevano il compito di ostacolare i predoni e i banditi provenienti dal nord (Scozia).
Le fortificazioni di questo vallo esistono ancora oggi e a queste si aggiungono quelle di Antonino pi� a nord.

*** TELESFORO PAPA di origine greca di Turi venne eletto Papa a Roma. (8� Papa secondo l'elenco ufficiale della tradizione cristiana). Vi rimarr� fino all'anno 136. Nel frattempo, nelle Isole Egee Adriano riceveva da un padre apologista greco di nome Quadrato il primo documento nel quale si trova un accenno alle persecuzioni cristiane (si ritiene che sia la pi� antica difesa del cristianesimo rimastaci). Tutti gli altri sono accenni indiretti pi� o meno verosimili.

In Grecia vanno ad iniziare i giochi delle CCXXVI OLIMPIADE

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