HOME PAGE
CRONOLOGIA

DA 20 MILIARDI
ALL' 1  A.C.
1 D.C. AL 2000
ANNO x  ANNO
PERIODI STORICI
E TEMATICI
PERSONAGGI
E PAESI

vedi stesso periodo "RIASSUNTI STORIA D'ITALIA"

ANNO 1785

***  LO SCANDALO DELLA COLLANA (vedi anche CAGLIOSTRO)

*** COULOMB scopre con l'elettrostatica l' unità di misura della carica elettrica

 

*** FRANCIA - LO SCANDALO DELLA COLLANA - Già dentro l'infocato clima della riforma delle finanze, che Calonne sta tentando disperatamente di fare, scoppia uno scandalo in Francia, ma dilaga in tutta Europa- L'Affare del Collier.
Coinvolti: una contessina introdotta a corte ed intima amica di Maria Antonietta, LA MOTTE (bella quanto sveglia, intrigante ed avventuriera); un cardinale intrigante (di ROHAN) che cercava di entrare nelle grazie della corte per poter cos� gestire meglio i suoi intrallazzi; e la corte stessa investita da tempo dalle critiche di spese pazze per soddisfare i capricci di Maria Antonietta.

La contessina per far entrare il cardinale nelle grazie di M. Antonietta gli suggerisce di regalare alla regina un costoso collier del costo di 1.600.000 lire (la paga annua di 3500 operai).

Il cardinale ordina il costoso omaggio ai gioiellieri BASSANGE ET BOEHMER, lo ritira con millantate garanzie, e lo consegna ad un presunto emissario della regina, che poi si scoprir� essere l'amante della contessa LA MOTTE, il quale porta il gioiello a Londra, lo smonta e lo rivende mettendo in tasca un sacco di quattrini.

I due gioiellieri, sempre in attesa di essere onorati, dopo qualche tempo, chiedono al cardinale di essere pagati; questi non vedendo n� realizzata la sua ambizione, n� il ringraziamento dalla regina per la collana, si rifiuta di pagare ed allora i due -osando- si rivolgono alla corte, sapendo bene che la destinataria del gioiello era Maria Antonietta. A questo punto scoppia lo scandalo. Il cardinale fa la figura del citrullo ma anche la regina fa la figura di mentitrice, di donna avida, attenta solo ai propri piaceri ed alle proprie ambizioni.

 Il re, travolto dallo scandalo, fa rinchiudere il cardinale e la contessa nella Bastiglia, affinch� siano sottoposti al giudizio del Parlamento di Parigi.

Il processo si terr� presso la Corte speciale di giustizia che emetter� questo verdetto: 
1) estraneit� della regina al fatto; 
2) assoluzione del cardinale  ritenendolo vittima innocente di un raggiro; 
3) condanna al carcere a vita della contessa LA MOTTE; 
4) Tutto il danno finanziario a carico dei gioiellieri che si sono dimostrati cos� tanto stupidi.

Alcuni libelli che giravano a Parigi, raccontavano ben altre cose e cioè che c'era un testimone scomodo fatto sparire dal re dentro le mura della Bastiglia (in effetti poi venne fuori il 14 Luglio 1789 uno scheletro da una segreta- del resto a questo serviva la Bastiglia). Infine la strana incarcerazione e fuga della contessa.
 
Dopo la condanna, fu chiusa nel carcere della SALPETRIERE, per scontarvi la sua condanna a vita.
Dopo alcuni giorni  un carceriere dimentic� di chiudere la porta della cella; la contessa si diede alla fuga, ma con una carrozza che l'attendeva all'uscita, che poi "vol�" verso il passo di Calais da dove una nave la portò a ricongiungersi a Londra con il suo amante. E l� vissero felici e contenti.

JEANNE DE LUZ, DE SAINT-REMY, DE VALOIS contessa di LA MOTTE. Nata a FONTETTE (AUBE) il 22/7/1756 morir� a Londra sei anni dopo la fuga, il 23/8/1791.

Le malelingue dei libellisti scrissero che la carrozza fu messa a disposizione da Maria Antonietta, che temeva dalla sua "favorita" (i libellisti intendevano in tutti i "sensi") rivelazioni troppo scomode, pericolose ed imbarazzanti, essendo in possesso di documenti compromettenti.

I pettegolezzi corrono ed il discredito si riversa anche sul re, giudicato incapace di governare il suo m�nage familiare e di essere una marionetta nelle mani della dispotica consorte. Vengono diffusi libelli nei quali Maria Antonietta viene, secondo le occasioni, indicata come Madame Veto per i suoi atteggiamenti negativi contro le riforme, Madame Deficit per le sue spese pazze, o, ancora, l'Austriaca, in senso spregiativo, la Poulle od anche la Salope Royale (due vocaboli piuttosto sconci).

I libellisti aumenteranno la dose quando MariAntonietta fu processata prima di salire sulla ghigliottina il 16 ottobre 1793. 

Un processo con  accuse infamanti: che Maria Antonietta era una lesbica, che era stata a letto con la Lamballe, con la Polignac, con la Signora De la Motte, e accusata perfino di incesto per aver iniziato al sesso il povero bambino (suo figlio), infine di aver avuto dei figli dal cognato, da Fersen, e da qualcun altro. Il clima delle accuse era del resto quello; e si estorsero anche delle testimonianze false. 

*** AUSTRIA - Le riforme di MARIA TERESA prima, poi quelle di GIUSEPPE II suo degno erede, portano in Lombardia il trapasso della cultura prevalentemente giuridica-letteraria verso i nuovi interessi per l'economia, per la scienza e la tecnica, che influenzeranno molto la citt� lombarda, anche se un certo austriaco dispotismo (per� illuminato) far� sorgere in seguito qualche malevolenza e molte ostilit� che andranno ad alimentare altre ambizioni: il "sogno" della futura rivoluzione francese con le tre parole magiche fraternit�, egalit�, libert�.
Quando poi conosceranno i Francesi, dopo l'invito a Napoleone di scendere in Italia per sbarazzarsi degli austriaci, credendo di diventati liberi di gestirsi,  "alcuni"  sudditi rimpiangeranno il governo di Maria Teresa e dei suoi funzionari, rigorosi nell'applicare le leggi e nel seguire i programmi di Vienna; soprattutto molto attenti agli evasori delle tasse.

La stessa situazione si verificher� poi nel '48. Incitarono Carlo Alberto ad intervenire, poi per la seconda volta, rimpiansero gli austriaci della restaurazione. Stiamo ovviamente parlando di una certa categoria della borghesia meneghina, a sua volta divisa in due fazioni, ed entrambe  molto lontane dalle vere esigenze del popolo cittadino, e soprattutto di quello indigente.

Fra quelli schierati e non schierati, c'erano poi i trasformisti, che ad ogni cambio della guardia, al nuovo sovrano che entrava tributavano feste e onori, Te Deum e inchini. Sempre inclini nel cercare di tenersi quello che possedevano. Di ideologie non gli importava proprio nulla.

*** Il 15 GIUGNO, il primo uomo che aveva inaugurato il "volo" due anni fa sulla mongolfiera dei fratelli Montgolfier, il nobile ROZIER, ancora una volta si offre come audace volontario della nuova impresa "aviatoria", ma purtroppo diventa la prima vittima del volo umano. Precipita da un pallone a idrogeno che, sempre spinto dalla temerarietà, ha voluto provare con tanto sprezzo del pericolo.

*** COULOMB scopre con l'elettrostatica l'unita' di misura della carica elettrica, che porta da questo momento il suo nome.

L’elettrostatica è quella parte dell’elettrotecnica che studia le cariche elettriche “ferme”. E’ abbastanza semplice ottenere simili cariche, per esempio strofinando con un panno una bacchetta di plastica. L’energia meccanica dello strofinio asporta una parte degli elettroni superficiali della plastica, che così resta carica positivamente. Con altri materiali è la bacchetta che acquista elettroni dal panno adoperato, rimanendo quindi carica negativamente. Passando la mano sulla bacchetta si cedono o acquistano elettroni e l’oggetto ridiventa neutro.

Se la bacchetta carica viene avvicinata a piccoli pezzi di carta, essi vengono attratti, indicando che le cariche elettriche esercitano una forza (campo elettrico). Le cariche si possono accumulare su un oggetto di metallo isolato e quindi si possono ottenere intensi campi elettrici (è il principio di funzionamento dei condensatori elettrici).

Coulomb ebbe il merito di studiare questo fenomeno sino a formulare una legge molto importante, molto simile alla legge della attrazione gravitazionale universale trovata da Newton. La legge di Coulomb stabilisce che fra due cariche elettriche q1 e q2 distanti r si sviluppa una forza, di attrazione se le carche sono dello stesso segno,altrimenti di repulsione, pari a

F = k q1 x q2 / r2

Essendo k una costante che dipende ad esempio dal materiale interposto fra le cariche. Le cariche però non restano per sempre sui loro supporti; infatti esse possono ionizzare (dividere) le molecole di aria (o altro materiale che circonda i supporti) e quindi cedono o acquistano cariche di riequilibrio. Se poi il supporto metallico ha delle punte, le cariche possono addirittura “fuggire” producendo una scarica luminosa.

(queste note tecniche sono del Prof. Ing. GIOVANNI CARUSO)
(elementi di Meccanica, Idraulica, Meccanica Celeste, Astrofisica, Termodinamica, Ing.Navale)
IL SUO SITO http://web.tiscali.it/vanni_38/

 CONTINUA ANNO 1786 >