
Quali sono le città più inquinate d'Italia? - www.cronologia.it
L’ inquinamento fa parte della nostra vita con conseguenze tutt’altro che piacevoli. La classifica di Legambiente ci dà una triste panoramica
Trovare un solo posto incontaminato e non inquinato nel mondo è come cercare un ago in un pagliaio. La forte industrializzazione associata ad una vita sempre più tecnologica mirata al solo guadagno, ha allontanato sempre più l’umanità dal contatto con Madre Natura.
E in un momento cruciale in quale siamo, in cui i cambiamenti climatici cominciano a farsi sentire, con scenari catastrofici all’orizzonte, se non si prendono misure drastiche e repentine sul modo con cui viviamo questa Terra, in sostanza se non cambiamo concretamente rotta – spuntano anche i negazionisti che remano contro, solo perchè accecati dalla paura di perdere le proprie risorse meramente economiche.
Quello che è certo è che l’inquinamento c’è, e fa male a tutti, a prescindere dal conto in banca. “Mal’Aria di città” di Legambiente ha analizzato la qualità dell’aria nei capoluoghi di provincia italiani nel 2022. Il risultato è molto tristemente interessante.
La classifica delle città più inquinate d’Italia
L’Italia, benché sia ricca di piccoli paeselli e borghi storici, ha anche grandi città industrializzate, dove l’aria malsana è di casa. Su 95 città, osservate da Legambiente, 29 hanno superato il limite annuo di 35 giorni con livelli di PM10 superiori ai 50 µg/m³.

Le situazioni peggiori si registrano a Torino, Milano, Modena, Asti, Padova e Venezia, con oltre il doppio degli sforamenti consentiti. Anche se nessuna città ha superato il limite medio annuo per il PM10 (40 µg/m³), molte risultano comunque fuori dai futuri standard europei del 2030, che abbasseranno la soglia a 20 µg/m³. Per il NO2, tutte le città rientrano nei limiti attuali (40 µg/m³), ma 57 su 94 non rispettano il nuovo valore di 20 µg/m³ per il 2030.
Le città con le peggiori concentrazioni di NO2 sono:
- Milano (38 μg/mc)
- Torino (37μg/mc)
- Palermo (35 μg/mc)
- Como (35 μg/mc)
- Catania (34 μg/mc)
- Roma (33μg/mc)
- Monza (31 μg/mc)
- Trento (31 μg/mc)
- Bolzano (31 μg/mc)
- Firenze (30 μg/mc).
- Genova (30 μg/mc).
- Padova (30 μg/mc)
“L’inquinamento atmosferico non è solo un problema ambientale, ma anche un problema sanitario di grande importanza” ha dichiarato Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente. “In Europa è la prima causa di morte prematura dovuta a fattori ambientali e l’Italia registra un triste primato con più di 52mila decessi annui da Pm2.5, pari a 1/5 di quelli rilevati in tutto il continente. È necessario agire con urgenza per salvaguardare la salute dei cittadini, introducendo politiche efficaci e integrate che incidano sulle diverse fonti di smog, dalla mobilità al riscaldamento degli edifici, dall’industria all’agricoltura”.
“In ambito urbano – ha detto ancora Ciafani – è fondamentale la promozione di azioni concrete sulla mobilità sostenibile attraverso investimenti importanti sul trasporto pubblico, il ridisegno dello spazio cittadino con pedonalizzazioni e zone 30, politiche di promozione dell’uso delle due ruote in sicurezza, la diffusione delle reti di ricarica dei mezzi elettrici, facilitando la scelta di ridurre fortemente l’uso dell’auto privata. Chiediamo al governo, alle Regioni e ai Comuni, di mettere in campo azioni coraggiose per creare città più pulite e sicure. La salute è un diritto fondamentale che non può essere compromesso”.