
L'obbligo di dichiarazione(www.croologia.it)
Il monitoraggio fiscale è un argomento di grande importanza per chi possiede conti correnti e libretti di risparmio.
Comprendere le implicazioni legali e fiscali di queste forme di investimento è essenziale per evitare sanzioni che possono raggiungere migliaia di euro. Gli italiani che detengono attività finanziarie oltre confine devono essere consapevoli delle normative attuali riguardanti la dichiarazione di tali asset e delle conseguenze che possono derivare da una loro omissione.
Chi ha conti e libretti di risparmio all’estero è tenuto a dichiararli nel modello 730/2025 o nel modello Redditi, a seconda della propria situazione fiscale. L’obbligo di adempiere al monitoraggio fiscale si applica solo se i depositi superano una certa soglia. È importante notare che la presenza di questi rapporti finanziari non influisce sulla determinazione dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) e non aumenta il reddito imponibile. L’unica imposta che si può dover versare è l’IVAFE, un’imposta di bollo sui conti correnti esteri, mentre gli interessi maturati sono tassati alla fonte.
Questa obbligatorietà serve non solo a garantire una corretta imposizione fiscale sull’IVAFE, ma anche a monitorare le attività finanziarie detenute all’estero, che includono non solo conti correnti e libretti di risparmio, ma anche investimenti in strumenti finanziari come azioni e obbligazioni.
Compilazione dei moduli
Per i conti correnti esteri, la compilazione del quadro RW nel modello Redditi è essenziale. In questo quadro, il contribuente deve riportare il valore degli investimenti che possono generare redditi imponibili in Italia. L’obbligo di compilazione del quadro RW si applica a chi detiene un conto corrente in un Paese estero, purché il valore massimo giornaliero del conto superi i 15.000 euro. Se non si supera questa soglia, non è necessario rispettare la disciplina del monitoraggio fiscale.
È importante sottolineare che, anche se il valore del conto corrente è inferiore a 15.000 euro, il contribuente deve comunque compilare il quadro RW se la giacenza media supera i 5.000 euro, in quanto è soggetto all’IVAFE. In sintesi, gli obblighi di dichiarazione si configurano come segue:
- Se hai un conto corrente estero con giacenza media superiore a 5.000 euro e un valore massimo durante l’anno che non supera i 15.000 euro, devi compilare il quadro RW ai fini dell’IVAFE.
- Se hai un conto corrente estero con giacenza media inferiore a 5.000 euro ma con un valore massimo superiore a 15.000 euro, devi compilare il quadro RW solo per il monitoraggio fiscale, poiché per giacenze inferiori a 5.000 euro l’IVAFE non è dovuta.

La mancata dichiarazione di conti, libretti e depositi esteri può comportare sanzioni significative. La violazione formale della normativa sul monitoraggio fiscale prevede un regime sanzionatorio che può variare in base alla gravità dell’omissione. Le sanzioni previste includono:
- 250 euro per la tardiva presentazione del quadro RW o del quadro W, se effettuata entro 90 giorni dalla scadenza.
- Una sanzione variabile dal 3% al 15% dell’importo non dichiarato se il conto si trova in un Paese non in Black List.
- Una sanzione più severa, variabile dal 6% al 30% dell’importo non dichiarato, se il conto si trova in un Paese in Black List.
È evidente che le conseguenze economiche di una mancata dichiarazione possono essere ingenti, rendendo cruciale la corretta gestione delle proprie attività finanziarie estere. La consapevolezza e l’adeguamento alle normative fiscali non solo evitano sanzioni, ma contribuiscono anche a una maggiore trasparenza e legalità nella gestione dei propri beni.
Un sistema di monitoraggio in evoluzione
Il sistema di monitoraggio fiscale italiano, in linea con le normative europee e internazionali, si sta evolvendo per garantire una maggiore trasparenza nella gestione delle finanze. Questo processo implica anche una crescente collaborazione tra le autorità fiscali di diversi Paesi, facilitando lo scambio di informazioni e contribuendo a ridurre l’evasione fiscale. Pertanto, è fondamentale che i cittadini italiani che hanno investimenti all’estero si informino e si adeguino alle normative per evitare di incorrere in sanzioni pesanti e per garantire una gestione responsabile delle proprie finanze.