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CRONOLOGIA

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ANNO 94 d.C.

Qui il riassunto PERIODO DEI FLAVI (Vespasiano, Tito, Domiziano) 69-96 d.C.


*** DOMIZIANO - LA PERSECUZIONE DEI CRISTIANI
*** L'APOCALISSE DI GIOVANNI

Il complesso di persecuzione in Domiziano aumentava. Ormai vedeva pericoli in ogni luogo e in ognuno. Con mille pretesti o con le accuse  riportate dai suoi delatori puniva con la morte o l'espulsione chiunque. Dopo i filosofi, gli scrittori, gli attori e gli astrologi, venne anche il turno di chi professava la fede ebrea e cristiana. Non sopportava che si predicasse contro i potenti (c'era solo lui di potente in giro, quindi era lui il bersaglio), contro la violenza delle armi, che incitavano alla rivolta fiscale, che seminavano tra le file dei soldati la diserzione, che si mettevano contro lo Stato. Venne quindi il turno della persecuzione dei cristiani e degli ebrei dove questi argomenti erano al centro della loro dottrina. Pur in una Roma aperta e tollerante a mille culti, Domiziano volle trovare ad ogni costo dei validi motivi per allontanarli dalla capitale.

Domiziano aveva portato negli ultimi anni il culto della sua persona a un livello divino; prima qualcuno cominci� a giurare sul genio dell'imperatore vivente, poi altri, i pi� adulatori, si spinsero oltre, a fare sacrifici in suo onore. A Domiziano questa devozione non dispiaceva affatto, anzi inizi� a trattare costoro come persone di provata lealt�. E' chiaro che in mezzo a questa idolatria vivente, sia i cristiani che gli ebrei (entrambi monoteistici)  erano profondamente sdegnati e disgustati. Forse qualche frase di troppo giunse tramite gli informatori  agli orecchi dell'imperatore. E lui si vendic� con l'espulsione.

La tradizione ebraica comunque riporta che mentre in Senato si stava deliberando di espellere i cristiani e gli ebrei, si mosse prontamente un famoso rabbino, Gamaliele II, che riusc� a scongiurare tale decreto perorando la causa che nessun ebreo, da oltre un secolo, aveva mai dato fastidio agli osservanti degli idoli di stato. Riguardo alle altre accuse la migliore dimostrazione era quella che nella sua comunit� nessuno predicava la rivolta fiscale, non esisteva nessun evasore, ma tutti regolarmente pagavano le tasse. Forse fu questa ultima affermazione che Domiziano si convinse di non estendere agli ebrei il decreto di espulsione.

Quella ai cristiani � dubbia che sia stata fatta una persecuzione sistematica; in questo periodo erano molto pochi. Forse si calc� la mano nelle cronache successive. Bisognava descrivere la cattiveria degli imperatori romani, ed essendo Domiziano uno di quelli che il senato alla sua morte gli neg� gli onori divini, anzi decret� la damnatio memoriae, fu indicato alle successive generazioni come il simbolo del male.

*** APOCALISSE DI GIOVANNI  - E' proprio nel contesto di sopra che secondo la testimonianza di Ireneo, che Giovanni l'Anziano di Efeso scrive la sua Apocalisse.
E' l'unica Apocalisse inclusa nel Nuovo Testamento. Il libro riprende per� molti motivi delle tradizioni delle apocalissi giudaiche e soprattutto elementi della mitologia astrologica, per esempio i temi settenari.
Comunque questa, con una forza poetica e la sua profonda religiosit� eccelle sulle altre antiche apocalissi; esorta alla conversione e alla vigilanza e vuole consolare e rafforzare gli animi. Descrive gli orrori terreni e crede nella futura vittoria di Cristo e del compimento finale.
Questo sfondo per certi versi apocalittico � certamente costituito dalle persecuzioni contro i cristiani  promosse da Domiziano in questo periodo in seguito al loro rifiuto a conformarsi al culto dell'imperatore. Ed � verosimile che la Babilonia accennata nell'Apocalisse di Giovanni simboleggia metaforicamente Roma, concepita come l'incarnazione della potenza di questo mondo demoniaco avverso ai cristiani. 
Indubbiamente l'Apocalisse � il "testo pi� ostile allo Stato" nel Nuovo Testamento, pur rimanendo un grido di festosa suprema speranza. (IN TERRA DEVE ESISTERE SOLO LA RASSEGNAZIONE - E NELLA VITA AVVERSA FARE NULLA, NON AGIRE, LASCIARE COMANDARE I FURBI E I FORTI)

Non fu cos� per gli Ebrei che erano piccoli gruppi etnicamente circoscritti, meno ostinati a voler a tutti i costi con le prediche convertire i pagani, quindi meno esposti a denunce popolari per agitazioni di carattere religioso o accusati di andare contro gli dei di stato e lo stato sovrano stesso. C'era in essi meno fanatismo e vivevano la loro religione in modo pi� discreto e meno ostentato. Non fu cos� in seguito quando le agitazioni scoppiarono fra le due comunit�, reciprocamente insofferenti alla rispettive dottrine, pur essendo monoteistiche ed entrambe con a capostipite Abramo.
Ma questo lo ritroveremo in seguito.

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