GIORNO 7 SETTEMBRE 2001

"POSITIVE MATCH"....

"WAR GAME OVER" - "I GIOCHI SONO FATTI" !!

* PAREGGIO SU UN SIMULATO CONFLITTO IN IRAQ
* VITTORIA SU UN SIMULATO CONFLITTO IN COREA

* SIMULATO UN ATTACCO TERRORISTICO SU UNA NEW YORK AFFOLLATA
(con inadeguatezze dell'Intelligence )

GIORNO 11 SETTEMBRE 2001
"Immagini di un'Apocalisse"

( anzi tre, molto singolari: già scritte; due da tempo, una... tre giorni prima)

Iniziamo con l'ultima, poco prima del grande "shock e terrore" a New York


Il giorno 11 settembre il segretario di Stato Colin Powell avrebbe dovuto tenere un discorso  all'ONU, che l'America si accingeva ad "appoggiare la formazione di uno Stato della Palestina"; (appoggio piuttosto sgradito agli Israeliani)
discorso al quale sarebbe seguito un incontro (il primo) Bush-Arafat, due giorni dopo.  

Powel aveva fissato un appuntamento al principe Bandar Bin Sultan, l'ambasciatore saudita, per il giorno 13, per informarlo della grande svolta. Il segretario di Stato quel mattino dell'11, aveva già in mano il discorso, e preso contatto con Arafat in vista dell'incontro-colloquio.


I primi a dare questa notizia, il Washington Post e il New York Times.
(ripresa dal Corriere della Sera, mercoledì 3 ottobre 2001) 

DOVE SI AFFERMA CHE L'ATTACCO DEVASTANTE DELLE ORE 8,45
A NEW YORK COSTRINSE POWELL A RIMANDARE L'INIZIATIVA.
 
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A RIEMERGERE DOPO L'ATTACCO, E' RUMSFELD, CHE TRE GIORNI PRIMA L'8 SETTEMBRE IL WASHINGTON POST DAVA PER SPACCIATO, DA MANDARE A CASA, DOPO LA SIMULAZIONE DEI "GIOCHI DI GUERRA" AL COMPUTER SVOLTISI IL GIORNO 7 AL PENTAGONO, ATTINENTI UNA GUERRA NEI DUE PAESI (ALL' IRAQ E ALLA COREA) PIU' LA SIMULAZIONE DI UNA SINGOLARE EMERGENZA PER UN ATTACCO DI TERRORISTI SULL'AFFOLLATA CITTA' DI NEW YORK.

L'ARTICOLO DI 6 COLONNE NON E' APPARSO IN ITALIA SU I GRANDI GIORNALI, MA SOLO SU UN GIORNALE DI PROVINCIA
(Giornale di Vicenza dell'8 settembre, 2001).

RIPETIAMO DELL' 8 SETTEMBRE !!!! 3 giorni prima dell' 11 SETTEMBRE.

LA GUERRA ALL'IRAQ ERA GIA' STATA MESSA NEL PROGRAMMA DI SIMULAZIONE. UNA SIMULAZIONE CHE OVVIAMENTE INDICAVA LA LOGISTICA E LE STRATEGIE DA ADOTTARE NEL GIA' PROGRAMMATO CONFLITTO.
CURIOSO CHE LA SIMULAZIONE DI QUESTO ATTACCO ABBIA FATTO (FIN D'ALLORA) EMERGERE INADEGUATEZZE NELL'INTELLIGENZE SOPRATTUTTO SUL SIMULATO ATTACCO DI TERRORISTI SU UN'AREA AFFOLLATA DI NEW YORK.
(SI SONO MESSE LE MANI IN AVANTI?)





NEL 2002 O AL MASSIMO NEL 2003
"UNA BOCCATA D'OSSIGENO" sarà sicuramente assicurata.
i "MALUMORI" e i "DISSIDI" al Pentagono pure.

e RUMSFELD tornerà sicuramente alla ribalta.

Attacco terroristico, crociata antiterrorismo, ultimatum pro-forma,
e guerra preventiva, è già tutto nel "programma".
In più: "Il gioco di guerra" è stato condotto con un approccio diverso,
che provocherà mutamenti futuri..."
.

Ore 14.40. Le nuvole di polvere sollevate dal crollo (implosione, vedi cap. I) delle torri gemelle non si sono ancora depositate; l'edificio numero sette (un grattacielo di 47 piani, non sfiorato da nessun aereo) crolla alle 17.20. Pochi minuti dopo il ministro della difesa Rumsfeld, uno dei diretti responsabili della mancata difesa aerea, porge una nota a un altro dei massimi responsabili, il generale Richard Myers, facente funzioni di Capo di Stato Maggiore Interforze: "Best info fast. Judge whether good enough hit S.H. at same time. Not only UBL." “giudicare se possibile colpire insieme anche S.H., non solo U.B.L:” [S.H. sta per Saddam Hussein, U.B.L: per Usama bin Laden]. Sembra la reazione normale di un dirigente alle prese con un attacco che la versione ufficiale vuole improvviso e inatteso, di cui c'è da capire tutto, dinamica, portata, provenienza, responsabilità, possibile continuazione? La sera stessa dell'11 Rumsfeld darà anche il via libera ai finanziamenti agognati per il controllo militare dello spazio.
Ha insomma vinto!

I giochi sono fatti e presto inizieranno le Olimpiadi della morte:
selezione dei partecipanti, eliminatorie, finali e finalissima.
Quando non si sa, i motivi neppure. Ma questi sono solo dettagli.
"WAR GAME OVER"
"I GIOCHI SONO (già) FATTI" !!
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2002- 2003- 2004-2005-2006-2007

Dopo l'attacco preventivo americano all'Iraq (che nessuno ha fino ad oggi capito...
"""" (
Un commento è arrivato da chi non è certo un "estremista": "Dobbiamo ancora capire perchè gli Stati Uniti hanno attaccato l'Iraq" ha detto sette volte sui giornali l'ex presidente del Consiglio Giulio Andreotti.""""

Perchè?

Già l’8 Febbraio del 2003, il «Sole 24Ore» pubblicava un articolo dal titolo: «Eni, si apre la via ai pozzi iracheni». Si leggeva «...il pieno sostegno del Governo Berlusconi alle posizioni degli Usa e della Gran Bretagna sulla guerra in Iraq… potrebbe generare importanti ricadute economiche a favore dell’ENI….se la guerra si dovesse fare, si porrebbero le condizioni per l’ingresso del cane a sei zampe in territorio iracheno..».
Il settimanale «Carta» nella seconda settimana di marzo del 2003 scriveva: «Che il Governo italiano cerchi di emulare la Casa Bianca anche nella difesa armata degli interessi petroliferi nostrani?».

Il 15 aprile 2003 il parlamento italiano autorizza la missione italiana in Iraq.
«I militari italiani presidieranno probabilmente il sud del Paese, a Bassora»
(L’Arena 23 Aprile 2003).
«I soldati italiani verranno inviati a fine giugno nella zona di Bassora»
(Corriere della Sera 4 Maggio 2003).
«Il Ministro della Difesa, Antonio Martino, conferma che gli uomini impiegati saranno 3000 e che l’area delle operazioni sarà quella di Bassora»
(La Repubblica 15 Maggio 2003).
«L’ENI è molto interessata alla possibilità di entrare in Iraq.. la situazione è in divenire, ma la seguiamo giorno per giorno». Lo ha detto Vittorio Mincato numero uno del gruppo, rispondendo alla domanda degli azionisti sull’interesse della società per il petrolio iracheno.
(Adnkronos 30 Maggio 2003).
«I soldati italiani in Iraq hanno sostituito i marines del 25esimo Reggimento nella provincia di Dhi Qar, nel governatorato di Nassirya»
(Istituto Affari Internazionali 23 Luglio 2003).

"Non a caso le migliori truppe di invasione americane in Iraq hanno presidiato immediatamente gli edifici del ministero del Petrolio. Quelle Italiane presidiato Nassirya (Bassora)"

"L'industria estrattiva potrebbe rendere 100 miliardi di dollari all'anno. Cifre da capogiro, con il greggio che attualmente viene venduto a 70 dollari al barile, mentre in Iraq i costi medi di estrazione al barile si aggirano sui 2 dollari. E si calcola che le riserve irachene ammontino a 115 miliardi di barili, senza contare la possibilità di trovare altri giacimenti". ( Corriere della Sera 8 gennaio 2007).

"Il governo di Bagdad (l'attuale, gradito agli americani) sta discutendo di appaltare lo sfruttamento degli immensi giacimenti del Paese alle grandi multinazionali straniere. La prima mossa concreta per cercare di gestire la questione più spinosa dall'ultima guerra e che ha accompagnato tutto il dibattito sull'intervento militare straniero nel Paese sin dai mesi seguenti l'invasione irachena del Kuwait nell'agosto del 1990.
Non mancheranno i critici. Per i critici della guerra la nuova legge non può esere altro che la conferma delle previsioni più fosche: l'invasione non aveva nulla a che vedere con il desiderio di "importare" la democrazia in Iraq, quanto piuttosto di impadronirsi delle sue risorse petrolifere"
(Corriere della Sera 8 gennaio 2007).

"Dai tempi della decolonizzazione (1972) le multinazionali potrebbero tornare in Iraq alla grande" (Corriere della Sera 8 gennaio 2007).(ma anche in Iran, appena ci saranno validi o pretestuosi motivi per invaderlo).

Il medio oriente contiene   le maggiori riserve di petrolio del mondo: non solo l’America  (come spesso superficialmente  si dice)  ma tutto il mondo ha interessi vitali  in  quelle terre che invece sono politicamente oltremodo instabili. Di fronte a una crisi petrolifera   i paesi MOLTO  ricchi (USA) avrebbero  DELLE difficoltà, i paesi pure industrializzati (Italia) avrebbero  GROSSE difficoltà, i paesi EMERGENTI (est asiatico) RICADREBBERO miseramente nel sottosviluppo, e per ultimo per  i paesi  sottosviluppati sarebbe la CATASTROFE.

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E « al Qaïda » ? Se non c'era bisognava inventarla una.

Un anno prima dell’11 settembre 2001, il Progetto per un Nuovo Secolo Americano (PNAC) invocava “qualche evento catastrofico e catalizzante, del tipo un nuovo Pearl Harbor,” che avrebbe dovuto galvanizzare l’opinione pubblica USA in favore di una agenda di guerra. (Vedi http://www.globalresearch.ca/articles/NAC304A.html)
Il riferimento del Progetto PNAC ad un "evento catastrofico e catalizzante" fa eco ad una dichiarazione del tutto simile di David Rockefeller alla Commissione per il Commercio delle Nazioni Unite nel 1994:
"Noi ci troviamo ai limiti di una trasformazione globale. Tutto quello di cui noi necessitiamo è una crisi sicuramente di maggior spessore e le nazioni allora accoglieranno con favore il Nuovo Ordine Mondiale."

(è scritto del resto sul dollaro che l'america tenta di imporre il "nuovo ordine mondiale",
con l'aiuto di Dio - "In god we trust" "Novus ordo seclorum".)


Fa parte del progetto segreto (ESOTERICO) che consiste nel "Creare un sistema internazionale finanziario di controllo per dominare il sistema politico di ogni paese e l'economia del mondo nel suo insieme".
Pianeta Terra "Auguri"!

le altre due singolari coincidenze dopo il 7 settembre > >

due testimomianze: a New York e in Iran > >

 

i tanti dubbi (link esterno) http://it.youtube.com/watch?v=LLFrxbhAdQY

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