
Quante ore un cane può stare da solo in casa? - cronologia.it
Per quanto tempo un cane può stare da solo in casa? Le regole ora sono diverse, lasciarlo per andare a lavoro non sarà più possibile.
Il legame tra l’uomo e il cane è uno dei più antichi e profondi nella storia della domestica. I cani, discendenti dei lupi, sono animali sociali che vivono in gruppi, percependo i loro proprietari come parte del loro “branco”. Questa dimensione sociale è cruciale per capire quanto tempo un cane può rimanere da solo senza subire stress. La questione del benessere animale è sempre più centrale nel dibattito pubblico, soprattutto in un contesto in cui le famiglie moderne sono spesso occupate con il lavoro e altri impegni.
Quanto tempo un cane può stare da solo in casa?
I cani, essendo animali da branco, non amano la solitudine e possono provare ansia quando lasciati soli. Questa ansia può manifestarsi in vari comportamenti come abbaiare, graffiare porte o distruggere oggetti in casa. Gli esperti concordano nel ritenere che un cane non dovrebbe rimanere solo per più di quattro ore. Questo limite non è solo una questione di affetto, ma anche di bisogni fisiologici: dopo un certo periodo, i cani hanno bisogno di uscire per soddisfare le loro necessità naturali.
Per i cuccioli, la situazione è ancora più delicata. Questi giovani animali hanno bisogno di un’attenzione costante e non dovrebbero mai essere lasciati soli per periodi prolungati. È fondamentale che i proprietari insegnino ai loro cuccioli a rimanere da soli, ma questo deve avvenire gradualmente. È consigliabile iniziare con brevi assenze e aumentare il tempo di separazione in modo incrementale, permettendo al cane di abituarsi a queste situazioni senza stress.

Questo processo deve essere accompagnato da un ambiente rassicurante. Creare uno spazio confortevole per il cane, con oggetti familiari e giochi, può aiutare a ridurre l’ansia. È utile, ad esempio, lasciare a disposizione un indumento che porti il profumo del padrone, in modo che il cane possa sentirsi più tranquillo anche in assenza del suo amico umano.
Un altro aspetto importante è quello di non enfatizzare il momento del ritorno a casa. Spesso, i proprietari tendono a fare le feste ai propri cani al loro ritorno, ma questo comportamento può innescare un’aspettativa che rende più difficile per il cane accettare il momento della separazione. È consigliabile trattare l’uscita e il rientro come eventi normali, senza creare situazioni di stress.
Opzioni per chi lavora
Per i proprietari di cani che lavorano fuori casa per molte ore al giorno, la situazione si complica. Lasciare un cane solo per otto ore o più è controproducente per il suo benessere. In questi casi, è fondamentale esplorare diverse opzioni. Una soluzione può essere quella di chiedere aiuto a un vicino di casa o a un amico che possa prendersi cura del cane durante il giorno, portandolo a fare una passeggiata e fornendogli un po’ di compagnia.
In alternativa, esistono servizi professionali come i “dog sitter” o i “doggy daycare“, che offrono assistenza ai cani mentre i loro proprietari sono impegnati. Queste strutture sono progettate per fornire un ambiente sicuro e stimolante per i cani, offrendo loro opportunità di socializzazione con altri cani e persone.
Oggi, la tecnologia può giocare un ruolo significativo nel monitoraggio del benessere del nostro amico a quattro zampe. Telecamere collegate a smartphone consentono ai proprietari di tenere d’occhio i propri cani mentre sono assenti, permettendo di osservare il loro comportamento e intervenire se necessario. Questi strumenti possono essere particolarmente utili per identificare segni di stress o ansia e adottare misure correttive.