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CRONOLOGIA

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ANNO 60 d.C.

QUI l'intero  riassunto: del PERIODO DI NERONE dal 54 al 68 d. C.



* RIVOLTE IN ARMENIA

Questo territorio nell'Asia sud-occidentale era delimitata dalla depressione pontico-transcaspica a Nord, Mesopotamica a Sud, Anatolica a Ovest, Iranica a Est. 
I Romani con CORBULONE negli anni precedenti avevano sconfitto il re dei Parti TIRIDATE e insediato TIGRANE, un nativo della Cappadocia ma fedele a Roma. Nel corso per� di quest'anno - con i tanti vuoti di potere a Roma-  scoppia una nuova rivolta dove troviamo nuovamente sul trono il re d'Armenia Tiridate.

Nella guerra dei Parti, la situazione locale non era molto diversa di quella in Britannia. Re Volegese e il fratello Tiridate avevano invaso l'Armenia per reagire ad alcune provocazioni di Tigrane che era notoriamente appoggiato dai romani. I romani con Corbulone inviato da Nerone, negli anni scorsi avevano stabilito una tregua sia con Tiridate che con il re dei Parti Vologese, sempre in contrasto con gli altri pretendenti per la successione al trono dopo la morte di Mitridate.
In questa circostanza di conflitti interni fra le due fazioni, ne approfittarono i romani per intervenire e parteggiare questa volta per lo stesso Tiridate, che invece prima avevano combattuto. E' lui ora ad essere appoggiato dai romani e nel 66 a conflitto concluso con dei compromessi viene inviato a Roma per fare atto di sottomissione all'imperatore.
La sua presenza a Roma porta al culmine la popolarit� e la glorificazione di Nerone. Inchinandosi davanti all'imperatore per fare atto di sottomissione e per ricevere - da lui-  la corona dei Parti, Tiridate suscit� la pi� viva emozione e immaginazione ai presenti che erano nel foro. Veniva confermata la grandezza di Nerone; a 22 anni il Re dei Parti era ai suoi piedi

Per la prima volta un Signore dell'Asia si inchinava e riconosceva la superiorit� di un imperatore romano come signore del mondo, quindi anche signore dei Parti.
Qui Nerone dopo questo preludio si convinse effettivamente che era il signore del mondo, e volle ancora di pi� sbalordire gli uomini con il suo prestigio e con le sue azioni. Era risoluto a farlo.
Vedremo pi� avanti quando recatosi in Grecia (anche per visitarla e partecipare ai giochi di Olimpia, annunzi� il dono della libert� ai Greci, e fra le altre cose, sempre in Grecia, rese pubblico il suo fantastico, straordinario e faraonico progetto, che dest� una profonda impressione. Lo rese esecutivo  e diede inizio ai lavori tagliando lui stesso la prima zolla, di quel piano che aveva  un'audacia senza precedenti, il taglio dell'ISTMO DI CORINTO che avrebbe unito due mari. 

Ma lasciamo pi� avanti queste imprese e ritorniamo a Roma.
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Nerone � impegnato nei giochi che come abbiamo visto, ha voluto simili alle Olimpiadi in Grecia. Nell'onda dell'entusiasmo dei partecipanti e degli spettatori, che finalmente dopo anni di austerit� hanno nuovamente assaporato il tifo delle manifestazioni sportive, per meglio propagandare le sue idee di forgiare una nuova giovent� per il grande impero, annunzia che far� costruire un ginnasio, e all'inaugurazione distribu� proprio come un sovrano ellenico l'olio ai senatori e ai cavalieri che prendevano parte agli esercizi. Bruciato poi in seguito con l'incendio di Roma, lo ricostru� immediatamente ancora pi� grande, e per renderlo pi� piacevole, costru� accanto al ginnasio le famose e lussuose terme neroniane di cui conosciamo la raffinatezza dagli scritti di Marziale e una precisa descrizione di Petronio.

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