HOME PAGE
CRONOLOGIA

20 MILIARDI
ALL' 1  A.C.
1 D.C. AL 2000
ANNO x  ANNO
PERIODI STORICI
E TEMATICI
PERSONAGGI
E PAESI

ANNO 123 d.C.

QUI il riassunto del   PERIODO DI ADRIANO - dal 117 al 138 d.C. 


L'ANNO 123
*** IL PANTHEON DEGLI DEI A ROMA

Lasciamo per un momento le gesta e i viaggi di Adriano e soffermiamoci su un suo progetto architettonico che stava realizzando quest'anno a Roma, e che � giunto nella sua stupefacente bellezza tutto o quasi integro, fino a noi, facendoci dimenticare il suo committente.

PANTHEON A ROMA -Quello che vediamo oggi della costruzione romana non ha nulla a che vedere con quella preesistente che era stata fatta costruire da Agrippa nel 27 a.C. (opera dell'architetto Cocceio Aucto) per commemorare la vittoria di Azio riportata da Ottavio e che fu dedicata a Giove Ultore (o Vendicatore) e non gi� a tutti gli dei, come si crede comunemente.

ADRIANO - dopo la distruzione per un incendio- volle completamente ricostruirlo ed � ancora oggi uno fra i monumenti antichi di Roma meglio conservati, un autentico capolavoro della storia dell'ingegneria e dell'arte non soltanto romana, ma universale. La caratteristica cupola di metri 43,40 circa poggia su 16 grandi colonne monolitiche in granito rosso e nero fatte venire dalle cave egizie, alte 12,50 metri e del peso di 1200 quintali ognuna.

Fu dedicato al culto delle sette divinit� planetarie fino allora conosciute (ed � tipico il suo tolo emisferico a mo' di cielo), Luna, Marte, Mercurio, Giove, Venere, Saturno, e Sole. E' da questo momento che si avvi� o meglio si afferm� il modo di raggruppare i giorni in un sistema fino allora sconosciuto, l'ebdomadario (cio� la settimana), che permette di creare dei punti di riferimento in un segmento pi� corto di quello che � il tempo di un mese (fino allora indicato in decadi). 

Per quanto riguarda il Pantheon, dopo il crollo dell'Impero Romano, fu utilizzato per varie cerimonie, e poi definitivamente preso sotto la custodia della Chiesa e consacrato da Papa Bonifacio IV, che ne fece un tempio dedicato a Maria, ma che ne utilizz� molti marmi pregiati per l'edificazione di altre chiese. Fu spogliato definitivamente da papa Urbano VIII (papa 1623-1644 - Maffeo Barberini), il quale fece togliere la travatura bronzea del pronao per fondere il baldacchino a colonne progettato dal Bernini in San Pietro, quello che oggi tutti possiamo ammirare sull'altare della Basilica romana.

 Il mondo greco-romano, che divideva il tempo in decadi o in serie di nove giorni, adott� questa settimana su base astrologica seguendo concezioni mesopotamiche che consacravano ogni giorno a un pianeta-dio, secondo il sistema detto poi tolemaico. Questo sistema non era certo ignorato dagli Ebrei, che erano vissuti fra l'Egitto e la Mesopotamia, e a Roma queste innovazioni erano gi� arrivate nel periodo delle guerre in Africa (Egitto), ma rimanevano circoscritte all'ambiente scientifico e intellettuale. Per la plebe i giorni erano tutti uguali, tranne quelli delle feste, che avevano un nome preciso ed un preciso periodo temporale. Per tutti gli altri giorni si procedeva secondo abitudini che avevano origini arcaiche (e che continueranno ad averle, visto che fino alla fine del 1700 nelle campagne l'inizio dell'anno rimase il 1� marzo, e i giorni si contavano con il calendario lunare di Numa)

Il cristianesimo poi modific� (nel 321, con Costantino) questo riferimento teoforo al giorno dedicato al Sole (proibendone il culto fino allora praticato) chiamandolo dies dominica, giorno del Signore, e non accett� mai al (pagano) calendario "solare" egiziano. Tutta la liturgia seguit� e seguita a osservare il calendario "lunare": del "buio", pur accettando alcuni compromessi di carattere pratico, come quello della decima che doveva essere per tredici mesi e non per dodici come affermava la scienza. 

Questo avvenne nell'area cristiana neolatina. In area nordica fu diverso perch� dopo le dispute del Concilio di Nicea di Ario nel 325 sulla natura del Cristo (Ario sosteneva che la natura di Cristo era umana e che era da considerare come un modello, gli altri sostenevano che aveva natura divina) si afferm� la corrente religiosa detta appunto Arianesimo. Il suo successo si dovette al merito dello straordinario monaco goto WULFILA, che per 50 anni circa si aggir� fra Franchi, Germani, Slavi e Britanni per diffondere ovunque, fra pianure e valli, questa eresia che spaccher� l'Europa. Dilag� fino al VI sec., rest� latente, e dopo il periodo del cesaro-papismo medioevale riappar� in altre forme nella riforma di Lutero nel XV sec.,(un ritorno al Vangelo) trasformandosi in Protestantesimo.

Wulfila fu il primo a capire (ed ebbe successo) che i popoli nordici, usciti da un politeismo tribale (i loro dei erano soprattutto eroi, in carne ed ossa, erano gli epici condottieri) erano pi� assimilabili a un modello reale da seguire che non a spiriti astratti e si adatt� a questa mentalit� che risult� vincente per un lungo periodo.

Sar� Wulfila nel 378, mettendo insieme tutti i suoni gutturali dei vari dialetti dei "barbari" goti, a creare e a codificare la prima lingua volgare tedesca o sassone dopo 35 anni di puntigliose ricerche e studi fonetici. 
Infatti in questa nuova lingua i cui vocaboli sono mutuati dalle varie trib� e contrade, Wulfila tradusse e scrisse il primo libro in tedesco: la "sua" Bibbia e mise a punto un vero e proprio vocabolario (di lingua "gotica" pi� che "germanica", mettendoci dentro un po' di tutto, i segni runici, quelli latini, greci, mesopotamici,e pure egiziani). 
In questa sua opera sostitu� anche i giorni della settimana che dedic� alle varie divinit� germaniche pur lasciando immutato il primo giorno, cio� il Giorno del Sole, Sontag o Sunday. Altrettanto fece con il Venerd�, il Freytag, che non � la traduzione di Venere (che resta Venus), ma "il giorno della dea madre" germanica Freyre.

PROSEGUI NELL'ANNO 124 >