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CRONOLOGIA

DA 20 MILIARDI
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ANNO x  ANNO
PERIODI STORICI
E TEMATICI
PERSONAGGI
E PAESI

(pagine in continuo sviluppo  (sono graditi altri contributi o rettifiche)

vedi stesso periodo "RIASSUNTI STORIA D'ITALIA"

ANNO 1621

*** CESSA IL SOGNO INDIPENDENTISTA VALTELLINESE
***SPAGNA: + FILIPPO III - SALE SUL TRONO FILIPPO IV
*** GERMANIA: IL SACCHEGGIO DEI CATTOLICI
*** INGHILTERRA: MONOPOLI = INVIDIE-GELOSIE-CORRUZIONE
*** IL FILOSOFO BACONE "UN PIGLIAMAZZETTE"


***  ITALIA - Il 28 gennaio muore papa Paolo V. Gli succede  il 9 febbraio ALESSANDRO LUDOVISI, con il nome di GREGORIO XV.

*** ITALIA - Termina l'avventura indipendentistica della Valtellina. Dopo il "sacro macello" dei cattolici, questi - pur aiutati nella strage da spagnoli e asutriaci- avevano proclamato una repubblica indipendente. C'era poi stata una controffensiva della Svizzera dei Grigioni, e si erano inseriti anche i Francesi e i Veneziani. Non soddisfatti nemmeno gli Spagnoli di questa estemporanea indipendenza ed erano corsi ad occupare la valle, le forze delle grandi potenze raggiungono un accordo a Madrid con il ritorno della Valtellina ai Grigioni.
Ma il prossimo anno con il trattato di Lindau, il potere sui Grigioni e sulla Valtellina viene confermato all'Austria.

*** ITALIA - Sulla Toscana ritorna l'egemonia austriaca. Morto quest'anno Cosimo de' Medici, la successione va al figlio infante FERDINANDO II, e fino al 1627  la reggenza resta sotto Cristina di Lorena, ma anche di Maria Maddalena d'Austria.

*** FRANCIA - A La Rochelle aria di guerra fra gli Ugonotti. In una riunione viene decisa la rivolta contro Luigi XIII, che messo sull'avviso gi� in aprile prepara l'esercito ed � pronto a sferrare la sua offensiva in quello che � ormai il covo clandestino dei ribelli ugonotti.

*** SPAGNA - Il 31 maggio muore re Filippo III.  Gli succede sul trono il figlio FILIPPO IV, ma dato la minore et�, la reggenza e quindi il potere effettivo va tutto nelle mani del primo ministro conte ALFREDO ALVAREZ DE  OLIVARES.

*** GERMANIA - Dopo la vittoria dei cattolici alla Battaglia della Montagna Bianca, oltre -dopo la sconfitta e  l'imminente pericolo- a sciogliersi l'Unione protestante,  FERDINANDO II perseguita gli aderenti colpendoli con una serie di espropri, di esili, di condanne a morte, o i pi� remissivi imponendogli forzatamente la conversione al cattolicesimo.
Federico V, principe del Palatinato, capo dei protestanti e pretendente al trono, viene messo al bando da tutto l'impero, il suo voto di principe elettore viene dato a Massimiliano di Baviera, e lo stesso Palatinato viene invaso dai cattolici e saccheggiato.

*** INGHILTERRA - I contrasti nel Parlamento inglese con re Giacomo continuano. Federico V (esautorato e bandito in Germania)  viene pi� difeso dal Parlamento che non dal suocero che fa restare in piedi l'unione matrimoniale di suo figlio Carlo con la figlia del defunto Filippo III.
Chiedono i parlamentari che il figlio si scelga una principessa protestante e non cattolica e che alla Spagna invece di cercare amicizia bisogna semmai dichiararle guerra.
Oltre questa questione, il Parlamento critica severamente la politica economica che privilegia i monopoli interni che hanno legami con altri monopoli esterni, escludendo altri soggetti interessati ai mercati.
L'Olanda sempre pi� forte, pur avendo stipulati tanti trattati commerciali con compagnie inglesi, ha enormemente incrementato i commerci con America-Africa che stanno suscitando le invidie e le gelosie di alcuni armatori e commercianti inglesi non inseriti nel "giro" monopolistico. Le riunioni per trovare qualche soluzione al problema sono  numerose, ma la "soluzioni bellica" nei confronti della Spagna, che da tempo � quasi sull'orlo del disastro, predominano.
Nell'Atlantico navigano sempre carichi spagnoli preziosi, e le colonie che sfruttano sembrano inesauribili. Le soluzioni quindi ai tanti problemi sono ulteriori attacchi alla Spagna, ulteriori viaggi di colonizzazione, ampliamento delle stesse colonie (possibilmente portandole via agli altri).

Fra le tante cose che vengono discusse con attacchi durissimi rivolti a Giacomo, sulla sua politica e sul mondo economico e commerciale, viene alla luce anche la corruzione.

***  "Sir Francis Bacon, barone di Verulamio e Lord cancelliere del re Giacomo I � accusato di corruzione dal Parlamento ed interdetto dai pubblici uffici. Malgrado il successo ottenuto tra la pubblica opinione per la sua fama di filosofo e scienziato, il grande "padre" della rivoluzione scientifica inglese ed empirista non ha saputo resistere alla seduzione del potere usando la corruzione. Ma, come scrive Giuliano Ferrara su "Il foglio", senza corruzione la politica non esisterebbe, non potrebbe immaginare i grandi progetti" (By: Ermetis)

BACONE, GENIALE FONDATORE DELLA FILOSOFIA MODERNA 
MA ANCHE POLITICO "PIGLIA-MAZZETTE"

La carriera politica di Francesco Bacone (1561-1626), figlio di lord Nicola Bacone, ministro guardasigilli della regina Elisabetta I d'Inghilterra e nipote di lord Burghley, tesoriere della regina, fu brillante e piena di successo. Cresciuto nell'ambiente degli affari di stato, entr� in parlamento al termine degli studi all'universit� di Cambridge (aveva solamente 23 anni) divenendo consigliere di lord Essex, favorito di Elisabetta. Quando lord Essex cadde in disgrazia (fu condannato a morte e la condanna eseguita nel 1601), Bacone preserv� la sua posizione divenendo uno degli accusatori del giovane Essex che in precedenza lo aveva protetto in pi� modi. Bacone divenne pi� tardi, nel 1617, sotto il regno di Giacomo I, ministro guardasigilli (la posizione tenuta precedentemente da suo padre) e poi lord cancelliere. Ma ben presto cominciarono a cadere su di lui gravi accuse di corruzione, e nel 1621 fu rinchiuso nella prigione della Torre di Londra.
 
Riconosciuto colpevole di concussione fu condannato a una forte multa e messo al bando dalla vita pubblica. In seguito il re gli condon� la pena. Ritiratosi a vita privata (aveva 60 anni) si dedic� agli studi filosofici. Mor� cinque anni pi� tardi per un'infreddatura presa compiendo esperimenti sulla conservazione della carne nella neve. Nei cinque anni passati in ritiro, Bacone scrisse importanti libri, divenendo il primo di una lunga serie di filosofi dalla mentalit� scientifica che hanno messo in rilievo l'importanza del metodo induttivo o sperimentale su quello deduttivo o sillogistico nello studio della natura. Bacone, oltre che padre dell'empirismo moderno, pu� essere considerato il fondatore della scienza moderna e l'araldo della civilizzazione tecnica. Se si racconta una volta ancora la storia di Bacone, uomo politico e, a tempo perso, filosofo, uno dei pi� importanti della filosofia moderna, � per mettere in rilievo la duplicit� della sua personalit�, il contrasto fra l'uomo che agisce e l'uomo che pensa. Bacone fu nell'azione un uomo corrotto, venale, amante degli onori e ricchezze, un "tangentaro" del XVII secolo in un'Inghilterra caduta sotto il dominio degli Stuarts, e caratterizzata da importanti mutamenti economici e sociali e dalla nascita del capitalismo industriale. Ma Bacone fu nella sua riflessione filosofica un uomo geniale e innovatore come pochi altri. In cinque anni compose un numero incredibile di libri in cui non solo pose le basi dell'empirismo creando una filosofia completamente indipendente dalla teologia, ma discute anche di politica logica e scienza, elencando le scienze che gi� esistono e quelle di cui abbiamo ancora bisogno.

Operano in questo periodo  V.DYCK, D.SILVA, STROZZI, VELASQUEZ, BERNINI, BORROMINI, MADERNO, POUSSIN, REMBRANDT, IL GUERCINO

 CONTINUA ANNO 1622 >