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CRONOLOGIA

DA 20 MILIARDI
ALL' 1  A.C.
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PERSONAGGI
E PAESI

MAGGIO1997

LA PAGINA DEL MESE La pagina storica del Mese (vedi il 17 maggio)

1 MAGGIO   - 20.000 MILIARDI DI LIRE IN AUTO. E' la previsione di spesa degli italiani che hanno ricevuto la spinta con gli incentivi rottamazione e quindi a dirottare i propri acquisti su questo comparto. (la Fiat ha registrato il 66% in piu'). 20 mila miliardi sottratti a tutti gli altri settori, dei consumi, del risparmio, del tempo libero. Inoltre per due/tre anni in crisi i piccoli artigiani, i carrozzieri, i meccanici, venditori di autoradio, i gommisti, i ricambisti (provate a chiedere come vanno gli affari). L'occupazione nel settore specifico come l'industria dell'auto - ad alta tecnologica, se ha assorbito qualche migliaio di operai, , il contraccolpo nelle piccole aziende a carattere artigianale viene decuplicato in negativo. E dopo? Si interrogano gli economisti. Le auto si venderanno ancora ? Il crollo il prossimo anno, con una media di 50/60.000 auto mese in meno. Che tradotta in Iva lo Stato si trovera' a fine anno 4.000/5.000 miliardi in meno. Molti dicono essere un karakiri. Altri suggeriscono che per uscire dall'impasse si arrivera' a rottamare le macchine vecchie di cinque, quattro, tre, due, di un solo anno. Mentre la popolazione giovane cala e la vecchia (pensionata) aumenta e avra' appena il necessario per sostituire la dentiera. Il paradosso e' che questa massa che ha incentivato l'auto negli anni 60 e '70, e' la stessa che andra' nei prossimi anni a disincentivarla con l'et� e con le poche risorse economiche che avra' a disposizione.

2 MAGGIO   - ALBANIA - FISSATE LE ELEZIONI IL 29 GIUGNO - UNA DATA A RISCHIO - Nel 1389 alla Piana dei Merli nel Kosovo furono uccisi dai turchi tutti i nobili serbi. Il popolo fu disperso portandosi dietro il motto "dove c'e' un serbo li' e' la Serbia". Ad ogni nato da 608 anni lo si battezza come il "vendicatore" della Piana dei Merli. Era quel giorno il 28-29 giugno del 1389. Lo stesso mese e lo stesso giorno il 28 giugno del 1914 lo studente Princip tenne fede a quell'impegno battesimale; dopo 525 anni fece il "vendicatore" ; uccise l'arciduca Francesco Ferdinando d'Austria per la liberta' dei serbi, facendo scoppiare la Prima Guerra Mondiale. Tralasciando quello che segui', (troverete i fatti nella Cronologia), lo stesso mese e lo stesso giorno, il 28 giugno del 1992 scoppia la rivoluzione in tutta la Jugoslavia con le stesse motivazioni di sopra. Ricostituzione di uno Stato Serbo. Sappiamo come e' andata a finire in Croazia, Slovenia, Bosnia e Serbia. Parallelamente sono seguite le rivendicazioni albanesi; a nord abitata da popolazioni di origine serba, a sud da quelle di origine turca, in mezzo il confine di due mondi diversi. Il 28 giugno sara' la vigilia delle elezioni.( ! ! ! !)

3 MAGGIO  - CENTOMILA IN PIAZZA del Duomo a Milano per la protesta del Polo. Record di applausi per Fini quando attacca il capo dello Stato. - Berlusconi, sul governo "questa sinistra e' un regime. E' un sistema felpato, in guanti bianchi, non porta i carri armati, ma pretende subalternita'" .- Casini e' un po' piu' cauto "Gianfranco non doveva attaccare il capo dello Stato" - Cardini lo storico va' piu' in la' " Il Polo della liberta' e' un polllaio con troppo galli. Manca una forza egemone. Risulta un agglomerato di forze non organiche e non compatte. Nel cavalcare lo scontento , scendere in piazza, Berlusconi si deve ricordare che, se con questo sistema ha vinto le elezioni del '94, con lo stesso sistema ha poi fatto naufragio. Berlusconi non ha la padronanza della piazza e si vede. Bisogna avere le strutture per mantenere costante la mobilitazione, ma lo puo' fare la sinistra, ma non il Polo i cui elettori non sono sensibili alla mobilitazione. - Ma An e F.I. mettono in campo nuove strategie. In gioco 8 milioni di voti. Tenta la conquista dei ceti medi. Infatti hanno sfilato migliaia di piccoli imprenditori, artigiani e commercianti al grido di "Vamprodi".

4 MAGGIO   - SCALFARO RISPONDE A FINI "Io difendo la patria, ho il dovere di alzare la voce e di intervenire a tutela dei legittimi interesse della nazione. Bruxelles ? non mi sento tranquillo. Fini ? attaccarmi e' di moda" - Fini risponde "il presidente non e' piu' il garante di tutti, quando bacchetta Prodi lo fa perche' il governo non cada. I suoi giudizi contro Bruxelles danneggiano il Paese" - Giallo a palazzo Chigi per un commento di Prodi su Berlusconi mandato in onda sul Tg1 "Berlusconi a Milano straparla perche' ha capito che l'inciucio non si puo' fare". - Berlusconi replica "la nota di regime e' stata zelantemente diffusa dal Tg1 di regime" e gli si affianca Storace " il Tg1 non deve essere il gazzettino del regime" - Ma fanno una grande gaffe, la nota e' stata diffusa anche da Mentana sul Tg5. - Prodi smentisce tutto , "io non ne so nulla, non e' nel mio stile" ma il suo portavoce si dimette.

5 MAGGIO   - PROBLEMA ALBANIA - Un'ondata di albanesi sbarca a Bari. Non meno di 1500 uomini, donne e bambini sono arrivati sulla costa con una nave carretta. Intanto a Valona bande di uomini armati hanno aperto il fuoco contro l'accampamento degli italiani del battaglione San Marco che risponde al fuoco. - Preoccupazioni per la missione. Ci si interroga "cosa ci siamo andati a fare se poi dobbiamo difendere i nostri accampamenti dietro il filo spinato e i nostri soldati non possono intervenire se non direttamente minacciati". Risponde Silvestri "Abbiamo le mani legate. Impegnarsi in un'azione di polizia vuol dire fare delle scelte politiche. Il rischio e' ora che si instauri una cleptocrazia, uno stato di briganti. Se la missione fallisce le Nazioni Unite dovranno prendere una decisione, con un'azione piu' decisa, fra cui quella di abbandonare il campo e mettere in un totale isolamento l'Albania, un "cordone sanitario" steso tutt'attorno".

6 MAGGIO   - LA MANOVRINA PASSA CON LA FIDUCIA - Il governo incassa 318 si' contro 260 no. (E' la sua ventunesima fiducia) - Alleggerito il prelievo sulle liquidazioni. Duro attacco del Polo "la maggioranza ha impedito qualsiasi confronto con l'opposizione. Imbavaglia il Parlamento" - Caianello " Troppe fiducie, poca democrazia", cosi' il governo fa le leggi e ne ottiene l'approvazione senza dibattito" - Paladin ex presidente delle Consulta "Il cattivo rapporto governo opposizione non e' che nasca oggi. Non non ci sono violazioni della Costituzione. Pero' c'e' una evidente situazione di difficolta' politica se il governo ricorre spesso alla fiducia" - Il governo risponde " La fiducia e' il solo modo per superare lo scoglio dell'ostruzionismo" -

7 MAGGIO  - BICAMERALE Si fa avanti il "premier forte". Proposto dal pidiessino Salvi, piace anche a Urbani di Forza Italia. Intanto D'Alema frena tutti sulla riforma elettorale "E' prematuro parlarne". - Intanto infuria la polemica sulla prescrizione per i reati di tangentopoli tra politici e magistrati. Il Pds con Salvi difende le nuove norme sui processi mentre il ministro Flick prende le distanze dai parlamentari e chiede pareri alle procure "sugli effetti". Alcuni magistrati sentenziano "processi a rischio". - Liberati di Magistratura democratica "Riforma sacrosanta, doveroso garantire la difesa, e questo comportera' un prezzo da pagare".--UN ANNO DI ANTITRUST - Il presidente Amato fa il bilancio, bacchetta i politici e chiede nuovi regolamenti e l'azzeramento dei vincoli alla produzione " Un Paese dove non c'e' abbastanza concorrenza e si negano incentivi all'impresa. Troppi gli ostacoli che frenano l'economia e il libero mercato. Troppe leggi. E l'Italia soffoca".

8 MAGGIO   - MISSIONE ALBANIA - Il ministro della difesa avverte che la missione "Alba" finira' se a Tirana salta l'accordo tra Berisha e Fino. "O elezioni o ce ne andiamo" . Il generale Giglio che comanda gli italiani in Albania "L'attentato di ieri, martedi, con trenta chili di tritolo che ha provocato la distruzione di duecento case e decine di feriti a Valona , era diretto a noi, sull'itinerario delle nostre pattuglie. Le bombe sono provocazioni contro di noi". - Quelli di Valona si difendono "e' opera di Berisha che vuol far saltare le elezioni". - IN ONDA L'OSTRUZIONISMO sulla Legge sull'Emittenza. Lega e Polo presentano 6000 emendamenti. La Commissione si arrende. Adesso l'ultima parola spetta all'Aula. Maccanico si augura di non ricorrere alla fiducia e che ci sia un "consenso largo" sul nuovo disegno di legge dove ci saranno alcune modifiche.
9 MAGGIO   - CAMBIARE LA LEGGE. Il Senato vuole modificare un articolo del Codice: il 513 che prevede che il Pubblico ministero nel caso di chiamata di correo, acquisisca prima le prove e riversi poi in dibattimento gli atti raccolti. Con la revisione si intende dare la possibilita' di acquisire le prove e quindi le eventuali dichiarazioni di collaboratori direttamente nella fase dibattimentale. Non valgono testimonianze fatte in altre udienze- L'allarme e' il colpo di spugna e la prescrizione. D'Ambrosio denuncia "vogliono chiudere Mani pulite. La norma e' anticostituzionale". La Parenti " I magistrati allungano i tempi con le rogatorie. Questa nuova norma prevista ristabilisce principi di civilta', la prescrizione e' solo uno spauracchio".- Ed e' tempesta sulla presa di posizione del ministro Flick in favore della tesi dei pm milanesi contrari alla modifica dell'art. 513 approvata a Palazzo Madama. Scontenta tutti, poi fa retromarcia. - Il Polo "si dimetta".- Flick "C'e' stato un'equivoco, c'e' il consenso su tutto. Rischio di prescrizioni ? Dipende dalla lentezza della giustizia penale".- C. Salvi (Pds) prima lo critica e poi corregge: "Non c'e' dissenso".- Colombo "le prescrizioni sono il vero rischio".- Il Pm G. Salvi " A rischio l'amministrazione della giustizia, anche per il furto di una gallina".

10 MAGGIO   -.ORE 0.20 (venerdi 9) "ABBIAMO OCCUPATO PIAZZA SAN MARCO" e' il messaggio che si diffonde su tutta Italia dalle radio e televisioni (con le interferenze). Un commando assalta Venezia, torna la paura. A Roma non sanno la portata del blitz, e si trema con notizie quali "Gruppo secessionista armato occupa San Marco. Un blindato controlla la piazza, un altro gruppo occupa il campanile. Una bandiera della Serenissima sventola sulla cima e la radio diffonde in continuazione i messaggi proclama "Qui in Veneto Serenissimo". - Ma il panico romano finisce ; un blitz dei carabinieri del Gis passano al contrattacco e a 8 ore dall'incursione, con una operazione durata 30 minuti vengono catturati gli 8 "serenissimi", come li chiamano ormai tutti nel veneto. - Una beffa o un drammatico campanello d'allarme ?. - Bossi e la Lega deplorano ma gli altri politici accusano. Fini " Istigati dal delirio leghista". - Veltroni "le parole sono pietre". Gli altri pareri vanno dalla buffonata al ricordare le Brigate Rosse. Chi enfatizza e chi minimizza.

11 MAGGIO   - PRIMO ASSALTO ALLA REPUBBLICA - Forte impressione per l'assalto, per il minigolpe lagunare. Ed e' polemica fra i partiti. Simpatiche canaglie o eversori ? Priore non ha dubbi "Attenti, questo e' terrorismo. Accadde con le Br, i separatisti potrebbero conquistare consensi". - Scalzone " Quella stagione non si ripetera', diventerebbe una farsa"- Fini " Sostenere che sono simpatiche canaglie dimostra solo una cosa : in questo Paese manca il sentimento nazionale". - Follini (Ccd) " Quello che appare una farsa potrebbe diventare una tragedia". - Mentre nei paesi natali veneti del commando ""se li condannano diventeranno eroi, i nostri primi martiri". - E si scopre (a sentire le autorita') nella regione una rete di cellule indipendenti. - In un libro "Il mito dei Veneti", la strategia dell'ideologo Giuseppe Segato.- La Life di Padovan li chiama gia' "eroi" e raccoglie fondi per la loro difesa. - Nel Veneto sono gia' soprannominati "gli 8 serenissimi" ma rischiamo decine d'anni di galera per i vari reati commessi. Un processo per direttissima imbarazzante. Quale peso dare ?

12 MAGGIO   - ELEZIONI AMMINISTRATIVE - Il Polo vince a Milano con Albertini (53,1% dei voti contro Fumagalli, Ulivo 46,9%) e l'Ulivo a Torino con Castellani (50,4 % contro Costa, Polo, 49,6%). Sulle altre province tra Polo e Ulivo si profila il pareggio, si dividono otto capoluoghi su dieci; negli altri la Lega regge - Rifondazione alza il tiro " Senza di noi la sinistra perde. L'Ulivo adesso rifletta. - Cossutta gli fa eco "Fumagalli ha perso perche' non ha usato la flessibilita'". - Colaianni " I voti avuti da Rifondazione penalizzano ora i progetti sulla Bicamerale".- D'Alema risponde "Nessuna valenza politica al ballottaggio. Ma e' una "sciagura" se salta la Bicamerale ; rallenta la corsa verso l'Europa." - Berlusconi esulta e La Russa interpreta il suo pensiero " La conquista di Milano e' una svolta storica. La gente ha detto basta al governo." - Fini tace per il momento, mentre Casini ci tiene a precisare "Nel Polo vince la linea moderata" - Su tutti i commenti di Prodi "Per noi il voto e' andato molto bene. Ne usciamo piu' forti".

13 MAGGIO   - NAZIONE IN CRISI - Gli Alpini contestano Scalfaro e ripiegano il tricolore davanti alle autorita' convenute al Raduno delle 400.000 penne nere a Reggio Emilia. La protesta e' lo smembramento della Cadore ; "Non siamo Alpini usa e getta ? Rifiutiamo il ben servito". Sfilano davanti al palco con il cappello di alpino sul cuore per protesta. - Buttiglione "L'identita' nazionale corre il rischio di una frattura e la contestazione degli Alpini in congedo e' solo l'ultima spia che si somma all'assalto a San Marco. Gli Alpini vengono da regioni dove la Lega e' forte, dove c'e' stata un'identificazione tra difesa della patria e del proprio villaggio. E quando la Lega cerca di divorziare dalla propria patria, e' poco saggio indebolire questi reparti. Il richiamo di Scalfaro lo giudico "irrilevante" ; La patria e' una questione culturale, non retorica". - ASSALTO A VENEZIA - Dopo il ritrovamento a casa di uno dei golpisti di un blindato, la Lega alza la voce "Se usano il terrorismo contro di noi faccio la rivoluzione". - Ma Fini lo considera il "mandante morale".

14 MAGGIO   - SCALFARO NEL DOPO ELEZIONI "Avete pareggiato, ora le riforme". Cossutta e Fini lo criticano : "E' ingerenza politica, taccia" - Ingrao va oltre "No Presidente la sua tesi e' semplicistica, dalle elezioni esce un Paese frantumato. Il Pds non sfonda al centro e D'Alema ora con i sindacati non puo' solo alzare la voce. Perfino la Lega si e' spaccata, non riesce a tenere unito il Nord, ha perso Milano dove l'Ulivo non ha saputo evitare il successo delle destre". - INTANTO RIFORME ELETTORALI NEL MIRINO - Il doppio turno amministrativo D'Alema lo vuole estendere alle politiche. E la Bicamerale diventa incandescente. Berlusconi accusa questo sistema elettorale di danneggiare il centrodestra, mentre Fini chiede a D'Alema di decidersi "siamo disponibili al dialogo". Bertinotti invece dice no.

15 MAGGIO   - SI DECIDE IL FUTURO ITALIANO - D'Alema sceglie il premierato forte. Il premier verrebbe scelto "di fatto" dagli elettori perche' il suo nome comparirebbe sull'unica scheda accanto al candidato al Parlamento e alla sua coalizione di riferimento. Il presidente del Consigli potrebbe formare subito il governo senza chiedere il voto di fiducia al Parlamento. E il sistema elettorale ? favorevole al doppio turno. - Sulle trattative che D'Alema vuole aprire a Bossi si fa sentire Segni "Errore madornale ; il pericolo secessionista o, la violenza, se c'e', lo si combatte con il presidenzialismo prima ancora che con il federalismo. Qui c'e' il pericolo che D'Alema si sia messo in un ginepraio mischiando legge elettorale e forma di governo : si eccitano tutte le paure e gli interessi di partito. Il punto e' la stabilita' di governo, la stabilita' dipende da li'. D'Alema decida l'elezione diretta del presidente della Repubblica; la legge elettorale si vedra' poi"

16 MAGGIO   - INFUOCATA LA BICAMERALE - D'Alema per il premierato e il federalismo forte. "Lo Stato centrale ha fallito. Dobbiamo cambiare radicalmente questo Stato con un federalismo a piu' velocita': autogoverno di comuni, province e regioni". - Ma il Polo insiste "semipresidenzialismo. E nessun inciucio." - Apertura di D'Alema a Bossi, un incontro che viene definito "doppio gioco". - Ma Bossi e' sanguigno "al vertice romano mi sono trovato davanti un muro di gomma. Caro Massimo, non entro in bicamerale, il tuo federalismo e' un bluff. Torno in Padania. Caro D'Alema , basta modificare l'articolo 5 della Costituzione per fare il federalismo". - I VESCOVI DEL VENETO scendono in campo. Nove diocesi prendono posizione "Federalismo subito. Il nostro popolo non si sente piu' rappresentato da questo Stato". E Monsignor Nonis a Vicenza " Se ci fosse un vescovo secessionista non credo che sarebbe sconfessato dalla maggioranza dei fedeli della nostra diocesi" ; in piena controtendenza con Monsignor Ersilio Tonini. E siamo anche alla vigilia dell'intervento del Cardinal Ruini alla Cei che "benedice" il federalismo e afferma "Il malessere ha ragioni fondate, servono riforme". - Messori "la secessione non e' contro la fede, ma non va abbandonata a un Bossi qualsiasi" Messori fu nel '90 profeta ; quando la lega faceva i primi vagiti lui disse subito "L'Unita' fu fatta contro la tradizione italiana e che presto sarebbero venuti al pettine i nodi di quell'errore".

17 MAGGIO   - MINACCIA DI VIRUS INFORMATICI - Alla redazione del Giornale di Vicenza e' arrivato un messaggio su un dischetto dove una sedicente Armata Veneta di Liberazione annuncia l'apertura di una offensiva informatica su tutto il Paese. " Attiveremo i virus informatici in tutti i computer delle istituzioni e in tutti gli uffici simbolo della burocrazia italiana". I "Virus" possono contenere elementi di disturbo per alterare dati, cancellare la memoria e interferire nei programmi. Secondo i carabinieri il dischetto sarebbe stato predisposto da persone altamente specializzate e non certo da persone sprovvedute. Le conseguenze sono facilmente immaginabili. (e chi ha letto alcune mie pagine in questa mia presentazione, l'avevo previsto gia' un anno fa. Le tecnologie di cui alcuni sono in possesso (almeno 10.000 in Italia, di cui un centinaio con conoscenze a livelli estremamente sofisticate) possono paralizzare (azzerare la memoria) di ogni tipo di computer, di banche, amministrazioni, ministeri, borsa, giornali; perfino a distanza. (Vedi La Repubblica). Un tipo di terrorismo nuovo, ma con effetti devastanti. Da non sottovalutare.

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