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CRONOLOGIA

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"RIASSUNTI DELLA STORIA D'ITALIA"

ANNO 1490


L'ASCESA DEGLI ASBURGO
IL RITORNO A VIENNA
IL CONTO NON SALDATO CON GLI SLAVI SERBI
*** CON GLI SLAVI ERANO PARTITI...
*** ... CON GLI SLAVI FINIRONO


Muore quest'anno il re d'Ungheria (e non solo d'Ungheria- come vedremo pi� avanti) MATTIA CORVINO. Ereditano il regno i due figli CASIMIRO di Polonia e LADISLAO II, re di Boemia che per� sono contrastati dai tedeschi quando intendono accorparsi anche alcuni territori difesi dal padre e con il tempo, uniti di fatto al suo grande regno slavo d'Ungheria. Gli unici ad avere contrastato l'occupazione dei turchi, e morando in molti per difendere il regno dei cugini Serbi, in Kosovo, e fino a Belgrado.
GLI ASBURGO - Originari dell'alto Reno, dal X al XIII secolo gli Asburgo consolidarono ampi domini nella Germania sudoccidentale, acquistando l'Austria e la Stiria. Poi sopravvenne un periodo di debolezza dinastica, fin quando l'attuale FEDERICO III ottenne nel 1452 fu scelto dai tedeschi per la corona imperiale. In quel periodo di debolezza, neppure Federico in questi anni di regno, non aveva difeso il territorio dai turchi; ma qualcuno lo aveva fatto al loro posto, liberando dai turchi i territori e poi naturalmente restandoci.

Federico alla morte del cugino Alberto (1440) era stato nominato re di Germania, poi morto anche il figlio di Alberto, Ladislao (1457), Federico per motivi dinastici virtualmente eredit� anche i regni di Boemia e Ungheria, che per� furono rivendicati da Mattia Corvino, il figlio del grande leggendario re d'Ungheria HUNYADI, un vero slavo, che aveva combattuto contro i Turchi in Kosovo e poi in Serbia. Costui per il suo alto valore militare era stato creato re, da Ladislao di Polonia, ma poi contro l'ennesima battaglia contro i turchi, Hunyadi mor� a Belgrado. Eredit� il regno d'Ungheria il figlio Mattia Corvino, non meno valoroso e coraggioso di suo padre contro i turchi, vero baluardo all'espansione in occidente dell'impero ottomano, coraggioso e sempre in prima fila a combatterli, pur possedendo immensi tesori.

Alla morte dell'ultimo Ladislao di Polonia, fu offerto a Mattia Corvino l'intero regno, proprio per le sue grandi immense ricchezze possedute, che rappresentavano una garanzia per lo stato. Proseguendo contro i turchi che ormai stavano invadendo l'Europa centrale ad est, Mattia Corvino riusc� dove gli altri - i tedeschi - quindi compresi gli Asburgo- avevano fallito, cio� a organizzarsi per cacciare via i turchi nel '68 dalla Moravia, dalla Slesia, dalla Lusazia e dalla Boemia. I Turchi erano poi arrivati nello scorso '485 in Austria, e fu ancora Corvino a contrastare il passo agli ottomani e addirittura respingerli al di l� dell'attuale Friuli, estendendo cos� il territorio austriaco al di qua del Danubio fino al Tirolo, di conseguenza tutti questi territori furono annessi di fatto sotto i suoi domini e nessuno os� avanzarne una immediata pretesa, tantomeno Federico che era rimasto sempre a guardare.

Per cinque anni MATTIA CORVINO aveva atteso a Vienna un riconoscimento, invano aveva tentato di ottenere la corona imperiale, FEDERICO III lo aveva ignorato, aveva gi� designato il figlio MASSIMILIANO, mentre per riprendersi i territori da lui "occupati" non aspettava altro che la sua scomparsa. Forse la logica di Federico era questa: "non posso portare via territori che lui con valore ha difeso, ma questo non significa che gli stessi territori passano poi in eredit� ai figli che con il suo valore nulla hanno a che vedere".
Ora alla morte di Mattia, gli Asburgo hanno infatti, contrastato l'eredit� ai figli, perch� le propriet� di questi territori ufficialmente non erano mai stati formalizzati a Mattia, ma solo fatti godere a vita natural durante.

Quest'anno quindi gli Asburgo rientrano in possesso sia dell'Austria e del Tirolo, e naturalmente di VIENNA, che da questo momento viene scelta come sede imperiale. Con la salita al trono di MASSIMILIANO (fra breve, nel '93) la citt�, inizia a trasformarsi in un grande centro dell'Umanesimo germanico e nei decenni seguenti divenne una delle citt� pi� importanti d'Europa. Subir� ancora la pressione dei turchi nel 1529 (furono vicini a conquistarla), vi ritornarono poi nel 1683, ma questa volta furono sconfitti non dagli austriaci, ma dagli stessi serbi che erano stati cacciati dai turchi dalla Serbia, circa due milioni di slavi si erano in tre secoli rifugiati sui confini.

Gli ASBURGO li utilizzarono non solo per difendersi ma - con la promessa di farli ritornare nei loro territori - li spinsero a contrattaccare, a liberare il proprio paese. I serbi con l'appoggio logistico, riuscirono (morendo in 500.000) a scacciare i turchi, ma poi nei loro territori si insediarono gli austriaci, con atteggiamenti imperialistici trattando la Serbia come una colonia, fino al punto da far esplodere il malcontento e le ostilit�, culminate poi con l'assassinio nel 1914 dell'erede al trono d'Austria; seguita poi dalla dichiarazione di guerra alla Serbia, che si estese provocando lo scoppio della Prima Guerra Mondiale.
Una decisione funesta quella austriaca, che provoc� la fine di un Impero e la fine degli Asburgo, anche se cost� ai Serbi altri 500.000 morti, questa volta per�, rivolgendosi all'indietro, contro quelli che si era dichiarati protettori, poi ottenuto lo scopo li avevano trattati come servi e schiavi (serbi e slavi).

Ritornarono ancora alla ribalta i Serbi contro i tedeschi, nel 1941, quando per non aver collaborato con Hitler, fu il popolo serbo che sbarrandogli il passo gli fece perdere la Seconda Guerra Mondiale. Di serbi ne morirono altri 500.000 per difendere l'Occidente dalle mire naziste. Ma anche qui, sembra che dall'Occidente, i Serbi di riconoscenza, ne hanno poi ricevuta molto poca.

*** Milano, 13 gennaio 1490: in occasione delle nozze tra Gian Galeazzo Sforza con Isabella d�Aragona, LEONARDO, che esercita la sua �onnisapiente premonizione tecnologica" (Zorzi) anche in ambito teatrale, allestisce al Castello Sforzesco la Festa del Paradiso. Le pareti della sala sono coperte da rasi su cui spiccano tele dipinte con storie antiche. Dal soffitto pendono festoni vegetali con gli stemmi dei principi. Il pubblico � seduto su gradinate di legno coperte di tappezzerie. Per i principi c�� una tribuna separata in posizione centrale, ben visibile. Lo spettacolo � un susseguirsi di sorprese visive e musicali. La meraviglia che prende gli invitati ha un�eco nel resoconto di Abramo di Souzdal, che tra le altre stupefacenti invenzioni descrive il Paradiso �facto a la similitudine de uno mezo ovo, el quale dal lato dentro era tutto messo a horo, con grandissimo numero de lume ricontro de stelle, con certi fessi dove steva tutti li sette pianiti, segondo el loro grado alti e bassi, con certi lumi dentro, che facevano un galante et bel vedere: nel qual Paradiso erano molti canti et soni molto dolci et suavi". (By: luigi todarello)

 *** LORENZO IL "MAGNIFICO", oltre che essere finanziere e politico, � anche una delle figure pi� rappresentative del Rinascimento, un grande organizzatore della cultura umanistica, e mecenate delle arti e delle lettere, e lui stesso poeta. E' l'autore di La Nencia del Barberino, e i Canti Carnascieleschi, con la famosa strofa "
chi vuol essere lieto sia, del doman non c'� certezza".

LORENZO poetizza; scrive quest'anno, la famosa "Canzone di bacco", dove c'e' l'esortazione a godere il tempo che fugge con un certo edonismo umanistico, velato per� anche da un'intensa malinconia. Forse anche il presentimento di una immatura fine, con la morte vicinissima; infatti morir� il prossimo '92, all'et� di soli 43 anni; comunque sufficienti per inserirlo in quella piccola rosa di nomi degli uomini che godono l'immortalit�, che sono nati vissuti e scesi nella tomba fisicamente, ma che sono andati molto al di l� di se stessi come uomini; spiriti universali che non conosceranno mai le oscurit� dell'oblio fin quando un essere umano vivr� su questa terra.


ANNO 1
491



*** FRANCIA - Matrimonio forzato. ANNA di BRETAGNA era in procinto di unirsi in matrimonio con l'erede al trono germanico, MASSIMILIANO d'ASBURGO. Le conseguenze per la Francia erano abbastanza inquietanti, da far perdere il sonno a CARLO VIII. Se la Bretagna fosse entrata nei domini della corona tedesca, questa avrebbe rappresentato sempre una minaccia per la Francia.
CARLO VIII si muove subito, invade con un esercito Rennes, e con la minaccia di andare oltre, costringe la duchessa a sposare lui, inglobando cos� la Bretagna definitivamente sotto la sovranit� della Francia.

*** SPAGNA - Mentre ha un gran lavoro il cardinale TORQUEMADA a perseguitare, espellere, imquisire, mandare al rogo gli eretici, ebrei o musulmani o i tanti ignoranti che di chiesa e di teologia non sapevano nulla. FERDINANDO D'ARAGONA con 80.000 uomini, guidati dal generale GONZALO de CORDOBA, spazza via a tappeto il territorio e la citt� di Granada dove ci sono gli ultimi musulmani della secolare dominazione araba in Spagna, e l'ultimo sultanato: quello di BOABDIL. Dopo l'occupazione della citt�, assediate le due ultime fortezze, il re musulmano � costretto alla resa.
Contro Granada si � accanita la Chiesa con il fanatismo religioso, e si � ostinato anche il d'Aragona in un modo gratuito e assurdo e anche irrazionale. Granada non dava fastidio a nessuno e non aveva mai dimostrato la minima intolleranza contro i cristiani o contro le loro manifestazioni religiose, riti e tradizioni. I cittadini avevano tutti gli stessi diritti, non c'era discriminazione n� di razza n� di religione.

Riguardo all'irrazionalit� il famigerato 3 MARZO di quest'anno, Isabella e Ferdinando (il re "cattolico" ) firmando il decreto di espulsione di tutti gli ebrei dalla Spagna, danno inizio a una delle pi� grandi migrazioni europee. Paradossalmente la monarchia, nel momento in cui il Paese aveva proprio bisogno di una capace amministrazione oltre che di capitali (saggiamente, proprio per questo, sempre, apprezzati dagli arabi) � costretta con questo decreto a privarsi delle forze pi� attive e capaci nel territorio.
Le due azioni se dovevano mirare a ritrovare un'unit� religiosa nel Paese, sono riuscite, ma solo con il terrore e la repressione; ma, a parte la classe nobile e la corte avvolta nelle sue crinoline, il paese entra nel limbo, la popolazione sar� obbligata a pregare, o meglio a recitare, messa nelle condizioni di dimenticarsi di come si fa a vivere e agire per vivere. Si spegne un popolo e una nazione. La Storia della Spagna d'ora in avanti, si occupa molto dei palazzi, della corte, degli intrighi, delle unioni con altri potenti d'Europa, ma non si occuper� pi� del paese, n� del suo popolo.
Passato il momento d'oro - effimero dopo la scoperta dell'America - la Spagna senza una consistente e lungimirante politica, che nasce dal senso pratico e dall'agire di un popolo, e sempre pi� carente di concezioni democratiche e liberiste come in Inghilterra prima (l'avvento di Elisabetta I non � lontano! ), poi in seguito altre nazioni, inizia il declino, fa spegnere un popolo e con esso l'intera Spagna. Nemmeno la vicinissima Rivoluzione francese la scuote!

Le ripercussioni si avranno fino al 1975, quando finalmente con lo smantellamento dello Stato franchista, (che non era null'altro che la prosecuzione di questo periodo buio, che ha cominciato ad escludere il Paese dal resto d'Europa) i nuovi sovrani con un lampo di saggezza, sono diventati democratici, e la Spagna si � risvegliata da un lungo letargo sostituendo la rassegnazione ascetica all'azione concreta. Con la prima, un popolo stando fermo non va da nessuna parte, con la seconda risale sul treno della storia, si muove, cammina, ed infine torna a correre in parallelo con gli altri; solo cos� un popolo allarga il proprio "regno"; interagendo e non isolandosi.

LODOVICO IL MORO a Milano si allea con il re di Francia, perch� teme un futuro molto tormentato, con i potenti signori che sempre pi� congiurano per impossessarsi dell'importante ducato che negli ultimi tempi con gli Sforza ha avuto uno sviluppo straordinario; uno dei centri pi� vitali del centro Europa.


ANNO 1
492



*** 8 APRILE 1492 muore LORENZO IL MAGNIFICO: la pace a Firenze finisce. Lascia 3 figli maschi: Piero (1472) che gli succede, Giovanni (1475) futuro papa col nome di Leone X, Giuliano (1479). E 3 figlie: Lucrezia (sposa un Salviati), Maddalena (sposa in Cibo), Contessina (sposa un Ridolfi, che muore a 37 anni). PIERO eredita dal padre una citt� con il profeta Fra' GIROLAMO SAVONAROLA sobillata di sciagure, avvelenata dall'invidia dei cugini Lorenzo e Giovanni di Lorenzo il Vecchio, fratello di Cosimo, oltre a tanti nemici attorno ai fiorentini, gelosi del grande sviluppo della citt� toscana e del benessere diffuso.

*** 25 LUGLIO, muore papa INNOCENZO VIII.- L'11 AGOSTO ascesa al soglio pontificio di
ALESSANDRO VI. (RODRIGO BORGIA)

Poco prima di morire papa Innocenzo si � riconciliato e ha riconosciuto al re Ferdinando d'Aragona il regno di Napoli, compreso il diritto di successione al figlio ALFONSO duca di Calabria.

*** Inizio dei preparativi francesi per la spedizione in Italia.


Il 3-AGOSTO da Porto Palos, salpa CRISTOFORO COLOMBO con le tre caravelle, la Nina, la Pinta e l'ammiraglia Santa Maria.

INIZIA il viaggio, e convenzionalmente
TERMINA l'et� del Medioevo
INIZIA  l 'Et� Moderna

Alle prossime pagine....

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