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"RIASSUNTI DELLA STORIA D'ITALIA"

ANNO 1086

*** MORTE DI GREGORIO VII


*** Una singolare coincidenza: due fatti, che hanno influito a modificare il mondo dell'amministrazione pubblica e del fisco di tutte le nazioni civili.

IN CINA (di cui gli Europei non sanno quasi nulla) il ministro delle finanze WANG, che abbiamo conosciuto in varie occasioni per le sue radicali trasformazioni agrarie, nella scuola, nell'assistenza; per aver applicato l'ultima delle sue riforme, Il catasto delle propriet� fondiarie e dei beni immobiliari (documenti scritti da un'efficiente burocrazia che assicurava al governo una capacit� di controllo delle rendite), cade in disgrazia, � costretto a dimettersi, dopo la morte dell'imperatore SHANG TSUN.
Salita sul trono l'imperatrice KAO, questa assecondando le forze conservatrici, cio� i grandi proprietari terrieri; restaura i loro numerosi feudi che prima di Wang godevano impunemente di ampie autonomie fuori del controllo governativo. Un'inversione di marcia dunque, mentre.......

IN IGHILTERRA, re GUGLIELMO Il Conquistatore, proprio nello stesso anno, fa redigere il Domesday Book, cio� proprio il Catasto delle propriet� fondiarie e dei beni immobiliari, con la stessa filosofia di Wang e con le stesse motivazioni. Oltre assicurare alla corona - con un'efficiente burocrazia - una capacit� di controllo politico, impedisce la formazione di grandi feudi dotati d'eccessiva autonomia. Il (tanto discusso, per i mali causati) sistema feudale francese si era diffuso oltre che sul continente anche sull'isola inglese nella forma pi� scandalosa.
Questa riorganizzazione fiscale, voluta da Guglielmo, istituisce con anticipo un regime moderno che molti paesi ignoreranno per secoli. Si pensi che il catasto in Italia, a Milano, fu istituito nel periodo austriaco da Maria Teresa d'Austria solo nel 1814.

*** A ROMA , dopo la scomparsa di Gregorio VII, era salito sul soglio CLEMENTE III, il papa voluto e imposto da ENRICO IV. Ovviamente i nemici dell'imperatore, il 24 MAGGIO, elessero un altro papa: DESIDERIO di BENEVENTO con il nome di VITTORE III. Per la maggior parte del suo pontificato risieder� a Montecassino.

chi era

VITTORE III, Dauferio, di Benevento (PONTIFICATO anni 1086-1087)

Al secolo Desiderio, nato a Benevento ed abate della basilica di Montecassino, egli fu sicuramente proposto dal principe Giordano di Capua, ma tra i suoi sostenitori vi fu anche Matilde di Canossa (non certamente poco importante all'epoca dopo la debacle di Enrico IV presso il castello di Canossa, dove matilde aveva le sue terre di Toscana e Lorena, in quanto figlia di Bonifacio, marchese di Toscana e di Beatrice di Lotaringia, sposa di Goffredo il Gobbo duca di Lorena).
Stante come stavano le cose socio-economiche nonchè le questioni religiose volute dai suoi predecessori riformisti, o forse più probabilmente per motivi di effettiva religiosità asceta, Desiderio, nostante le pressioni rifiutò. Egli sosteneva infatti che solo un concilio lo avrebbe costretto a ricevere la consacrazione.
Ma tante e tali furono le pressioni degli stessi cardinali italiani che alla fine fu convinto ad andare a Roma almeno per la Pasqua del 1086, dopodichè il 24 maggio avvenne la sua elezione, per la quale assunse il nome di Vittore III.
Andirivieni ed opposti veti incrociati tra il principe di Capua e Roberto il Guiscardo scatenarono però lotte ed insurrezioni interne ai normanni ed il pontefice, già restio per principio non fece altro che raggiungere via mare Terracina, dove si spogliò delle insegne papali, pensando di ritornare a vita monastica.
Ritornò però ben presto alla carica il principe di Capua il quale, accordatosi definitivamente con Roberto il Guiscardo , su pressioni di Matilde di Canossa al fine di promuovere un nuovo concilio, quello del marzo 1087 a Capua, anche per scongiurare il nuovo reinsediamento di Clemente III, reinsediatosi in Laterano con l'appoggio imperiale di Enrico IV.
Alla fine Vittore III fu consacrato papa il 9 maggio 1087, ma non si insedio nella cattedra di San Pietro, sotto scorta di Matilde di Canossa stabilì la sua cattedra sull' isola Tiberina ( parte di Roma sul fiume Tevere), dove però il vecchio abate si ammalò, mentre l'antipapa Clemente III scorribandava per Roma avendo fissato la sua dimora in Castel Sant'Angelo.
Vittore III, ormai alle soglie della morte, riuscì però a decretare alcune funzioni essenziali, attraverso il concilio di Benevento tenutosi tra la fine di agosto e i primi giorni di settembre dello stesso anno. In pratica, egli definì per sempre la scomunica di Clemente III, rinnovò i canoni della riforma e bandì un appello a tutti i cristiani contro l'imperversare dell'Islam in Nord Africa e nella menisola Iberica, per il quale appello risposero le città di Amalfi, Pisa e Genova che riuscirono ad imporre il proprio dominio sulla città di Mahdia (nell'odierna Tunisia).
Vittore III si spense nella sua abbazia a Montecassino il 16 settembre 1087, ove tuttora dovrebbe riposare a dispetto dei bombardamenti avvenuti durante la II guerra mondiale. Vittore III fu beatificato solamente nel 1887 (nda: forse avrebbe dovuto avere un maggior tributo, sia in termini di fede che di umiltà!).

Nel frattempo a Venezia fu insediato il XXIII doge: Vitale Falier (1084-1085) vedi: Biografie Dogi
Amalfi in quegli anni si stava spegnendo a causa delle opressioni normanne e delle continue scorribande di Pisa, dalla quale sarà definitivamente saccheggiata nel 1135.
Genova stava appena nascendo economicamente, commercialmente e politicamente impostata sulla gestione veneziana, il suo primo doge a vita fu Simon Boccanegra( X secolo).

Ad oriente il sultano Seljuk, dopo aver messo in serie difficoltà l'impero romano d'oriente, elesse la capitale a Konya (bellissima città della Turchia asiatica posta nel bacino del Taro).


*** IN SPAGNA la guerra dei locali, la Reconquista, guidata da ALFONSO VI di Castiglia, dopo alcuni successi conosce una disfatta. I musulmani messi in allarme, hanno chiesto aiuto agli Almoravidi in Africa. Guidati dall'emiro YUSUF, sconfiggono clamorosamente Alfonso in una battaglia a Zalaca il 23 OTTOBRE. Questo intervento di altre forze arabe, fresche e con nuovi padroni, determinano un cambio della guardia al vertice del califfato, e permetter� di far continuare per molto tempo ancora la presenza araba in Spagna; in alcune zone (come a Granada) fino al 1492.

*** La citt� di FERRARA, � la prima citt� a rendersi indipendente dal dominio del marchesato della Toscana retto da MATILDE di Canossa. Un breve sogno; 14 anni! Poi verr� nuovamente riconquistata nel 1101.


ANNO 1087

*** IL 16 SETTEMBRE muore papa VITTORE III. Eletto dai nemici dell'imperatore, ma mai salito sul soglio dove siede l'antipapa CLEMENTE III, eletto e imposto da Enrico IV.

*** Lotta tra PISANI e GENOVESI per il controllo non ancora definitivo della Sardegna e della Corsica. Precedenti spedizioni pur conquistando alcuni porti non erano penetrate all'interno; nacquero cos� contrasti quando una delle repubbliche marinare tent� di farlo. Giungono quest'anno ad un accordo per impossessarsi a spese dei musulmani. La Sardegna va ai primi, la Corsica ai secondi. Messa una testa di ponte sulle due isole, per porre termine alla pirateria saracena nel Tirreno, unite le due flotte compiono una spedizione vittoriosa in Tunisia, a Mahdia distruggendovi le navi e l'arsenale.

*** CORRADO duca di Lorena, figlio di ENRICO IV, molto opportunista o istigato dai principi laici, si ribella al padre e viene eletto dagli stessi Principi che contestano a Enrico il ruolo d'imperatore.



*** IN INGHILTERRA - Morte di GUGLIELMO il conquistatore. Dopo aver ricacciato in mare l'attacco dei danesi, ma anche fallita per una rivoluzione interna in Danimarca finita con l'uccisione di re Canuto, Guglielmo dovette intervenire in Normandia, assalita dai francesi. Dopo una battaglia a Mantes, messa poi a fuoco dagli inglesi, a Rouen, il 9 SETTEMBRE, Guglielmo � ferito mortalmente; il 26 muore. Incoronato dall'arcivescovo LANFRANCO gli succede il figlio GUGLIELMO Il Rosso. Proseguir� la politica iniziata dal padre.
Settembre del 1087, Mantes ( Francia )

((( Dopo avere condotto una campagna di rafforzamento nel Vexin normanno il Duca di Normandia , da ventuno anni anche re d'Inghilterra, Guglielmo viene ferito accidentalmente. Sembrava che la ferita non dovesse causare problemi e invece... Guglielmo il Duca-re si spense a Rouen il 9 Settembre; aveva solo cinquantanove anni ed era Duca di Normandia da quando aveva solo sette anni e re d'Inghilterra da quano ne aveva trentotto. Sul letto di morte Guglielmo lasciò le disposizioni per la spartizione dei suoi domini per i quli aveva così tanto a lungo combattuto: al secondogenito Guglielmo ( detto poi il Rosso ) lasciava il regno d'Inghilterra, al primogenito Roberto ( soprannominato Courteheuse=Cortacoscia) , che tante volte gli si era ribellato lasciò il natio ducato di Normandia; al terzogenito Enrico lasciò invece una somma di denaro.
Guglielmo II il Rosso era nato nel 1056, e entrato in possesso dell'eredità paterna si accorse di essere odiato dalla maggioranza dell'aristocrazia e persino dal clero; nonostante queste avversioni Guglielmo nei suoi tredici anni di regno si dimostrò un capo militare capace e fu in grado di mantenere il potere su tutto il regno che il padre gli aveva lasciato, anzi fu in grado di espandersi a nord contro gli Scozzesi di re Malcolm e contro i Gallesi a est, dovette anche però fronteggiare nel 1088 i nobili che gli preferivano il fratello maggiore Roberto Cortacoscia; la stessa cosa dovette fare Roberto in Normandia che dovette combattere contro baroni ribelli che gli preferivano il fratello Enrico.
A volte ( cosa che accadrà poi un secolo dopo coi Plantageneti ) non era raro che due fratelli si alleassero contro un altro e che poi uno cambiasse improvvisamente schieramento.
Ad ogni modo Guglielmo II regnò in modo abbastanza coerente durante i suoi tredici anni, e la sua fine misteriosa lascia forse trasparire l'intervento di uno dei due fratelli ( più probabilmente Enrico poichè Roberto era impegnato nella I Crociata ): il 2 Agosto anno del signore 1100 il re sta cacciando nella New Forest, un terreno di caccia riservato esclusivamente al re, per un errore ( o un errore voluto ) il re venne trafitto da una freccia tirata dal suo compagno, il Conte di Poix. Aveva quarantaquattro anni e la Chiesa che lo detestava disse che la sua morte fu un segno della punizione divina, intervenuta per punire un uomo malvagio tale era Guglielmo... e se invece di Dio fosse intervenuta la mano di Enrico che "casualmente" era presente alla battuta. Si nota anche come fu "casuale" la locazione, ovvero nelle vicinanze della città di Manchester dove il giovane Enrico corse subito per impossessarsi immediatamente del tesoro reale.
Che giudizio può dare uno storico a Guglielmo II il Rosso? Durante i suoi tredici anni di regno aveva lavorato per combattere nemici, ampliare i confini del regno e per sedare rivolte sul continente in ausilio a un fratello o a l'altro. Guglielmo passò alla storia per essere comunque stato un re-cavaliere ( come lo sarà Riccardo Cuor di Leone ) coraggioso, generoso e fedele a chi lo aveva sostenuto ma fu sempre spietato e risoluto contro i suoi nemici. Non lasciava alcun erede, non si sposò mai ed è giusto potere ritenere che fosse omosessuale))).

*** A BARI, inizia la costruzione della chiesa di SAN NICOLA, terminata e consacrata nel 1197. Pur nella sua grandiosa bellezza, nell'interno � presente lo stile romanico-lombardo, mentre all'esterno (facciata e torrioni, peraltro non finiti) l'ispirazione, decisamente normanna.

CONTINUA ANNO 1088