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CRONOLOGIA

DA 20 MILIARDI
ALL' 1  A.C.
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ANNO x  ANNO
PERIODI STORICI
E TEMATICI
PERSONAGGI
E PAESI

vedi stesso periodo "RIASSUNTI STORIA D'ITALIA"

ANNO 1747

*** I SAVOIA, CON BRICHERASIO VINCENTE
*** INGHILTERRA - CONVENZIONE CONTRO LA FRANCIA
***IN EUROPA LO ZUCCHERO DI BARBABIETOLA
"l'alimento che rivoluzion� la mente umana"


***  ITALIA - Proseguendo la loro offensiva, e nonostante la sconfitta subita a Piacenza, i Francesi cercano di invadere il regno Sabaudo scendendo un'altra volta dalla Valle di Susa.
Ma questa volta la vittoria � tutta sabauda. Il conte di Bricherasio li attende, li affronta e li sconfigge  nella battaglia al Passo dell'Assietta, il 19 luglio.

*** FRANCIA - Va' un po meglio ai Francesi contro gli Inglesi, quando invadendo le Province Unite ottengono una vittoria nel Liburgo.
Per contrastare questa avanzata nelle province olandesi, viene nominato statolder Guglielmo IV di Orange, pronipote del pi� famoso statolder Guglielmo III d'Orange (diventato poi re d'Inghilterra). 

*** INGHILTERRA - Proprio l'Inghilterra in funzione anti-francese stipula un'alleanza con la Russia (escludendo per� l' appoggio contro la lotta russa-svedese per la conquista del Baltico).
In dicembre Inghilterra, Olanda e Russia, a San Pietroburgo  firmano la Convenzione omonima. 
Gi� alleatasi con Maria Teresa, ora la Russia ottiene l'autorizzazione di attraversare la Germania in funzione antifrancese. Mentre al nuovo statolder olandese Guglielmo, l'Inghilterra promette 30.000 uomini per contrastare l'avanzata francese nel suo territorio.
La guerra sta ora coinvolgendo tutta Europa.  

*** MARGRAF rende "dolce" l'Europa. scopre che le radici della "beta vulgaris" (la comunissima e diffusissima barbabietola) contengono saccarosio. Sappiamo che la sua scoperta non ebbe la dovuta attenzione, o forse fu boicottata. Devono passare circa quarant'anni, prima che un altro chimico tedesco - B. Schard (in tedesco Sakard) - riprendendo in mano quello studio, fece il primo tentativo pratico: cioè quello di produrre zucchero estraendolo dalla barbabietola.
L'idea fu felice e nacquero le prime industrie anche in Francia per la lavorazione del tubero, subito duramente ostacolate dai grandi importatori coloniali della canna da zucchero che ritenevano questa nuova tecnica estrattiva e il prodotto ricavato soltanto un succedaneo dello zucchero di canna, lanciando perfino una campagna per disprezzarlo.

Fu formata una commissione di scienziati all'Istituto Nazionale Francese, che concludeva (ovviamente, pressata dagli importatori) "che non si potrebbe mai sperare in Francia di trarre un qualche beneficio per il commercio dello zucchero da barbabietola". Qualcuno propose perfino di vietarlo e di distruggere le prime piccole fabbriche che erano sorte. In effetti, quelle che gi� operavano furono chiuse o furono fatte fallire boicottando la loro produzione o impedendone la commerciale distribuzione.
Siamo solo alle prime battute, poi la lotta per lo zucchero coloniale e lo zucchero locale, fu violenta e perfino mortale per molti anni a venire.

La fortuna volle che con il blocco navale inglese, lo zucchero di canna divent� in Europa quasi introvabile e i ricchi non volendo privarsi di questa ghiottoneria (considerato allora solo uno psicologico alimento gratificante, piuttosto che un nutrimento fisiologico indispensabile, soprattutto al cervello) riesumarono l'idea ed incentivarono la produzione del "dolcificante" estratto dalla barbabietola, con il conseguente crollo del prezzo di quello di canna; poi fu lo stesso zucchero di barbabietola con la grande quantit� prodotta ad abbattere velocemente i costi di produzione, rendendolo cos� accessibile anche al resto della popolazione.

Accadde anche un paradosso nel darle il nome. "Zucchero" essendo un nome comune, nessuno lo aveva mai brevettato, cosicch� l'inventore (Ackard) del procedimento, dando il nome "zucchero" a quello ricavato dalla barbabietola, a quello precedente di canna fu invece impedito di usarlo. "Zucchero" � quindi un marchio depositato. Tutti gli altri si possono solo chiamare "dolcificanti", ma non "zucchero".
(Sakard � il primo industriale a dargli il nome - vedi 1803)
(fra l'altro il suo nome era quasi una predestinazione; shakar era l'antico nome persiano dato allo zucchero, poi divenuto saccar, nel sanscrito sakkar�, in latino saccharun, poi saccarina, infine con nome scientifico di saccarosio).

Lo zucchero da canna era prima un genere di lusso, carissimo, e pochi se lo potevano permettere; era venduto solo dal farmacista e dallo speziale, mentre con la nuova abbondante e facile produzione, la vendita sempre pi� a prezzi bassi, approd� nei negozi di alimentari allargando il consumo.

Vedremo pi� avanti quali cambiamenti fisiologici determin� e che impatto avr� questa semplice nuova tecnica estrattiva, che porter� l'importantissimo alimento ad essere accessibile per il suo basso prezzo a ogni strato sociale.

Alcuni fisiologi e nutrizionalisti ma soprattutto i neuroscienziati di oggi, ritengono che la vera rivoluzione della mente umana sia stata determinata dalla INTRODUZIONE DELLO ZUCCHERO.
(vedi anche il periodo arcaico, quando i primi uomini iniziarono a cibarsi non pi� con la sola carne, ma con gli zuccheri delle bacche e dei frutti, o l'amido (che � uno zucchero) del riso, del grano e del mais).

Consumo pi� accentuato e quindi allo stato puro, nei ceti alti dal '300 in avanti con quello di canna proveniente dai diffusi commerci con l'Oriente, poi dall'inizio di questo '700, si estese su tutta la popolazione occidentale, quando arriv� sul mercato a basso prezzo questo tipo di zucchero.

Lo zucchero infatti oltre che essere un alimento dagli effetti gratificanti psicologici ben noti, e oltre l'azione energetica di pronto impiego nelle fasce muscolari determinata dai glucidi, ha una importanza considerevole e un ruolo di primaria importanza nel cervello; infatti partecipa in modo considerevole alla struttura dei neuroni, intervenendo nella formula dei composti complessi e fondamentali delle cellule. Infatti i glicolipidi e le glicoproteine sono proteine che poste sulla superficie della cellula neurale vanno a favorire e a costituire le membrane. Inoltre si attribuiscono agli zuccheri le propriet� morfogenetiche.
E' infatti la sintesi degli zuccheri che privilegia l'organizzazione pluricellulare nella sue pi� importante fasi, in quella embrionale, poi subito dopo in quella della crescita morfologica e infine in parallelo alle due, struttura, alimenta e sovrintende a quella intellettuale.

In sostanza se le proteine modellano un bel corpo, gli zuccheri modellano un buon cervello, assieme ai lipidi degli olii linoleici. Il cervello � composto del 90 per cento di lipidi, ma perch� funzioni ha bisogno di grandi quantit� di zuccheri e di grassi linoleici vegetali (Es. l'olio d'oliva).

 CONTINUA ANNO 1748 >