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CRONOLOGIA

DA 20 MILIARDI
ALL' 1  A.C.
1 D.C. AL 2000
ANNO x  ANNO
PERIODI STORICI
E TEMATICI
PERSONAGGI
E PAESI

vedi stesso periodo "RIASSUNTI STORIA D'ITALIA"

ANNO 1793
RIVOLTA IN  VANDEA POI IL MASSACRO   NAPOLEONE ANNO  per  ANNO 
o
I PERSONAGGI DELLA RIVOLUZIONE    
  FRA I GHIGLIOTTINATI UN SICILIANO MOLTO SFORTUNATO

. (...Mai forse su questa terra un paese produsse in cos� breve spazio di tempo una simile eruzione di idee......)

I soldati scalzi di Valmy che hanno sbalordito l'Europa e contemporaneamente la Dichiarazione dei diritti dell'uomo" sono le due notizie che raggiungono anche i villaggi pi� sperduti della Francia rivoluzionaria. In molte citt� europee, clandestinamente nella notte, s'innalzano alberi della libert�, e il berretto frigio e la bandiera tricolore diventeranno presto l'insegna universale della lotta contro l'assolutismo. L'Europa sembra ormai divisa in due grandi partiti, quello della rivoluzione e quello della conservazione; ma per i seguaci di quest'ultimo, il freddo gennaio inizia portando ben altro  "gelo": quello che inizi� a scorrere nelle vene blu dei nobili.
L'anno inizia infatti con LUIGI XVI che sale sul patibolo, e pi� che una esecuzione di un re � la distruzione del mito monarchico. D'ora in avanti tutti i sovrani che appariranno ancora sulla scena d'Europa non saranno pi� gli "unti del Signore"; SANSON, il boia che ha giustiziato Luigi XVI, nel mostrare, il 21 gennaio 1793, la sua testa al popolo, chiude definitivamente una pagina di Storia. Non termina l'anno, ed ecco che a dicembre, la Storia � d'ora in avanti impegnata a scrivere molte altre pagine. A Tolone,  uno sconosciuto  giovane di 23 anni inizia a far parlare di s�, e la Storia inizia a scrivere la prima di molte altre milioni di pagine con dentro il suo nome, le sue gesta e la sua politica che andr� a sconvolgere la vecchia Europa.

21 Gennaio Esecuzione di Luigi XVI
Febbraio-Marzo Dich. Guerra -           prima Coalizione anti-Francese
10 Marzo Tribunale Speciale Rivoluzionario
13 Marzo Sconfitte militari -            La Vandea insorge
6 Aprile

Comitato di Salute Pubblica

2 Giugno Assedio della Convenzione-Accusa ai Girondini-Egemonia Montagnarda
3 Giugno Legge sulla vendita dei beni Nazionali-Approvazione della Costituzione dell'Anno Prima
Giugno-Agosto Rivolta Federalista
28 Luglio Robespiere entra a far parte del Comitato di Salute Pubblica
23 Agosto Leva in massa dei cittadini
Settembre

Il Terrore

17 Settembre Legge sui sospetti
29 Settembre Istituzione del maximum dei prezzi e dei salari
16 Ottobre Esecuzione della Regina Maria Antonietta
Ottobre-Dic. Vittoria sui Nemici della Rivoluzione
Novembre Campagna di scristianizzazione e nuovo Calendario
17 Dicembre NAPOLEONE - A TOLONE SI COMPIE IL SUO DESTINO


1 GENNAIO - L'anno - con il Re in prigione in attesa di processo- si era concluso con una mozione del deputato Salles,  che il giudizio sul re doveva essere sottoposto ed avallato dalla approvazione popolare. Il deputato Saint-Just con un discorso fu contro questa mozione. Robespierre anche lui con un discorso, contro questo appello al popolo.
Il 4 gennaio c'� il rigetto definitivo della mozione Salles.  - Il 7 gennaio chiusura del dibattito sulle modalita' di chi deve mettere sotto accusa Luigi XVI. 
Il Re  ha chiesto all'inizio del processo un difensore, gli assegnano uno dei pi� celebri avvocati, Target, che per� rifiuta. Si ricorre a un altro, a Tronchet, che protesta. Si offre volontariamente il settantaduenne Malesherbes, un vigoroso avversario dei cortigiani.  La sua difesa � molto debole, e il re di suo aggiunger� poche parole, molto lapidarie "La mia coscienza non mi rimprovera nulla". "Non ho tentato di corrompere alcuno". L'11 gennaio, manifestazioni in favore del re. Il 12 gennaio, altra  dimostrazione favore del re a Parigi durante la rappresentazione de "L'AMI DES LOIS" di Laya al Teatro della Nazione, oggi COM�DIE- FRAN�AISE.

15 GENNAIO - Primo voto al processo del re. Egli e' dichiarato colpevole di cospirazione contro la liberta' pubblica con 707 voti contro 0. - Il  16 GENNAIO, voto sul tipo di pena da infliggere al re; il dibattito inizia alle ore 20 e terminera' alle ore 20 del giorno dopo.

17GENNAIO - Risultato dopo 21 ore di votazione sotto la pressione di un pubblico scatenato:
361 voti a favore della pena di morte. 360 contro la pena di morte (tra i quali 26 sostenitori della pena di morte con clausola di sospensione o di rinvio della esecuzione "differita").
C'� un ennesimo rifiuto della Convenzione sulla opportunita' di un appello al popolo.

20 GENNAIO - - Si vota sulla opportunita' di applicare la clausola di sospensione o di rinvio della esecuzione del re; il risultato � di 380 voti contro la clausola di sospensione e 310 a favore. Con questo ultimo voto l'ex re e' definitivamente condannato a morte. 

Per l'occasione la ghigliottina viene spostata dalla Piazza del CARROUSEL alla Piazza della Rivoluzione, sul lato nord-ovest, per favorire l'accesso del pubblico che vuole assistere, pi� numeroso del solito, al "grande spettacolo" dell' esecuzione.
Al tempo della Rivoluzione questa piazza aveva gia', sul lato nord, gli attuali palazzi fatti costruire da Luigi XV nel 1760-1775. Per il resto era un terreno digradante verso la Senna, pieno di erbacce e di sterpi. - All'inizio era chiamata Piazza Luigi XV, nel 1793 fu ribattezzata Piazza della Rivoluzione e infine, durante il Direttorio, divenne Place de la Concorde.

Prima dello spuntar dell'alba del giorno 21, la guarnigione di Parigi si � gi� schierata nella piazza. Tutta Parigi sa dello "spettacolo" che sar� offerto alle ore 10, e gira gi� la voce che i sostenitori di Luigi stanno progettando di rapirlo mentre andr� al patibolo. Le misure di sicurezza diventano imponenti. Alle ore 10 in punto Luigi XVI giunge ai piedi del patibolo; disposte in quadrato, ci sono le truppe al comando di SANTERRE, su un cavallo con la spada  sguainata pronto a dare il comando per annientare il primo accenno di sommossa. Ma non occorre; durante il percorso Luigi ha mostrato una eccezionale calma e dignit�, e la popolazione pure, quasi ammutolita, salvo qualche scalmanato.

21 GENNAIO - �L'esecuzione di Luigi Capeto. E' domenica ed il tempo � gelido e nevoso. Negozi ed officine sono chiusi ed una folla di 20.000 persone si accalca lungo l'ultimo percorso del condannato ed intorno alla ghigliottina. - Il re viene condotto in carrozza in Piazza della Rivoluzione, circondato da una scorta di 1500 uomini della Guardia Nazionale, comandata dall'ex birraio Santerre.
La carrozza arriva sulla piazza alle ore 10,10 e il re indugia all'interno per circa un paio di minuti, poi scende e giunto ai piedi del patibolo il boia Sanson gli lega le mani dietro la schiena e gli taglia i lunghi capelli che ricadono sul collo. 
Solo quando � salito sul palco, dove la ghigliottina lo sta attendendo, ha  avuto uno scatto di fastidio quando gli aiutanti del boia gli si sono avvicinati per svestirlo. Si toglie da s� la giubba, poi davanti all'immensa folla che lo circonda ammutolita, lui la guarda  e come se desse un comando, con la voce ferma pronuncia una sola frase: "Popolo, muoio innocente...",   subito un ordine di Santerre ai tamburi copre la sua voce.
Da questo momento le cose precipitano: sono le 10,20. Sanson il boia con il suo aiutante  gli legano le mani, lo immobilizzano sulla tavola orizzontale ribaltabile,  gli fissano il collo nell'incavo, poi passano gli ultimi lunghissimi istanti prima che si oda il colpo secco della lama che dovrebbe decapitare e far rotolare la testa del Re di Francia nella cesta. Ma accade l'imprevisto: forse preso dall'emozione di uccidere un unto di Dio, Sanson aveva posizionato male il condannato. La lama cadde, ma non recise completamente il collo del re, che mor� con la testa ancora mezzo attaccata al corpo. Si dovette spingere la lama a fondo. Sanson e usc� sconvolto (gli far� dir messa per tutta la vita, e lascer� anche un lascito)
Chi si aspettava di vedere quel re, Luigi Capeto, il re di Francia Luigi XVI,  che tanti infamavano come un uomo codardo, mediocre, inetto; chi si aspettava di vederlo vile, fifone, piagnucolante, rimase deluso. L'uomo con una regale fierezza e con inaspettata freddezza si attenne a tutto il lugubre
cerimoniale che precedeva l'esecuzione. 
10,22 la testa dell'ex re cade nel cesto. Questa ultima fase si � svolta in meno di un minuto.
Quando la testa viene mostrata al pubblico, secondo la regola, un grido immane si leva dalla folla: "Viva la Nazione!!!" Altri "Viva la REpubblica". Subito dopo la folla si scompone e molti dei presenti, travolte le guardie, corrono ad intingere picche e fazzoletti nel sangue che cola dal patibolo, come "souvenir".
 La "festa" sembrava finita; pochi immaginavano che era appena cominciata. Secondo il calcolo del carnefice Sanson - nelle sue Memorie, (comprese quelle del figlio che eredit� il "mestiere") solo le vittime  sarebbero state circa 14.000.

Luigi XVI era ormai una figura ingombrante del passato, legato a tradizioni vetuste ed incapace di recepire quelle idee illuministe che, da oltre mezzo secolo, si erano fortemente sviluppate e diffuse in Francia. Perso il "padre" ora la nazione cerchera' un padrone, un dirigente in grado di condurla sulla via, tutta nuova, della democrazia repubblicana. Non sara' facile: la nuova Repubblica nascer�  con tanti entusiasmi ma anche nel dolore e nel sangue. E non andr� molto lontano.

Marat ha cosi' commentato l'evento: "Nel gettare la testa del re come sfida alla contro-rivoluzione, si precludono volontariamente tutti i ritorni al passato. Non c'e' piu' modo di tornare indietro!"
(Non immaginava di certo la Restaurazione!)
Il corpo di Luigi XVI � stato interrato, in forma anonima, in un angolo del cimitero della Madeleine.
Oggi su questo terreno si erge la Chapelle Expiatoire fatta costruire da Luigi XVIII nel 1826.

Per la Gironda finiva una "festa" ma ne iniziava un'altra, e come se non bastasse la  pericolosa impopolarit� della spietata  sorte riservata a Luigi XVI, stava accumulando altri fatali errori soprattutto nella sua politica interna.  Nella condanna a morte del sovrano nel riposto pensiero che la persona del Re avrebbe -forse- potuto essere utile per concludere  la pace con la Coalizione che si stava scatenando sulla Francia, aveva iniziato ad adottare una tattica dilatoria. Ma in questo modo, si era attirata i sospetti dell'opinione pubblica, che ormai vedeva traditori ovunque.  Ma soprattutto la Gironda si era resa impopolare con la sua politica economica di fronte alla crisi inflazionistica che, polverizzando la moneta, induceva i produttori di derrate alimentari ad imboscarle piuttosto di scambiarle sul mercato con assegni di carta ormai privi di valore.

Le masse infatti, spinte dalla fame, reclamavano a gran voce misure di emergenza contro il mercato nero, calmieri sui prezzi, requisizioni di viveri presso i produttori, condanne di speculatori. Il governo invece si ostinava in una politica liberista selvaggia, che, mentre favoriva gli interessi dei pi� abbienti, scatenava il furore degli affamati. Contro il moderatismo dei Girondini, la Montagna inizi� a far proprie le rivendicazioni delle classi popolari e dei loro pi� potenti agitatori, o Arrabbiati, guadagnandosi cos� il favore delle masse proletarie della Capitale. Marat con  zelo, nel suo giornale ha indicato a furore popolare i nomi dei deputati girondini che votarono a favore di una esecuzione differita  della sentenza di morte per Luigi XVI.
 Bastava ormai che i successi militari si interrompessero perch� la Gironda soggiacesse all'urto dei sansculottes e della Montagna. Ed i rovesci purtroppo giunsero ai primi di Febbraio.
 Ma dobbiamo ritornare all'esecuzione del re e cosa sta accadendo nel resto dell'Europa.

Pi� che una esecuzione di un re, quella testa rotolata finita dentro una cesta, � la distruzione per sempre del mito monarchico, che  ha agghiacciato il sangue nelle vene di tutte le teste coronate d'Europa. E' il primo Terrore, che si diffonde da una parte, poi in un crescendo di autodistruzione si sparger� fra breve  anche tra i giustizieri. Lo spettacolo di morte, le decapitazioni diventer� un avvenimento ordinario di Parigi. Ma anche folle e incontrollato.

Così, con alcuni giorni di ritardo, diede la notizia in Italia, la "Gazzetta di Mantova" (il quotidiano più antico d'Italia e indubbiamente tra i più antichi del mondo - fu stampato il primo numero nel 1664)
"8 febbraio 1793, Esecuzione capitale di Luigi XVI a Parigi: Ci troviamo nella dolorosa circostanza di annunziare il più tristo avvenimento, l'attentato il più orribile nella persona di Luigi XVI. Dopo l'ingiusta, irregolare e incompetente sentenza della Convenzione, si fissò il tempo dell'esecuzione nel giorno 27 (gennaio), ch'ebbe luogo alla mattina alle ore 10, nella piazza della rivoluzione, a lato del piedistallo su cui, quattro mesi sono, esisteva la statua del suo avo. Tetro silenzio...Luigi ha dimostrato la maggior fermezza».


Ma occupiamoci ora delle reazioni delle monarchie. In prima fila l'Inghilterra, che viene subito distolta da quella politica di pace e di riordinamento coloniale, che essa aveva iniziato sotto l'abile guida del Ministro William Pitt, il Giovane. E' costretta a riprendere le armi contro la Francia dall'allarme gettato dalla Rivoluzione Francese non solo dentro il partito dei Tory, sostenitore del Ministro Pitt, ma in parte anche dentro quello dei  Whigs. Fu appunto un Whig, William BURKE a scrivere le Riflessioni sulla Riflessione Francese ( gi� accennate lo scorso anno). L'ostilit� alle idee Rivoluzionarie trov� in queste "riflessioni" l' ispirazione. Il Burke, infatti, contrapponeva alla violenza popolare della Rivoluzione la maestosa continuit� storica della Monarchia Costituzionale Inglese, delineando una teoria organica dello Stato, basata sull'esistenza di "inevitabili e benefiche disuguaglianze": pertanto, alla Corona, alla Chiesa Nazionale, all'Aristocrazia spettava una funzione nell'interesse generale. 
E il popolo doveva trovare anch'esso la sua funzione: sorreggendo con la sua volenterosa fiducia l'organismo statale e quindi ricavandone anch'esso la sua parte di benefici. All'estremo opposto del Burke invece si posero i Radicali Inglesi, fautori di idee Democratiche la cui estrema punta fu rappresentata da William Godwin (1756-1836). Precursore capostipite delle posteriori idee dell'Anarchismo con la sua ricerca intorno alla Giustizia Politica.

La maggioranza Parlamentare, tuttavia, fece blocco attorno al Pitt ed ai Tories, lasciando isolati i Whites guidati da Charles Fox, i quali insistevano per la Riforma elettorale e per una politica amichevole verso la Francia. Ma fu inutile.  L'Inghilterra assunse la funzione di guida della lotta contro la Rivoluzione, sul terreno ideologico, come su quello politico.

24 GENNAIO - Avviene la rottura delle relazioni diplomatiche tra  Inghilterra e Francia
 
Sta sorgendo la prima Coalizione Europea, comprendente - oltre all'Inghilterra, l'Austria e la Prussia - anche la Russia, la Spagna ed il Re di Sardegna, il Pontefice Pio VI, il Re di Napoli ed il Granduca di Toscana.  La Francia era ormai accerchiata da una formidabile cintura di avversari che appena scesi in campo riusciranno a cogliere subito le prime vittorie.

1 FEBBRAIO - LA CONVENZIONE: - Dichiarazione di guerra all'Olanda ed all'Inghilterra. Il 4 febbraio: Rimpiazzo al Ministero della Guerra di De Pache con il generale Beurnonville. L'8 febbraio Le truppe francesi occupano il ducato di Deux-Ponts. Il 14 Febbraio la Francia si annette il Principato di Monaco. - Elezione di Pache a sindaco di Parigi, al posto di Petion. Il 15 Febbraio, Progetto di Costituzione Repubblicana presentato da Condorcet. Il 16 Febbraio eliminazione del Comitato per la Costituzione.

17 FEBBRAIO - LA GUERRA: - Il Generale Dumouriez invade l'Olanda. Il 18 FEBBRAIO, Fallimento di un tentativo di sbarco in Sardegna da parte della flotta di Tolone. Il 24 FEBBRAIO esce il Decreto che ordina la coscrizione di 300.000 uomini. - Decreto di fusione di due battaglioni di volontari e di un battaglione di linea in una semibrigata.
In effetti si tratta del primo decreto di "coscrizione obbligatoria". Prima di questo decreto si era proceduto con sistemi di arruolamento volontario forzando, a volte, la volonta' delle reclute con pranzi e sbronze solenni mediante le quali il malcapitato, semi incosciente ed in presenza di testimoni, sottoscriveva l'atto di arruolamento. Altre volte si inducevano all'arruolamento individui, indebitati e bisognosi di denaro, con cospicui premi di ingaggio.
Le spese di arruolamento e di equipaggiamento di una recluta sono alquanto elevate. Il costo per le dotazioni iniziali da assegnare ad ogni nuovo militare si aggira intorno alle 300 lire comprensive di divisa, biancheria di ricambio, camicie, zaino, giberne, cinturoni, dotazioni per il pernottamento all'aperto, scarpe, ecc.
Considerato che le truppe, salvo ovviamente i reparti di cavalleria, si spostavano esclusivamente a piedi, occorreva prevedere, e provvedere, un paio di scarpe nuove, di buona fattura, ogni 400 Km. di marcia.
L'arma comune in dotazione era il fucile a pietra, modello 1777, con annessa baionetta, del peso complessivo di circa 5 chilogrammi.
La Francia dispone in questo momento di 4 grandi fabbriche di armi: a Parigi, Autun, Moulins, Charit�-sur-Loire alle quali si deve aggiungere quella di Liegi, dopo la conquista del Belgio.
La produzione si aggira introno ai 1200-1300 fucili al giorno. Gli operai delle armerie sono considerati per legge milite-esenti.

3 MARZO - Inizio di una insurrezione realista in Bretagna. Il 4 MARZO In Vandea;  Moti a Cholet contro la coscrizione di 300.000 uomini decretata dalla Convenzione Nazionale.

7 MARZO  Dichiarazione di guerra inviata al re di Spagna. - Con questa ultima dichiarazione la Francia e' praticamente in guerra con mezza Europa.
Si inviano vari rappresentanti (piuttosto severi) in missione nei dipartimenti, per accelerare (obbligare) la coscrizione dei 300.000 uomini.

10 MARZO - Fallisce una insurrezione organizzata dagli Enrag�s a Parigi. - Creazione di un Tribunale Rivoluzionario, con Fouquier-Tinville come accusatore pubblico. Questo Tribunale e' destinato a diventare uno degli strumenti piu' terribili e spietati della Rivoluzione. Danton si e' espresso molto chiaramente: "Dobbiamo essere terribili se vogliamo impedire al popolo di esserlo".
Data la particolare funzione attribuita a questo Tribunale, la procedura prevedeva solo due tipi di sentenza: la morte o la liberta'.
Non era prevista la possibilita' di ricorrere ed ogni sentenza doveva essere emessa entro le 24 ore. Il Tribunale, nella sua massima estensione contera' 60 giurati, un accusatore pubblico principale (Fouquier-TINVILLE (*) e 5 sostituti della pubblica accusa. Altri Tribunali Rivoluzionari verranno istituiti a: . Strasburgo. Brest. Nancy
I beni mobili ed immobili dei condannati sono confiscati ed entrano a fare parte del patrimonio dei beni nazionali. Ai familiari vengono lasciati solo la mobilia indispensabile e gli effetti strettamente personali.
(( (*) ANTOINE QUENTIN FOUQUIER detto FOUQUIER-TINVILLE, nato a Herouel nel 1746 e ghigliottinato a Parigi il 7/5/1795.
�Prima di assumere la carica di Pubblico Accusatore presso il Tribunale Rivoluzionario, aveva tirato la vita coi denti vivacchiando grazie a modesti incarichi ottenuti anche con l'aiuto del cugino Camille Desmoulins.
E' la carica di Pubblico Accusatore che scatena il suo talento di cottimista della ghigliottina. Tra il Marzo del 1793 e il Luglio del 1794 fara' condannare a morte, da una giuria asservita ai suoi voleri (ovvero quelli di Robespierre), circa 3000 persone. A volte i processi da lui condotti durano meno di 10 minuti e terminano quasi sempre con una condanna a morte.
Come funzionario dello stato e' un modello di efficienza e di organizzazione. La sua giornata comincia presto e finisce molto tardi e, per non perdere tempo, si fa assegnare un alloggio nel complesso del Tribunale. Di buon mattino, prende accordi con il boia per determinare il livello di produzione giornaliera di teste mozzate ed ordina, in conseguenza, il numero delle carrette necessarie al trasporto dei condannati al patibolo. Malgrado tanto zelo, Robespierre gli sta' alle calcagna e gli soffia sul collo per stimolarlo ad incrementare il suo livello di attivita' e lui non si fa certo pregare. Nel Floreale Anno II raggiungera' una media di 350 condanne: circa 13 al giorno, tenuto conto dei festivi.
Nessun giudice ha mai fatto tanto in tema di condanne: . Vendemmiaio 1793 = N. 12-15. - Brumaio 1793 = N. 65 -  Ventoso 1794 = N. 116 -  Floreale 1794 = N. 354.
Dopo la caduta di Robespierre, verra' a sua volta arrestato, giudicato con un processo durato 39 giorni, durante il quale difende con le unghie e con i denti il suo operato di zelante servo della Rivoluzione. Non gli servira' a nulla e raggiungera' sulla ghigliottina tutti quelli che aveva mandati a precederlo.)).

11 MARZO - LA VANDEA: - Inizio su vasta scala della insurrezione vandeana; il rifiuto della coscrizione fa degenerare in un conflitto aperto una ostilita', gia' da tempo manifestata, contro le idee rivoluzionarie. Per contenere il movimento insurrezionale Souchu, sindaco repubblicano di Machecoul, ordina l'esecuzione sommaria di 500 persone insorte. Ma il 12 Marzo, l'insurrezione vandeana si estende a Saint-Florent e Tiffauges, tocca Saint-Fulgent, Beaupr�au e Montaigu.
Il 14 Marzo presa di Cholet da parte degli insorti vandeani. Il 15 Marzo, estensione della insurrezione vandeana alla Bretagna. -Il 17 Marzo, presa di Noirmoutier da parte degli insorti vandeani.

18 MARZO - Disfatta del Generale Dumouriez a Neerwinden. - LIONE:  Scontri tra partigiani e avversari della rivoluzione. - Il 19 Marzo - Decreto che stabilisce la pena di morte per tutti gli insorti della Vandea. - Sconfitta delle truppe repubblicane davanti ai vandeani a Pont-Charrault.

21 MARZO - LA COMUNE: - Istituzione di Comitati Rivoluzionari di Sorveglianza nei comuni e nelle loro sezioni. Questi comitati sono autorizzati ad emettere, a loro discrezione, dei certificati di "civismo" a favore di quei cittadini non sospetti di attivita' controrivoluzionarie.

22 MARZO - - Presa di Chalonnes da parte dei vandeani condotti dal loro capo Stofflet. Ma il 24 Marzo, disfatta dei vandeani in prossimita' di Sables-D'Olonne.

25 MARZO - La guerra si allarga. Viene firmato un trattato di alleanza tra Inghilterra e Russia contro la Francia. - La Coalizione antifrancese, Austriaci, Prussiani ed Inglesi cominciano a cacciare i Francesi fuori dall'Olanda, dal Belgio e dal Renanio, mentre gli Spagnoli si affacciavano sui Pirenei ed i Piemontesi sulle Alpi. 
Le leve ordinate dalla Convenzione per rifornire di soldati gli eserciti, esasperando i contadini, determinano lo scoppio di una terribile rivolta nella
VANDEA (* vedi)  sobillata dal Clero Refrattario e capeggiata dalla Nobilt� Realista.

27 MARZO - Il Generale Dumouriez prende le distanze dalla Rivoluzione ed emette un Proclama contro l'anarchia rivoluzionaria. - Dopo la conquista del Belgio, si era impegnato per l'indipendenza del paese. La decisione della Convenzione del 1 Marzo lo ha per� di fatto smentito.

30 MARZO -  Citazione a Dumouriez di comparire davanti alla Convenzione Nazionale per rispondere del proclama del 27 Marzo. Gli vengono inviati quattro commissari ed il Ministro della Guerra Beurnonville, incaricati di ricondurlo a Parigi. -  Dumouriez  arresta e consegna agli austriaci i commissari della Convenzione ed il Ministro. - Il 3 aprile la Convenzione emette un decreto che mette Domouriez fuori legge. Il 4 APRILE fallisce il tentativo di Dumouriez di portare la sua armata a Parigi per ristabilire "l'ordine e la legalita'". I suoi soldati non hanno voluto seguirlo. 
Dumouriez coltivava segretamente un sogno. Egli credeva che la Rivoluzione sarebbe evoluta verso una dittatura militare. E lui avrebbe potuto assumere il potere visto che disponeva di tre armate con  60.000 uomini. Il sogno si realizzera' invece per un altro generale: NAPOLEONE.
Fallito il tentativo il Generale Dumouriez passa agli austriaci con 11 generali.
Ricevera' un passaporto per la Svizzera, dove vivra' di una pensione assegnatagli dall'Inghilterra.
Vi rimase fino alla morte nel 1823, anche dopo l'avvenuta restaurazione dei Borboni.
La delusione a Parigi fu grande, ma ancora una volta i parigini tentarono di rovesciare le sorti con un'altra insurrezione, ma questa volta non contro i sovrani ma per sbarazzarsi di coloro che li avevano sostituiti.


2 APRILE - - Formazione di un comitato insurrezionale delle sezioni di Parigi.
Filippo, duca di Orl�ans, detto PHILIPPE EGALITE, viene arrestato a Marsiglia come "sospetto" di attivita' controrivoluzionarie. In realta' e' il figlio, Duca di Chartres che, complice di Dumouriez, e' passato agli austriaci. In questo caso pare che la colpa dei figli ricada sui padri. Viene arrestato anche il deputato girondino Sillery.

4 APRILE - LA CONVENZIONE sceglie  Bouchotte come Ministro della Guerra per sostituire Beurnonville prigioniero degli austriaci.

5-6 APRILE - Elezione di MARAT alla presidenza del Club dei Giacobini.
- Creazione di un "Comitato di Salute Pubblica". Sistemato nell'ex appartamento della regina, alle Tuileries; le prime riunioni si svolgeranno intorno al letto regale. Tra i primi provvedimenti presi dal Comitato si rammentano:  un decreto che mette fuori legge gli aristocratici ed ordina a tutti i cittadini di armarsi di picche;  un decreto che dichiara la morte civile per gli emigrati ed ordina la confisca dei loro beni. - Prima seduta del Tribunale Rivoluzionario.

IL COMITATO DI SALUTE PUBBLICA. In teoria era incaricato di tenere i contatti tra la Convenzione Nazionale ed il gruppo dei ministri; ma in effetti giungera' ad esercitare il potere esecutivo, togliendo ai ministri qualsiasi potere decisionale.
Era composto da 9 a 12 membri, rinnovati ogni mese, che in pratica governeranno il paese durante il periodo del Terrore sino al 9 Termidoro (27 Luglio 1794), giorno della caduta di Robespierre.

8 APRILE - LA COMUNE: - Denuncia di 22 deputati girondini come controrivoluzionari, da parte della sezione parigina del Bon-Conseil.

I GIRONDINI, detti anche Brissotins, gruppo di deputati eletti prevalentemente dal Dipartimento della Gironde; erano inizialmente alleati con Robespierre contro la monarchia, in un secondo tempo prendono le distanze, lasciano il Club dei Giacobini ed assumono atteggiamenti moderati contro il prepotere della Comune di Parigi, che la Provincia considera come una vera e propria dittatura.
Durante il periodo della Convenzione Nazionale contavano 150 deputati contro i 745 che componevano l'assemblea e si opposero alla condanna del re, favorevoli all'appello popolare proposto da Salles. Coinvolti nella defezione di Dumouriez ed accusati di essere ribelli e federalisti, i loro maggiori esponenti verranno arrestati e ghigliottinati il 31/10/1793.

12 APRILE - LA CONVENZIONE: vota l'arresto del deputato Marat per i suoi appelli alla insurrezione popolare. Riesce a nascondersi.

13 PRILE - - Vittoria vandeana agli Aubiers. Henry de La Rochejaquelein scrive: "Se avanzo seguitemi, se indietreggio uccidetemi, se muoio vendicatemi". Duecento anni dopo Mussolini fara' suo questo motto.

Il 14 Aprile Rivolta di coscritti refrattari a MONTARGIS:  Il 16 Aprile 1793, rivolta di coscritti renitenti a ORLEANS:

21 APRILE - Progetto di una nuova dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino letto da Robespierre al Club dei Giacobini.

23 APRILE - Atto di accusa notificato a MARAT. L'accusato, che si era eclissato il 12 Aprile, si costituisce. Il giorno dopo processo lampo ed assoluzione di Marat al Tribunale Rivoluzionario.

29 APRILE - MARSIGLIA: - Costituzione di un comitato anti-montagnardo.
MONTAGNARDI. Gruppo politico di estrema sinistra che sedeva sui banchi piu' alti (la montagne) della Convenzione Nazionale. Si trattava di un gruppo di 120 deputati sostenitori delle riforme piu' estreme e per questo ben visti dai rappresentanti delle Sezioni parigine. Tra i loro simpatizzanti si contavano uomini come Danton, Marat, Robespierre ed altri di pari intransigenza.

1 MAGGIO - LA COMUNE: - Manifestazione al faubourg Saint-Antoine e invio di una delegazione alla Convenzione per chiedere una legge sul massimo dei prezzi di prima necessita' e l'istituzione di un prestito forzoso sui ricchi. - Il 4 MAGGIO viene votato un decreto che istituisce la regola del "massimo decrescente del prezzo dei cereali". - Proseguono Manifestazione a Parigi di giovani ostili alla coscrizione.
10 MAGGIO - LA CONVENZIONE  Nazionale lascia la sede del Maneggio e si trasferisce nel palazzo delle Tuileries, ex residenza reale, dopo opportune modifiche ai locali. La sala comprende anche tribune per 1400 spettatori.
La ghigliottina viene spostata dal lato nord-est di Piazza della Rivoluzione al lato sud-ovest.

26 MAGGIO - Appello all'insurrezione di Marat e di Robespierre al Club dei Giacobini.
Il 29 Maggio si costituisce  un comitato segreto della Comune per preparare l'insurrezione contro la Convenzione Nazionale, ritenuta non rappresentativa e sorda alle esigenze rivoluzionarie.
 Rivolta contro la Convenzione ed arresto di esponenti dei Montagnardi e degli Enrag�s.
 Insurrezione a Parigi. Malgrado la forte pressione la Convenzione non cede alle istanze popolari.

31 MAGGIO - 2 GIUGNO - La folla, armata minacciosamente, circonda la Convenzione, imponendo alla Guardia Nazionale della Capitale l'arresto dei Capi della Gironda.  La Convenzione � cos� subito dominata dai deputati "montagnardi". Appoggiati dunque dal popolo della capitale la via � ormai aperta alla dittatura della Montagna, cio� ad un pugno di uomini che, avendo rotto ogni ponte con il passato, non aveva pi� altra strada che vincere con la Rivoluzione o perire con essa.
Il gruppo moderato (la Gironda)  esce cos� dalla Convenzione dopo aver perduto la battaglia per ridurre l'influenza della Comune di Parigi sull'Assemblea e sulla Francia.  Al posto del governo la nuova Convenzione ha creato ora il Comitato di Salute pubblica, dominato dalla figura di GIORGIO DANTON (*).

2 GIUGNO - Da questo mese al luglio 1794, la Francia vive i mesi pi� terribili, e per alcuni i pi� gloriosi della sua rivoluzione. Comincia, mentre dura la guerra esterna, la lotta interna. La Gironda contro la Montagna, Parigi contro la provincia, la Repubblica contro il federalismo. Quello che � strano � che una tremenda vitalit� anima tutti i francesi, su qualunque barricata combattono. I contadini pi� dei cittadini; del resto con i decreti della Convenzione, che assegnava loro le terre feudali, ora vanno al fronte o si scatenano nella guerriglia, convinti di lottare e morire per le proprie case e il proprio benessere, ma si legano anche sempre di pi� alla Rivoluzione. Alla strumentalizzazione della Rivoluzione.


La Convenzione Nazionale e' posta in stato di assedio ed e' praticamente prigioniera delle formazioni di Sanculotti e della Guardia Nazionale, comandata da Hanriot. La Convenzione e' costretta a votare l'arresto di 29 deputati girondini e dei ministri Clavi�re e Lebrun.
Le accuse ai Girondini di eccessivo moderatismo provocano la caduta di questa corrente politica. A dettare legge nell'ambito della Convenzione sono ora gli estremisti montagnardi, appoggiati all'esterno dai SANCULOTTI.

6 GIUGNO - Reazione al colpo di forza dei Sanculotti del 2 giugno; quando questo viene conosciuto in provincia: Marsiglia, N�mes e Tolosa si rivoltano. Il 7 Giugno  a BORDEAUX: - Rivolta contro i Montagnardi ed i Sanculotti. Il 13 giugno a CAEN  riunione dei rappresentanti dei dipartimenti insorti. In totale circa 60 dipartimenti sono ostili, per motivi diversi, al regime in atto a Parigi.

24 GIUGNO - - Approvazione della nuova Costituzione del 1793, ovvero "Costituzione dell'anno I". Essa riconosce il diritto all'insurrezione "quando il governo viola i diritti del popolo" ed afferma che lo scopo della societa' e' "il benessere comune". Il 27 giugno  Decreto che sottomette la Costituzione, approvata il 24 Giugno, a plebiscito popolare.

28 GIUGNO - Discorso di Robespierre al Club dei Giacobini contro il movimento degli Enrag�s. Il 30 Giugno delegazione di Giacobini, condotta da Robespierre, H�bert e Collot D'Herbois, inviata al Club dei Cordelieri per ottenere l'esclusione di Jacques Roux e di Leclerc nonche' la sospensione di Varlet. - Robespierre cerca di spianarsi la strada verso la dittatura cercando di eliminare i concorrenti piu' temibili per il loro seguito popolare.

CONTINUA  CON LA SECONDA META' DEL 1793

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