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ANNO 67 d.C.

QUI l'intero  riassunto: del PERIODO DI NERONE dal 54 al 68 d. C.



*** NERONE POETA MUSICISTA ATLETA
*** NERONE A CORINTO (Istmo)

 Dopo quanto accaduto a Roma nello scorso anno -assassini, matrimoni, feste, apoteosi- Nerone parte da Roma nel settembre di quest'anno per la Grecia, dove vuole ottenere due importanti risultati: stupire il mondo con le sue imprese non solo sportive partecipando lui stesso ai giochi (che non erano le Olimpiadi, ma agoni ginnici, poetici e musicali) e ricevere nello stesso tempo dai greci l'apoteosi della sua deificazione in quella terra che considera la Terra Degli Dei.

Dopo poche settimane arrivato a Corcira, si esibisce in quelle arti che lui aveva sempre prediletto e che narcisisticamente coltivava. Educato dalla madre e da Seneca al gusto estetizzante ellenistico, con i migliori maestri del tempo si era dedicato alla pittura, alla scultura, alla danza, alla recitazione, alla musica, alla poesia e alle arti marziali.
Era sensibile alla popolarit� e i media di allora, forse come oggi, la sua immagine la sfruttavano ai fini politici; e naturalmente erano i primi a condividere e poi applaudire con piaggeria le sue estemporanee esibizioni poetiche o quelle musicali e di canto nelle feste pubbliche romane o nei teatri.
Lo abbiamo ricordato, nel 60, quando a 23 anni volendo imitare le Olimpiadi Greche fece istituire i "Giochi di Neronia". Nerone  non solo vi partecipava personalmente ma obbligava i suoi senatori a fare altrettanto (simili  inviti li ritroveremo nel fascismo quando il Duce partecipava ad alcune manifestazioni sportive e obbligava i goffi gerarchi a parteciparvi). 
 Lo spettacolo era sempre assicurato perch� molto esilarante, scatenava la plebe in lazzi umilianti per i senatori in pancetta e nello stesso tempo era anche esaltante perch� faceva esplodere il tifo alle stelle quando Nerone li superava in bravura in molte discipline. Divenne un vero divo, capace di trascinare le folle.  Rester� per tanti anni un vero e proprio mito, anche per la sua disponibilit� a esibirsi spartanamente in pubblico, pur essendo un uomo molto raffinato fuori dalle arene. 
Seguiamolo ora in Grecia.

Finiti i Giochi a Corcira, Nerone partecipa a quelli di Azio, poi il 28 novembre arriv� a Corinto dove si tenevano i GIOCHI ISTMICI. Qui non vinse nulla ma tenne un memorabile discorso: annunzi� il dono della libert� ai Greci, poi  lo concluse con una sensazionale frase " Altri uomini hanno dato libert� a singole citt�, Nerone l'ha concessa a un'intera popolazione". Aspett� l'acclamazione che arriv� fragorosa dagli entusiasti greci presenti, che d'ora in avanti erano esentati di pagare i tributi a Roma; poi annunzi� al mondo il progetto che molti dissero era perfino un'offesa al cielo, ma che stup� per la sua grandiosit� e audacia senza precedenti; la si defin� una impresa degna di Ercole: era il TAGLIO DELL'ISTMO DI CORINTO che univa il golfo omonimo con il golfo di Saronico. 
Fu lo stesso Nerone a dare la prima picconata; il progetto poi l'effettivo inizio dei lavori della faraonica opera stup� e dest� grande impressione in tutta la Grecia, ma anche in tutto l'Impero. (Uno scavo nella roccia  lungo 6.345 m. per 22 m di larghezza per 18 m di altezza - circa due milioni e mezzo di metri cubi di roccia) 

Nerone trascorse l'inverno in Grecia, visit� molte citt�, e scelse con molta cura e port� via molte opere antiche per la sua collezione d'arte. Al suo (sollecitato) ritorno a Roma nel gennaio del 68 (nonostante un clima politico in certi ambienti molto pesante) venne salutato nell'Urbe come Ercole e Apollo. Le stesse monete dell'epoca riportano nel rovescio Nerone rappresentato come Apollo; ma anche un'antica iscrizione rinvenuta ad Atene lo assimila effettivamente ad Apollo. Dione Cassio riferisce che gli stessi senatori in occasione del trionfale ritorno, dimenticarono tutti i contrasti e lo salutarono come Ercole. Ma costoro recitarono bene la parte.

 In Egitto - dove per alcuni disordini in Giudea prefer� non andare - furono invece emesse monete con una sua identificazione a Helios, il dio Sole.

A ROMA si cambi� anche il nome del mese di Aprile in Neroneus, e quello di Maggio e Giugno in Claudius e Germanicus i suoi tre nomi. La citt� di Cesarea fu chiamata Neronia ; la capitale del regno Armeno Artaxata divenne Neroneia ; il Peloponneso ribattezzato Isola di Nerone; e la stessa citt� di Roma (lo afferma Svetonio) con la morte di Nerone corse il rischio di chiamarsi Neropolis, perch� Nerone lo aveva deciso.

Mentre Nerone si sta godendo il trionfo in Grecia, in Egitto e in Giudea scoppiano rivolte sanguinose che avranno gravi ripercussioni. Nerone tramite i messaggeri inviati da Roma viene sollecitato a rientrare nella capitale, e a sua volta Nerone dispone di inviare in Giudea il generale VESPASIANO FLAVIO. Costui deve fronteggiare la setta del partito degli ZELOTI, veri nazionalisti intransigenti. Vespasiano assedia Gerusalemme per un anno. Poi � costretto a desistere  per i gravi fatti di Roma che troveremo nella cronaca del prossimo anno.

Gli ZELOTI erano seguaci di un partito ebreo fondato da Giuda il Galileo nel 6 d.C.. Derivato da gruppi rimasti fedeli alla legge, non intendevano lasciare che le cose seguissero il loro corso affidandosi a Dio e basta, ma volevano provocare un cambiamento della situazione con le armi. Furono chiamati Zeloti proprio perch� troppo "zelanti per Dio e per la patria". Furono -come vedremo pi� avanti- distrutti dai romani nel 70; non ne lasciarono vivo nemmeno uno.

*** CRISTIANI A ROMA - Attenuandosi le persecuzioni di Nerone le comunit� cristiane riorganizzano la loro Chiesa ed eleggono il Vescovo LINO successore di Pietro, morto nelle persecuzioni. (il titolo di Pontefice e Papa verr� in seguito). Era un volterrano; manterr� tale carica fino al 76 (secondo l'elenco tradizionale e ufficiale della Chiesa)

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