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CRONOLOGIA

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(pagine in continuo sviluppo  (sono graditi altri contributi o rettifiche)

vedi stesso periodo "RIASSUNTI STORIA D'ITALIA"

ANNO 1636

*** SAVOIA E FRANCESI INVADONO MILANO
***  LA BATTAGLIA DI TORNAVENTO
*** EUROPA: GIA VENT'ANNI DI GUERRA (SARA' DI 30)


22 giugno 1636  -
Proseguendo l'offensiva antispagnola progettata da Richelieu, partendo dalla base piemontese che ora facilita il compito per la penetrazione in Italia, i francesi attaccano. L'alleato duca di Savoia VITTORIO AMEDEO I ed il maresciallo francese Crequ� tentano di penetrare nei domini spagnoli del milanese. 
Alla guida di sedicimila uomini armati passano il Ticino ed invadono Lonate Pozzolo , saccheggiandone per alcuni giorni le case, le chiese, i numerosi conventi. 
Nella mattinata di domenica 22 giugno 1636 il governatore spagnolo marchese di Leganes - accorso con settemila fanti e millecinquecento cavalieri - attacc� i franco-sabaudi a Tornavento, sulla sponda sinistra del fiume Ticino. La battaglia dur� fino a notte inoltrata con serie perdite da entrambe le parti: cadde colpito a morte il generale napoletano Gambacorta, che combatteva con la cavalleria spagnola; lo stesso Vittorio Amedeo fu ferito ad una gamba. L'esito dello scontro fu piuttosto controverso, anche se alcuni storici tendono a giudicare vincitori i franco-piemontesi. Lo scrittore storico Pietro Custodi (continuatore della storia di Milano del Verri interrotta al 1524 per la morte dell'autore) afferma tuttavia che le truppe franco-sabaude in seguito all'attacco di Tornavento non osarono pi� avanzare in Lombardia; anzi si ritirarono qualche giorno dopo, rinunziando agli scopi che si erano prefisse.
Ma anche se vinsero a Tornavento il mancato proseguimento dell'offensiva su Milano priva tuttavia la vittoria del suo significato strategico. Non serv� insomma a nulla.

*** EUROPA - Sono quasi vent'anni da quando � iniziata la guerra (che noi sappiamo essere stata poi di Trent'anni). E da come abbiamo visto in questi anni, il conflitto, i vari conflitti, ha coinvolto un po' tutti; e se i territori con lo scenario della guerra hanno subito danni diretti con distruzioni, carestie, saccheggi, epidemie, anche quelli non coinvolti hanno subito danni indiretti gravissimi.
Gli stati belligeranti hanno impiegato risorse umane per reclutare uomini per le guerre, ma anche molte risorse economiche per sostenerle, che hanno alla fine creato all'interno del proprio paese delle gravi crisi nel sistema produttivo ed economico, e di conseguenza anche agitazione sociali.

Queste non hanno risparmiato nessun paese europeo. La Francia con lo zelo di Richelieu, gravata anche delle spese per finanziare la Svezia, togliendo il potere a molti governatori delle province a lui non graditi per costruire con quelli graditi la sua politica di centralizzazione amministrativa che gli permette di agire con l'assolutismo politico, ha procurato alla popolazione di alcune province una vita puramente sussistenziale. Inizia cos� quest'anno e continuer� ancora l'anno seguente una grande rivolta contadina nel sud della Francia, la pi� colpita e anche la pi� povera. Finita di reprimere questa rivolta nel sud, nel '39 ne scoppier� un'altra nel nord, in Normandia, sempre contadina, detta degli "scalzi", dei va-nu-pieds.  Anche questa repressa nel sangue. 

*** G.B. DONI scrive Trattato di musica e cambia la prima nota UT con la prima sillaba del suo nome DO.

*** MONTEVERDI dal 1620 domina invece col suo Settimo libro (nuovo stile musicale madrigali)

*** COLONIE - 45 olandesi in urto con l'ambiente religioso locale, intollerante al loro movimento, si esiliano nel centro America. Si trasformano in coloni, sbarcano sulla costa e si prendono un'isola di fronte alla gi� esistente colonia New Amsterdam (futura New York), � l'isola di BROOKLYN, una landa infida, acquitrinosa, deserta.

Un altro pastore puritano inglese ma con singolari vedute democratiche, T. HOOKER abbandona anche lui la colonia del Massachusetts e fonda il CONNECTICUT.
Insediatosi su questa regione compila alcune regole del vivere civile in una nazione. Queste regole prendono un nuovo nome. E' infatti, Hooker a scrivere la prima "Costituzione" della storia moderna.

 CONTINUA ANNO 1637 >