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GENNAIO 2000      

16 GENNAIO - CONGRESSO DS, D'ALEMA RICONQUISTA LA PLATEA. Negli scorsi giorni si erano levate diverse voci critiche verso il Presidente del Consiglio, ma con un discorso che numerosi delegati hanno definito "finalmente di sinistra", D'Alema ha strappato vasti consensi. "Il giorno in cui non saro' piu' utile mi mettero' da parte" ha detto D'Alema "ma voglio che mi sia detto chiaramente. E' vero, il Governo e' nato da una crisi difficile, ma dovevamo reagire al logoramento di un centrosinistra che rischiava di non essere piu' tale". Poi il passaggio sui referendum "si solo a quello elettorale, ma sugli altri diciamo un chiaro no, e non perche' minaccino un vecchio ordine, ma perche' intralciano la modernizzazione del paese. Le vere riforme le stiamo gia' facendo, dalla scuola al federalismo , alle privatizzazioni, e poi finiamola di dire che il sindacato e' l'anima conservatrice della sinistra". Da notare come in 65 minuti di intervento D'Alema non abbia mai citato Berlusconi e al Polo abbia riservato un solo accenno polemico dicendosi stupito per "l'arretratezza politica e culturale di Fini". Ma se D'Alema pare aver riportato coesione fra i DS, non ha convinto gli alleati. Castagnetti "speravo in un passo indietro di D'Alema, io non lo ritengo il miglior candidato per Palazzo Chigi". Per il Cossighiano Sanza "c'e' stato solo un panegirico per il Governo, i DS egemonizzano la coalizione", ed oggi anche Boselli e' molto critico "D'Alema ha ricompattato il suo partito esaltando la boria del Governo". I COMMENTI DEL POLO. Berlusconi [stizzito per una battuta di Mussi sui suoi rapporti con la P2], definisce il Congresso DS "il tempio dell'odio, sono quelli che cambiano nome ma restano sempre gli stessi. Sono specializzati nel demonizzare l'avversario, ma noi siamo diversi e non ci faremo trascinare nella spirale dell'odio". Poi conferma il patto con Bossi "nascera' un fronte comune per il federalismo, noi crediamo nella devolution e saremo contro lo statalismo", infine snocciola un sondaggio secondo il quale "il Polo vola e Forza Italia e' oltre il 35%". *** ESTERI - ASSASSINATO ARKAN. Zeliko Raknanovic, meglio conosciuto col nome di comandante Arkan, capo delle famigerate "tigri" al servizio di Milosevic, e' stato ucciso a colpi d'arma da fuoco in un ristorante di Belgrado. Arkan era ricercato dal Tribunale dell'AJA per i crimini commessi dalle sue milizie in Bosnia e Croazia. Misteriose, e probabilmente destinate a rimanere tali, le motivazioni del delitto.

17 GENNAIO - SI E' CHIUSO IL CONGRESSO DS. Veltroni "abbiamo ritrovato il partito, da oggi non siamo piu' comunisti, ma degni rappresentanti delle socialdemocrazie europee". Poi una stoccata a Berlusconi "altro che tempio dell'odio, al Lingotto c'era la passione politica intesa come servizio e non come affare. Berlusconi ormai persegue la strategia di attaccarci di continuo, d'altronde e' lui che ci ha addirittura chiamato mandanti delle procure, ma l'unica risposta e' ricordargli che cosa proprio lui dichiaro' in piena era Tangentopoli quando chiese a Di Pietro di scendere in campo col Polo per avviare un'opera moralizzatrice per il bene del paese. Ecco questa qui e' la coerenza di Berlusconi". MA SI APRONO NUOVE POLEMICHE. Nell'ordine del giorno approvato al Congresso si legge che i DS chiedono "una svolta antiproibizionista; si alla legalizzazione delle droghe leggere e alla somministrazione controllata di eroina". Il PPI si dissocia "ma che bisogno c'era di una simile affermazione? Se davvero questa diventasse la linea del Governo non potremmo restare nella maggioranza". Il Polo insorge , per AN "ecco che i DS alla fine gettano la maschera, la loro e' una idea fallimentare e criminale che porterebbe al potenziamento del mercato delle nuove droghe". Secondo FI "i DS con questa scelta oltraggiano i diritti delle persone". Ma sul tema c'e' il consenso dei Radicali, da sempre antiproibizionisti, "ma speriamo che i DS restino coerenti con questa scelta, ormai i clerico-fascisti che ci sono nel Polo sono indecenti". *** ESTERI. CILE. Oggi si elegge il Presidete. Si profila un serrato testa a testa fra il socialista Lagos e il conservatore Lavin, in un voto su cui non puo' non pesare l'ombra di Pinochet.

18 GENNAIO - ANTIPROIBIZIONISMO: IL GOVERNO "STOPPA" I DS. Per il ministro Livia Turco "nel programma dell'esecutivo non c'e' alcuna idea di legalizzazione delle droghe leggere, quella e' solo l'opinione del Congresso". E da Botteghe Oscure si prova a disinnescare la polemica "era una nostra scelta, non c'e' nessun impegno per la coalizione" Ma il PPI continua a non gradire "quell'ordine del giorno e' stato sbagliato e incomprensibile, ovunque si e' legalizzata la droga gli esiti sono stati fallinmentari". FI attacca "quella dei DS e' stata una scelta ipocrita fatta solo per ingraziarsi i Radicali, e' una bassa operazione elettorale". AN annuncia "ci mobiliteremo contro ogni legalizzazione". *** ESTERI. CILE. DOPO 27 ANNI UN SOCIALISTA TORNA AL PALAZZO DELLA MONEDA. Lagos ha battuto il conservatore Lavin ottenendo il 51,3% dei voti contro il 48,6%. (scarto esiguo ma comunque maggiore di quanto non si pensasse). E cosi' al Palazzo della Moneda (la sede del Parlamento cileno) si insediera' un socialista 27 anni dopo Salvador Allende, suicidatosi nel settembre 1973 nei drammatici giorni del golpe militare di Pinochet. E come previsto la figura dell'ex generale ha creato piu' problemi alla destra che a Lagos, i fedelissimi di Pinochet hanno giudicato un tradimento l'indifferenza mostrata da Lavin alle notizie provenienti da Londra che fanno pensare ad un rilascio del Generale. Lagos poi, nel suo primo discorso davanti alla Piazza della Costituzione, ha parlato della necessita' di una "riconciliazione", ma la folla in tripudio invocava "processate Pinochet, processate Pinochet". 

19 GENNAIO - PAR CONDICIO: ACQUE AGITATE NELLA MAGGIORANZA. Il Trifoglio "siamo pronti a votare contro, la maggioranza non ci rispetta". Sembrava ormai imminente un accordo,ma i parlamentari del Trifoglio si sono infuriati dopo la decisione di Violante di escludere il cossighiano Rebuffa dalla Commissione Affari Costituzionali. "E' per riequilibrare il peso del Gruppo Misto nelle commissioni secondo quanto prevede il regolamento" spiega Violante. "Questa decisione e' per noi uno schiaffo" si fa sapere dal Trifoglio. Per D'Alema "il dialogo va ripreso, quella di Violante e' stata solo una scelta tecnica". Paissan, Verdi, "Governo e maggioranza non condividono quanto deciso da Violante". A questo punto, se nel Trifoglio dovesse persistere il no, approvare la legge sarebbe difficile e potrebbero essere necessari i voti di Rifondazione. *** ESTERI. LA CDU "LICENZIA" KOHL. Siamo alla resa dei conti nel partito tedesco. Alla fine di una drammatica e lunghissima riunione, l'attuale leader della CDU Schauble, cosi' si esprime verso il "Padre della Germania Unita" : "Kohl deve sospendere la sua carica di presidente del partito, crediamo che abbia mancato ai suoi doveri continuando a negare ogni contributo concreto alla soluzione della crisi del partito e al chiarimento delle violazioni".  

20 GENNAIO - E' MORTO BETTINO CRAXI. Un attacco cardiaco ha stroncato l'ex leader socialista nella sua villa di Hammamet. Craxi era stato operato per l'asportazione di un rene lo scorso 30 novembre a Tunisi. Negli ultimi giorni le sue condizioni parevano in miglioramento, ma oggi ecco l'improvviso decesso. Per la figlia Stefania "mio padre e' stato ucciso, ce lo hanno ammazzato. Negli ultimi sette anni hanno deciso di far fuori un uomo che per quarant'anni ha lavorato per l'Italia. Lo hanno mandato in esilio, ma in Italia non lo hanno voluto da vivo e non ci tornera' da morto, la Tunisia sara' la sua nuova patria". Inevitabilmente la morte riapre le mai sopite polemiche sulla giustizia e sull'era di Mani Pulite. Gli ex socialisti in coro "Craxi e' stato ucciso dall'odio politico". Per Boselli "muore un grande socialista, un grande uomo politico, un senso di colpa gravissima pesera' su tutti quelli che non hanno voluto comprendere il dramma di Craxi lontano dalla sua patria". Del Turco "non gli perdonarono di aver avuto ragione su moltissime cose". Margherita Boniver "la sua morte e' un macigno per la democrazia". ALTRI COMMENTI. Secondo Cossiga "se ne va un prestigioso leader del socialismo europeo", Pannella attacca "io fui il solo a difenderlo dal Parlamento degli inquisiti, Craxi fu un mio avversario, ma sempre leale. Poi lo hanno linciato, messo alla gogna, usato come capro espiatorio."  Solo una breve dichiarazione da parte di Berlusconi (legato a Craxi da una lunga e spesso discussa amicizia) "oggi e' il giorno del dolore", secondo Casini "i nemici di Craxi devono assumersi le loro responsabilita', Craxi era uno statista che non meritava marchi d'infamia". E nel centrodestra l'unico ad "uscire dal coro" e' Fini, secondo il quale "la morte e' una notizia dolorosa, ma io non modifico il mio parere: Craxi sbaglio' ad andarsene e a sottrarsi alla giustizia del suo paese". ED OGGI SOTTO ACCUSA SONO, OLTRE AL POOL DI MILANO, I DS; SONO LORO AD ESSERE ADDITATI COME I VERI "NEMICI" DI CRAXI. Ma anche da Botteghe Oscure giungono parole concilianti, senza riferimenti alle vicende giudiziarie dell'ex leader socialista. Per D'Alema "con Craxi ci furono momenti di scontro anche aspro, ma sempre nel riconoscimento della sua forte personalita' e rispettando il travaglio umano", poi si dice disposto "ad offrire i funerali di Stato". Violante parlando dinanzi alla Camera dice "troveremo il modo di ricordare una figura di Presidente del Consiglio che fu certo controversa, ma che ebbe pure molti meriti". In serata poi interviene Ciampi "Craxi contribui' a difendere l'Occidente e la pace, ebbe un ruolo centrale nella politica italiana". IL COMMENTO DEL POOL DI MILANO. D'Ambrosio "quanto avvenuto ci rattrista, ma non possiamo rimproverarci niente, adesso faranno chissa' quante speculazioni, ma noi ci comportammo come avremmo fatto con chiunque. E le nostre accuse hanno poi trovato conferma nelle sentenze. Craxi ha sempre negato l'esistenza di conti esteri, ma oltre alle prove che abbiamo prodotto, voglio ricordare quanto di recente dichiarato, e mai smentito da nessuno, da Maurizio Raggio [stretto "amico" di Craxi] che ha detto di aver speso miliardi a titolo personale prelevati dai conti esteri, quindi non c'era solo il finanziamento illecito ai partiti". Craxi aveva due condanne definitive per il caso ENI-SAI e la metro' milanese (che gli impedirono di tornare in Italia a novembre) e altri sei procedimenti aperti. 

21 GENNAIO - OGGI A TUNISI I FUNERALI DI CRAXI. La figlia "la rappresentanza del Governo farebbe meglio a stare a casa", Bobo Craxi piu' cauto "vengano pure,ma stiano un passo indietro". Intanto alla Camera Craxi e' stato ufficialmente ricordato con i discorsi di Violante, D'Alema e,a nome dei socialisti, Boselli . E proprio Boselli accende la polemica "e' una morte che macchia l'Italia, Craxi era un vero riformista e liberale", poi elenca quelli che a suo dire furono i meriti di Craxi "da Sigonella, al Concordato, alla lotta all'inflazione, alla vicenda degli euromissili, Craxi ha poi ammesso anche i suoi errori, ma non per questo andava trattato come un criminale, e poi se davvero era un criminale, perche' oggi gli avete pure offerto i funerali di Stato?". E partono applausi da tutte le parti del Parlmento, solo Rifondazione compatta non batte le mani. Violante poi, pur con pacatezza, chiede "di non scindere la storia appropriandosene solo di una parte. Ricordare un uomo come Craxi e' difficile, proprio perche' non si puo' calare il sipario sul suo passato, ne' ignorare le condanne e la scelta di sottrarsi al giudizio". Per D'Alema "la storia giudichera' grandezza ed errori di Craxi". Ed oggi alla Camera, per assistere alla commemorazione del loro vecchio mentore, si sono riviste le faccie dei protagonisti degli anni ruggenti del socialismo craxiano: da De Michelis, a Giusy LaGanga, a Rino Formica a Gennaro Acquaviva. Da tutti giungono parole di fuoco "per l'ipocrisia dei DS, per quelle lodi surreali fatte da chi volle rovinare Craxi" . "D'Alema si vergogni" dice De Michelis. 
*** SPUNTA L'ULTIMO MEMORIALE DI CRAXI. Pillitteri, ex sindaco di Milano e cognato di Craxi, rende noto un documento che lo stesso Craxi gli ha inviato 4 giorni prima di morire. In quelle pagine l'ex leader socialista ribadisce che tutti parteciparono ai finanziamenti illeciti, PCI per primo, ma nessuno volle indagare a 360�. Poi aggiunge "tutti sapevano ma ipocritamente hanno fatto finta di niente, Napolitano, Mancino, Spadolini, Scalfaro non erano certo digiuni in materia di finanziamenti, e tutti i Presidenti della Repubblica degli ultimi 20 anni vivevano sulla Luna?". Craxi poi non fa alcun riferimento alle accuse di suoi presunti conti esteri. 

22 GENNAIO - GOVERNO CONTESTATO AI FUNERALI DI CRAXI. Il figlio Bobo "caro papa' hanno ucciso te , ma non uccideranno la verita'". Al termine delle esequie, alle quali hanno assistito oltre 2000 persone venute dall'Italia, Dini e Minniti, quali rappresentanti del Governo, sono stati fatti oggeto di lancio di monetine [vendetta postuma del Raphael?] e di insulti. "Vergogna assassini" e' stato gridato e poi sono comparsi cartelli con scritto "D'Alema boia". E gli animi si sono riscaldati in maniera particolare dopo che nella mattina e' giunta la notizia che a Pillitteri non sarebbe stato concesso di recarsi al funerale. Borrelli spiega " ci spiace, ma lo dice la legge, Pillitteri deve scontare una pena residua di due anni, pena che e' stata sospesa, ma che preclude il rilascio del passaporto". E a Tunisi si e' visto un Berlusconi in lacrime attaccare la sinistra "mi sarebbe piaciuto che tutti quelli che hanno demonizzato Craxi avessero avuto il pudore di tacere". E Cossiga, che non ha commentato il "memoriale di Craxi" , "adesso gli si riconoscano i meriti, il Governo la finisca con questa sua pietosa farsa del dolore". Da Palazzo Chigi intanto si precisa "la delegazione del Governo e' giunta a Tunisi solo quando ha saputo di non essere sgradita". Oggi poi rilascia una breve dichiarazione anche quello che e' considerato il nemico per antonomasia di Craxi, ovvero Di Pietro "non ho voluto parlare, perche' so che saro' strumentalizzato, quello che ho da dire e' nelle carte processuali, per me parlano loro". 

23 GENNAIO - BERLUSCONI "SERVE UN FRONTE COMUNE CONTRO LA SINISTRA". Dal palco del congresso del CCD a Fiuggi, il leader del Polo rivolge "un appello a quelle forze politiche non eredi del totalitarismo". "La vicenda di Craxi", dice "ha dimostrato quelli che sono i mezzi della sinistra: la menzogna, la criminalizzazione dell'avversario fino alla sua eliminazione. Oggi e' percio' il momento della concretezza e della liberta', e' l'ora del fronte comune delle forze democratiche". Destinatari del messaggio a quanto pare sono la Lega, il Trifoglio, PPI e parte dei Democratici. Cossiga, pure lui intervenuto a Fiuggi, fa poi capire che la sua esperienza con D'Alema volge al termine e accoglie l'invito del Cavaliere [quello che un anno fa circa era "un pericolo per la democrazia"] "le pregiudiziali verso Berlusconi sono cadute , con FI il dialogo e' riaperto". Ed in questo clima anche Bossi chiude definitivamente gli anni delle offese col Polo "nel 94 sbagliai tutto con Berlusconi" dice il leader del Carroccio "lo giudicai vittima dei poteri forti, ma non era cosi', oggi siamo diventati entrambi piu' vecchi, ma pure piu' saggi". Boselli cosi' commenta l'invito di Berlusconi "di certo la morte di Craxi pesera' sempre sui DS, oggi e' forse difficile allearsi col Polo, ma se davvero Berlusconi rompesse con AN tutto cambierebbe, allora si che potremmo parlare". Cosi' Fini, fiutata l'aria "da grande centro con la destra che ritorna ai margini" afferma "certo e' giusto che si allarghi il Polo ma con le dovute attenzioni, nel Polo ci devono essere valori e programmi da tutti condivisi, per questo, per fare un esempio, credo che dare credito a chi ancora parla di Padania abbia poco senso" 
*** LE REAZIONI DELLA MAGGIORANZA ALLE PAROLE DI BERLUSCONI. D'Alema "siamo davanti ad un appello inquietante, fatto da un uomo che e' rimasto al 48, nemmeno quando c'era Stalin si sono sentiti certi toni. Berlusconi usa l'anticomunismo come arma elettorale, cio' testimonia quale isolamento vi sarebbe per l'Italia se simili forze reazionarie prendessero il potere". Veltroni "le parole di Berlusconi sono grottesche". Ed anche nel PPI si mostra scetticismo "ma quale fronte? Non creiamo caricature della realta', siamo nel 2000 non nel 48".
 

24 GENNAIO -  FINI "ATTENTO SILVIO, SNATURI IL POLO". Il leader di AN mostra di non aver gradito l'appello di Berlusconi "per un fronte moderato". "Allargare il Polo e' giusto " ribadisce Fini "ma se lo snaturiamo perderemo, il centrodestra deve conservare la sua carica innovativa, la sua alternativa al consociativismo, se si da l'impressione di rimettere in sella il vecchio sistema ricordiamoci che non sara' AN, come qualcuno dice, a finire isolata, ma sara' il Polo che finira' per perdere, attenzione a credere che per battere la sinistra basti sommare i voti di tutti quelli pronti a venire nel Polo". Ma Cossiga insiste "diamo vita a un nuovo centro contro D'Alema, uniamoci: noi, i popolari, la Lega il CCD tutto il Trifoglio e naturalmente Forza Italia", ed AN? "Bhe' "risponde Cossiga "se il rapporto di Fini col Polo dovesse rompersi allora davvero potremmo sposarci sul serio con Berlusconi, se cosi' non fosse potremmo pensare ad una desistenza". Intanto Bossi torna a ripetere "con Berlusconi avvieremo il cambiamento, metteremo al potere le piccole e medie imprese e scalzeremo i poteri forti", e a chi gli chiede conto dei 6 anni di insulti col Cavaliere risponde "erano solo delle incomprensioni, io credevo che fosse arrivato in politica solo per rappresentare la Real Casa [verosimilmente Agnelli e i cosiddetti "poteri forti"], oggi ho capito che non e' cosi'". BOSELLI  pero' oggi frena l'invito di Berlusconi "un socialista non puo' fare fronti comuni contro la sinistra, non vorrei che l'idea del fronte fosse una bolla di sapone, vorrei che i DS pero' capissero che nella coalizione corpi estranei non siamo noi, ma persone come Di Pietro". 
*** SOFRI. OGGI LA SENTENZA PER IL PROCESSO DI REVISIONE Dopo tre mesi di dibattimento e sei giorni di camera di consiglio i giudici della quarta sezione della Corte d'Appello di Mestre emetteranno il verdetto; si sapra' se le nuove prove portate dalla difesa dei tre imputati saranno state accolte. Sofri "sono pessimista, come potrei non esserlo dopo 12 anni di calvario?". Quella di oggi sara' la sentenza numero 8 sul caso dell'omicido Calabresi. 

25 GENNAIO - PROCESSO SOFRI. NUOVO VERDETTO DI COLPEVOLEZZA. I tre ex LC devono ritornare in carcere. (Bompressi e Pietrostefani sono pero' irreperibili). La Corte d'Appello di Mestre ha rigettato il ricorso e ha disposto la nuova incarcerazione di Sofri, Bompressi e Pietrostefani; dovranno continuare a scontare la pena di 22 anni di reclusione. Le nuove prove portate dalla difesa e le testimonianze che avrebbero dovuto smentire la "confessione" del pentito Marino non sono state ritenute sufficienti. Per i tre adesso resta l'ultima speranza di un ricorso in Cassazione. Sofri e' gia' stato portato nel carcere Don Bosco di Pisa, mentre Bompressi e Pietrostefani non sono stati trovati nelle loro abitazioni e sono ufficialmente "latitanti". Sofri dice "non mi arrendero', i giudici non hanno voluto sconfessare quella magistratura che aveva impegnato le sue energie contro di noi", poi rivela "solo coi giudici in Camera di Consiglio l'avvocato di Marino ha rivelato che Bertone [ex senatore PCI al quale Marino avrebbe confessato la dinamica dell'omicidio prima di consegnarsi alle autorita'] rivelo' tutto ai vertici del PCI. Chiedo percio' a persone come Violante di parlare, voglio sapere se furono loro a riferire tutto ai carabinieri, se sanno la verita' sul pentimento di Marino la dicano". Ma l'ex segretario del PCI, Natta afferma " Bertone non rivelo' nulla ai vertici del PCI". Intanto oggi Veltroni si dice "triste, rispetto la sentenza anche se mi sconcerta". Secondo Giuliano Ferrara "siamo alla tragedia della giustizia italiana, si condanna qualcuno solo in base alle parole di una sola persona, senza alcun riscontro". Mentre per AN "e' eversivo contestare la sentenza, la Lobby che ha protetto Sofri oggi taccia".
***POLITICA. LA LEGA A BERLUSCONI "COSSIGA NON LO VOGLIAMO". Maroni "noi siamo disponibili anche a cambiare nome ai gruppi parlamentari, a togliere la parole indipendenza , ma il Polo sappia che non possiamo accordarci con Cossiga. Lui vuole fare un fronte col peggior centrismo, tirare fuori dalla naftalina i craxiani e gli ex DC, ma questo a noi non interessa". 
*** ESTERI. LA CDU GRAZIA KOHL. La direzione del partito ha deciso di non trascinare in tribunale il suo leader storico affinche' riveli i nomi dei finanziatori occulti, e al termine di una riunione durata 7 ore si e' esclusa "qualunque azione legale contro Helmut Kohl da parte del partito, pagheremo le eventuali multe per i fondi neri". Multe che pero' potrebbero portare la CDU alla bancarotta.

26 GENNAIO - PAR CONDICIO , SI RIACCENDE LO SCONTRO. La legge che vieta gli spot a pagamento nelle tv nazionali durante la campagna elettorale giunge in aula in un clima molto teso. Il Trifoglio, sul cui voto contrario aveva sperato il Polo, annuncia che "si asterra'" (in Ottobre al Senato aveva votato a favore cosi' come la Lega che invece oggi annuncia il suo voto contrario), e la maggioranza incassato anche il si di Rifondazione ha sufficienti numeri per far approvare il provvedimento.  Forza Italia decide allora di manifestare davanti a Montecitorio , BERLUSCONI improvvisando un comizio davanti ai suoi fans dice "siamo oramai allo stalinismo, ora la patente di regime se la sono dati da soli" e aggiunge "la sinistra ha paura, non a caso ho sotto mano un sondaggio che da' FI al 36% e il Polo oltre il 50". Giulietti, responsabile comunicazione DS, "non scherziamo, l'Italia si sta solo adeguando alle norme europee, piuttosto la cosa piu' curiosa e' vedere la Lega che oggi vota contro dopo che in Ottobre ci accusava di essere stati fin troppo blandi contro Berlusconi". 
*** E SEMPRE OGGI ALLA CAMERA NASCE LA COMMISSIONE DI INCHIESTA SU TANGENTOPOLI. E' passato un emendamento che "vieta agli inquisiti e agli ex magistrati di far parte di tale Commissione", cio' chiude chiaramente le porte a Di Pietro. E il senatore attacca "sapevano benissimo che comunque avrei scelto io di non far parte della Commissione, quell'emendamento vuole solo gettare fumo negli occhi degli Italiani. Ma vedrete che ricostruiro' i fatti di Tangentopoli con tutte le carte specie con quelle che molti per malafede hanno voluto ignorare. I giudici non hanno nulla da nascondere, faro' i nomi di quelli che prima hanno accusato Craxi e oggi lo difendono insultando chi come me ha sempre fatto il proprio dovere". 
***ESTERI USA. PARTE DALL'IOWA LA LUNGA CORSA PER LE PRESIDENZIALI DI NOVEMBRE Coi cosiddetti CAUCUS (assemble di partito) nel piccolo stato del Mid West si e' ufficialmente aperta la stagione elettorale americana. Per i Democratici l'attuale vicepresidente Al Gore ha stravinto sul suo avversario nel partito Bradley, mentre maggiori difficolta' ha trovato Bush jr. per battere i suoi avversari per la nomination repubblicana, ottenendo solo la maggioranza relativa. Ma le vere e proprie primarie cominceranno tra una settimana nel New Hampshire. 

27 GENNAIO - PAR CONDICIO. SCONTRO FRONTALE. Constatato che la maggioranza ha i numeri per far approvare la legge, Berlusconi si scatena: davanti a Montecitorio da due giorni un presidio di militanti di FI sta manifestando contro "una legge liberticida e stalinista", "io" dice Berlusconi "con la sinistra non parlero' mai piu', prima hanno occupato la RAI, ora ci vietano di comunicare", per La Loggia "ormai siamo di fronte ad un colpo di stato". Ed a scaldare ancora di piu' gli animi scoppia il caso-Castagnetti. Il segretario del PPI denuncia "fuori da Montecitorio i militanti di FI, quelli che si dicono moderati, mi hanno circondato, fatto oggetto di insulti e di lancio di monetine". Da FI si risponde (a caldo) "ma quali monetine!, sono stati solo innocenti sfotto'", poi URBANI (FI) durante il dibattito in aula sull'approvazione della Par Condicio chiede di intervenire e accusa "ma vi indignate se cittadini inermi vi lanciano monetine? Ringraziate il cielo che siano solo monetine, voi scherzate col fuoco, capito? voi scherzate col fuoco". Violante invita subito alla moderazione "per favore rendiamoci conto che quello che diciamo in aula ha conseguenze su cio' che accade fuori, cerchiamo di capire che la nostra responsabilita' e' pesante". Per Mussi (DS) "quello che dice Urbani e' gravissimo e irresponsabile, se questi sono i moderati gli estremisti allora che fanno?". Risponde Berlusconi "e' la solita montatura, macche' monetine; abbiamo un filmato che dimostra che non e' successo niente di tutto questo, la sinistra cerca ogni pretesto per screditarci. Le cose gravi sono ben altre, in Italia c'e' una maggioranza che ha un leader, D'Alema, che a me fa venire in mente Mussolini. Un esempio? Guardate come sta cercando di convincere tutti gli alleati a votare si al referendum elettorale". Al che lo stesso D'Alema, in visita a Stoccolma, dice "il clima in Italia comincia a preoccuparmi, Berlusconi mi chiama Mussolini e mi hanno detto che fuori da Montecitorio ci sono militanti di FI con cartelli con scritto: D'Alema sei come Hitler, io credo che oltre agli spot anche le parole necessitino di regole". Nei TG della sera poi va in onda il filmato (girato da FI) su quanto avvenuto a Castagnetti; nelle immagini mandate in onda non si vedono lanci di monetine, Castagnetti viene circondato dalle bandiere di FI e sparisce dall'immagine. Il segretario del PPI commenta "come previsto FI fa vedere solo cio' che vuole, le monetine le ho ricevute eccome, ma questa e' la vera faccia dei presunti moderati del Polo, basti pensare a quello che ha detto Urbani". Infine e' lo stesso Urbani a provare a smorzare la polemica "e' vero in aula ho usato una frase infelice ed ambigua"

28 GENNAIO - PAR CONDICIO. Slitta il voto; il Polo ha presentato una marea di emendamenti per ritardare l'approvazione della legge. E fa sempre discutere il caso-Castagnetti; per il segretario del PPI "e' incredibile che nemmeno mi si sia chiesto scusa, io non voglio enfatizzare l'accaduto, ma non posso accettare che si dica che non e' successo niente". Il Forzista Tajani risponde "Castagnetti e' deliberatamente passato fra i nostri militanti per provocarli", e Casini prova a fare da "pompiere" "per favore anche nel Polo cerchiamo di abbassare i toni, altrimenti facciamo il gioco della maggioranza che ci vuole dipingere come estremisti". 
*** DA OGGI E' DEFINITIVO IL PATTO POLO-LEGA PER LE REGIONALI. Bossi "ho finito di convincere tutti i duri della base, ora non ci sono piu' dubbi, l'accordo col Polo e' ufficiale, per D'Alema al nord saranno tempi duri". E mentre FI auspica che l'intesa vada oltre le regionali e si ripeta alle prossime politiche, AN esprime ancora cautela "l'eventualita' di un'intesa con Bossi deve essere discussa regione per regione, e accordi nazionali non esistono". Duri gli ex leghisti; per Comino "oggi Bossi ha ufficialmente svenduto la Padania per un piatto di lenticchie", Comencini "e' un accordo che serve a Bossi per coprire i suoi due fallimenti : quello economico e quello politico". 
*** ECONOMIA. ALLARME INFLAZIONE. Secondo i prezzi delle citta' campione anche in Gennaio non si e' arrestata la crescita dell'inflazione, arrivata a quota 2,2%. Era dall'Aprile 1997 che non si arrivava ad un livello cosi' alto. ESTERI. 
*** AUSTRIA. HAIDER FARA' PARTE DEL NUOVO GOVERNO Dopo quasi 4 mesi di consultazioni si avvia ad una risoluzione choc lo stallo politico che si era creato a Vienna dopo le elezioni dell'ottobre che avevano visto l'affermazione del partito di estrema destra di Haider. Il Partito del leader nazionalista fara' parte del Governo; l'ex cancelliere Klima "mi arrendo, ho cercato a tutti i costi una soluzione per poter governare senza i populisti di Haider; non e' stato possibile, si va verso una soluzione nociva per l'Austria". A questo punto il Presidente austriaco Klestil aprira' consultazioni ufficiali con Haider; pare certa una alleanza Popolari-nazionalisti. 

29 GENNAIO - BERLUSCONI "D'ALEMA FAI RITIRARE LA PAR CONDICIO". "Sei ancora in tempo a fermare quella legge liberticida " dice il leader del Polo "ma se invece deciderete di approvarla sappiate che dopo un confronto in Parlamento sara' impraticabile, anzi diventera' impossibile". D'Alema risponde "io ho sempre cercato la pacificazione, ora pero' mi chiedo se sia possibile; ma non dovrebbe essere lo stesso Berlusconi vista la sua posizione dominante sui mezzi di comunicazione a proporre leggi come la Par Condicio? Almeno per fugare i sospetti!. Ma vi rendete conto: noi proponiamo una legge ancora piu' benevola di quella che esiste nella Spagna di Aznar e mi devo sentire paragonato a Hitler e Mussolini". E MUSSI  (usando parole che Maroni pronuncio' in Ottobre) ironizza "se Berlusconi non avesse le Tv si sgonfierebbe, la sua e' una politica fiction, che non si basa sugli uomini o programmi, ma sulla realta' virtuale"[sono appunto dichiarazioni che Maroni rilascio' in un'intervista sulla Padania in ottobre]. Da FI si risponde con durezza "Mussi dice le solite facezie panzane e bugie", e Mussi sarcastico "puo' darsi siano facezie, peccato pero' che le abbia pronunciate pochi mesi fa il vostro nuovo alleato Maroni". 
*** INTANTO PROPRIO LE ALLEANZE FANNO DISCUTERE IL POLO. Fini "ripeto che accordi nazionali con la Lega non esistono, decideranno le segreterie locali, piuttosto nel Polo cerchiamo di fare attenzione agli spifferi da Prima Repubblica". Il riferimento e' alle recenti aperture di Cossiga a Berlusconi "Cossiga ha nostalgia del pentapartito, ma un Polo che ritorna al passato e' perdente, ripeto non vorrei che la morte di Craxi porti con se nostalgie della Prima Repubblica". Cossiga replica con stizza "io non ho mai chiamato Fini fascista, io anzi lo rispetto, ma da lui non accetto lezioni". 
*** ESTERI. ALLARME HAIDER. Schroder commenta i recenti sviluppi della politica austriaca "Haider al governo e' un rischio per la stabilita' dell'Europa", e il Governo belga fa sapere che "bisogna che l'UE faccia qualcosa per impedire che al potere vada un simile populista".  Al che lo stesso Haider risponde attaccando "vedrete che faremo vergognare quelli che ci osteggiano". 
*** ECONOMIA EURO IN PICCHIATA TRAVOLTO DAL DOLLARO. Dall'anno scorso la moneta europea ha perso il 16,5%. Oggi tocca un nuovo minimo: la rilevazione indicativa di Bankitalia lo ha fissato a quota 0,9848 contro 1 dollaro. 

30 GENNAIO - COSSIGA "AGITA" IL POLO. Dalla tribuna del congresso repubblicano l'ex Presidente afferma "se Berlusconi e Fini litigano e' proprio un bene. Se poi lo fanno per merito nostro [del Trifoglio] e' ancora meglio, vedete io Fini lo rispetto, ho contribuito a sdoganare il suo partito ma le mie radici storiche sono altrove, io non rivoglio la DC ma un gruppo liberaldemocratico di centro". FINI allora cosi' si rivolge agli alleati "Lo vedete che il solo scopo di Cossiga e' dividere il centrodestra?" poi ritorna sull'alleanza con Bossi "io non staro' mai con chi offende la patria; oggi Bossi dice di essersi pentito ? Bene, ma io dei pentiti diffido sempre, intanto cominci a cambiare nome ai suoi gruppi parlamentari, se non lo fa e Berlusconi segue ancora Bossi AN potrebbe davvero andare da sola". Urbani , FI, risponde a Fini "attento Gianfranco che cosi' ti emargini da solo, nessuno vi vuole fuori dal Polo, ma dobbiamo prepararci a vincere le prossime elezioni e non quelle del 2020". 
*** ESTERI. CHIRAC "HAIDER VA FERMATO". "Predo ufficialmente posizione a nome della Francia " dice Chirac "su quanto sta avvenendo in Austria, noi non vogliamo ingerirci negli affari di un paese membro, ma dobbiamo far capire a Vienna quali saranno le conseguenze di un'entrata di Haider al governo, l'Austria finira' con l'isolarsi". E' un appello di rilievo considerando che Chirac e' un conservatore e non sospettabile percio' di far parte di "quella sinistra che non vuole perdere il potere" come la definisce Haider. E Chirac ha anche ben presente il timore di una nuova ricrescita dell'estrema destra di Le Pen sull'onda del successo di Haider.  

31 GENNAIO - FINI E CASINI "ULTIMATUM" A BOSSI. "Se la Lega non e' piu' secessionista" dice Fini "lo dimostri sul serio e cambi immediatamente il nome del suo gruppo parlamentare "Lega nord per l'indipendenza della Padania". E stavolta anche Casini si trova d'accordo "dal cambio del nome non si prescinde ed inoltre e' bene chiarire che il dialogo con la Lega c'e' sui temi del federalismo, l'unita' nazionale non si tocca". Bossi "non capisco tutta questa enfasi che viene posta sul cambio del nostro nome, comunque lo abbiamo gia' detto se volete lo cambieremo". Intanto Martinazzoli, candidato del centrosinistra in Lombardia, definisce l'intesa Lega Polo "un accordo mercantile, fatto da persone che credono che in politica valgano i calcoli quantitativi". 
**** ESTERI. HAIDER "NESSUNO MI DIA LEZIONI". E' durissima la reazione del leader nazionalista austriaco alle parole di Chirac "il Presidente francese e' solo un politico che nella sua vita ha fallito tutto quello che c'era da fallire " e poi rivolto all'esecutivo belga che aveva chiesto l'intervento dell'UE per impedire che Haider andasse al governo dice (testuale) "il Belgio con quel governo di corrotti pensi ai suoi problemi coi pedofili che ci sono nel loro paese". 
*** ECONOMIA. ANCHE L'EUROPA HA IL SUO GIGANTE IN INTERNET Il leader inglese dei telefonini Vodafone-Airtouch si accorda col gruppo francese Vivendi, insieme creeranno una societa' (la MAP), che dara' vita al maggior portale per internet d'Europa (con una potenzialita' di oltre cento milioni di clienti). "Saremo piu' forti di Yahoo" dicono i protagonisti dell'accordo. E' un'intesa destinata ad avere sviluppi ancora maggiori se andra' in porto la maxi OPA lanciata mesi fa dalla Vodafone contro la tedesca Mannesman. "Questo accordo con Vivendi " dice il presidente di Vodafone , Gent "rafforzera' l'interesse degli azionisti Mannesman ad aderire alla nostra offerta".

SOMMARIO

1 - il temuto 'Millennium bug' fa flop. Quasi tutto funziona senza problemi e i danni sono limitati.
1 - i morti per i botti di Capodanno 2000 sono tre.
1 - Giubileo: il Papa apre la terza porta santa delle basiliche romane, quella di S. Maria Maggiore.
9 - muore l'architetto Bruno Zevi, 80 anni.
13 - comincia il primo congresso dei Ds. Il 15 Veltroni e' confermato segretario.
15 - Berlusconi per un 'fronte comune per il federalismo'. Il 18 Bossi dice che la Lega e' disponibile a dare il suo contributo
ad un ''governo dei produttori'' con il Polo.
15 - a Perugia nascono sei gemelli. Due giorni dopo, altri cinque nascono ad Avellino.
19 - ad Hammamet, in Tunisia, muore Bettino Craxi.
20 - Protezione Civile nella bufera per gli arresti nell' indagine sulla gestione della Missione Arcobaleno.
23 - i Verdi eleggono presidente Grazia Francescato.
24 - muore il prof. Massimo Severo Giannini, 84 anni.
24 - omicidio Calabresi: confermata la condanna per Adriano Sofri, Ovidio Bompressi e Giorgio Pietrostefani.
26 - l'euro scende per la prima volta sotto la parita' con il dollaro (0,997) e risale a 1,004 dollari.
31 - il dollaro Usa sfonda quota 2000 lire.

DAL MONDO

3 - CROAZIA: elezioni; vittoria dei sei partiti d'opposizione e sconfitta dell'Hdz. Il 7 febbraio Mesic e' eletto presidente.
12 - OCALAN: su richiesta della Corte europea il governo turco sospende l'esecuzione della condanna a morte contro Ocalan.
15 - JUGOSLAVIA: ucciso il comandante Arkan, capo delle 'Tigri'. Il 7 febbraio un altro delitto eccellente, ucciso il
ministro della difesa Bulatovic.
16 - CILE: il socialista Ricardo Lagos e' eletto presidente.
18 - GERMANIA: scandalo dei fondi neri nella Cdu, Helmut Kohl si dimette dalla carica di presidente onorario del partito.
21 - ECUADOR: migliaia di indios, cui si uniscono militari ribelli, occupano il Parlamento e dichiarano deposto il presidente Mahuad. Il 22 il vicepresidente Noboa assume il potere. Il 24 gli indios pongono fine alle proteste.
21 - SPAGNA: a Madrid, un'autobomba uccide un colonnello. E' il primo attentato dell'Eta dopo la fine della tregua. Durante l'anno saranno 22 le vittime dell'Eta.
29 - DAVOS: al World Economic Forum di Davos (Svizzera) il 'popolo di Seattle' manifesta contro la globalizzazione.
30 - COSTA D'AVORIO: un airbus della Kenya Airways con 179 a bordo precipita nell'Atlantico poco dopo il decollo da Abidjan. Salve dieci persone. E' il piu' grave incidente aereo dell'anno.

SPORT

2 - VELA: in Nuova Zelanda, cominciano le semifinali della 'Louis Vuitton Cup' per qualificare lo sfidante per la Coppa America. Luna Rossa vince la prima regata.
4 - CALCIO: Maradona ricoverato in una clinica di Punta del Este (Uruguay) per una overdose di cocaina.
5 - CALCIO: Maurizio Ganz segna il primo gol di A del 2000.
6 - CALCIO: per la prima volta dalla rivoluzione islamica del 1979, la nazionale dell' Iran gioca negli Usa.
13 - VELA: nell' ultima regata di semifinale Luna Rossa batte Nippon e si qualifica per la finale.
16 - CALCIO: Juventus campione d'inverno davanti a Lazio, Parma e Roma.
26 - VELA: Luna Rossa batte AmericaOne nella prima delle regate di finale della 'Louis Vuitton Cup'.
29 - BASKET: la Benetton Treviso vince la Coppa Italia battendo la Kinder Bologna.
30 - CICLOCROSS: l'olandese Richard Groenendaal e' il nuovo campione del mondo di ciclocross.
30 - IPPICA: Generale du Pommeau vince il Grand Prix d'Amerique di trotto. L'italiano Varenne si piazza terzo.
31 - FOOTBALL USA: i 'St. Louis Rams' vincono il Super Bowl, battendo per 23 a 16 i 'Tennessee Titans'.

FINE MESE GENNAIO 2000

CONTINUA MESE FEBBRAIO 2000 >