ANNO 1953 - (provvisorio)
( Anno 1954 - Seconda Parte)

Nel nord invece scoppiava l'euforia nelle fabbriche. Nel Biellese nei 460 lanifici nel 1953 meta' degli operai era gi�  meridionale, di cui la met� lavorava senza contributi, per 8 ore a una paga di 100 lire all'ora. Le mondine nelle risaie (senza pi� contadini piemontesi o lombardi riversatisi tutti nelle fabbriche) ne prendevano la met�; dalle 40 alle 50 lire, pi� a fine campagna risicola un sacchetto di dieci chili di riso da portare a casa al loro paese. Che era il Veneto, unico serbatoio umano per rimediare alla mancanza di manodopera agricola in Piemonte e Lombardia.

In questi prossimi dieci anni vedremo aumentare il Commercio addetti + 102%. Piccole Industrie + 35%. Grande Industria + 12%, le esportazioni di prodotti opulenti sono pari al +36%, le auto al 40%. E su 100 abitanti locali in eta' lavoro, nel nord  c'erano a disposizione 160 posti. I 60 erano per lo pi� i lavori umili o quelli agricoli, che i locali non volevano pi� fare.

A Genova in questo 1953 arrivano e partono 4479 navi all'anno cariche di merci.
Mentre met� Italia, tutto il Sud � abbandonato a se stesso, o quando ci sono interventi, questi entrano dentro il colabrodo degli speculatori che hanno trovato il sistema per arricchirsi iniziando a mettere le famose "cattedrali nel deserto" con i ricchi contributi che la Cassa del Mezzogiorno seguita a erogare dal 1950, quando fu istituita, ma senza mai creare dei posti di lavoro.
Sono solo le grandi aziende del nord - a grande concentrazione di capitale- che riescono a ottenere i contributi, perch� -si afferma- solo queste offrono garanzie.

La tecnica sembra essere ormai una sola: il ricco prende al povero per diventare ancora piu' ricco.
Ma questo lo vedremo nei particolari nei vari anni che seguono.

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(pagine in continuo sviluppo -(sono graditi altri contributi o rettifiche)