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CRONOLOGIA

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(pagine in continuo sviluppo  (sono graditi altri contributi o rettifiche)

vedi stesso periodo "RIASSUNTI STORIA D'ITALIA"

ANNO 1716

*** LAW - COME TI SALDO I DEBITI


*** FRANCIA - La Francia, dopo la scomparsa di Luigi XIV, inizia a fare i conti di cassa, e scopre un debito pubblico che � una voragine senza fondo. I debiti sono pari alle intere entrate del 1716, 1717, 1718; le entrate di un anno servono appena per pagare gli stipendi di sei mesi.

Con le indicazioni di JOHN LAW la Francia cerca di adottare il "suo" singolare sistema economico, che �  riassunto in questa frase lapidaria; "il credito sta alla base dello sviluppo economico".
Cio� fare altri debiti. Debito pubblico con delle "obbligazioni" emesse (e garantite) dalla Banca Reale. Ma a un certo punto qualcosa inizi� a non funzionare, circolava troppa moneta di carta mentre il tesoro era vuoto di riserve auree; intanto i titoli salivano alle stelle.

 L'economia francese inizi� a naufragare su un oceano di cartamoneta che seguitava a perdere valore, fino a che divenne carta straccia;  perdendo credibilit� anche su tutti gli altri mercati internazionali, che inizialmente avevano speculato.

LAW era uno spregiudicato finanziere, ricevuto l'incarico dal reggente, aveva iniziato a elaborare un altrettanto spregiudicato piano economico per promuovere lo sviluppo dei commerci; ed era quello di stimolare la domanda di beni di consumo, mettendo in circolazione una gran massa di moneta circolante, e per farlo trov� il sistema pi� semplice continuando ad emettere moneta anche senza la garanzia di una copertura aurea (come allora avveniva) ma affidandosi a una copertura di titoli.
Con della carta dava garanzia con dell'altra carta.
 Quest'anno fonda la Banca Generale (poi Reale), che da una parte emette moneta da porre in circolazione, e dall'altra a parit� di valore stampa titoli da piazzare. Per rendere appetibili questi titoli li lega a una societ� azionaria con un nome pomposo: "Compagnia delle Indie per lo sviluppo e lo sfruttamento commerciale delle colonie".

O perch� i francesi ci credevano veramente nell'operazione, o perch� gli fu fatto credere, le azioni iniziarono a salire, gli speculatori si fecero subito avanti, e i risparmiatori si buttarono a capofitto ad acquistare azioni; quando il valore delle stesse sal� a vette che qualche oculato banchiere trov� inaudito, fece (non fidandosi pi�) la cosa pi� semplice, inizi� a sbarazzarsi dei titoli a pacchi, fin che c'era tempo per incassare -con il valore aggiunto dell'anomalo rialzo- pacchi di denaro in contanti. Ovviamente questa gran massa in offerta, abbass� sensibilmente i titoli; scattarono subito dopo anche gli altri speculatori, il titolo inizi� a perdere sempre di pi� valore, finch� crollarono; si diffuse il panico nei  piccoli ma numerosi risparmiatori, che quando vollero incassare,  si ritrovarono in mano delle banconote che essendo state emesse con la copertura di quel titolo che ora non valeva nulla, anche le banconote non valevano pi� nulla. Non si poteva di certo convertirle in oro che nelle casse dello stato non esisteva. Fu bancarotta, Law dovette fuggire. I risparmiatori si ritrovarono in mano carta straccia.

Paradossalmente per lo Stato fu una bancarotta solo teorica. Anzi perfino provvidenziale, e qui sorge il sospetto che il piano fu architettato bene se si volevano ridurre gli ingenti debiti; quelli che Luigi XIV aveva lasciato. Lo stato cosa aveva fatto? che aveva rimborsato i creditori con quella moneta che non valeva nulla; e prima del crollo aveva saldato se non proprio tutti gran parte dei suoi debiti.

 CONTINUA ANNO 1717 >