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CRONOLOGIA

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(pagine in continuo sviluppo  (sono graditi altri contributi o rettifiche)

< < Vedi QUI i singoli periodi in
"RIASSUNTI DELLA STORIA D'ITALIA"

ANNO 1356



< < LA BOLLA D'ORO DI CARLO IV


*** COSTITUZIONI EGIDIANE (ALBORNOZ)
*** LEGA ANSEATICA
*** RIBELLIONE A FIRENZE - 
(GREGORIO XI LA SCOMUNICA)
*** "LA GRANDE ORDINANZA"

LA BOLLA D'ORO. Poco tempo dopo la sua incoronazione, l'imperatore CARLO IV si sente pienamente accreditato ed investito della sua alta carica pi� per diritto di sangue che per l'autorit� papale che gliela concessa, tra l'altro non direttamente ma attraverso un rappresentante.
E' proprio per affermare questo principio che emana la cosiddetta "Bolla d'Oro", un documento che ricalca i concetti gi� espressi nel 1338 da Ludovico il Bavaro nel suo "Licet iuris", una costituzione con cui per la prima volta venivano ridimensionati gli antichi diritti del Papa di sancire l'elezione del titolare della corona del Sacro Romano Impero.

Anche nella Bolla d'Oro si sostiene che il re tedesco, fin dal primo momento della sua elezione, da parte dei sette principi elettori, ha il diritto di essere incoronato imperatore dei romani, indipendente dalla volont� e dall'intervento del Papa la cui funzione viene tacitamente negata, in quanto il Pontefice non viene mai citato n� come autorit� legittimata ad investire il re del titolo imperiale, n� come funzionario a cui sia demandato il compito di convalidarne l'elezione.
L'editto imperiale stabilisce esattamente, per la prima volta in Germania, che la designazione dell'Imperatore � riservata ad un collegio formato da 4 principi laici e da tre ecclesiastici, i quali decidono a maggioranza semplice. Di questo collegio fanno parte il Re di Boemia, il Conte del Palatinato, il Duca di Sassonia, il Marchese di Brandeburgo, il Vescovo di Magonza, il Vescovo di Colonia e il Vescovo di Treviri.

La Bolla stabilisce nei particolari la successione nei principati elettorali, secondo il diritto di primogenitura in linea maschile, e ne dichiara l'indivisibilit� territoriale.
A tutti i principi elettori vengono garantiti particolari diritti rispetto al potere imperiale, in particolare per quanto riguarda la loro sovranit� illimitata in campo giudiziario ed il loro controllo totale sulle montagne, sulle dogane, sul sale, sulla moneta e sulla tutela degli ebrei.

Malgrado le proteste del Papato contro la Bolla d'Oro, essa dimostra che ormai la separazione tra il potere imperiale e quello della Chiesa � divenuta ancora pi� netta di quando era iniziata all'epoca dei contrasti tra Federico II ed Onorio III e che l'idea dell'universalismo � stata abbandonata da entrambi le parti.  La Bolla d'Oro rimarr� in vigore fino al 1806. (By: Silvio Galletta)

*** A Genova, acclamato dal popolo viene eletto  doge BOCCANEGRA. Subito si organizza con un esercito e con vari colpi di mano riesce a togliere ai VISCONTI, Bologna, Pavia, Novara e naturalmente la citt� pi� ambita, la stessa Genova.
Tutti i nobili del protettorato visconteo genovese, in questo improvviso ed estemporaneo mutamento della politica, sono ovviamente esautorati; perdono ancora una volta le varie fette di potere sulla citt�. Boccanegra nuovamente doge (era gi� stato eletto nel 1339 doge perpetuo ma poi rovesciato da ambigue alleanze) non fidandosi pi� di loro, li esclude questa volta da ogni carica.


*** VENEZIA all'inizio dell'estate � costretta ad impegnarsi in una nuova guerra scatenata dal re d'Ungheria, Ludovico, che vuole riconquistare i territori della Croazia e della Dalmazia controllati dai veneziani.
Ludovico riesce a stringere attorno a se una Lega antiveneta, alleandosi con il Duca d'Austria, il Conte di Gorizia, il Patriarca di Aquileia e il Signore di Padova, Francesco da Carrara, che non vuole pi� assoggettarsi ai pesanti oneri impostigli dal protettorato veneziano.
Questa volta la Repubblica lagunare deve combattere sulla terra ferma contro un nemico agguerrito e pericoloso, per cui comincia a perdere i primi territori dell'entroterra e, in seguito al tradimento di Spalato e Trau, anche la citt� di Zara.
Un baluardo della resistenza veneziana � rappresentato da Treviso che si oppone eroicamente all'assedio degli Ungheresi, guidata dal governatore Giovanni Dolfin.

L'8 agosto muore il Doge GIOVANNI GRADENIGO e si apre la disputa nel Maggior Consiglio, nel quale circola la candidatura proprio di quel servitore della Repubblica che resiste alla testa dei cittadini di Treviso, malgrado sia cieco da un occhio a causa di una malattia che l'aveva colpito proprio in quella citt�.
Dopo giorni di accese discussioni, alla fine viene eletto, il 13 agosto, proprio GIOVANNI DOLFIN, che per� rimane assediato dal nemico a Treviso.
Ricevuta la notizia, il Dolfin decide di tentare una sortita ed esce dalla citt� alla testa di 100 cavalieri e di 200 fanti e riesce ad aprirsi la strada verso Mestre, dimostrando grande coraggio ed abilit� militare.
IL 25 agosto raggiunge Venezia dove entra da eroe accompagnato dal Podest� e da dodici ambasciatori che gli erano andati incontro.
La guerra, contro la Lega organizzata dagli ungheresi, si concluder� nel 1358 con una pace umiliante che Venezia sar� costretta ad accettare dopo una cocente sconfitta a Nervesa. (By: Silvio Galletta)

*** INGHILTERRA-FRANCIA - Il Principe Nero, EDOARDO III, figlio del re d'Inghilterra, sconfigge i Francesi nella Battaglia di Poitiers e fa prigioniero e condotto in Inghilterra, lo stesso re di Francia GIOVANNI il BUONO
(VEDI QUI LA BATTAGLIA DI POITIERS)

*** Scoppia in Francia la rivoluzione dei contadini (jacquerie) e dei mercanti. Oppressi dai nobili scendono nelle strade e nelle piazze guidati dal capopopolo  MARCEL. Calando sulla capitale, i ribelli tentano di conquistare Parigi, ma sono affrontati dall'esercito dei cavalieri, dai nobili con le spade sguainate e dai ricchi che temevano di essere depredati. Tutti faranno a gara per massacrarli, e ci riuscirono. (vedi sotto) 

*** LA GRANDE ORDINANZA

Il Delfino di Francia, Carlo, rimasto solo a reggere il regno dopo la cattura del re a Poitiers, si trova in grande difficolt� economica ed � costretto a chiedere aiuto agli Stati Generali che vengono convocati a Parigi nel mese di ottobre del 1356.
Alla richiesta del principe di stanziare di nuovi fondi per la difesa, i delegati rispondono eleggendo una commissione ristretta di 80 membri, incaricata di avanzare le richieste dell'assemblea al Delfino.
Figura di spicco di questa commissione � un certo Etienne MARCEL, un facoltoso commerciante di stoffe, capo o prevosto dei mercanti (carica corrispondente a sindaco della citt� di Parigi), quindi � un rappresentante della classe pi� influente del Terzo Stato.
Considerate le umilianti richieste della commissione degli 80 (tra cui la liberazione di Carlo di Navarra), Carlo rifiuta seccamente e lascia Parigi per precauzione.
A questo punto inizia la lotta di Marcel contro il Delfino, in cui il prevosto tenta di coinvolgere i lavoratori del Terzo Stato parigino, dall'imprenditore pi� facoltoso all'operaio pi� povero, organizzando scioperi e vere e proprie sommosse popolari.
Quando Carlo cerca di recuperare denaro svalutando per l'ennesima volta la moneta a discapito dei lavoratori parigini, Marcel ordina a tutte le corporazioni e a tutti i commercianti della citt� di sospendere il lavoro e di correre alle armi.
Sotto la minaccia della violenza popolare, il principe � obbligato a ritirare i provvedimenti emanati e a riconvocare gli Stati Generali, tornando a Parigi.
Durante le assemblee degli Stati svoltesi nel mese di febbraio e di marzo, tutte le richieste del Terzo Stato vengono raccolte in uno scritto di 61 articoli, chiamato la "Grande Ordinanza" che rappresenta una specie di "Magna Carta" francese.
Allo scopo di evidenziarne la novit� e la provenienza, la Grande Ordinanza � scritta in francese anzich� in latino, che � la lingua ufficiale degli atti giuridici dello Stato.
In realt� questo documento non introduce nuovi principi di governo ma impone delle limitazioni agli abusi di quello esistente, basandosi su tre concetti politici fondamentali.
Innanzitutto si stabilisce il divieto per la monarchia di istituire nuove tasse senza l'autorizzazione dell'assemblea degli Stati Generali.
In secondo luogo si d� la possibilit� agli Stati di riunirsi liberamente in qualsiasi momento senza il consenso reale.
Infine si attribuisce, sempre all'assemblea degli Stati Generali, il potere di nominare un consiglio di 36 membri, 12 per ogni stato, che devono svolgere il ruolo di consiglieri del re.
Da questo nuovo Gran Consiglio vengono naturalmente esclusi tutti i vecchi consiglieri del re Giovanni II, che di solito svolgevano il loro alto incarico con scarso impegno.
Al contrario i neoeletti hanno l'obbligo di presentarsi al lavoro ogni giorno all'alba, pena la perdita della congrua retribuzione prevista.
L'Ordinanza prevede, inoltre, tutta una serie di vincoli e limitazioni per la Corona e per i nobili del regno, prima tra tutte una forte riduzione delle spese personali, oltre al divieto di lasciare il Paese senza permesso o di iniziare guerre personali.
Un'altra serie di articoli prevede delle norme a tutela delle classi sociali pi� povere, alle quali viene riconosciuto il diritto di ricorrere all'uso delle armi per difendersi dalle violenze e dai soprusi dei potenti.
Infine gli Stati Generali si impegnano a raccogliere il denaro necessario ad armare un esercito di 30.000 uomini, per� questi fondi devono essere gestiti dagli Stati e non dalla Corona.

Il Delfino Carlo, chiaramente restio a firmare un documento simile, viene costretto con metodi intimidatori da Marcel, che provoca disordini popolari sempre pi� violenti.
Viene cos� istituito il Consiglio dei Trentasei, mentre i vecchi consiglieri scappano a Bordeaux ad avvertire il re prigioniero, il quale, prima di imbarcarsi per l'Inghilterra, dichiara di disconoscere sia la firma del figlio che la Grande Ordinanza nel suo complesso.
Durante l'estate, n� il Delfino n� il Gran Consiglio riescono a governare efficacemente, ma entrambi cercano il consenso delle province.
Cos� Carlo decide di fare un giro per il Paese per dimostrare che il potere � ancora nelle sue mani e riesce, cos�, a portare dalla sua parte gran parte dei nobili.
Infatti alle assemblee degli Stati del nuovo anno la partecipazione della nobilt� sar� sempre pi� scarsa, anche perch� � la classe pi� danneggiata dal Nuovo Corso.
Tutto l'apparato introdotto dalla riforma sancita dalla Grande Ordinanza comincia ad entrare in crisi ed i vuoti di potere, causati nelle campagne, provocheranno il disastro della rivolta popolare ormai imminente. (By:  Galletta Silvio)


ANNO 13
57

*** LE COSTITUZIONI EGIDIANE.


Il Papa, Innocenzo IV, aveva affidato il compito di restaurare l'autorit� pontificia nello Stato della Chiesa, all'intraprendente cardinale spagnolo Gil Alvarez Carrillo de ALBORNOZ.
Questi, alla testa di un piccolo esercito, intraprende una vasta azione di conquista territoriale, costruendo castelli nelle citt� occupate, imponendo il passaggio del potere a funzionari pontifici, instaurando collegamenti ed alleanze tra il papato ed i vari governi cittadini e i signori locali.
Allo scopo di consolidare il governo unitario dei territori recuperati alla Santa Sede, l'Albornoz emana un corpo di leggi, chiamate "Costituzioni Egidiane" dal nome italiano del cardinale, in cui vengono fissati i principi istituzionali sui quali si sarebbe fondato l'organismo statale, con a capo il Pontefice, fino all'inizio del XIX secolo.

Con questa legge l'Albornoz riesce ad accattivarsi i consensi del popolo romano, a cui viene affidato il controllo del potere fino ad allora riservato all'antica nobilt� capitolina.
Infatti, nelle Costituzioni � prevista la nomina di un solo senatore, proveniente dall'esterno, che dura in carica sei mesi, e che � coadiuvato nel governo della citt� da un collegio di sette membri, eletti democraticamente dal popolo, che sono i veri detentori del potere.
Per sottolineare la nuova svolta "democratica", il cardinale convoca anche un parlamento nella citt� di Fano, che raccoglie tutta la nuova aristocrazia dello Stato della Chiesa. 
Questo Stato comprende ora il Lazio, le Marche, l'Umbria, l'Emilia e la Romagna, dopo la conquista di Cesena, controllata dagli ORDELAFFI, e la resa di Bologna che, dopo essersi consegnata al cardinale guerriero, consacra la sua sottomissione con un plebiscito in cui si vota con una fava bianca a favore della Chiesa e con una fava nera contro. Il risultato � di 1644 fave bianche e solo 5 nere. (By: Silvio Galletta)

*** GIOVANNI di MONFERRATO, con l'aiuto di Pavia, sottrae ai Visconti alcuni possedimenti piemontesi fra cui  Asti, oltre che essere nominato dall'imperatore Carlo IV vicario della Lombardia.


ANNO 13
58


*** A Milano, Visconti e Lega con dei compromessi cessano le ostilit�. Entrambi proseguendo nelle lotte intestine non hanno ottenuto alcun risultato; si ritorna ad uno status quo, in attesa di futuri eventi. E questi a breve termine non mancheranno.


ANNO 13
59


*** Nel Baltico, una zona ricca di commerci, con evidenti scopi commerciali, le citt� fondano un consorzio di reciproco aiuto in caso di attacchi esterni; � la "LEGA ANSEATICA".

*** I VISCONTI, dopo essersi nuovamente riorganizzati, rioccupano stabilmente la ostile Pavia;  fanno di questa citt� una loro sede principesca ed iniziano progressivamente a riprendere il dominio incontrastato su quasi tutte le citt� della Lombardia. L'avventura espansionistica portata avanti dai genovesi e anche quella di molte altre citt�, in brevissimo tempo volge al termine.


ANNO 13
60


*** La Pace di Bretigny chiude la prima parte della Guerra dei Cento Anni. Con questa Pace Edoardo III Re d'Inghilterra rinuncia formalmente alla corona francese in cambio della sovranit� sulla Francia sud-occidentale. La Francia soprattutto aveva bisogno della pace dopo la traversie degli anni 1356-1358.

*** I VISCONTI si sono ormai insediati stabilmente nella citta' di Pavia. Iniziano la costruzione dell'imponente Castello Visconteo: il maggior monumento del '300 lombardo. Si impiega (per la prima volta) il fossato attorno alle mura, come quello usato per la prima volta a Medina da Maometto. Il castello di Pavia risulta essere il primo fatto in Europa con questa caratteristica.

*** Dello stesso periodo � l'inizio della costruzione del Castello di Verres in Val d'Aosta.


ANNO 13
61


*** L'Italia settentrionale � colpita un'altra volta da una terribile peste.
Nelle grandi citt� si registrano molti focolai dell'epidemia che dureranno per oltre due anni. Alta la mortalit� nei luoghi molto carenti di igiene pubblica dovuta alle grandi migrazioni che si sono verificate in questi ultimi anni dalle campagne ai centri urbani, dovuto essenzialmente  all'espandersi della produzione e dei commerci, e proprio per questi due fenomeni economici, parallelamente  sempre pi� richiesta la bassa manodopera, soprattutto contadina, per le varie attivit� e i servizi umili.


***
ALBORNOZ il cardinale, ricevendola da Giovanni Visconti signore di Milano, e annettendola allo Stato della Chiesa, riacquista l'ambita citt� di Bologna 

*** E' istituita l'Universit� di Pavia


ANNO 13
62


*** Il 12 settembre ad Avignone muore papa INNOCENZO VI. Il 28 dello stesso mese viene eletto suo successore URBANO V (Guglielmo di Grimoard)

*** In questo anno in Inghilterra viene compiuto un passo importante per irrobustire la coscienza nazionale e lo sviluppo della lingua. Infatti nel 1362 la lingua inglese diventa la lingua ufficiale nei tribunali.


*** In Oriente cadono in mano dei Turchi Ottomani vari territori dell'Impero Bizantino, fra cui la importante citt� della Tracia, Adrianopoli.  Schiere di Ottomani  di Sulaiman giungono fin sotto le mura  Costantinopoli.  Il  gi� millenario e grande impero bizantino � ormai  ridotto al possesso di un piccolissimo territorio che comprende  la sola citt� dentro le mura.

***  PETRARCA-  Il poeta, si stabilisce ad ARQUA', una localit� vicina a Padova, in una casa ricevuta in dono dalla Serenissima Venezia. Qui inizia la raccolta delle lettere che vanno sotto il titolo di Senilis scritte appunto in questo tardo periodo della sua vita (alle soglie dei 60 anni)  fino al 1374, anno della sua morte. La casa perfettamente conservata � oggi sede del Museo. Importante la collezione di manoscritti e cimeli del grande poeta. Poco lontano al centro della piazzetta, il monolito sarcofago.


ANNO 13
63


*** Il cardinale ALBORNOZ con i suoi diabolici e freddi calcoli, riesce a far tradire  Ferrara, Mantova, Padova, Verona. Con le truppe cos� riunite in questa nuova alleanza muove guerra contro il lombardo Bernab� Visconti per conquistare la citt� di Milano.


ANNO 13
64


*** RODOLFO D'ASBURGO riceve in questo periodo in dono tutto l'intero territorio del Tirolo.

*** Un compromesso mette fine alla disputa fra i Visconti e la "Lega anti-viscontea" organizzata dal cardinale ALBORNOZ. Lo Stato della Chiesa riceve definitivamente Bologna.
Ad intervenire nella difficile mediazione il re di Francia, il re di Ungheria e l'imperatore.

*** Il Re di POLONIA Casimiro III il Grande fonda l'Universit� di Cracovia sul modello delle Universit� italiane. Nei decenni precedenti aveva provveduto a migliorare la situazione giuridica del Regno di Polonia con misure atte a frenare gli abusi della nobilt� e misure volte a proteggere i contadini e gli Ebrei.


ANNO 13
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*** Il re di Francia GIOVANNI II il Buono muore prigioniero degli inglesi dopo un'avventata invasione della Bretagna. Gli succede il figlio CARLO V, il saggio, che continua la lunghissima guerra contro gli inglesi con alterni risultati.


ANNO 13
66


*** Contro i Visconti, che guidano ora le citt� lombarde, si organizza un'altra potente lega; ne fa parte l'imperatore CARLO V, alcuni nobili italiani e papa URBANO (che annuncia da Avignone il suo rientro a Roma).

*** A SIVIGLIA, viene costruito il pi� famoso Alcazar di Spagna, il formidabile castello fortificato.


ANNO 13
67


*** Papa URBANO V dalla sede papale di Avignone, torna a quella di Roma. Nella capitale riceve gli omaggi delle terre che il suo diabolico cardinale ALBORNOZ � riuscito a riconquistare; che per� non si gode il suo successo, muore in agosto. 
Viene ripristinata una severa restaurazione antidemocratica nelle varie citt�, dove - secondo il papa  - negli ultimi anni i cittadini si sono prese troppe libert�. In ottobre promuove una nuova potente lega anti-viscontea, soprattutto per impossessarsi della Toscana ormai accerchiata dai possedimenti pontifici in Romagna e in Umbria.


ANNO 13
68


*** CARLO IV partecipa con qualche successo alla guerra dichiarata ai Visconti dalla lega, ottiene alcune vittorie e s'impossessa di Lucca, Pisa, Siena. Poi si reca a Roma dal papa. Mentre con i Visconti stipula successivamente una pace generale (che durer� molto poco).

***  A Siena dove l'aristocrazia aveva gi� formato un proprio governo composto da trenta consoli, viene nuovamente ripristinato il governo imperiale con il vicario e un Consiglio dei Dodici.
Si forma una fazione di popolo minuto che imporr� i propri Quindici Difensori.
Anche a Lucca viene formato un vicariato imperiale. Il governo viene concesso a un gruppo di anziani della citt� ma affiancato da un gonfaloniere e da un Consiglio Generale.

*** La citt� di Trieste possesso di Enrico della Torre, entra a far parte della Repubblica di Venezia, ma successivamente, nel 1372, rientrer� a far parte del patriarcato di Aquileia.


ANNO 13
69


*** Altri forti contrasti della lega contro Bernab� Visconti. Carlo IV aveva stipulato con lui una tregua, aveva poi fatto seguire una pace generale, ma il Visconti aveva proseguito le sue azioni militari sulla Toscana e in Umbria, cio� contro Firenze e nei domini del papa.

*** Dopo una tregua di nove anni riprende in Francia la Guerra dei Cento Anni tra Francia ed Inghilterra. La Francia � governata dal 1364 da Carlo V il Saggio. I Francesi sembra che abbiano imparato la lezione della prima fase della guerra. Sotto la guida di Bertrand Du Guesclin, che ha riorganizzato lo Stato e l'esercito, i Francesi evitano le battaglie campali e cercano di logorare l'avversario con tattiche di guerriglia. In seguito a questa tattica gli Inglesi devono abbandonare alcune piazzaforti.

*** In Cina il monaco buddista Chu Yuan Chang, molto seguito e capo dei contadini, conquista Pechino; pone per sempre fine alla dinastia mongola degli Yuang.  
La nuova famiglia regnante in questo periodo mettono le basi per la nuova straordinaria dinastia imperiale dei MING, stabilendo la nuova capitale a Nanchino.


ANNO 13
70


*** CARLO IV dopo aver cercato inutilmente di inserirsi nella lega antiviscontea occupando Lucca, Siena e la citt� di Pisa appoggiata dai RASPANTI, viene contrastato sia a Pisa che a Siena dall'altra fazione, quella del popolo grasso e dei BERGOLINI. Carlo non fa proprio nulla per appianarli i contrasti; alla fine fra tante reciproche ostilit�, varie dispute e ribellioni di popolo, con una di queste meglio riuscite  Carlo viene scacciato dalla citt� in malo modo. I vincitori avviano cos� trattative di pace con Firenze.
 Per Carlo � una frustrazione questa sconfitta; infatti, molto deluso dell'Italia e degli Italiani CARLO IV smette di combattere, riunisce l'esercito e fa ritorno in maggio in Germania.

*** I Visconti stipulano una nuova pace con la lega anti-viscontea, ma che per� sar� anche questa di brevissima durata.

*** Deluso della situazione italiana � pure il papa. Anche lui a causa degli insuccessi, abbandona l'Italia e fa ritorna ad Avignone. Ma subito dopo, il 19 dicembre muore. Gli succede il 30 dicembre papa GREGORIO XI, un francese, PIETRO ROGER.

*** Nei Paesi Baltici l'Ordine Teutonico, sotto la guida del Gran Maestro Winrich Von Kniprode, sconfigge i Lituani a Rudau e porta l'Ordine al massimo splendore. In particolare la vittoria porta ad una colonizzazione sistematica con fondazione di oltre 1400 villaggi. Per� ci sono anche dei problemi: le nuove citt� entrano a far parte della Hansa cosicch� l'Ordine, che ha un proprio commercio, entra in concorrenza con esse; ci sono contrasti con la nobilt� terriera che vuole partecipare alle decisioni politiche. Con il Gran Maestro Corrado di Jungingen l'Ordine sconfigge i pirati Vitalienbruder (1398) e conquista il Neumark (1402) e la Samogizia (1404), raggiungendo al massima espansione territoriale. La Costituzione dell'Ordine Teutonico prevede dei fratelli cavalieri e chierici serviti da fratelli conversi di stirpe non nobile. Gli Statuti dell'Ordine sono integrati dalle decisioni del Capitolo e dalle Ordinanze del Gran Maestro che risiede a Marienburg (odierna Malbork in Polonia), capitale dell'Ordine dal 1309. Il Gran Maestro � eletto dal Capitolo Generale: egli governa insieme a 5 "ministri" (Gebietiger). Essi sono il Marschall (Maresciallo, Capo Militare), il Grosskomtur (Gran Commendatore, responsabile dell'Amministrazione), lo Spittler (Ospedaliere, responsabile dell'Assistenza)ed il Tressler (economo). Ci sono poi i Maestri Provinciali per la Prussia e per la Livonia.

*** In Danimarca il Re Valdemaro IV Atterdag viene sconfitto dalla Hansa e costretto alla Pace di Stralsunda che assicura alla Hansa il predominio marittimo e commerciale sul Baltico.


ANNO 13
71


*** A Roma falliti gli obiettivi del precedente papa (in parte la responsabilit� � dovuta a molti nobili e ecclesiastici francesi presenti a Roma) nella citt� viene restaurato il governo di capi militari. Ma il nuovo papa, che � ora GREGORIO XI, da Avignone, trama pi� del suo predecessore per ritornare al potere e ha anche lui l'intenzione di impossessarsi della Toscana;  � insofferente nel vedere questa fiorente regione in mezzo ai due consolidati domini della Chiesa, Romagna e Umbria.
A dare appoggio alle mire papali scoppia una insurrezione del popolo minuto a Perugia contro i Raspanti toscani. Un pretesto e una buona occasione per il Papa per rivolgere le ostilit� sulla Toscana mirando alla sua sottomissione.


ANNO 13
72


*** Nel mezzo della campagna anti-viscontea, gi� da tempo appoggiata dal potente Marchese di Monferrato, Giovanni II muore. Nel prendere le difese dei legittimi giovanissimi eredi, i suoi tre figli Secondotto, Giovanni, Teodoro, si inserisce il conte di Savoia Amedeo IV (Conte Verde). Per lui � questa solo una buona occasione per affiancarsi all'azione contro i Visconti e con alcune riuscite azioni militari riesce  ad allargare alcuni suoi territori in Piemonte e a ottenere alcuni successi anche in Lombardia e in Emilia.

*** Termina finalmente la guerra tra ANGIOINI e ARAGONESI. RE FEDERICO III (aragonese) re di Sicilia, pur di rimanere sull'isola indisturbato e quindi anche sul trono, dichiara il suo vassallaggio al Papa e agli ANGIOINI.


ANNO 13
73


*** In Cina, il conquistatore CHU YUAN-CHANG diventa imperatore col nome di HUNG-WU. Inizia la dinastia dei MING. Rifiorisce il periodo d'oro della cultura cinese, ispirandosi soprattutto alle glorie culturali della famosa dinastia dei T-ANG. Capitale del nuovo impero � Nanchino. La dinastia spodestata degli Yuan  si ritirano nella regione del Gobi.


ANNO 13
74


*** In Italia, l'evento pi� importante dell'anno - con ripercussioni negli anni che seguiranno fino al 1918 e poi ancora nel 1945- avviene sull'Istria. Qui l'intera penisola era sotto la dinastia dei Conti di Gorizia, che per� cessa quest'anno con la morte dell'ultimo rappresentante e senza eredi. La contea passa cos� sotto una formale dominazione austriaca.
Questa contea si era espansa anche verso la pianura friulana e in oriente, occupando un territorio abbastanza vasto tra i domini austriaci e veneziani. Ora sotto la dominazione austriaca, la contea diventer� poi nel 1500 a tutti gli effetti uno dei possedimenti dell'imperatore Massimiliano restando sotto il dominio austriaco fino al 1918, quando dopo la Grande Guerra, proprio a Gorizia verr� poi messo il confine che la divide dalla Slovenia. Da una parte la citt� di Gorizia, dall'altra i sobborghi (oggi) di Nova Gorica.

*** Ad Arqua' (PD), muore PETRARCA. Quest'ultimo periodo della sua vita nella amena residenza donatagli dalla Serenissima, era stato costellato da trionfi. Le ultime sue fatiche: la redazione del Canzoniere, e la creazione del poema  I Trionfi, di cui ha scritto proprio quest'anno Trionfo dell'Eternit�.

*** L'anno successivo, a Certaldo, muore anche  GIOVANNI BOCCACCIO. Era nato nel 1313, forse nella stessa Certaldo, ma altri storici dicono a Firenze, e addirittura che venne alla luce a Parigi. 


ANNO 13
75


*** Le citt� toscane, dimenticano in fretta le passate ostilit� con i Visconti e ora - dopo averne visto le brutte intenzioni-  si ribellano alle mire espansionistiche papali; sono i toscani ora a costituire una lega contro il papa e con alleati proprio i Visconti e ad appoggiare questa ribellione quasi generale troviamo anche la regina di Napoli. (A Giovanna proprio  quest'anno gli muore il marito Giacomo di Maiorca. Il prossimo anno sposer� Ottone di Brunswick)

*** Nel frattempo a Firenze  governano gli ALBIZZI e vi rimarranno fino all'anno '78, quando saranno sostituiti dal gonfaloniere SALVESTRO de' MEDICI che ricever� l'incarico ufficiale dal popolo per opporsi e contrastare le ambizioni papali.
Infatti quest'anno viene creata una nuova magistratura e predisposto un organismo militare per condurre la guerra contro il papa. Sono al vertice di questa struttura otto personaggi, chiamati gli "otto della guerra", ma anche paradossalmente "gli otto santi".
Ben presto questa presa di posizione di Firenze, i grandi preparativi, e gli "otto" fiorentini, sconcertano il papa che reagisce con sdegno agli "istigatori della violenza".


ANNO 13
76


*** Papa GREGORIO IX, sempre dalla sua sede di Avignone, spregiando tutti i fiorentini come ribelli, scomunica l'intera citt� di Firenze. Intende punire tutta la popolazione che si � messa sotto la guida del "capo ribelle"   SALVESTRO de' MEDICI. Il papa non si dimostra conciliante in nulla, ma con la sua scomunica non � che ha con questo durissimo atto formale liquidato e neppure risolto  la questione. Del resto lui non cerca nessuna pace e nessun compromesso, vuole semplicemente appropriarsi della Toscana. E per ottenerla vorrebbe addirittura assediarla e prenderla per fame.
Infatti ricorre alle maniere forti. Assolda dei mercenari bretoni, poi queste truppe guidate dal cardinale Roberto di Ginevra scendono in Italia dirigendosi verso Bologna,  poi attaccano la citt�, che per� insorge, combatte furiosamente, caccia gli invasori e gli stessi vicari pontifici. Infine proclama la sua indipendenza creando un governo comunale con 16 rappresentanti della plebe.
Ma anche in Umbria le ostilit� verso il papa si fanno sentire. A Perugia la ribellione e gli scontri che seguono, riescono a cacciare anche qui il vicario pontificio e la citt� liberata proclama la sua indipendenza.

*** In GERMANIA, in violazione delle disposizioni della Bolla d'Oro, si forma un'altra lega di citt�, la Lega delle Citt� Sveve che riunisce 14 citt� della Germania sud-occidentale contro il Conte Eberardo del Wurttemberg.


*** A CARLO V re di Francia, F. MAIORCA regala il famoso gigantesco "Mappamondo Catalano", una grande sfera ruotante di circa tre metri di diametro; vi sono riportate le conoscenze geografiche dei tempi.
In pratica molto grossolanamente vi appare il continente asiatico, l'Europa e l'Africa nelle quasi reali proporzioni; mentre nell'altro emisfero figura un grande immenso oceano, quindi senza le due Americhe. Ma le distanze sono pero' molto precise; dal Portogallo alle sponde dell'Asia la distanza � errata solo dell'1%. La sfericit� della Terra e la sua circonferenza gi� in questi anni era quindi perfettamente non solo conosciuta ma abbastanza realisticamente rappresentata.
(Il mappamondo fino a pochi anni fa era conservato al Louvre)

 

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