ANNO 1991 (Pagine in costruzione) MESE DI GENNAIO

 

1� GENNAIO - Nel messaggio di Capodanno il Papa parla ancora di pace e ammonisce la guerra.
Bush lancia "l'ultima iniziativa" per evitarla. Ma Saddam insiste: "La conquista del Kuwait � un fatto compiuto". Respinge il 12 il piano dell'Onu, incita i suoi alla "guerra santa", "Madre di tutte le battaglie" e sfida tutti  con  "Siamo pronti". 
Forte apprensione anche in Italia per gli obiettivi strategici militari e industriali che potrebbero essere presi di mira da terroristi iracheni. Oltre 28.000 soldati sono mobilitati per la protezione.

12 GENNAIO, SABATO - I "Venti di Guerra" in Italia fanno svuotare in pochi giorni i Supermercati con una irrazionale pazza corsa agli acquisti di generi alimentari.  Irrazionale perch� gli acquisti sono tutti orientati verso prodotti a forte deperibilit� (ma anche di basso costo) come la pasta, riso, legumi, zucchero, olio, biscotti, marmellate, sacchi di patate ecc. Un anacronistico clima Anni 1914 , Anni 1939, con la solita irrazionale  psicosi; considerando la tipologia dei prodotti  accaparrati, questa follia collettiva  fa emergere  indubbiamente il travaglio  pi� ancestrale; la paura della  fame.
Tanto ostentato benessere, tanta sicurezza di s�, poi  per garantire queste certezze si ricorre al possesso di banalissimi chili di pasta nella dispensa e a qualche sacco di patate (che schizzano sul mercato dalle 200 lire al chilo alle 800-1000.
Le industrie alimentari svuotano letteralmente i magazzini e lavorano a ciclo continuo 24 ore.
Si mobilita la Finanza per le speculazioni. Per i rifornimenti dei negozi sono aboliti i divieti per la circolazione dei Tir alla domenica. E' una buona idea che però peggiora la situazione. Crea allarmismo e la corsa all'accaparramento.

LUNEDI 14 c'� l'assalto. Gli scaffali dei supermercati sono svuotati in poche ore. Cose dell'altro mondo. Da Terzo Mondo! Nel Nuovo Mondo invece....si acquista altro...
MARTEDI 15 e MERCOLEDI 16 a Wall Street la Borsa ha un impressionante rialzo, e chi se ne intende, afferma che l'ora fatidica � vicina.

Ed ecco arrivare l'ora X - ore 0.30- di GIOVEDI 17 GENNAIO 
"New York, 17 gennaio - Le sirene d'allarme stanno suonando a Baghdad e la contraerea � entrata in azione nella capitale, a quanto riferisce la Cnn" (Comun. Ansa, ore 00,47).
"L'operazione "Deserto Storm" � cominciata alle ore 19.00 di New York - ha detto il portavoce della Casa Bianca Fitzwater- il quale ha annunciato che le forze dell'operazione hanno cominciato ad attaccare obiettivi nel Kuwait e in Iraq" (Ib. ore 01,31)

"Washington - La guerra � cominciata secondo il copione atteso: con il lancio di missili Cruise da navi da guerra americane che pattugliano le acque del Golfo Persico" (Ib. ore 03.03).

"Fonti del Pentagono hanno detto che l'aviazione militare irachena � stata "decimata" nelle prime ore di guerra ed � stata distrutta la Guardia repubblicana di Saddam Hussein" (Ib ore 05,05).

Chi era davanti agli schermi in queste ore notturne si � "goduto"  lo "spettacolo" molto simile alla festa dei fuochi artificiali di Piedigrotta a Napoli.

"Tempesta nel deserto si � svolta in un modo che non avrebbe potuto essere migliore". scrive   Paolo Mieli su La Stampa, 18 gennaio.  
Gli fa eco Mario Ciriello sempre sullo stesso giornale "l'offensiva si � aperta con una travolgente ouverture wagneriana con la conquista dei cieli...".
Sull'inopportuna ondata pacifista, su Il Giornale, del 19 troviamo invece  Giampiero Mughini "Cari intellettuali pacifisti della Sinistra comunista e paracomunista, correte davvero il rischio di essere desolanti: per quanto siete prevedibili e stucchevoli nei modi in cui ragionate di pace".

Era dall' agosto scorso che c'erano queste polemiche, aumentate poi a novembre quando fu dato dall'Onu l'Ultimatum all'Irak, diventate roventi quando iniziarono a partire i primi contingenti a fine dicembre.

Le cose il giorno 18 GENNAIO si complicano. La guerra si sta allargando e in pi� c'� un bel  "flop" italiano. Saddam risponde all'attacco, attaccando a sua volta Israele con l’intenzione di coinvolgerlo nella guerra.
"Tel Aviv, 18 gennaio - Un allarme anti-aereo � stato seguito da violente esplosioni a Tel Aviv. Alle ore 01.05 le sirene hanno suonato anche a Gerusalemme" - "Almeno otto missili "scud" sono stati lanciati dall'Iraq contro il territorio israeliano. Due avrebbero colpito quartieri popolari di Tel Aviv. Uno avrebbe raggiunto Haifa, mentre altri due obiettivi non ancora identificati" ." La radio locale ha detto che c'� un attacco missilistico"(Ib ore 02,29) 

Gli Stati Uniti inviano in Israele alcune batterie di missili terra-aria Patriot, con lo scopo di intercettare in volo gli Scud iracheni. Israele vive comunque giorni da incubo.

18 - 19 - 20 - TV arroventate. C'� la gara di chi descrive i particolari degli attacchi e la precisione dei missili. Imperversano sugli schermi italiani a tutte le ore i generali in pensione superstar. Il N. 1 � Caligaris, passa da uno studio all'altro, con bacchetta, cartina, sagomine e freccette (mancavano i soldatini di piombo). Ci illustra la grande potenza americana, gli straccioni iracheni, e fa previsioni di una guerra blitz, "sar� una vittoria lampo, senza neppure vittime, perch� gli aerei stanno facendo solo delle "operazioni chirurgiche" "operando come un laser". (Poi sapremo che sono morti 100.000 militari  e 20.000 civili).

"Roma 18 gennaio - Al termine di una missione notturna congiunta con le forze multinazionali, un velivolo "Tornado" dell'aeronautica italiana non � rientrato alla base. Lo rende noto un comunicato, nel quale si precisa che al momento non si hanno notizie dell'equipaggio, costituito dal maggiore Giammarco BELLINI e dal capitano Maurizio COCCIOLONE" (Ib. ore 06,45)
"Fonti del comando aereo non escludono che i due ufficiali siano riusciti ad azionare gli eiettori, in questo caso sarebbero quasi certo prigionieri degli iracheni" (Ib. ore 20.23)

"Nicosia - 20 gennaio - Sette uomini, definiti piloti, sono stati mostrati stasera dalla tv irachena. Sono stati presentati di nazionalit� americana, italiana, britannica e saudita. Gli uomini apparivano preoccupati e alcuni presentavano escoriazioni al viso" (Ore 18,13)
"New York 21 gennaio - Ecco il testo in italiano delle dichiarazioni rilasciate ieri al tv irachena dal pilota italiano Maurizio Cocciolone, diffusa dalla Cnn: "Dica il suo grado, nome e nazionalit�. - Ok. Il mio nome � Maurizio Cocciolone e sono un capitano dell'aeronautica italiana. - Qual'era lo scopo della sua missione? - Attaccare un deposito di munizioni nell'Iraq meridionale. - Qual'� la sua opinione sulla guerra e l'aggressione all'Iraq? - La guerra � sempre una cattiva ragione...la guerra � una cosa brutta. - Ha un messaggio da mandare? - Penso che l'unico messaggio sarebbe dire ai miei dirigenti politici che risolvere una questione con la guerra � sempre da pazzi".
(Comun. Ansa,  21 gennaio, ore 00,27)

In Italia ci mancava solo pi� questo! Il giorno dopo Cocciolone oltre che su tutti gli schermi del mondo, � su tutti gli schermi italiani. Quel suo "My name is Maurizio Cocciolone"  sono cinque parole che gli italiani ascoltano ammutoliti e turbati; i pacifisti come gli interventisti. Si riaccendono le feroci polemiche dei primi (gli "ecco io lo dicevo" ovviamente si sprecano) . Il Paese si spacca un'altra volta in due, pi� di prima.

A parte i commenti, una ondata di scoramento in Italia c'�.  La prima missione degli italiani � iniziata  con un plateale  fallimento (8 aerei Tornado partiti, 7 tornati indietro perch� senza benzina, e  l'unico arrivato a destinazione abbattuto) e quel che pi� brucia � quello scoop di Saddam, cos� umiliante. Qualcuno gi� evoca la prima disastrosa uscita della flotta italiana nella prima settimana di guerra nel 1940, a Punta Stilo, oppure gli "aiuti intralci" forniti da Mussolini a Hitler, complicandogli fatalmente l'invasione alla Russia.

Nel "grande spettacolo",  per alcuni entusiasmante per altri angosciante, l'annunciatrice del Tg La Sorella si presenta sui teleschermi  in nero. La fanno subito cambiare d'abito perch� "non comunica ottimismo". Intanto si alzano pi� forti le ondate delle polemiche tra pacifisti e interventisti, i primi invocando l'obiezione di coscienza, i secondi li tacciano di codardia.

Si inserisce nella polemica il mondo cattolico. Ma i discorsi pacifisti del Papa sono ritenuti fuori luogo, una ingerenza, iniziano le prime lacerazioni nel partito cattolico, e si cerca in vari modi di rimediare. La  Cei si esprime: "Obiezione s�, diserzione no". I vescovi prendono insomma  le distanze dal  pacifismo militante, aderiscono ai sentimenti del papa, ma nello stesso tempo assolvono il governo per aver deciso di partecipare alla missione sul Golfo con soldati italiani e far rispettare la legge militare.

Ma si comincia ad avere dei dubbi come rispettarla. Si gioca sulle parole, gli americani la chiamano senza reticenze guerra (War � infatti su tutti gli schermi americani) mentre l'Italia ha coniato un nuovo vocabolo; la forza impegnata nel Golfo  � semplicemente una  "Polizia Internazionale". Motivo: in guerra la diserzione comporta  una pena molto pesante, e nell'ipotesi che si verificasse una situazione del genere chi firmerebbe le condanne? All'Italiana si risolve lo spinoso problema: non � una guerra ma una "missione congiunta". (Se non è zuppa, è pan bagnato).

23 - NORMAN SCHWARZKOPF  comandante della "Missione", e COLIN POWEL, capo di stato maggiore Usa, comunicano che in una settimana hanno compiuto 12.000 raid aerei con grande successo sugli obiettivi nemici, colpendo il 95% dei radar iracheni. (non parlano dei centomila morti irakeni, e rigorosa censura sui propri morti).

25 GENNAIO - Gli iracheni iniziano a incendiare i pozzi petroliferi  in Kuwait. Compresi gli oleodotti che sabotati riversano sul golfo Persico un fiume di petrolio causando una catastrofe ecologica. Le telecamere indugiano sui poveri immobilizzati cormorani ricoperti di catrame. La tenerezza, l'emotività di quelle scene dovrebbe portare l'acqua del mulino all'intervento legittimo.

26 GENNAIO - In Italia grandi manifestazione di pacifisti, in prima fila i cattolici, in seconda comunisti e verdi, che si prendono sarcastici commenti come quelli di Mughini gi� letto sopra in apertura, ma anche di peggio "Mitragliate i pacifisti con la raffica pi� bieca: sono complici di Saddam, ne avallano la violenza e oggettivamente (!) lo proteggono". (lo strilla L'Avanti); mentre da New York  CRAXI (sul suolo americano)  fa il falchissimo contro i "professionisti della disgrazia, colpevoli di un'inaccettabile predicazione pacifista e pacifoide". (un termine questo gi� usato da Mussolini).
 
27 GENNAIO - DOMENICA - Angelus del Papa in Vaticano, con altri appelli alla pace. Giornali e  Tv americane hanno censurato il discorso del Papa. In Italia sono stati perfino irriguardosi con certe vignette (in mutande come gli iracheni che si arrendono a Bush).

29 GENNAIO - Le pagine dei giornali stanno ancora vomitando fuoco contro i pacifisti ed ecco un'altra bufera. Una tempesta "dal mare"!  Polemiche e indignazione degli interventistai, per le affermazioni in una intervista uscita su Famiglia Cristiana, addirittura del comandante della flotta italiana nel Golfo, ammiraglio MARIO BURACCHIA.  Afferma le stesse cose dette da Cocciolone, per� lui non sotto sequestro: "Questa � una guerra che si poteva evitare...devo dimettermi, non ho la serenit� necessaria". - Nello stesso giorno  da Parigi, ci sono le dimissioni del ministro della difesa francese che in sostanza si � dissociato dall'intervento e ha detto le stesse cose di Cocciolone e Buracchia: "Gli obiettivi dell'Onu non sono certo quelli che solo gli Usa arrogantemente hanno deciso di raggiungere".

FATTI SPORTIVI
2 Muore in un incidente d'auto CARLOS DURAN campione europeo pesi mesi
7 GIORGIO LAMBERTI vince i 200 s.l. ai mondiali di nuoto in Australia. E' il primo nuotatore italiano a riuscire nell'impresa.

FINE GENNAIO

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