ANNO 1979 (Pagine in costruzione) MESE DI GENNAIO

a1979a.jpg (14769 byte)L'assassinio di GUIDO ROSSA
 (Una testimonianza dei fatti)

"NOI CI IMPEGNIAMO CON LORO"

10 GENNAIO - Subito si apre l'anno, con il sangue sulle strade. Sono i primi caduti di una lunga serie di vittime del terrorismo. (L'intero elenco � riportato nel successivo mese di FEBBRAIO)
A Roma dopo l'assalto  di militanti della destra a una sezione del PCI, negli scontri con la polizia muore uno studente, ALBERTO GIANQUINTO di 17 anni. Poco dopo a Montesacro terroristi di sinistra uccidono un altro studente di 19 anni, STEFANO CECCHETTO.

19 GENNAIO -  A Torino GIUSEPPE LARUSSA, agente di custodia cade sotto i colpi di militanti di Prima Linea.

24 GENNAIO - A Genova, il sindacalista, GUIDO ROSSA, militante del PCI, delegato del consiglio di fabbrica dell'Italsider, di 44 anni, viene ucciso a colpi di pistola davanti alla sua abitazione. L'attentato � rivendicato dalla Brigate Rosse con una telefonata alla portineria dei giornali. Guido Rossa nello scorso ottobre aveva permesso l'arresto, e poi aveva testimoniato al processo che condann� a quattro anni, Francesco Berardi, un capo turno della Italsider, da lui scoperto  a depositare volantini delle BR in fabbrica.
L'assassinio sconvolge il mondo operaio e tutta  la sinistra. Il PCI che prima aveva sottovalutato il fenomeno terrorismo rosso inizia a prendere le distanze e cambia linea. E' un brutto momento per Berlinguer, per il Partito, per tutti (ma non tutti) gli intellettuali  della sinistra.

Il "partito armato" (PL, BR)  alza il tiro, inizia a seminare cadaveri eccellenti e fa un "salto di qualita";  per la prima volta inizia ad ammazzare anche dentro il proletariato: sindacalisti, operai, domestici, studenti, professori, agenti di custodia e tanti altri. La reazione del proletariato? "Ma come, non hanno ammazzato nemmeno un borghese e adesso ammazzano i nostri; i poveracci?".

29 GENNAIO - Assassinato da un commando di Prima Linea (di cui fa parte MARCO, il figlio dell'esponente DC DONAT CATTIN) il sostituto procuratore della repubblica di Milano  EMILIO ALESSANDRINI. Si stava occupando dell'inchiesta sulla pista nera per la strage di piazza Fontana e stava indagando sul Banco Ambrosiano di ROBERTO CALVI (Inchieste scottanti).
Tre giorni prima il 26, era stato rimosso il presidente della Corte di cassazione dal CSM per aver firmato con LICIO GELLI, EDGARDO SOGNO e FLAVIO ORLANDI, una dichiarazione giurata in favore di MICHELE SINDONA per impedirne l'estradizione dagli USA in Italia.

31 GENNAIO -  Il governo ANDREOTTI IV si dimette dopo un acceso dibattito parlamentare nel corso del quale crolla l'appoggio della maggioranza di solidariet� nazionale. Non sono  estranei i fatti del 24 a Genova e a Milano, nei quali la reazione e lo sdegno  sono stati enormi in entrambi i due schieramenti.  Ne approfittano gli avversari dei comunisti, citando la frase dell'appello degli intellettuali francesi dello scorso anno: "Il socialismo dal volto umano ha rivelato brutalmente il suo vero aspetto".

Non sanno che pesci pigliare gli  intellettuali, gi� in lotta contro il compromesso storico. Quelli gi� chiamati "cattivi maestri" da Amendola sull'Unit� nel giugno 1977. Lui li aveva avvertiti; la questione terrorismo non riguardava soli i borghesi, ma riguardava tutti. Non bisognava girare la testa dall'altra parte, e rinunciare - proprio loro uomini di studio e di pensiero - allo spirito critico.

Qualcuno ai primi morti cos� inspiegabili, ricorda (e rinfaccia) agli intellettuali "coraggiosi"  la loro lettera pubblicata dalla stampa nel 1971, dopo i primi lampi di estremismo: 
 "Quando essi (gli estremisti futuri terroristi Ndr) gridano "lotta di classe, armiamo le masse", noi lo gridiamo con loro. Quando essi (gli estremisti futuri terroristi Ndr.) si impegnano a combattere un giorno con le armi in pugno contro lo stato fino alla liberazione dai padroni e dallo sfruttamento, noi ci impegniamo con loro". 

Firmato: UMBERTO ECO, LUCIO COLLETTI, PAOLO MIELI, SERGIO SAVIANE, GIULIO CARLO ARGAN, DOMENICO PORZIO, ALBERTO SAMONA', ENZO PACI, PAOLO PORTOGHESI, GIOVANNI RABONI, NATALIA GINZBURG e altri intellettuali di "valore".

Non solo non sanno che pesci pigliare, ma molti si defilano, "se la stanno facendo addosso" (espressione di Bocca). Anche perch� potrebbe toccare anche a loro. E' gi� accaduto (Casalegno e i vari gambizzati) e accadr� ancora (Tobagi del Corriere, e altri gambizzati come Montanelli, o Passalacqua di Repubblica). Molti scappano, uno si rifugia sui monti valdostani (Bocca), per poi scoprire che anche tra i figli dei colleghi di lavoro (che ci  passano le vacanze o il week end) c'� il killer. Che insomma � inutile scappare. E che il marcio � ovunque.

FINE GENNAIO

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