ANNO 1976 - MESE DI LUGLIO

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IL 13 LUGLIO DI CRAXI
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5 LUGLIO - I risultati elettorali, che alcuni hanno gi� indicate come le elezioni dei "due vincitori", danno subito l'idea che � in arrivo un consociativismo, una spartizione del potere.

Per la prima volta (avvenne solo alla Costituente) attorno a un tavolo per eleggere il presidente del Senato e della Camera, siedono uomini  della DC, del PCI, del PSI, del PSDI, del PRI e del PLI. (esclusi quelli del MSI che protestano vivacemente con il capo dello Stato. Tacciano la DC di ipocrisia)
Si fanno accordi, intese, reciproche concessioni,  per  formare le commissioni parlamentari ed infine, 10 seggi vanno alla DC, 7 al PCI, 5 al PSI, 2 al PSDI e 1 al PRI.
Mentre per le due pi� prestigiose poltrone, sono eletti alla Camera PIETRO INGRAO un comunista, ed � la prima volta dopo ventinove anni; un fatto che viene considerato innovativo e rilevante anche da coloro che lo criticano e lo accolgono con perplessit�. Meno sorprese invece al Senato: dove � eletto  il  democristiano AMINTORE FANFANI.

Mentre per la formazione del governo gli accordi sono molto pi� sofferti e lunghi; occorrer� l'intero mese. Del resto, Il Popolo continua a ricordare ai suoi uomini il proprio dovere, e insiste sulla necessit� di distinguere la diversit� dei ruoli tra i singoli partiti. Zaccagnini per togliere ogni dubbio, e raffreddare certi entusiasmi ed euforie che appaiono sull'Unit�, precisa che sedersi attorno a un tavolo con i comunisti, non significa, come qualcuno crede,  anticipare che la DC si prepari a trattare anche con i comunisti la formazione del nuovo governo. E aggiunge, se qualcuno non ha ancora capito bene: che "la DC � disponibile a incontri per la definizione del programma economico con il PCI, con le forze sociali, sindacati operai e associazioni imprenditoriali, ma... non a un governo con la partecipazione o il concorso del PCI".

10 LUGLIO - Altro agguato contro un importante magistrato. A essere falciato da 32 colpi di mitra a bruciapelo sul sedile della sua auto � questa volta VITTORIO OCCORSIO. Il sostituto procuratore che  stava indagando sulla strage di Piazza Fontana,  e su "Ordine Nuovo" che ha poi firmato il delitto e ha trafugato dalla sua auto i fascicoli riguardanti il processo in corso d'istruzione. A Genova  la firma era "rossa" a Roma la firma � "nera". Dunque il filo che doveva legare i "neri" a Piazza Fontana, dovrebbe per alcuni far crollare il teorema  visto che ci si � accaniti contro un magistrato che forse stava accendendo interrogativi atroci e inquietanti. Ma le intepretazioni sono varie, alcuni affermano che la matrice � una sola, altri invece che i delitti servono solo per strumentalizzare la strategia della tensione, per inquinare i rapporti tra i partiti, e per altri ancora inequivocabilmente un disegno convergente per far saltare lo Stato, farlo sprofondare nel caos.

10 LUGLIO - A SEVESO alle porte di Milano scoppia il reattore di una fabbrica di prodotti chimici. La ICMESA. Una nube tossica come una nebbia autunnale ma puzzolente invade il territorio. E' diossina, un sottoprodotto della sintesi di erbicidi, che colpisce  il sistema nervoso centrale. Solo i responsabili della fabbrica ne conoscono i veri  effetti devastanti ma tacciono, mentre le autorit� sanitarie chiamate sul posto brancolano nel buio, si fermano ai segni esteriori pi� evidente, all'odore, alla puzza, e non indagano.  L'ignoranza e la disinformazione costituiscono il pi� grosso pericolo, e  le conseguenze  della contaminazione  iniziano a farsi sentire, sempre pi� pesanti quando emerge che si � di fronte a  un disastro ecologico di enormi proporzioni. Accade tutto come in un film dell'orrore. Cominciano a cadere gli insetti stecchiti, poi stramazzano al suolo le rondini, i polli non stanno pi� in piedi, i cani impazziscono, i gatti diventano tigri, le mucche muggiscono di dolore e ultime a morire sono le rare capre. Scatta  con un enorme ritardo l'allarme per la difesa dell'uomo, dei cittadini, e solo dopo 15 giorni  viene decisa l'evaquazione della popolazione e la recinzione dell'intera zona, quando la  zona  era ormai diventata diserbata e disfogliata, e le colture distrutte per anni. "Ci avevano detto che non esisteva pericolo". -Gi�, ma dove viene dato il permesso di costruire una fabbrica  come la Icmesa esiste sempre un grosso pericolo, e non � quello della fabbrica,  ma   � l'ignoranza di chi permette che si costruisca una tale fabbrica - una "bomba  chimica" ad alto potenziale distruttivo -  in mezzo a un quartiere abitato dove vivono impotenti abitanti per nulla salvaguardati.

IL 13 LUGLIO DI CRAXI

13 LUGLIO - Molto infuocata la riunione dei socialisti. La delusione per le elezioni, attribuite alle "bizze" di inizio anno di DE MARTINO, provocano la "rivolta dei quarantenni". L'intrigo scatta alla riunione del comitato il 13 luglio all'hotel MIDAS di Roma;  e porta a defenestrare il responsabile della disfatta.

La regia per portare alle dimissione il vecchio e ostinato segretario � di GIACOMO MANCINI, al suo fianco  ENRICO MANCA, SALVATORE MAURICELLA e CLAUDIO SIGNORILE, con l'appoggio della corrente di sinistra di RICCARDO LOMBARDI. 
In attesa di trovare accordi (il papabile sembra essere l'autorevole GIOLITTI) la nomina virtualmente transitoria di segretario viene data a  BETTINO CRAXI. 
Due giorni dopo, alla chiusura dei lavori, il 15, si dichiarano a suo favore 22 consiglieri, mentre 8 si astengono e attendono tempi migliori, a breve termine.

Di origine siciliana, CRAXI � un dirigente che alcuni indicano di seconda e altri addirittura di terza fila, anche se � un pupillo di NENNI e ha ricoperto la carica di vicesegretario guidando la sezione milanese-lombarda; e a quanto pare molto bene, visto che alle ultime amministrative ha fatto registrare rispetto alle altre regioni, la pi� alta percentuale di voti socialisti, con il 14%

Molti lo indicano come una marionetta, i cui fili sono mossi da personaggi forti, e alcuni - si afferma - lo stanno usando come ostaggio e prima o poi le vecchie "volpi" della politica ne faranno una bella polpetta.

Dopo pochi mesi si devono ricredere tutti. La sua "statura" fisica � palese, mentre quella politica tenuta simulata, apparentemente scialba, senza irruenza e con discorsi pieni di lunghe pause, inizia subito a sfoderarla dal primo giorno. La sua forte determinazione a rimettere in sesto un partito malconcio che deve uscire dal vecchio apparato e incamminarsi verso un organizzazione moderna, lo portano subito alla ribalta, e sorprende tutti; anzi alcuni d'ora in avanti dovranno fare i conti con lui. Fino ai primi anni Novanta Craxi sar� un protagonista della politica Italiana.

Craxi dopo le prime battute interne a colpi di fioretto indirizzati a chi lo voleva usare, � subito leader. Il PSI guidato da CRAXI dunque irrompe sulla scena politica nel momento in cui si sta formando il governo detto della "non sfiducia". Un monocolore di ANDREOTTI con all'interno solo i 3 seggi della SVP. Un governo che ottiene, come abbiamo ricordato sopra, una fiducia anomala, cio� una "non sfiducia", con le astensioni che superano i voti favorevoli. Un pateracchio tutto italiano.

FINE LUGLIO

(SU CRAXI VEDI ANCHE IL "VANGELO DI CRAXI"


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