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CRONOLOGIA

DA 20 MILIARDI
ALL' 1  A.C.
1 D.C. AL 2000
ANNO x  ANNO
PERIODI STORICI
E TEMATICI
PERSONAGGI
E PAESI

(pagine in continuo sviluppo  (sono graditi altri contributi o rettifiche)

< < Vedi QUI i singoli periodi in
"RIASSUNTI DELLA STORIA D'ITALIA"

ANNO 1415



*** In Britannia ENRICO V, approfitta della guerra civile dei contadini a Parigi, scende di nuovo in guerra contro i francesi; varca nuovamente la Manica e il 25 ottobre affronta i francesi. Li sconfigge a Anzincourt e si riprende la Normandia. Alla morte poi di Carlo VI di Francia, Enrico V divenne padrone della Francia del Nord.

*** GIOVANNI HUSS, gi� sottoposto a giudizio per eresia, chiamato a discolparsi al concilio di Costanza � audace: enfatizza ai presenti le conoscenze scientifiche, vuole che siano introdotti alcuni testi che in gran numero si stanno diffondendo fra le persone colte di tutta Europa; ma � attaccato duramente dai conservatori; dai vecchi teologi che ritengono queste opere tutte scritte dal demonio.
A nulla valgono le sue difese e i suoi argomenti; � accusato di eresia; condannato a morte come vero e proprio ambasciatore di Satana; il 6 luglio viene arso vivo sulla pubblica piazza. "...E che servi di monito a chi crede di fare scienza o spandere sapienza con i libri, che son quelli che vanno a rovinar li menti giovini e gli ommini virtuosi"

*** In Germania il Burgravio Federico I di Hohenzollern ottiene il Principato Elettorale del Brandeburgo ponendo le prime fondamenta di quello che sar� lo Stato prussiano.



ANNO 1
416



*** AMEDEO di SAVOIA ottiene dall'imperatore SIGISMONDO il titolo di duca.

*** In Italia, rivolte popolare a Bologna contro l'aristocrazia legata al papa. Si forma una reggenza di sedici riformatori che avr�  per� vita breve.
Mentre a Napoli il popolo scaccia dal trono GIACOMO di BORBONE; vi ritorna  GIOVANNA d'ANGIO'-DURAZZO.
Anche in Sicilia ci sono cambiamenti. Morto il re d'ARAGONA FERDINANDO Il Giusto, gli succede il figlio ALFONSO V Il Magnanimo, che ha il pregio di riformare l'amministrazione pubblica sull'Isola togliendo potere ai ricchi feudatari.

*** GIROLAMO da Praga, un altro audace del tempo, seguace di Huss, a Costanza ha la sua stessa sorte. Imprudente ha difeso le sue tesi sulla diffusione delle nuove scienze. Viene condannato come il suo maestro per eresia, messo su un fal� e arso vivo pure lui, in piazza. "Che il volgo debba imparare a leggere e scrivere, o conoscere la scienza da quei libracci io non so vederne quale utilita' possa ricavarne la societa', ma semmai solo danno"

*** Al monastero di San Gallo POGGIO BRACCIOLINI ritrova il Codice di Quintiliano. Ma in seguito far� altre grosse scoperte tra i millenari testi,  sottratti dalla circolazione, fatti ricoprire dalla polvere di molti secoli. Scoprir� le Orazioni di Cicerone, il De Silvae di Stazio, il De Rerum natura di Lucrezio, e molti altri ancora.

*** DONATELLO scolpisce la statua di San Giorgio per la chiesa fiorentina di Orsanmichele, oggi al Museo del Bargello di Firenze.
*** IACOPO DELLA QUERCIA invece a Siena inizia i lavori per la Fonte Gaia nella famosa piazza del Campo (oggi sostituita da una copia- l'originale � al Palazzo Pubblico.


ANNO 1
417



A Costanza, al concilio, l'11 NOVEMBRE, viene eletto al soglio pontificio ODDONE COLONNA col nome di papa MARTINO V.

*** A Firenze, la guerra contro i Visconti ha provocato nella citt� una grave crisi economica. RINALDO DEGLI ALBRIZZI cerca di imporre nuove tasse al popolo, ma a schierarsi per i deboli questa volta � un ricco banchiere, GIOVANNI DE' MEDICI. Parteggia per il popolo perch� si rende conto, con una teoria economica molto semplice, che se il popolo non ha da spendere soldi nei consumi i suoi clienti commercianti non vendono, non incassano soldi ed entrano in sofferenza bancaria. Ne soffre tutta l'economia che non � pi� quella di un tempo con gli scambi in natura. Sono i Fiorini d'Oro che passano da una tasca all'altra a creare (con uno stimolo nuovo, appena scoperto) il benessere della citt�,  non l'assistenzialismo del governo.


SI TORNA A DANZARE

*** DOMENICO da PIACENZA fonda la sua scuola di danza, la prima scuola di ballo in Italia: E' una moda che � giunta dall'Oriente; subito viene condannata dai moralisti e soprattutto dalla Chiesa, che si mobilita per deprecare queste "manifestazioni lascive che ricordano molto le danze degli infedeli arabi"; le bollo' come "opera del demonio nata per sconvolgere i sensi"

Il ballo e la danza anche se erano manifestazioni tollerate nelle feste contadine pur con certe limitazioni e severi moniti per la peccaminosa promiscuit� di donne e uomini, erano state bandite in tutte le province dell'Impero fin dall'editto di Teodosio, che aveva proibito ogni forma musicale e l'impiego di qualsiasi strumento, compreso l'organo, che nelle feste "pagane" a Costantinopoli era molto diffuso, usato proprio per questi scopi: l'intrattenimento, gli sposalizi, le nascite, le feste di ogni genere.
Assieme alla musica furono proibite molte altre manifestazione artistiche e ricreative, la pittura, la scultura, il teatro e quelle popolari, come gli stessi sport (si bandirono le olimpiadi nel 393), e le allegre sagre, dove gli animali pi� che "sacrificati" per riti "pagani satanici" erano pi� semplicemente "scannati e arrostiti" per le libagioni nel corso di molte arcaiche ricorrenze che nel mondo contadino spesso scandivano l'anno e i periodi dei lavori agricoli o nei raccolti (poi impossibile a sopprimerle entrarono nel nuovo calendario della Chiesa e si trasformarono in feste liturgiche pur conservando forme di superstizione arcaiche).

Fu bandito cos� lo sport, la cura fisica ed estetica del corpo (la partecipazione promiscua a queste feste collettive era considerato un potente stimolo dei sensi), ma anche la palestra dell'intelletto, perch� le stesse Olimpiadi comprendevano oltre che gare sportive e ginniche, concorsi di poesia e di eloquenza, di danza e di ginnastica ritmica; inaugurate, seguite, completate e circondate da una miriade di celebrazioni religiose e riti collettivi, spesso con intenzioni scaramantiche, molto spettacolari e folcloristiche, che il cristianesimo per� boll� tutte come "pagane".
Erano delle semplici manifestazioni a carattere popolare, che una moltitudine di zelanti partecipanti, spettatori o tifosi, nel corso dei tempi avevano trasformato in veri e propri riti propiziatori, o contro la "iettattura" (come del resto fanno ancora oggi gli sportivi di oggi).

Insomma nel corso di questi anni ricomparvero le manifestazioni musicali, come la danza, e la musica. Ma ai censori non sfugg� l'aspetto sensuale del movimento del corpo, come non sfugg� neppure il clima godereccio e spensierato che la musica offriva, spesso abbattendo nel costume quei rigori banditi in continuazione per rendere gli uomini continenti. Lo possiamo immaginare: nel riproporre queste attivit� "infernali"  gli "audaci" promotori trovarono lungo il percorso delle grosse difficolt�.

Altrettanto nella civilt� artistica delle arti figurative e architettoniche, nella letteratura e nella scienza. Ma � pi� rapida la maturazione che si realizza nella prima, dove l'ideale del ritorno alla perfezione antica, produce quasi subito l'ardita volont� di svolgere temi nuovi pur rifacendosi a canoni ispirati ai modelli classici, ma senza pervenire alle compassate imitazioni accademiche. Basti pensare all'equilibrio delle invenzioni tra cultura e pura fantasia, tra il rigore tecnico e libere ardite espressioni, nelle splendide architetture del Brunelleschi e dell'Alberti, le non meno mirabili opere di Donatello, di Masaccio, di Piero della Francesca.

Il rigoglio degli studi e il culto della civilt� classica riscoperta in questi anni in tutta Europa, favorisce pi� l'Italia che non gli altri Paesi travolti da disordini economici, politici e sociali. Le condizioni di vita in Italia in questo periodo, sono decisamente migliori che in qualsiasi altro Paese; e favoriscono ogni attivit� d'arte e di pensiero. Ed � per questi motivi che, proprio in Italia, ha inizio quella grande fioritura di ogni disciplina in quel contesto storico che viene indicato con il termine generico di Rinascimento. Si presenta all'inizio con una manifestazione quasi di ansia, timorosa di entrare in contrasto con l'ortodossia cattolica (questi contrasti si verificheranno poi pi� forti nel Cinquecento), ma poi il travaglio di questa emancipazione dalle arti viene superato e cammina in fretta verso l'esaltazione delle energie umane; con una libert� di azione e di pensiero debordanti.
Del resto la tendenza pi� diffusa in questo inizio Quattrocento � quella che si rivolge a una nuova problematica della vita partendo da una diversa considerazione dell'uomo, ritenuto Libero artefice e costruttore di se stesso, cos� affermer� PICO DELLA MIRANDOLA in De Hominis dignitate considerato il Manifesto del Rinascimento. Seguace delle dottrine di Averro�, Pico si propose di conciliare tutte le filosofie, dal platonismo all'aristotelismo, dal pensiero arabo a quello cristiano, considerando la storia umana come la "progressiva attuazione dell'intelletto".

Della religione si voleva non respingere il tradizionale valore spirituale, ma respingere quegli aspetti di mortificazione ascetica dominanti nel Medio Evo. L'avversione � proprio verso il dogmatismo medioevale, � cio� contro ogni credenza basata sul principio di autorit�.

Nelle arti figurative e nell'architettura (quest'ultima ammirata e utilizzata ma non compresa nella sua potenza creatrice) questa autorit� soffocante � meno intransigente; sono le due uniche discipline senza pi� ostacoli, che pu� (e vi riesce) a riproporre tutta la problematica della vita partendo da una diversa considerazione dell'uomo.

Le stesse energie (molto evidenti!) espresse e contenute nelle opere del Brunelleschi o nella potenza pittorica del giovanissimo Masaccio, avevano invaso anche il campo delle ricerche, ma questo percorso era lastricato da quei dogmatismi medievali sopra accennati. Impacciata, spesso timorosa, ancora pi� spesso combattuta e stroncata sul nascere, la Scienza non poteva rivalutare n� l'analisi n� la verifica in nome della ragione; non riusc� ad essere libera dal condizionamento della vecchia morale e dalla degenerazione superstiziosa del senso religioso.
Gli umanisti, loro che avevano per primi avvertito la crisi di ogni tradizionale valore spirituale, tentarono con ogni mezzo di superarla, cercando un accordo tra la fede e il nuovo modo di sentire, le nuove esigenze della vita. Ma nelle discipline scientifiche fallirono o si dimostrarono impotenti.

Molte tracce di questa forza creatrice non manifestata nella scienza (non sappiamo in quale misura inconsapevole nell'animo dell'artista - ma indubbiamente pi� libero di esprimere questa forza nell'arte) sono - per chi osserva bene le arti figurative del Rinascimento- sono proprio dentro queste espressioni artistiche che sono giunte fino a noi; sono in ogni pennellata di un Masaccio; in ogni linea architettonica della cupola del Brunelleschi; e in ogni scalpellatura di Donatello (osservate l'Abacuc di Donatello - quanta tragicit�!). Cosa dire poi di Michelangelo? inserisce dentro alcune sue opere l'intero secolo delle discipline scientifiche soffocate in nome del dogma.
Chi osserva queste opere da un punto diametralmente opposto a quello dell'arte, scopre che vi sono espresse potenzialmente gi� tutte le teorie scientifiche che seguirono, fino ai nostri giorni; e forse anche quelle future. Potremmo dire che Einstein e Heisemberger sono gi� presenti nella Cupola a S.M. del Fiore e nel Giudizio Universale.

*** Un'intraprendente commerciante olandese, BUCKELT scopre un metodo molto semplice per conservare le aringhe. La Salatura! In pochi anni, questo caratteristiche alimento, messo accuratamente in fusti di legno, iniziano a diffondersi su tutta Europa; mentre per le localit� dei mari del Nord diventa una delle pi� considerevoli attivit� economiche; che per difenderle scateneranno in seguito anche una guerra.


ANNO 1
418



*** Venezia riprende la guerra contro l'Imperatore SIGISMONDO, che si sta schierando con Trieste dopo che la citt� ha chiesto il suo aiuto per limitare i domini della citt� lagunare, che si estendono su Pola e sull'intera costa della Dalmazia.

*** A Milano FILIPPO MARIA VISCONTI mette a morte la moglie con l'accusa di adulterio; BEATRICE di Tenda, l'ex vedova di Facino Cane.

*** In Francia i Borgognoni, con GIOVANNI Senza Paura, questa volta aiutati dagli inglesi, riconquistano Parigi. Gli inglesi presentano il conto e occupano la Normandia, dopo aver conquistato anche Falaise. Carlo di Francia Il Pazzo, � costretto a fuggire e a rifugiarsi dentro la Bastiglia.

*** A Firenze, al bando di concorso per la CUPOLA DI S. MARIA DEL FIORE vince il BRUNELLESCHI che � anche il massimo fautore della famosa prospettiva lineare, il famoso punto di fuga.
La prospettiva lineare del Brunelleschi non � un "idea" di un semplice artista architetto, ma � ottenuta sulla base di attenti studi di ottica e di matematica. Brunelleschi vi � giunto con un'indagine scientifica rigorosa. Cos� nella Cupola; alla creativit� del sistema murario, con i grossi problemi posti dalle dimensioni spaziali (quasi einsteniani) aggiunge l'ingegno che ancora oggi nell'anno 2000 � stupefacente; nella statica � di una complessit� enorme.

L'Architetto ha accanto il matematico PAOLO DAL POZZO TOSCANELLI, ma � lui impegnato a risolvere i problemi d'ingegneria di una costruzione che � unica al mondo.
Chi sale oggi le tortuose scale interne della Cupola, se si sofferma, e osserva bene ogni pietra messa a secco, resta sgomento. Salendo e accarezzando ogni pietra (� impossibile non farlo, si � costretti dalla pendenza) si avverte in ogni istante non solo il genio di Brunelleschi, ma il genio dell'Uomo; dove pu� arrivare la mente umana.
Tutto questo avvenne in questo 1418 !!

Quanto prima illustreremo QUI (con un link dedicato) nei dettagli, il concepimento e l'esecuzione di quest'opera architettonica considerata una delle pi� importanti del mondo.
Inutile aggiungere che � UNICA !


ANNO 1
419


*** A Bologna ritorna al governo ANTONIO GALEAZZO BENTIVOGLIO che guida con 10 nuovi riformatori l'amministrazione della grande citt� emiliana.

*** In Francia GIOVANNI Senza Paura, dopo la recente conquista di Parigi, viene assassinato a Montereau dai sicari inviati da Carlo di Francia. A Giovanni gli succede il figlio FILIPPO III il Buono.

*** BRUNELLESCHI progetta la Loggia dello Spedale a Firenze. Particolarit� della costruzione le nove arcate a tutto sesto.
*** JACOPINO DA TRADATE scolpisce la colossale statua di Papa Martino V oggi all'interno del duomo di Milano.
*** JACOPO DELLA QUERCIA termina a Siena la Fonte Gaia, collocata a Piazza del Campo (l'originale � oggi nel Palazzo Comunale).


ANNO 1
420



*** Ancora una disputa su Bologna. BENTIVOGLIO che ha conquistato lo scorso anno la citt� emiliana, si proclama capo della repubblica bolognese, ma dura poco. Le trame dei nobili filopapali fanno ritornare il citt� il dominio pontificio.

*** Tradimento anche a Napoli. Si schiera contro la regina GIOVANNA (vedova Asburgo, poi sposa di Giacomo Borbone) l'uomo che gli ha permesso di riconquistare il regno: MUZIO ATTENDOLO SFORZA, che si schiera con gli Angioini (LUIGI III d'ANGIO') assediando Napoli.
In questa oscura trama, un'altra versione storica (piccante) narra che dietro questo complotto agisse un potente nobile locale GIOVANNI CARACCIOLO, amante di Giovanna; e che di fatto era lui il vero "re" del regno; probabilmente lo Sforza per entrambi le ragioni fece il voltafaccia.

*** CARLO VI (il re pazzo) di Francia d� in sposa sua figlia CATERINA, al re d'Inghilterra ENRICO V (che ha gi� un figlio). Stipula anche un trattato (di Troyes) con gli inglesi e assicura la successione al trono di Francia ai due sposi e a i loro eredi. Un evento che poteva cambiare l'intera geografia europea.

*** I seguaci di JAN HUS detti Ussiti, dopo essersi sollevati contro l'Imperatore Sigismondo nel 1419, espongono le loro proposizioni di fede negli "Articoli di Praga": la fede ussita consiste nella libera predicazione, nell'eucaristia "sub utraque specie" (sia con il pane che con il vino) e nella povert� apostolica del clero. Ben presto il movimento si scinder� in due fazioni. C'� un'ala moderata, i cosiddetti "Utraquisti" o "Calicisti" (venivano chiamati cos� perch� rivendicavano anche per i laici il diritto di comunicarsi con il calice). Quest'ala viene appoggiata dalle universit�, dalla nobilt� e dalla borghesia. C'� un'ala estremista, i cosiddetti Taboriti (venivano chiamati cos� dal nome della citt� di Tabor dove avevano la loro roccaforte). I componenti di quest'ala risentivano dell'influsso di Wycliff e rigettavano tutte le forme di culto ed i dogmi non biblici. I loro sostenitori erano i contadini, il basso clero ed i piccoli borghesi. I leaders della rivolta ussita saranno Jan Ziska e Andreas Procopio. Sotto la loro guida la fanteria ussita resister� a cinque attacchi degli eserciti imperiali.

*** A Venezia per il doge CONTARINI viene costruita la Ca' D'oro sul Canal Grande. L'Architetto � MATTEO RAVETTI ma ad aiutare, e forse loro due i progettisti, sono presenti i fratelli BON, Giovanni e Bartolomeo)


ANNO 1
421



*** In Italia settentrione, FILIPPO MARIA VISCONTI � ritornato a dominare in tutto il territorio dove spadroneggiava una volta il padre. Non per merito suo, ha al suo fianco un validissimo generale condottiero: FRANCESCO BUSSONE detto Il
CARMAGNOLA. Molto abile, quest'uomo d'armi, ha gi� riconquistato le citt� ribelli: Brescia, Parma Lodi, Como, Crema, Vercelli, Piacenza, Cremona e Bergamo. L'ultima conquista � Genova, i viscontei dominano; ora l'ambizione � conquistare la Svizzera.

*** Firenze per la sua difesa  a favore dei cittadini che non erano in grado di pagare le tasse (che si volevano imporre per recuperare le grosse spese di guerra) il popolo  premia col titolo di "Padre dei Poveri" GIOVANNI DE' MEDICI

*** In Cina dopo il trasferimento della capitale dell'impero cinese da Nanchino a Pechino, nella nuova citt� viene costruito il Tempio del Cielo

*** BRUNELLESCHI inizia un altro capolavoro: la costruzione della Basilica di SAN LORENZO a Firenze. Anche qui, come nella Cupola di S. M. del Fiore, i perfetti equilibri della composizione giocano su straordinari rapporti matematici.


ANNO 1
422



*** In Francia il 31 OTTOBRE, muore re CARLO VI (il pazzo). In precedenza non ha nominato suo successore il figlio CARLO, ma la figlia, andata in sposa al re d'Inghilterra legando a lei e ai suoi figli il regno di Francia. Il figlio diseredato CARLO era stato relegato senza grandi poteri nella Francia meridionale. Qui alla notizia della morte � ugualmente, dai suoi fedeli soldati, proclamato RE di Francia con il nome CARLO VII
E' l'inizio di un bel pasticcio che rischia di far cadere la Francia per sempre sotto il ramo dinastico inglese.
Poche settimane prima il 31 AGOSTO, in Inghilterra era morto ENRICO V,  da pochi mesi sposato con la figlia del re di Francia (Carlo VI il pazzo) ora morto, il piccolo ENRICO VI non solo eredita il regno inglese, ma � pure il legittimo erede del regno di Francia in virt� del patto di Troyes e del matrimonio.

La Francia ha cos� in questa situazione due regnanti. Di cui uno in base alla legge salica, usurpato, con la sola consolazione che � un francese doc; l'altro legittimo ma con un rappresentante di un paese che da sempre dai francesi � il pi� odiato.
Le conseguenze si faranno sentire nel 1429 (vedi)

*** Venezia. Dopo lo scontro con il terribile vescovo di Aquileia,  LUDOVICO DI TECK contro l'Imperatore SIGISMONDO,  i veneziani dopo averli sconfitti entrambi conquistano Udine, il Friuli e l'Istria.
Ma Venezia ha da tempo una grande ambizione: formare una lega antiviscontea per poi invadere e conquistare anche la Lombardia. Dopo la conquista del mare (ma solo una parte dei veneziani � d'accordo) vuole quello della terra.

*** Nello stesso periodo in Lombardia, anche i Visconti nutrivano dei progetti espansionistici. Con in testa il generale CARMAGNOLA, sferrano l'attacco alla Svizzera, a Bellinzona. Qui nella battaglia di ARBEDO del 30 GIUGNO gli svizzeri sono battuti dai viscontei; al ducato i Visconti aggiungono il dominio dell'alta valle del Ticino.

*** Costantinopoli viene assediata per la prima volta dai Turchi. La citt� non cade ma cadr� nel 1453.



ANNO 1
423


***  In GERMANIA Federico II il Bellicoso della Casa di Wettin ottiene in feudo il Principato Elettorale della Sassonia. La Casa di Wettin regner� sulla Sassonia fino all'unificazione tedesca confrontandosi sempre con i Prussiani dai quali sar� spesso sconfitta. Alcuni Wettin riusciranno anche, a cavallo tra il XVII ed il XVIII secolo, a diventare Re di Polonia.

*** Nessun luogo d'Europa gode un anno cos� straordinario come l'Italia, e in particolare la Toscana, dove sembra si siano dati appuntamento, tutti i maggiori artisti del millennio; e quelli che non operano ancora sono nati in questo periodo.

*** A Firenze opera DONATELLO, � in straordinaria attivit� (lunga la serie di opere; indicare un capolavoro � quasi impossibile, perch� non ha lasciato nulla di mediocre). Poi c'� il giovanissimo MASACCIO che a soli venti anni ha gi� lasciato un "segno da gigante" con il Polittico di Reggello e inizia gli affreschi alla Cappella Brancacci. L'altro gigante � il BRUNELLESCHI; lui come un ciclope sta mettendo pietra su pietra la Cupola a S.M. del Fiore. Ci sono poi le mani del GHIBERTI che da micro cesellatore d'oreficeria si � trasformato in un gigante pure lui lavorando alla Porta del Paradiso del Battistero. A Siena il SASSETTA dipinge la Pala dell'Arte della Lana. A Verona il PISANELLO sta completando l'affresco alla Tomba Berzoni. A Venezia PAOLO UCCELLO sta componendo i Mosaici a San Marco. GENTILE DA FABRIANO a Palla Strozzi, sta terminando L'adorazione dei Magi. IACOPO DELLA QUERCIA � a Bologna per il Portale di S. Petronio. BEATO ANGELICO sta iniziando L'Annunciazione.
E non finisce qui! PIERO DELLA FRANCESCA ha 3 anni, ANDREA DEL CASTAGNO ne ha 4, alla nascita del MANTEGNA mancano 2 anni, a quella del POLLAIOLO 4, al VERROCCHIO 12, al BOTTICELLI 20, poi a met� secolo arriva LEONARDO, ed infine MICHELANGELO.
Non ne abbiamo menzionati altri ma ogni loro opera arricchirebbe un museo di una grande metropoli.
Siamo nel Quattrocento! Una fiaba! Che ha oscurato il passato, ha illuminato il futuro.


ANNO 1
424



*** Guerra a Napoli tra ALFONSO D'ARAGONA e i D'ANGIO' che sono questa volta aiutati da MUZIO SFORZA. Purtroppo subito dopo muore annegato in un banalissimo bagno.
Comunque LUIGI III D'ANGIO' esce vittorioso dallo scontro e si accinge a governare con la piccola GIOVANNA II, che per tutelarsi si mette sotto la protezione del papa. Quando poi morir� giovanissima nel '435, Papa Eugenio IV pretender� che il regno entri a far parte della Santa Sede negandolo al successore nominato dalla stessa Giovanna, Renato D'Angi�. Riprenderanno cos� altre sanguinose guerre tra Angioini e Aragonesi.


ANNO 1
425


In Lombardia i Visconti scoprono alcuni ambigui comportamenti e allontanano il loro migliore generale. L'uomo che ha permesso ai Visconti negli ultimi anni la riconquista di tutta l'Italia settentrionale. Il CARMAGNOLA � accusato d'infedelt�. Molto offeso, il condottiero per vendicarsi da queste accuse, licenziamento e perfino una messa al bando, si offre a Venezia, che dopo la vittoria contro Aquileia e i tedeschi � in vena di conquiste. Il doge FRANCESCO FOSCARI guida una fazione che ha forti mire espansionistiche sulla terra ferma, mentre un'altra pi� conservatrice mira solo al mare, decisa ad incrementare solo i commerci marittimi, perch� ritengono che sia solo questa la vera  "vocazione" dei veneziani.

Con l'offerta di collaborazione venuta dal Carmagnola a schierarsi per un attacco ci sono ora molti che prima erano scettici. Per la fama che si era fatta il Carmagnola, si sono convinti, che  l'uomo � proprio quello che ci voleva; inoltre offre tutte le garanzie, � l'unico in grado di guidare con l'alleanza delle citt� antiviscontee un concentrico attacco ai Visconti, sempre pi� potenti, pericolosi per Venezia. Quindi l'intenzione � anticiparli e poi impossessarsi del territorio lombardo di cui il Carmagnola conosce non solo bene la posizione geografica, ma i presidi e le difese da lui stesso organizzate.
Alla Serenissima insomma, la conquista non sembr� una cosa impossibile.

*** Quest'anno ospite illustre a Venezia, con la fama di grande artista fiorentino � PAOLO UCCELLO. A lui la Serenissima ha incaricato di eseguire la serie di Mosaici nella Basilica di San Marco. L'artista in quest'insolita veste di mosaicista impiegher� cinque anni per portare a termine i lavori; fino al 1430.

CONTINUA ANNO 1426 >