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CRONOLOGIA

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NOVEMBRE 1997

LA PAGINA DEL MESE

1 NOVEMBRE  - GIORNATA DEL RISPARMIO - In un clima paradossale. Infatti ci sono timori per il balzo della raccolta bancaria. L'allarme parte da FAZIO " Troppa liquidita' . L'addio ai BOT, la corsa alle azioni e la crescita dei depositi influenzano la politica bancaria".

Nei primi 9 mesi del 97 i titolo di Stato detenuti dalle famiglie e' diminuito di ben 85 mila miliardi di lire, cioe' del 13%. Boom invece nella raccolta di fondi comuni, delle gestioni, e dei conto correnti passati da 67 mila miliardi a 167 mila miliardi. Gli italiani hanno cambiato gusti e comportamenti. Ma non per loro scelta. Se FAZIO abbassa il tasso di sconto (fermo al 30 giugno a quota 6,25) prima della fine dell'anno i Bot tenderanno subito verso il 3%, che sottratta l'inflazione di quest'anno (1,8%) si entrera' nell'anno nuovo con una rendita appena sopra un misero 1%. Sono finiti gli anni delle vacche grasse, il fantastico 13% per i cittadini e specularmente un mostro a sette teste che ha divorato tutte le risorse alla produttivita' e portato lo Stato dentro il buco nero del piu' colossale debito pubblico: 2.150.000 di miliardi di lire.

2 NOVEMBRE  - TV DIGITALE - Accordo fatto dopo quasi un anno passato a dividersi. Intesa tra Canal Plus (Telepiu'), Telecom, Rai, Mediaset e Cecchi Gori. Ma e' una partita tutta da giocare. Avremo un unico polo delle trasmissioni televisive digitali sia via cavo che via satellite ma non ancora l' "Uovo di Colombo" per renderle produttive.. La "Piattaforma digitale unica"" sta a indicare che la societa' e' una sola, la tecnologia anche (decoder e standard di trasmissioni) e che probabilmente sara' unica l'offerta di prodotti e gestione clienti. Ma ora devono tirare fuori i soldi per gli investimenti, mentre lo scenario europeo manda segnali inquietanti. I canali tematici in Germania hanno fatto flop; la Francia ha fatto qualcosa, Murdoch in Inghilterra deve ancora quasi iniziare e in Italia stentano a partire (non si sono recuperate nemmeno le spese sostenute - e i cavi Telecom a cosa servono ora se parte la satellitare?). Tutto questo mentre e' in atto un pauroso calo di audience in tutto il mondo occidentale, una vera e propria fuga. E gli sponsor? Tutti ci sono per farsi vedere, ma tutti fanno fatica per farsi vedere. Il telecomando non perdona quando sono poi inseriti dentro programmi che gia' non si fanno vedere per qualita' figuriamoci se poi sono gli stessi infarciti di spot.
I tre grandi network in America (nella patria della Tv) Abc, Nes e Cbs hanno perso il 20% degli ascolti. In Italia in crescendo il calo degli spettatori. E' una fuga dalla Tv. Sponsor in allarme. Le ragioni: "la Tv oggi piace meno perche' gli addetti ai lavori non hanno capito che il pubblico e' cresciuto e maturato. Gli show non sono solo vecchi, ma sono diventati impossibili a vedersi per le troppe interruzioni. Di una trasmissione di un ora, dieci minuti possono anche interessare, ma se per vederli bisogna sorbirsi cinquanta minuti di pagliacciate fra cui trenta minuti di promozioni e di spot, ci si alza e si va via . Gli italiani non hanno piu' tempo da perdere. Rimane l'audience di qualche trasmissione di Tv generalista (ma sarebbe meglio ora chiamarla geriatrica), ma e' un pubblico che pero' non conta nulla. Quelli che hanno tempo da perdere non hanno i soldi e quelli che hanno i soldi non si mettono certo davanti alla Tv. Chi lavora, produce (e quindi guadagna) e fa girare l'economia dei consumi non e' seduto a seguire dei palinsesti dove occorre dello stoicismo (e nulla da fare il giorno dopo) per resistere. Perfino Costanzo va a letto alle 11, e registra il suo show per quelli che non devono alzarsi la mattina alle 7.
Inoltre c'e' un irreversibile calo della fascia utenti dei 20 - 30 - 40 enni. Dopo il calo delle nascite, dal 1980 in avanti, si va incontro (mentre le capacita' produttive aumentano) al meno 20% - 30% - e nel 2010 al 50% di questa fascia di eta' che e' poi quella che acquista, consuma ed e' spinto a farlo per quei validi motivi che sono legati proprio a questa eta'. (un esempio nel 1980 c'erano 1.000.000 di ventenni, mentre nel 2010 ve ne saranno solo 500.000, e cosi' via per gli altri anni. (vedi link, "Demografia fino al 2055" in "Curiosita'" su questo stesso sito)

3 NOVEMBRE  - POLO PARTITO UNICO? - L'idea di SILVIO BERLUSCONI di costruire entro il 2000 una "formazione unica del centro destra" si spegne prima di nascere. Il primo no gli e' arrivato da Fini. Gli altri un no quasi in coro. Troppo distanti ancora le tradizioni di origine. CASINI "Per ora una strada impraticabile e tatticamente sbagliata". - PANNELLA " La proposta e' una saga dell'analfabetismo politico". - PISANU invece e' sicuro " I fatti daranno ragione a Berlusconi, specialmente quando le parole destra e sinistra non fanno piu' paura a nessuno". - Ma da piu' parti si leva il coro di "basta a rappresentanti di una "societa' civile", ci vogliono "politici ", non "imprenditori, anche se bravi".

4 NOVEMBRE  - RIFORMA SCUOLA - A un passo dalle intese l'Ulivo si divide sul finanziamento delle scuole private. MARINI dei Popolari (dentro la maggioranza) annuncia battaglia su un tema caro al Ccd di CASINI (all'opposizione). Per Casini la scuola privata e' il suo chiodo fisso. "Lasciamo "libero" il cittadino di scegliere la scuola per i suoi figli". - (Spencer nel 1838 era anche lui contrario al sistema pubblico dell'istruzione obbligatoria e diceva le stesse cose. "Impedisce ai genitori di scegliere "liberamente" fra una scuola e l'altra, e l'intervento dello stato a favore dei bisognosi (scuola e sanita') ha l'effetto di far sopravvivere i soggetti piu' incapaci. Se vogliamo attenuare la miseria e l'ignoranza finiremmo per arrestare il progresso. Si puo' essere piu' assurdi di quando si ha in mente di migliorare la vita sociale violando le ferree leggi naturali? E' la natura, da sola, che assicura il buon sviluppo della razza umana". (Spencer, Principi di Etica, pag. 260). Casati con la sua famosa legge sulla scuola del 1859 diede un colpo al cerchio (scuola di classe) e uno alla botte (scuola demagogica): Istitui' si' la scuola d'obbligo ma lasciava "liberamente" ai comuni provvedere alle spese di gestione. Risultato solo 1000 comuni (i piu' ricchi) su 8.000 riuscirono a finanziare dentro nel proprio comune una scuola. (a pagare 1 insegnante ogni 745 abitanti). E fu per questo che all'inizio del secolo in Italia c'era ancora il 48% di analfabetismo, nel sud il 77%. (vedi tabelle "Analfabetismo" nel link "Curiosita').

Casini quindi ora trova un alleato nel Ppi "Finalmente MARINI ha capito. Se fino ad oggi si e' parlato, sbagliando di un Ccd che si avvicinava all'Ulivo, ora c'e' il processo inverso: e' il Ppi che si avvicina al Polo. La nuova DC puo' risorgere. E' finita l'unita' cattolica, c'e' bisogno di una nuova unita' sui contenuti". (e questo della scuola e' un contenuto?)

5 NOVEMBRE  - BICAMERALE CHIUSA - Da oggi i parlamentari potranno presentare gli emendamenti e dal 25 novembre la riforma fara' il suo ingresso nell'aula di Montecitorio. - D'ALEMA "E' un successo non di una sola persona ma di tutto il Parlamento. Il testo? E' buono, ma in aula potra' migliorare". Lo sperano tutti gli italiani visto che nell'art.100-bis secondo comma cosi' dice "il testo": "I regolamenti delle Camere prevedono l'improcedibilita' dei disegni di legge che intervengono nelle materie gia' codificata senza provvedere in modo espresso, alla modifica o integrazione dei relativi testi". Si spera proprio che il testo modifichi il Testo o si metta a fianco una traduzione in italiano. - GIUDIZI POSITIVI e NEGATIVI sulla Bicamerale: ne riportiamo due significativi: BUTTIGLIONE (Cdu) "D'Alema, grandissima sapienza politica, ma non altrettanto senso delle istituzioni. Ha sempre cercato accordi che, volta per volta, salvassero la faccia ai vari partiti, ma ci ha rimesso la Riforma". - MATTARELLA (Ppi) "In almeno due occasioni Giustizia e Presidenzialismo, il suo doppio ruolo di presidente e segretario Pds si e' fatto sentire".- RIGO (Gr. Misto), "Corretto, competente, su temi anche difficili ha dato dimostrazione di notevole valore" - FINI, " Senza voto" - REBUFFA (FI) "Ha forti responsabilita' per la mediocrita' e la leggerezza della Riforma. A volte ha confuso il suo ruolo politico con quello istituzionale".

6 NOVEMBRE  - L'INFORMAZIONE NELLA POLEMICA - Bufera nella Rai e bufera sui giornali. Accuse: Tanto servilismo, tanta cortigianeria, tanta prudenza. - PANEBIANCO provoca sul Corriere "L'Ulivo a un anno e mezzo scarso di governo puo' gia' contare su una societa' di cortigiani?". E scatena la polemica. - S. ROMANO "Mi sono accorto anch'io del progressivo consolidarsi tra i giornalisti di quella che chiamerei prudenza nei confronti del potere. Un governo si insedia al potere, cio' comporta la previsione di elargizioni e allora comincia un atteggiamento di prudenza che presto diventa ossequio. Mi ricorda il fascismo limitatamente al meccanismo mentale, che e' lo stesso". - COLLETTI "E' ridicolo dire che tutto e' cominciato con il governo Prodi. I presupposti sono stati tra il '68 e il '70 con il lavoro capillare di penetrazione del PCI nelle file dei magistrati, nelle redazioni dei giornali, nella sindacalizzazione dei ceti medi, l'egemonia culturale delle case editrici influenzate dal Pci. Sono i presupposti al regime". - CALABRESE "Spesso non e' la volonta' del potere a costruire la casta ma e' l'inverso". - MACALUSO " E' un vizio nazionale, anche dentro la sinistra non ci sono anticorpi per difendersi da questa tendenza. Il male e' antico. Un problema culturale grosso, un modo di essere degli intellettuali in Italia".

7 NOVEMBRE  - BUFERA SULLA RAI - SICILIANO A UN PASSO DALLE DIMISSIONI - Ancora una spaccatura nel centro sinistra. Dopo la Giustizia e la Scuola privata, oggi tocca alla Rai. Ieri alla commissione di vigilanza l'Ulivo si e' diviso ed e' emersa una maggioranza traversale formato da Rifondazione, Verdi, Lega e Polo. Approvata una risoluzione che censura la Rai per il modo in cui i Tg hanno seguito la crisi di governo bertinottiana. - Bertinotti e Storace allora avevano ragione a lamentarsi (!?)). - GUGLIELMI "I Tg hanno dato voce alla maggioranza popolare, e' giusto; gli italiani non volevano la crisi. Rai di regime? Mi fa ridere. Di regime era molto di piu' quella dei democristiani e dei socialisti". - BERLUSCONI attacca " Regime di sinistra, Rai, grande industria, giornali e procure stanno dalla parte di chi detiene il potere. Guardate Berlinguer, vuole manipolare i cervelli e le coscienze dei giovani: indottrina gli studenti per avere piu' elettori".

UNIONE MONETARIA - Gelo tra Francia e Germania per la mossa del governo francese di candidare TRICHET alla Banca Centrale. I tedeschi che avevano candidato DUISEMBERGER lo considerano un affronto. Ma la mossa potrebbe riaprire la corsa al Supergovernatore, e l'Italia ha buone possibilita' di inserirsi nella reciproca insofferenza dei due paesi. Ma rispunta l'ipotesi di TIETMEYER, il presidente della Bundesbank. Avremo dunque un euromark?

8 NOVEMBRE  - SI RIPARLA DI STRAGI - Ancora una volta in 17 anni per la trentunesima volta COSSIGA davanti alla Commissione stragi per parlare dell'antiterrorismo, dal '69 in avanti, di Moro, di Gladio, di Ustica, di servizi segreti deviati. "Vorrei sapere a quanti altri ministri e' stato chiesto di fare altrettanto. Non mi sento ne' teste, ne' indagato, e' solo una retorica del complotto quella che ci sia stato un legame negli anni sessanta e settanta tra lo stragismo e alcuni settori della DC. E dico come Moro "Non ci processerete nelle piazze". COSSIGA infatti difende i compagni di strada anche facendo autocritica forte. "E' vero, noi abbiamo pesantemente discriminato i comunisti. Talvolta li abbiamo perseguitati, licenziati, controllati. Probabilmente loro se avessero vinto avrebbero fatto la stessa cosa. Ma altra cosa sono le stragi". E si confessa "Nei confronti delle Brigate Rosse non ci fu affatto mollezza politica. Su Moro, quel 9 maggio nella DC c'era una voglia spasmodica di trattative. Se non avessero ucciso Moro le BR avrebbero vinto. Io avevo in tasca la lettera di dimissione e pochi sanno quanto ANDREOTTI ha sofferto per Moro. Scrissi io il brano del suo discorso nel quale si diceva che le lettere di Moro non erano moralmente autentiche. Invece mi sono convinto che lo erano. Moro era mitissimo e insieme durissimo. Quando si potra' parlare del Piano Paters (un progetto antiterroristico fatto da Moro) ora segretato, vedremo lo straordinario genio di Moro".

9 NOVEMBRE - MUGELLO - PROVA DEL VOTO per DI PIETRO, FERRARA; CURZI. E' il giorno della verita'. Ferrara dopo aver lasciato la direzione di Panorama, si e' dedicato anima e corpo a demolire il mito Di Pietro, non gli ha risparmiato attacchi feroci. Ma c'e' il colpo di scena, una mossa che Ferrara non ha gradito. Il "Giornale" di FELTRI (di Berlusconi, quindi allineato a Ferrara) ha fatto pace con l'ex magistrato di mani pulite dopo aver inanellato piu' di trentacinque querele per gli attacchi che aveva rivolto all'ex pm.

CONFINDUSTRIA - Il presidente FOSSA critica duramente l'esecutivo ma anche il malessere all'interno della sua stessa organizzazione industriale. "La concertazione ormai non esiste piu'. Non siedo a un tavolo se decidono tutto governo e rifondazione. Certo anche nella mia base c'e' qualcuno (!?) che dovrebbe guardare piu' agli interessi comuni e non soltanto al proprio orto. Insofferenza dei piccoli imprenditori? Anche i piccoli sanno che la rottamazione non l'ha chiesta certo la Confindustria".

10 NOVEMBRE  - MUGELLO ELEZIONI . Successo di DI PIETRO (Ulivo) con un 67,3%. FERRARA (Polo) fermo al 16,7%. CURZI (PRC) 12,4%. CHECCOCCI (Lega) 3,4%. Un risultato clamoroso. Ma Ferrara sospetta che la "malandrinata" fatta con l'abbraccio del "Giornale" di FELTRI a Di Pietro abbia avuto l'avallo del Cavaliere e sul Corriere e' velenoso "Con Silvio non parlo piu'". Sbatte la porta al Polo e poi sbotta "Non voglio piu' saperne di questa gente infida. Mi hanno mollato un'altra volta". Apostrofi neri fra le parole "Va' al diavolo". - Quel che e' certo che la storia Feltri-Di Pietro non ha aiutato. EMILIO FEDE e' rattristato "Feltri ha firmato la pace alla vigilia del Mugello. Ha pensato a tirar fuori dai problemi se stesso ma non ha valutato i riflessi politici: gli capita spesso. E' stato un omicidio preterintenzionale, un Feltri in buona fede. Ha 35 querele, non puo' passare la vita nei tribunali a risarcire Di Pietro che sta diventando facoltoso a sue spese". - FELTRI "Ci ho rimesso la faccia io per non pagare soldi che il Giornale non ha".

11 NOVEMBRE  - DOPO MUGELLO - Polo in crisi. Ai ferri corti AN e Forza Italia. BERLUSCONI lancia un appello ai suoi elettori "andate alle urne amministrative in massa altrimenti viene il nemico". "Ora la sinistra e' falce, martello e manette". - Ma l'alleanza fa acqua. COLLETTI " Questa alleanza non sa piu' dove andare. Cari elettori scusateci". - COSSIGA "Domenica prendono un'altra batosta". - Ma anche acque non tranquille dentro la maggioranza: COSSUTTA "D'Alema deve darci spiegazioni, l'ex magistrato e' una mina vagante che puo' far saltare tutto. Il suo arrivo modifica le alleanze". - FINI "dopo il Mugello attorno a noi molti gufi e cornacchie". La resa dei conti e' ora rinviata alle votazioni di domenica. Alla guerra dei sindaci.

ROTTAMAZIONE - Cifre da ricordare! . Le auto vendute nel mese di ottobre sono state il 58,36% in piu' rispetto allo scorso anno.. 2.095.000 auto vendute in dieci mesi, pari al 40,26% rispetto allo scorso anno. Cosa accadra' il prossimo anno?. E cosa sta gia' accadendo alla PIAGGIO? La rottamazione estiva dei motorini non deve aver pagato. A Pontedera si sta discutendo una grossa vertenza sindacati-azienda. La minaccia e' quella di lasciare a casa 1500 operai. Significa 5.000 persone senza risorse, nella piccola Pontedera. Una piccola cittadina messa alle corde con un bel regalo di fine anno di GIOVANNINO AGNELLI.

12 NOVEMBRE  - ATTENTATO SI o NO? - Valigetta bomba nel centro di Roma a pochi giorni dal voto. Trovato per caso in una strada dove erano passati Di Pietro e D'Alema. Ma gia' ci sono polemiche, allarmi e ironie. BERLUSCONI ironizza "Quell'ordigno si chiama trovami, trovami". - Ma l'alleato FINI lo gela "Battute fuori luogo". -- FRATTINI "Ma quale nuova strategia della tensione, macche' 007 deviati, perfino al governo la sinistra soffre di complessi persecutori".

13 NOVEMBRE - TERREMOTO DI PIETRO - L'ex magistrato ora senatore lancia l'Unione dei moderati. - MARINI subito pronto "Incontriamoci e parliamone". - E in Parlamento c'e' gia' il "partito" di Tonino: uomini della Rete, i molisani, gli altri magistrati e anche una parte di diniani. - BERLUSCONI sferza "Di Pietro eletto senatore da D'Alema come Caligola fece con il suo cavallo".

14 NOVEMBRE - INDAGINE BUSINESS INTERNATIONAL - nella convenienza dei vari sistemi economici per gli investimenti esteri. Le multinazionali snobbano l'Italia. Il Bel Paese al 29� posto sorpassati da Spagna e Portogallo nella capacita' di attrarre capitali. Classifiche in Europa: Regno Unito 32,8 miliardi di dollari. Francia 14,3. Belgio-Lux 11,0. Spagna 6,6. Svezia 5,4. L'Italia ferma a 3,5. Sotto accusa l'Italia per il fisco e l'inefficienza del settore pubblico.

15 NOVEMBRE - AMMINISTRATIVE - ULTIMO DUELLO - Il grande centro attende il crollo del Polo. E' nell'aria, visto che in molte citta' ci sono tanti signor "nessuno" del Polo. Con "questi" non si va da nessuna parte e gli alleati si stanno strappando le vesti, impotenti davanti alle scelte fatte dal monarca assoluto. - BERTINOTTI sintetizza "Per uno dei tanti paradossi della politica italiana il centro e' vuoto anche se non c'e' nemmeno un posto a sedere". - COSSIGA "D'Alema ha un forte desiderio che Berlusconi resti il leader del Polo, perche' cosi' il Polo e' piu' debole e piu' vulnerabile. Il Polo e' Berlusconi; il Polo non e' un partito. Se muore Berlusconi il Polo non esiste piu'. - D'ALEMA "Stando ai sondaggi Fini goderebbe di una popolarita' superiore a quella di Silvio Berlusconi" - PISANU "Il capo del Pds vuole scegliere pure il capo della opposizione".

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