ANNO 1967 - (provvisorio)
( Anno 1967 - Terza Parte )

Medio Oriente in fiamme. E' la guerra dei " sei giorni",
ma le conseguenze dopo 30 anni non sono ancora finite

3 MAGGIO - Sulle gravi notizie che stanno circolando sul caso Sifar, il PCI piuttosto allarmato chiede di aprire una inchiesta parlamentare, ma il presidente del Consiglio MORO invoca il segreto di Stato, non ritiene essere indispensabile, e che comunque il governo si impegna autonomamente a cercare la verità (non dimentichiamo che gli inquietanti fatti dove si chiede ora di fare piena luce si riferiscono proprio al critico periodo di quel famoso governo del 18 luglio del 1964; e protagonista era proprio Moro- che prima di assumere la carica di capo governo, si rec� da Segni, e nei colloqui il presidente della repubblica, in preda all'ira  gli venne un attacco di trombosi)

14 MAGGIO - CASO SIFAR - Nelle edicole tutta la verità. Esce l'Espresso con la notizia bomba. "Finalmente la verità sul Sifar. 14 Luglio 1964. Complotto al Quirinale. Segni e De Lorenzo preparavano il colpo di Stato".
De Lorenzo querela l'Espresso, ma è un boomerang, tre processi, tre inchieste amministrative, e una Commissione parlamentare permetteranno di ricostruire l'intera vicenda con un certo realismo e una nutrita documentazione.
Si scopre così che alla vigilia del secondo governo centrosinistra di Moro, i maggiori politici dell'opposizione erano fra gli "enucleandi", e che il loro arresto e la loro deportazione era già stata predisposta con un confino su un'isola della Sardegna.

Quello che apparve più inquietante fu il venire a conoscenza che esisteva un "terzo stato" e un potere invisibile. Ma altrettanto allarmante fu nello scoprire quant'era fragile la democrazia italiana visto che un solo generale dei carabinieri in piena autonomia e nella clandestinità delle istituzioni si era potuto permettere di organizzare con il suo "solo" apparato di uomini (le tre divisione dell'arma) l'intero Piano Solo (appunto così chiamato perche' agiva da solo) che prevedeva arresti, deportazioni in massa in Sardegna , occupazioni delle prefetture, della Rai Tv, delle centrali telefoniche e delle sedi di alcuni partiti e infine un intervento antisovversivo sulle popolazioni in caso di disordini per le traumatiche operazioni appena elencate.
Moro al processo risponderà sempre con degli omissis, o con segreto di Stato, e quindi non si fece mai luce su questi episodi.
MARIANO RUMOR più tardi nelle sue memorie dichiarò "Il Piano Solo se fu certo una gravissima e scorretta iniziativa, nel suo contenuto non rivelava nessuna connessione con la situazione politica, ma era una ipotesi valida per qualsiasi evenienza sovversiva". (ricordiamo che SEGNI in quel frangente era Presidente della Repubblica ed ex capo della corrente dorotea che lasciò poi proprio a Rumor)
Invece PIETRO NENNI uno dei potenziali "eneucleandi" dentro la lista (poi quel giorno si ritrovò vice presidente del Consiglio) seguitò a dire sempre con tanta ritrosia " che sì, forse, quel giorno dentro il Quirinale ho orecchiato un rumore di sciabole".
Lo storico D'Auria è ancora più soft, "Erano delle semplici precauzioni, assolutamente normali in clima di crisi politica". Sembra soft ma quel "normale" è ancora più inquietante. Significa che potrà ancora accadere ad ogni canto di un "gallo" qualsiasi. E visto che la scena politica di questo 1967 non è migliore di tre anni fa, e le elezioni sono vicine, i timori non sono infondati.

22 MAGGIO - Manifestazioni anti americane contro i bombardamenti anche a Firenze. Numerosi incidenti tra i manifestanti, infiltrati e polizia. Si contano 12 feriti e numerosi arresti di dimostranti. Tutte le città metropolitane sono ormai già scese in piazza con imponenti manifestazioni per far cessare i bombardamenti, ma sembra tutto inutile. La macchina infernale della guerra procede imperterrita.

2 GIUGNO - Scoppiano manifestazioni studentesche anche in Germania. Le motivazioni nascono anche qui per altri motivi, per la visita dello Scia d'Iran a Berlino, ma si cova dentro nell'ambiente ben altro. Anche qui il clima è decisamente segnato da uno scontro politico ideologico sui fatti che stanno avvenendo in varie parti del mondo, come la guerra in Vietnam; si teme un coinvolgimento anche della stessa Germania che questa volta dovrebbe combattere a fianco degli americani, visto che "l'Alleanza Atlantica deve essere in grado di rispondere con tutti i mezzi di cui può disporre a qualunque attacco contro di essa". 

Leader in Germania del movimento studentesco è RUDI DUTSCHKE; � lui a guidare le agitazioni contro un progetto di legge che prevede la sospensione delle garanzie democratiche in caso di minacciata sovversione (ci si cautela qui). (l'11 aprile del '68 il leader verrà gravemente ferito e gli studenti daranno vita a grandiose manifestazioni)

5 -11 GIUGNO - Mediterraneo in fiamme. Guerra dei sei giorni. Con un attacco a sorpresa fulmineo le truppe israeliane di MOSHE DAYAN distruggono a terra gran parte delle forze aeree egiziane, siriane, giordane ed irachene, penetrano nel deserto del Sinai e raggiungono il canale di Suez, occupando la Cisgiordania e il Golan, territorio egiziano, giordano e siriano. A conclusione di questa guerra durata "sei giorni" Israele occupa l'intera Palestina. 700.000 profughi palestinesi in fuga si rifugiano in Giordania ed in Libano. E' accaduto tutto in sei giorni, ma dopo trent'anni, la questione non è stata ancora risolta. Israele non ha mai voluto abbandonare le posizioni conquistate. Il governo israeliano si era accordato subito a guerra finita per il rientro dei palestinesi, ma solo pochi avevano accettato. Stati Uniti e Gran Bretagna sono accusati dagli egiziani, palestinesi e arabi di prendere parte alle operazioni belliche e di aiutare con aiuti economici, con mezzi e armi gli israeliani. E' l'inizio di una escalation del terrorismo palestinese.

15 GIUGNO - Per la questione Israeliana dove non dovrebbe intervenire in una così delicata questione di politica estera, il presidente della Repubblica Saragat in un discorso auspica un rafforzamento dell'Italia alla Nato, sollecita l'Onu a intervenire, e invia un messaggio di solidarietà agli israeliani. E' facile capire quanto questo sia stato poco apprezzato non solo da tutto il mondo arabo, ma anche da chi sta promuovendo con molta diplomazia iniziative di pace bilaterali. Infatti il....

21 GIUGNO - ...MORO e il suo ministro degli esteri FANFANI volano a Washington, all'Onu, e poi il giorno dopo ancora alla Casa Bianca per cercare di trovare una soluzione pacifica e stabile in entrambi i paesi del Sud Est asiatico. Memtre la politica estera sul Medio Oriente rimane sempre ambigua.

26 GIUGNO - Papa PAOLO VI nomina ventisette nuovi cardinali fra cui troviamo l'arcivescovo polacco di Cracovia, KAROL WOJTYLA, il futuro Papa GIOVANNI PAOLO II.

26 GIUGNO - Nello stesso giorno (a soli 44 anni) muore il parroco di Barbiana
DON LORENZO MILANI  (link esterno)
L'esperienza straordinaria di questo prete del Mugello farà proseliti in tutto il mondo cattolico e anche non cattolico. I suoi scritti, Lettera a una professoressa, ma soprattutto Lettera a Don Piero avranno una enorme influenza su tutto il mondo studentesco (e non solo su questo).
E' lui a mettere in crisi le prime comunità cattoliche, ma è ancora lui per primo a capire che alla comunità non basta più il parroco pastorale, ma hanno bisogno i fedeli, di un amico affidabile, con un legame nuovo. Usa ripetere una felice  espressione di Paolo VI, le Comunità hanno bisogno di un "esperto di umanità" inserito all'interno e non all'esterno di una umanità che sempre di più si sta chiudendo -recitando una commedia sociale messa in scena dai media- nella sua individualità competitiva a favore del profitto materiale e sta liquidando tutti gli altri valori come la solidarietà, l'amicizia , l'amore universale ormai divenuto straniero anche dentro le famiglie; dentro nella stessa si sta liquidando il necessario bisogno di spiritualità.

Il Parroco di Barbiana con la sua chiesa sempre più vuota, sempre più sostituito dai politici che distribuiscono prebende, benesseri materiali, elevati ad unica ragione di vita, mentre sono del tutto assenti  un'assistenza morale e spirituale di cui il mondo avrebbe invece tanto bisogno in questi mutamenti epocali della società, DON MILANI con desolazione scrive:
"Avere in mano Sacramenti, Camera, Senato, Stampa, Radio, campanili, pulpiti, scuola, tutta una dovizia di mezzi divini e umani e raccogliere il bel frutto di essere derisi dai poveri, odiati dai più deboli, amati solo dai più forti. Aver la chiesa vuota. Vedersela svuotare ogni giorno di più.... Siamo una legione.... Parroci armati fino ai denti, ma sconfitti da un nemico senz'armi". (L. Milani, Esperienze pastorali (1957), Firenze 1990. p.464).

Don Milani ora è morto, a soli 44 anni, e lascia questa grande eredità, o meglio un testamento rivoluzionario quanto quello del "Che". Proprio a Trento all'Università occupata di Sociologia (centro focale, strategico e ideologico di tutta la contestazione studentesca italiana sessantottesca con Curcio a capo) gli studenti fuori dal Duomo dove non possono entrare perché sbarrato dai poliziotti chiamati dalla Curia, leggono le lettere di Don Milani sul sagrato; poi in Facoltà adottano lo sciopero "attivo" trattando all'interno proprio lezioni su Don Milani.

14 LUGLIO - Dopo la partecipazione di De Martino a Napoli alle manifestazioni antiamericane, la sinistra del PSU non partecipa al voto di fiducia alla Camera, che invece approva la solidarietà del governo alla politica americana in Vietnam con 287 sì e 207 no. Si è ciechi e servili. Tutta Italia sta manifestando contro, perfino buona parte degli stessi americani, ma i politici della maggioranza, non vedono e non sentono. Indirettamente � come approvare i bombardamenti indiscriminati su un Paese inerte che sta conducendo una lotta impari.

14 AGOSTO - A Vallombrosa un convegno delle ACLI discute sulla società del benessere e la crisi dei valori fondamentali in questo particolare periodo storico del Paese. Forti riserve sull'operato della DC; vi si criticano alcune inadeguate visioni sullo sviluppo del neocapitalismo, e per la prima volta nelle file degli aderenti ACLI viene messo in dubbio l'unità politica dei cattolici.
Il dissenso cattolico sta allargandosi e avrà una prospettiva più vasta di quella politica. Dopo quello di don Milani, il caso "Don Mazzi" all'Isolotto di Firenze crea altri grossi fermenti epocali; verrà rifiutata la validità dei tradizionali vincoli di obbedienza all'interno della Chiesa stessa. Il prete toscano "ribelle" fu molto chiaro e lapidario "Ubbidire alla gerarchia cattolica significa quasi sempre disubbidire alle esigenze più profonde del popolo". (ma ne riparleremo il prossimo anno).

8 SETTEMBRE - Come se non bastassero le manifestazioni contro la guerra americana in Vietnam, giunge la notizia della cattura del capo dei guerriglieri "Che" GUEVARA in Bolivia, ucciso dai soldati di un governo militare equipaggiato e addestrato dagli Stati Uniti. Nelle piazze e nelle strade italiane ora i cortei e le manifestazioni contro gli imperialisti americani scandiscono tre nomi, Mao, Ho Chi Min e il "Che".
Mai così tanto, il mondo occidentale aveva preso così a cuore il destino di tre popoli così lontani e così molto diversi. E mai aveva espresso così tanta ostilità per gli americani, nemmeno quando bombardavano le città italiane.
I padri non capiscono, la maggior parte non sanno nemmeno dove si trovano questi Paesi. Ma a non capire non sono soli, sono in buona compagnia; i politici, i giornalisti, gli intellettuali, i cattolici. Qualcuno dalle colonne dei giornali a commento delle scritte "Usa go home!", ricorda loro di non dimenticare che "l'Italia deve tutto agli americani", e che "Go home!" non lo hanno gridato gli italiani quando sbarcarono gli americani per liberarci. Affermazioni che creano ancora più distacco, e dimostrano di quanta sudditanza i padri (e i giornalisti) si sono nutriti.

 "E allora vogliamo essere orfani" scrisse qualcuno di rimando. Ed � questa la emblematica frase che sancisce definitivamente la rottura non solo tra le due generazioni ma di un'epoca. E' un epitaffio, e mancano soli 100 giorni al '68.

11 SETTEMBRE - Che ci fosse una tanta sfacciata sudditanza soprattutto nei politici lo si avverte subito quando in questi giorni SARAGAT vola in America e davanti a Johnson alla radio rivolgendosi agli americani ricorda "il prezioso aiuto che gli Usa ci hanno dato per la ricerca della strada maestra della libertà, del progresso e della giustizia sociale" e definisce gli Usa "la grande culla della civiltà occidentale". Una vera bestemmia per gli italiani che hanno 2700 anni di civiltà, una Storia Romana, un Rinascimento, duemila anni di cristianesimo e un Cristoforo Colombo che portò in quei luoghi le prime perline di vetro.
Al rientro in Italia Saragat � duramente criticato, ma Moro lo difende e parla chiaro "Il presidente è stato fedele alla linea politica stabilita dal governo e dal Parlamento".
Per la linea politica - insomma si � disposti anche a dire che noi prima dello sbarco degli americani in Italia eravamo dei selvaggi.

Insomma il teorico dell'austromarxismo, il tre volte ondivago del socialismo italiano, salito al Quirinale con i voti dei comunisti, è un dichiarato filo-americano. I suoi socialisti lo puniranno fra qualche mese alle elezioni politiche. Faranno il funerale ai suoi sogni di grandezza e sanciranno con la sua piccola statura politica il fallimento di cinquant'anni di militanza socialista dimostratasi sempre ambigua.

23 SETTEMBRE - Quello che temeva la popolazione americana era un coinvolgimento nella guerra del Vietnam della Russia. E i timori in questo giorno crescono. Infatti l'Urss stringe un accordo militare con il Vietnam del Nord, che provoca angoscia non solo alla popolazione americana ma in tutto il mondo. Si teme ora l'escalation della guerra, e si teme un intervento anche della Cina che farebbe innescare una terza guerra mondiale molto pi� estesa della precedente. E se prima c'erano ancora dei neutralisti all'intervento, ora gli stessi hanno deciso di ingrossare le file dei pacifisti.
Se la Cina o la Russia scendevano in campo in questo periodo  il corso della storia cambiava. 
Una alleanza Cina Russia, con la potenza bellica che possedevano entrambe, oltre al numero impressionante di uomini avrebbe spazzato via l'America. Visto che questa non � nemmeno in grado di risolvere i suoi grossi problemi in un Paese come il Vietnam, grande come l'Italia.

 Non si verificò per il semplice fatto che proprio tra Cina e Russia in questo periodo sorsero dei profondi contrasti ideologici che impedirono una grande intesa politica e militare contro l'egemonia mondiale degli Stati Uniti. La sinistra ha sempre perso per questi motivi. In Italia pure, con le sue lacerazioni  nel 1921 e nel 1948.(PSI e PCI)

30 SETTEMBRE - Nuovo e ultimo attentato dinamitardo in Alto Adige dei Sudtirolesi su un treno proveniente da Innsbruck. Questa volta alla stazione di Trento, dove muoiono due poliziotti. L'Italia oltre a non aver risolto la "questione sudtirolese" nonostante siano passati dieci anni dai primi attentati, ai primi di luglio aveva posto per questi contrasti il suo veto all'adesione dell'Austria sia alla CEE, Comunità economica europea che alla CECA.

9 OTTOBRE - Viene ucciso in Bolivia ERNESTO "CHE" GUEVARA

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