ANNO 1987 (Pagine in costruzione) MESE DI DICEMBRE

 

Nel dopo elezioni, a parte le polemiche dentro i grandi partiti gi� viste  nei precedenti mesi, anche in quelli minori le discussioni non sono mancate.

Tre sono le novit� ai vertici delle segreterie. In quella del PRI, il 12 settembre viene eletto Giorgio LA MALFA che sostituisce Giovanni Spadolini. 

In quella di Democrazia Proletaria, il 29 giugno lascia Mario CAPANNA e cede il posto a Russo SPENA.

 Infine dentro la segreteria del MSI, Gianfranco FINI � eletto segretario al posto di Giorgio Almirante; abbandono non dovuto a motivi elettorali ma a motivi di salute. Almirante, sempre stato il grande animatore del movimento fin dal primo momento della sua fondazione morir� infatti il prossimo anno, a Roma il 22 maggio.
Gi� lo scorso 6 settembre, ad una festa di partito che si svolgeva a Mirabello (Ferrara), Almirante aveva gi� presentato ufficiosamente il giovane Fini come il suo "delfino".

Non senza contrasti, e fra quelli contrari si distinse il senatore e direttore di "Candido" Giorgio Pisan�, che intraprese una durissima campagna contro il giovane candidato; tra i favorevoli emerse il deputato e leader missino di Bari, Giuseppe Tatarella, che con altri parlamentari organizz� una corrente, "Destra in movimento", per sostenere Fini. La battaglia precongressuale fu molto aspra, ma ancor di pi� lo fu quella combattuta in questo dicembre a Sorrento al XV congresso del MSI

Ci sar� un cambio della guardia, ma anche contrasti. Nascono infatti sei correnti all' interno del movimento. 
Nella notte fra il 13 e il 14 dicembre si svolsero le votazioni: nella prima votazione Fini risult� primo con 532 voti, seguito da Rauti con 441, da Servello con 244 e da Mennitti con 157; poich� nessun candidato aveva ottenuto la maggioranza assoluta dei voti dei partecipanti alla votazione, si procedette ad una votazione di ballottaggio tra i due candidati che avevano ottenuto il maggior numero di voti; e nel ballottaggio Fini (sostenuto anche da "Impegno unitario") sconfisse Rauti (sostenuto anche da "Proposta Italia") con 727 voti contro 608.

Nel comitato centrale eletto contemporaneamente al segretario i sostenitori di Fini ottennero complessivamente 168 seggi ("Destra in movimento" 68, "Impegno unitario" 57, "Destra italiana" 22 e "Nuove prospettive" 21), i sostenitori di Rauti 112 seggi ("Andare oltre" 79 e "Proposta Italia" 33). Questo comitato centrale, riunito per la prima volta a Roma il 23 e il 24 gennaio 1988, elesse a maggioranza Servello proprio presidente e Almirante presidente del partito. Tatarella divenne il vicesegretario vicario di Fini, la cui segreteria iniziava in perfetta e dichiarata continuit� ideale con quella di Almirante.

Il nuovo segretario del MSI-DN affront� la sua prima prova nelle elezioni amministrative parziali del 29 maggio 1988. Una settimana prima di queste elezioni, Almirante e Romualdi morirono improvvisamente, privando Fini di buoni appoggi. I risultati di quelle consultazioni furono deludenti, ma l'immagine di Fini si riscatt� con le elezioni regionali del Friuli-Venezia Giulian giugno, e in Trentino-Alto Adige, nel novembre dello stesso anno.

(SU GIANFRANCO FINI vedi qui la BIOGRAFIA)


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