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Sei destinato ad avere la demenza senile? Il test definitivo per capire se stai invecchiando bene o no

Un gruppo di ricercatori dell’Università di Tsukuba, guidato dal professore Motohiro Sekiya, ha identificato una molecolaIl test per la demenza senile (www.cronologia.it)

La ricerca sull’invecchiamento biologico ha compiuto un significativo passo avanti grazie alla scoperta di una proteina.

Un gruppo di ricercatori dell’Università di Tsukuba, guidato dal professore Motohiro Sekiya, ha identificato una molecola, denominata CtBP2, che si presenta come un potenziale biomarcatore per valutare l’età biologica e lo stato di salute dell’organismo attraverso un semplice esame del sangue.

Questa scoperta, pubblicata recentemente su Nature Aging, apre nuovi scenari per la medicina preventiva e le strategie personalizzate di rallentamento del declino legato all’età.

CtBP2: il segnale molecolare dell’invecchiamento e il legame con il metabolismo

Da tempo la comunità scientifica si interroga su quando e come inizi realmente il processo di invecchiamento, considerando che i segni esteriori quali la comparsa di rughe o i disturbi articolari sono solo manifestazioni visibili di un fenomeno molto più complesso che coinvolge tutti gli organi interni. È proprio partendo da pazienti con obesità e sindrome metabolica, condizioni che compromettono i meccanismi di regolazione del metabolismo, che il team giapponese ha concentrato le proprie ricerche sul ruolo di CtBP2.

Questa proteina, in origine conosciuta come un co-regolatore trascrizionale dipendente da NADH, ha rivelato una funzione inaspettata: non solo agisce all’interno delle cellule, ma viene rilasciata nel sangue, dove la sua presenza riflette il mantenimento di un metabolismo efficiente. CtBP2 si comporta come un sensore molecolare, rispondendo ai cambiamenti metabolici e segnalando quando il corpo inizia a mostrare segni di senescenza organica. Studi approfonditi hanno mostrato che i livelli di questa molecola tendono a diminuire con l’avanzare dell’età e in presenza di condizioni metaboliche compromesse, come accade nel diabete e nell’obesità severa.

La ricerca sottolinea come CtBP2 rappresenti un indicatore precoce e affidabile dell’invecchiamento biologico, anticipando i segni visibili esterni e fornendo un quadro più preciso di ciò che accade a livello cellulare e organico. In questo modo, la molecola si configura come un possibile strumento diagnostico innovativo per misurare lo stato di salute globale e la velocità di progressione del processo senescente.

Un gruppo di ricercatori dell’Università di Tsukuba, guidato dal professore Motohiro Sekiya, ha identificato una molecola

Implicazioni per la salute e la prevenzione dell’invecchiamento (www.cronologia.it)

I ricercatori dell’Università di Tsukuba hanno messo a punto una metodologia per la misurazione di CtBP2 nel sangue, confermando che chi proviene da famiglie caratterizzate da una longevità elevata presenta concentrazioni più alte di questa proteina, mentre chi convive con malattie metaboliche mostra quantità significativamente ridotte. Questi dati suggeriscono un legame diretto tra la presenza di CtBP2 e la capacità dell’organismo di mantenere un equilibrio metabolico ottimale.

La prospettiva futura è che il dosaggio di CtBP2 possa diventare un esame di routine per valutare lo stato di invecchiamento biologico e per monitorare la salute generale, consentendo l’implementazione di strategie preventive personalizzate. Si ipotizza inoltre la possibilità di sviluppare terapie in grado di incrementare la secrezione di CtBP2, anche se questa strada necessita di ulteriori approfondimenti clinici.

Parallelamente, studi più recenti hanno messo in luce il ruolo di CtBP2 come regolatore del metabolismo cellulare anche in contesti patologici come il cancro, dove questa proteina influenza la proliferazione cellulare modulando il bilancio redox e la sintesi nucleotidica. Ciò conferma il suo ruolo centrale nell’integrazione tra metabolismo e regolazione epigenetica, con potenziali ricadute terapeutiche di ampio respiro.

CtBP2 e il fattore trascrizionale SOX6: un’interazione chiave

Ulteriori approfondimenti molecolari hanno evidenziato come CtBP2 interagisca con il fattore trascrizionale SOX6, una proteina umana coinvolta in molteplici processi di regolazione genica. SOX6, noto per il suo ruolo nel controllo della trascrizione attraverso il legame al DNA, coopera con CtBP2 per reprimere o modulare l’espressione di specifici geni. Questa interazione è stata documentata in diversi studi, sottolineando l’importanza di CtBP2 non solo come sensore metabolico ma anche come elemento chiave nella regolazione trascrizionale che può influenzare l’invecchiamento e altre condizioni fisiologiche.

Il gene SOX6 e la sua proteina sono oggetto di studio in diversi ambiti, dalla cardiologia all’oncologia, e la loro connessione con CtBP2 apre nuove vie per comprendere la complessità delle reti molecolari coinvolte nella senescenza e nelle malattie correlate.

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