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CRONOLOGIA

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(pagine in continuo sviluppo  (sono graditi altri contributi o rettifiche)

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"RIASSUNTI DELLA STORIA D'ITALIA"

ANNO 1080

*** ENRICO IV rientrato in Germania trova il paese nella guerra civile con il popolino schierato con i Principi vescovi e i cittadini della classe media schierati con i Principi laici. Enrico si organizza con l'esercito che gli � ancora fedele per attaccare questi ultimi, che prima del suo rientro da Canossa, avevano gi� eletto al suo posto RODOLFO di SVEVIA. Lo scontro lo perde Enrico; � sconfitto nella battaglia che si svolge il 15 ottobre. Ma la fortuna fu comunque dalla parte di Enrico, visto che Rodolfo mor� nella battaglia.
 Se non altro Enrico aveva eliminato il suo rivale.

Questo tragico esito dello scontro che fa perdere ai Principi il condottiero che si erano scelti, fa riaccendere la polemica tra Enrico e papa Gregorio. Nonostante l'incontro di Canossa, il papa, per il proditorio attacco, e la drammatica conclusione, lo scomunica un'altra volta. A questo punto, in risposta alla bolla papale, Enrico convoca un suo concilio a Bressanone per deporre il papa e si arroga lui il diritto di nominare CLEMENTE III (che figura negli elenchi dei papi, come antipapa)

*** A TOLEDO citt� araba con una intensa attivit� culturale; sede di una famosa scuola di astronomia, il geografo ARZACHEL d� alle stampe le Tavole toledane dei moti celesti, con una accuratezza degna della famosa scuola, gi� famosa in tutta Europa.

ANNO 1081
919 ANNI FA

*** ENRICO IV per dare maggiore autorit� alla sua decisione presa la Concilio di Bressanone - la deposizione di papa GREGORIO VII e l'imposizione del papa che ha lui eletto, CLEMENTE III - scende in Italia con il suo antipapa, si fa incoronare a Pavia imperatore, poi prosegue il suo viaggio, discende la penisola, a giugno raggiunge Roma, la pone in stato d'assedio, mentre nello stesso tempo i Principi ribelli tedeschi, nuovamente coalizzatisi in patria, destituiscono lui, e per dare anche una certa notoriet� e spettacolarit� all'evento, nella notte di Natale nominano il nuovo re e imperatore ERMANNO, conte di Lussemburgo.

*** IN ITALIA, le citt�, soprattutto quelle del nord, stanno attentamente seguendo questi eventi. Quelle filo-tedesche hanno gli stessi problemi tedeschi (hanno il clero simoniaco, che esercita il potere in molte citt� con dalla loro parte schierati i feudatari che temono le riforme) e quindi anche in Italia non si sono trovate delle soluzioni (ricordiamoci l'opera della Pataria a Milano); come non le hanno del resto trovate quelle germaniche, ancora pi� complesse e con domini pi� vasti di quelli italiani e anche pi� numerosi (475 feudi).

Ma si guarda in Francia, a Le Mans, la citt� che da alcuni anni sta sperimentando una nuova istituzione: quella del "comune"; hanno cio� costituito governi cittadini autonomi.
Un'idea politica che sta percorrendo tutto il centro Europa, e in particolare trova terreno fertile subito nel nord e nel centro Italia.
Questa grande confusione delle investiture (papi e antipapi) ha creato dentro le citt� situazioni ambigue e di sospetto. Nell'aria c'� l'attesa e la diffidenza reciproca, entrambe le due consorterie aspettano la resa dei conti, il momento che consacri una delle due padroni per poi vendicarsi con l'altra. In questo stallo non si capisce chi veramente ora comanda. Nell'incertezza tra i due mondi in contrapposizione - il papato e l'impero - si sta facendo strada il terzo incomodo: le autonomie comunale.
Le conclusioni di questa lotta tra papato e impero, nessuno le vuole trarre, sono pochi a volersi schierare con uno o con l'altro contendente; la partita � ancora tutta da giocare; una presa di posizione si potrebbe in un caso o nell'altro pagarla poi cara. 
La scelta dell'autonomia, dell'autogoverno, invece pu� sempre essere giustificata nell'aver mantenuto un atteggiamento quasi neutrale; poi, se proprio necessario, solo a disputa conclusa e con un vincitore forte, schierarsi con lui senza essere punita. Il ricordo tragico di Pavia di molti anni fa nessuno l'ha dimenticato. Brindarono tutti alla morte dell'imperatore, incendiarono persino il palazzo, ma poi scese il figlio, assedi� la citt� per un anno e fece morire per fame oltre la met� degli abitanti.

*** NEL MERIDIONE, Roberto il GUISCARDO, dopo la conquista di Benevento - la grande regione ex Longobarda - non sappiamo se di sua volont� o esortato, cede al Papa la sua conquista.
Il progetto papale � molto pi� strategico di quanto il normanno pensi. Lui intenzionato a conquistare l'impero bizantino, vuole crearsi alle spalle una copertura usando il papa, ma anche il papa ha intenzione usare lui; se in Oriente Roberto fallisce, il meridione � del papa.
Quest'ultima eventualit� Roberto non l'ha messa in conto. Da anni era ed � ancora convinto (negli ultimi tempi aveva ragione) che all'impero bizantino debole com'era, bastava darle una spallata finale per farlo cadere e conquistarlo. Purtroppo per il Guiscardo, la situazione a Costantinopoli muta proprio nello stesso attimo che lui ha deciso di dare questa spallata.

*** A COSTANTINOPOLI infatti, accadono molti disordini, rivolte, ammutinamenti. Il nuovo imperatore Niceforo Botaniate viene destituito da un suo generale: ALESSIO COMNENO. Aveva in precedenza sposato la principessa Irene Ducas. Forte di questa parentela imperiale, si � messo d'accordo con il capo dei mercenari turchi e ha tentato il grande balzo. Ha assediato la citt�, l'ha costretta alla resa, ha lasciato impunemente che i mercenari la saccheggiassero, infine si � fatto proclamare imperatore il 4 APRILE.
Inizia con lui una nuova dinastia, quella della supremazia militare e quella dei Comneni, che regner� fino al 1185. - A far cadere i sogni di Roberto il Guiscardo ora c'� lui: ALESSIO.

CONTINUA ANNO 1082