ANNO 1970 - (provvisorio)

CULTURA E COSTUME
(in costruzione)

E' l'anno della donna, " in movimento "

*** COSTUME - RAFFAELLA CARRA' nel varieta' televisivo piu' seguito dell'anno, Canzonissima, presenta il ballo Tuca Tuca. Non passa inosservato e lo balla indossando pantaloni e corpetto dove lascia scoperto l'ombelico (una moda che attecchirà solo però più tardi nelle giovanissime negli anni 2000)

Il pancino nudo della Carra' che entra nelle case dei telespettatori, viene indicato come una svolta nella "morale televisiva". La sua simpatia "buca il video" e spiazza i censori, perche' la soubrette e' bella ma non e' conturbante, ha grande professionalita' e spontaneita', piace alle madri, alle nonne, ed e' l'idolo dei bambini.

*** LIBRI - GEYMONAT inizia a scrivere Storia del pensiero filosofico e scientifico (14 vol.) La piu' imponente opera sulla Filosofia, ma soprattutto di enorme importanza per le numerose monografie di specialisti su singole parti della storia della scienza. L'opera la concludera' nel 1997 (trattando quella contemporanea) con altri 4 volumi Paolo Rossi. (l'opera e' stata curata e pubblicata dalla Garzanti)

*** LIBRI - GUIDO PIOVENE pubblica Le stelle fredde. Il Tema che tratta e' proprio l'uomo contemporaneo, che sta perdendo i valori, che vive la sua tumultuosa realta' dando molta importanza alle cose superflue,  trasformando cos� in superflua anche la sua stessa vita. Infatti il personaggio si spoglia di ogni passione e vive la sua realta' solo con le cose e comunicando solo con le cose. Che valgono alla fine piu' di lui.

*** LIBRI - Scrive SARTRE l'idiota di famiglia.- BORGES pubblica Il manoscritto di Brodie;

*** FILM - ELIO PETRI esce con un film che solleva polemiche perche' riflette una scottante realta' sociale e politica di questi anni: il 1970 in particolare. Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto. Si afferma che l'ispirazione dell'opera e' il commissario di polizia molto discusso all'inizio dell'anno per il suo atteggiamento verso gli anarchici e per il clamoroso caso Pinelli (caduto- buttato - volato, non si sa come, da una finestra della questura) dove in questura a interrogarlo c'era appunto il Commissario Calabresi, che la sinistra di Lotta Continua ritiene responsabile.
Petri, pur cambiando scenario e trama, porta al ragionamento lo spettatore e gli mostra metaforicamente che oltre quello che hanno scritto i giornali, ci sono tante zone d'ombra, e quindi denuncia spregiudicatamente la crisi delle istituzioni.
Clamorosi saranno gli eventi successivi. La campagna dei colpevolisti contro Calabresi diventa rovente, vengono fatte anche delle manifestazioni ostili, e il 17 maggio 1972 Calabresi verra' assassinato sull'uscio di casa in circostanze - compresi gli esecutori e i mandanti - ancora oscure. Uno degli esecutori si autoaccusera' molti anni dopo negli anni Novanta come esecutore, e come mandante fara' il nome di Adriano Sofri, fondatore di Lotta Continua, che nel momento che scriviamo, anno 1998, si trova ancora in carcere, ma si dichiara innocente.

Il film piu' che analizzare il caso politico sopra accennato, rivela i metodi degli apparati polizieschi di questi anni. Ma soprattutto mette in risalto uno di quei personaggi che abbiamo accennato nel Prologo in Storia, quei giovanissimi "emergenti" del ceto medio lasciati in eredita' dal regime e ora maturi, vogliono in questi anni emergere. Alcuni non potendo accedere ai vertici del potere si rifanno sfogandosi nelle piccole autorita' che hanno; e presto si rendono conto nei piccoli o grandi ruoli che ricoprono che anche se sbagliano si sentono sempre al riparo da ogni accusa.
Infatti nel film il commissario protagonista (la migliore interpretazione di GIAN MARIA VOLONTE') confessa davanti al Potere un omicidio, ma i suoi superiori fanno finta di non ascoltare. Il potere protegge per spirito di corpo, e non puo' permettersi di perdere la sua credibilita'. Il film, il primo di una lunga serie, e' piu' che un opera cinematografica, un documento dei tempi.(***stelle)

*** TEATRO - DARIO FO con il gruppo teatrale "La Comune" rappresenta Morte accidentale di un anarchico. La commedia non e' di meno del film di Petri nell'evidenziare in un modo ancora piu' esplicito il caso dell'anarchico Pinelli. Indirettamente diventa un vero atto accusatorio che contribuisce a far cadere su Calabresi i sospetti di questa morte e le responsabilita' politiche, con le conseguenza tragiche che abbiamo gia' visto sopra: l'assassinio del commissario.

*** FILM - Un giovane regista da' una nuova dimensione alla comicita' del nuovo cinema americano. Sorprendentemente nuovo e neoclassico, ma con le gag del ventunesimo secolo. Parliamo di WOODY ALLEN, che esce con il suo primo film Prendi i soldi e scappa. - Regista, attore, scrittore, Allen e' candido, cerebrale, imprevedibile, folgorante. Una follia calcolata, un festoso pessimismo, una lucida disperazione, sono questi gli ingredienti che usera' d'ora in avanti in tutti i suoi numerosi successi. (*** stelle)

*** FILM - Altra novita' nel panorama cinematografico hollywoodiano che rompe con il passato e con i generi tradizionali. E' uno dei piu' interessanti nuovi generi negli Anni Settanta del cinema americano. E' l'inizio della serie di Mash, con I compari, del regista ROBERT ALTMAN.

*** FILM - PIER PAOLO PASOLINI esce con il film MEDEA. Pasolini prende la tragedia di Euripide e ne fa un racconto filosofico che rispecchia la contemporaneita' dei suoi tempi; in chiave moderna mette in forte risalto (un tema a lui sempre molto caro) il contrasto tra la civilta' agricola e quella urbana che nella sua trasformazione e nella nuova acculturazione di massa, perde il senso sacrale della vita. Nel film troviamo una interprete eccezionale nel personaggio di Medea, MARIA CALLAS (***stelle).

*** FILM - MAURO BOLOGNINI esce con il film Metello. Vuole essere la storia del nascente movimento socialista in Europa nei primi anni del secolo, ma risulta una ricostruzione molto romanzata, troppo epica, poco credibile. Viene premiata a Cannes la OTTAVIA PICCOLO come migliore attrice nel film (** stelle)

*** FILM - ENRICO MARIA SALERNO come regista presenta il film Anonimo veneziano. Il film e' piuttosto banale e strappalacrime, nel puro stile della love story all'italiana. Ma ha due caratteristiche che lo rendono storico. Una positiva ed e' la musica che lo accompagna, il famoso concerto per oboe di Benenetto Marcello, reso popolare poi con il nome del film. L'altra e' negativa ed e' la trama del film: due amanti nella loro storia patetica mettono in risalto i danni (scritta con tempismo) che provoca il divorzio; quindi un attacco a questa istituzione che era stata appena votata dal Parlamento, ma non ancora dai cittadini con il referendum abrogativo della legge Fortuna Baslini. E il film a loro e' indirizzato. ( � nessuna stella)

*** FILM - FEDERICO FELLINI presenta I clown una parodia con l'intenzione di fare un omaggio al Circo (* stella)

*** FILM - MICHELANGELO ANTONIONI Zabriskie point. L'avventura amorosa di due giovani contemporanei ribelli poco credibile e non proprio originale. Il meglio e' dato da una sequenza dove delle coppie fanno l'amore nel deserto, e dove 17 macchine da presa in contemporanea girano una scena su un pezzo musicale straordinario dei PINK FLOYD. (* stella)

*** MUSICA LEGGERA - Oltre San Remo, un successo dell'anno e' di BATTISTI Mi ritorni in mente

*** MUSICA LEGGERA- A San Remo dopo l'"Autunno Caldo" si ripete la minaccia delle Ateniesi-Spartane quando tutte d'accordo fecero lo sciopero dell'amore per far cessare ai rispettivi mariti la "loro" guerra. Sul palco sanremese una canzone viene infatti indirizzata questa volta agli operai che hanno fatto e stanno facendo gli scioperi (intanto l'autore fa i miliardi).Vince infatti CELENTANO e sua Moglie CLAUDIA MORI con Chi non lavora non fa l'amore. (Sembra infatti una canzone costruita a tavolino dalla Confindustria. Un giorno Celentano lo confessera'?) "2� posto i RICCHI E POVERI La prima cosa bella, 3� SERGIO ENDRIGO Arca di Noe'

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