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CRONOLOGIA

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(pagine in continuo sviluppo  (sono graditi altri contributi o rettifiche)

vedi stesso periodo "RIASSUNTI STORIA D'ITALIA"

ANNO 1635

*** SAVOIA: LA PACE DI CHERASCO, TRATTATO DI RIVOLI
*** L'ATTACCO FRANCO-SABAUDO ALLA VALTELLINA


*** ITALIA- SAVOIA - La pace di Cherasco aveva messo termine alla guerra del Monferrato, ma nello stesso tempo con la morte del protagonista Carlo Emanuele, la successione era andata al figlio maggiore VITTORIO AMEDEO I. E lui aveva accettato le condizioni e le spartizioni che erano state decise e imposte dalla Francia vincitrice, riconfermate e nuovamente sottoscritte quest'anno nel trattato di Rivoli. Che Richelieu ha redatto in un modo tale, che si viene a formare  una vera e propria Lega a servizio della Francia).

Nel Monferrato cos� tanto conteso, l'erede riceve un piccolo lembo, Trino e Alba, ma perde un territorio nel suo stesso ducato, quello di Pinerolo, zona strategica per la Francia,  perch� confinante, e attraverso l'accessibile Colle del Monginevro, uno dei Passi meno elevati  rispetto a tutti quelli alpini, permette da Briancon ai francesi un facile e immediato accesso in Piemonte e quindi in Italia. 
Ma oltre a questo c'era l'accordo non rifiutato  di impegnarsi ad aiutare militarmente la Francia. Non dobbiamo dimenticare ci� che abbiamo gi� accennato nel 1631, che sua moglie era Cristina, figlia di Enrico IV e sorella di Luigi XIII. Quindi nonostante la guerra dichiarata alla Francia da suo padre per la questione del Monferrato, morto lui, in casa aveva una filo-francese Doc.
Ma se lui era sotto l'influenza  di Madame reale, non lo era suo fratello TOMMASO FRANCESCO di Savoia duca di Carignano, che simili legami parentali con la Francia non li aveva, e riteneva non accettabile quelle condizioni di alleanza militare, che fra l'altro gia prevedevano una guerra contro la Spagna (le cui truppe non erano solo nella penisola iberica, ma erano ben piazzate in Lombardia e con piazzeforti nei confini sia del Monferrato come in quelli Sabaudi, quindi spagnoli dislocati in Italia).
Presumibilmente ci furono forti contrasti, fino al punto che il fratello pass� dalla parte della Spagna.

 *** FRANCIA - Richelieu aveva fatto bene i conti nella sua guerra del Monferrato. Prevedendo la guerra contro la Spagna (che dichiara quest'anno il 19 maggio) a Rivoli nel fare il Trattato di Pace, ha formato anche una Lega antispagnola (ma sempre con un fine antiasburgico) di cui fanno parte oltre che i Savoia (perdenti ma utili per l'accesso in Italia), Mantova (vincenti e utili perch� confinanti con gli spagnoli-lombardi ) e Parma (filo-francese).
Richelieu non perde tempo, la prima spedizione offensiva molto strategica, l'affida al duca di Roham, che si precipita in Italia puntando sulla Valtellina,  liberandola dagli spagnoli, custodi dell'importante passaggio che mette in comunicazione l'Italia con i territori tedeschi degli Asburgo (da qui erano scesi i Lanzachinecchi diretti a Mantova). 
Ma gi� dal Piemonte � pronta un'altra spedizione guidata da un altro generale francese - Crequ�- e da Vittorio Amedeo, verso il Milanese, che leggeremo il prossimo anno.

Contemporaneamente a questa mossa strategica,  Richelieu  ne aveva concepita un'altra. Lo scorso anno venuta a mancare nei Paesi Bassi Meridionali, Isabella vedova e reggente del defunto re Alberto d'Asburgo, che aveva reso autonomo il proprio paese quasi come i Paesi Bassi Settentrionali, la Spagna ha recuperato la piena sovranit� sul territorio,  lo ha privato dell'autonomia, ha eliminato gli Stati Generali. 
E Richelieu mentre attaccava la "spagnola" Valtellina, nello stesso tempo ha organizzato proprio una spedizione contro gli spagnoli dei Paesi Bassi. Mettendo in fibrillazione gli Asburgo. Che ora hanno i Francesi nei Paesi Bassi, nella Lorena, ai confini della Valtellina, e si ritrovano con degli alleati spagnoli che da un po' di tempo non hanno militarmente mai concluso nulla. 

*** GERMANIA - Forse prevedendo qualche "tempesta", Ferdinando II (fa ora anche lui come Wellestein; cerca per la prima volta soluzioni pacifiche con i suoi nemici. Con il principe ribelle di Sassonia Giovanni Giorgio, che dopo la morte del re di Svezia aveva preso il comando dell'esercito antiasbugico, l'imperatore firma a Praga il 30 maggio non solo la pace, ma concede piena libert� di culto ai luterani e sospende per 20 anni anche l'Editto di Restituzione dei beni alla Chiesa. 
Uscendo allo scoperto,  al trattato aderiranno altri principi protestanti.
Ma anche in Svezia c'� un clima di distensione; con la Polonia che era tornata ad essere aggressiva con il nuovo monarca, viene firmata a Stuhmsdorf una pace, accordandosi su alcune reciproche rinunce. La Polonia cede alla Svezia la Livonia, mentre la Svezia rinuncia ai porti prussiani e al controllo dei commerci che la Polonia esercita nei suoi porti del mar Baltico.

*** INGHILTERRA - Carlo non smette di aggravare la sua posizione; sempre in deficit con le entrate per la corona ha ottenuto molto poco imponendo la impopolare tassa nei porti per il mantenimento della sua flotta; cos� ha esteso questa tassa anche nelle citt� dell'entroterra. E se era gi� impopolare questo balzello nelle citt� costiere, ora ha allargato il dissenso -gia critico per i motivi religiosi- anche all'interno del paese, ormai gestito nel modo pi� riprovevole.
Intanto si fugge dall'Inghilterra, continua l'esodo verso il Nuovo Mondo. Questa volta sono due gruppi ad emigrare. Uno sbarca e inizia la colonizzazione del Connecticut, mentre un altro nel Massachusetts fondano Windsor.  Lord Baltimore gi� sul posto nel Maryland, alle foce del Potomac, fonda un'altra colonia a nord della Virginia, pronta ad accogliere altri fuggiaschi, fondando pi� tardi  sul posto quella che chiamer� un "isola della tolleranza religiosa". Nel 1649 verr� promulgato un vero e proprio Editto di tolleranza. 

 CONTINUA ANNO 1636 >