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CRONOLOGIA

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ANNO 77 d.C.

Qui il riassunto PERIODO DEI FLAVI (Vespasiano, Tito, Domiziano) 69-96 d.C.


*** NEL REGNO DEI PARTI

L'imperatore Vespasiano, quest'anno inizia il suo VIII consolato con il figlio Tito che � al IV, mentre il fratello Domiziano ottiene il V suffectus

 Regno dei Parti - In questa provincia dopo la terribile crisi del 69 con la morte di Nerone che nel 60 e 66 (vedi) aveva incoronato a Roma con una grande scenografia il re dei Parti Tiridate, nel corso di quest'anno il nuovo re, Vologese II, succeduto a Vologese I, per fermare alcune invasioni degli Alani oltre il Caucaso che minacciavano la Partia, scorazzando per la Media e l'Armenia, ritenne giusto per i comuni interessi richiedere a Roma di fare un'azione comune contro di essi, cio� inviare delle truppe in appoggio. 

VOLOGESE era disposto a vittoria conclusa a ripetere quella cerimonia che si era tenuta a Roma molti anni prima con Nerone, cio� la pubblica sottomissione che fece re Tiridate che ora era stato catturato al lazo proprio dagli Alani. 
Invece Vespasiano declin� l'invito, non gli invi� nessun aiuto, e priv� cos� suo figlio Domiziano di prepararsi a una campagna dove avrebbe potuto procacciarsi la gloria militare, quella gloria che egli ardentemente desiderava; era stanco di fare perennemente il terzo uomo -spesso incomodo- dentro il palazzo.

Volegese si ritenne offeso, e forse un periodo di aperta ostilit� contro i romani fu evitato perch� a condurre le trattative di pace con questo re, c'era un giovane generale, Traiano che us� interamente tutta la sua arte diplomatica per scongiurare il peggio. Ma il re, e i Parti, non dimenticarono l'affronto, e lo vedremo in seguito.

Bisogna anche dire che fin dal primo giorno della morte,  nel regno dei Parti si aliment� la voce che Nerone fosse ancora vivo e che l'imperatore sarebbe ritornato per farsi giustizia con coloro che lo avevano assassinato e avevano buttato nello sfascio l'impero. In effetti in Parthia si aggirava un millantatore che si faceva passare per Nerone, un certo TERENZIO MASSIMO. In Asia per� era creduto, temuto ed amato nello stesso tempo, anche perch� nella speranza degli Ebrei c'era una profezia: la fine dell'impero sarebbe venuta per Roma con l'invasione dei Parthi in Occidente. 
E forse c'era anche in quella cristiana: si credeva a quanto dicevano gli oracoli sibillini, che "l'Apocalisse verr� da un uomo con una spada che dopo aver attraversato l'Eufrate piomber� su Roma assieme a molte decine di migliaia di uomini e la distrugger�". La voce di questo "castigo divino" rimase viva fino oltre il tempo di Traiano. 
E quando venne veramente l'apocalisse del Vesuvio nel 79 anche i pi� scettici rimasero turbati non poco. Gli invasati gioivano.

Ora nel corso dell'anno, morto Vologese, proprio come lui aveva previsto, la Parthia cadde quasi subito in preda a lotte intestine che durarono molti anni; solo PACORO riuscir� poi a ristabilire una certa unit� e a restituire qualche anno di pace in una forma molto precaria.

Il momento decisivo e vendicativo per i Parthi  venne invece verso l'88, quando mentre i romani erano impegnati in Dacia, una rivolta armata organizzata da una congiura capeggiata da SATURNINO contro Domiziano, trov� l'appoggio dei Daci e dei Parthi e di qualche altro generale che si era messo contro Roma. Se Nerone era un falso Nerone (senza esercito),  non lo era Saturnino con le sue guarnigioni romane in piena rivolta contro Roma, di conseguenza potevano scatenare -ora tutti insieme alleati- quella guerra che loro, Parthi, Daci, Ebrei e Cristiani tanto desideravano contro Roma. Ma la crisi pass�, incontro a Saturnino ribelle si mosse Domiziano in persona con il suo esercito; sbaragliato il campo, sedata la rivolta, catturato il traditore, stacc� la testa a Saturnino e la mand� a Roma come trofeo e come monito.

*** In Grecia si svolgono i giochi della CCXIV OLIMPIADE

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