I MOVIMENTI ERETICALI

 NEL MEDIOEVO

SECOLI XII-XIII. 

E� l�età dello sviluppo comunale che portò con sé un vasto movimento e trasformò la struttura della società e le istituzioni politiche, interessando anche la vita religiosa. Le nuove condizioni create dallo sviluppo cittadino portarono gradualmente ad una laicizzazione della cultura e dell�educazione ed una maggiore libertà della ricerca scientifica. In questo quadro politico economico e sociale in profonda evoluzione, rientrò necessariamente un�esigenza riformatrice della vita religiosa, delle strutture ecclesiastiche e persino degli ordinamenti morali. Infatti in questo particolare periodo storico si manifestarono numerosi movimenti di riforma  rivolta contro la secolarizzazione della chiesa, il commercio delle cariche ecclesiastiche, la corruzione e l�ignoranza di una parte del clero. 

Tali correnti si rifacevano spesso a problematiche già esistenti nel XII secolo e non risolte dalla riforma Gregoriana . I primi a denunciare l�allontanamento avvenuto da parte delle istituzioni religiose, da quelli che erano i valori morali e spirituali del Cristianesimo, e a ridare nuova dignità, furono colti e pii intellettuali come Pier Damiani e Anselmo d�Aosta. Monasteri di grande fama, come l�abbazia di Cluny (da cui nasce il movimento dei Cluniacensi), o comunità di monaci eremiti, come quella fondata da san Nilo in Calabria, o le congregazioni di Camaldoli e di Vallombrosa, acquistarono enorme peso religioso e politico. 

I Cluniacensi, la cui polemica fu rivolta contro il concubinato del clero e contro la pratica della simonia (D), si proposero il compito di moralizzare la vita ecclesiastica e di riportare il clero regolare alle funzioni spirituali che gli erano proprie. Questi monaci riformatori incoraggiarono anche parte dei ceti popolari a ribellarsi ai vescovi-conti che governavano le città. A tal proposito possiamo trovare un episodio degno di nota in un movimento politico-religioso sorto a Milano detto spregiativamente dei Patari (in milanese straccioni). Altra vicenda particolarmente interessante fu l�insurrezione avvenuta nella città di Roma, che portò all�istituzione del comune di Roma. 

L�esperienza comunale romana, infatti, come del resto avvenne anche a Milano con la sommossa dei Patari, si incontrò con un movimento politico-religioso che condannava la ricchezza ed il possesso dei beni materiali da parte del clero e predicava il ritorno della chiesa alla sua missione puramente spirituale, non contaminata da interessi. 
Uno dei maggiori rappresentanti di questa corrente di idee fu Arnaldo da Brescia che si recò a Roma nel 1147, assumendo il ruolo di guida spirituale e politica del comune, al quale cercò di dare un indirizzo spiccatamente popolare. Arnaldo fu fatto prigioniero e poi ucciso nel 1154. Tuttavia le esigenze fin qui emerse, rimasero vive e inappagate finché sfociarono nel XIII e XIV secolo in nuovi e vasti movimenti riformatori, che in molti casi divennero eresie vere e proprie. 

Il primo caso è quello degli Umiliati, diffuso soprattutto nella Lombardia, di ispirazione evangelica e pauperistica, che trovava largo ascolto tra gli artigiani. Il secondo è quello della dottrina Catara, che professava principi estranei alla religione Cristiana, riprendendo la tradizione del Manicheismo, con la sua visione dei due principi divini inconciliabili, il bene e il male. I Catari consideravano il mondo terreno e tutte le creazioni dell�uomo, tra cui in primo luogo la chiesa, come opere del male, contro cui bisognava assumere un atteggiamento di antitesi totale. Giungevano persino a rifiutare il matrimonio, per non avere figli, e a giustificare l�annullamento del corpo mediante il suicidio. Il Catarismo si diffuse nell�Italia del nord, in Provenza e nella Linguadoca, penetrando in tutte le classi sociali e divenendo pericoloso, per la sua estensione e per la radicale condanna del Cattolicesimo. Tra l�altro costituì una propria chiesa con un preciso ordinamento gerarchico e pratiche religiose definite, tra cui una delle più singolari era il digiuno fino alla morte (Endura). La chiesa tentò ripetutamente di riconvertire i seguaci di tale dottrina, che avevano costituito il loro principale centro organizzativo ad Albi, Francia meridionale, finché il Papa Innocenzo III (1160-1216) iniziò una vera e propria crociata, che si concluse nel 1229 con uno sterminio di massa.

Altri movimenti che si svilupparono al di fuori della chiesa ebbero come motivi comuni l�idea del ritorno al Cristianesimo delle origini, il distacco dai beni e dagli interessi mondani e la rivendicazione dell�uguaglianza tra i fedeli. Convinti interpreti di questi motivi furono i Poveri di Lione, movimento sorto in Francia alla fine del secolo XII. Promotore fu un mercante di Lione, Pietro Valdo. Poiché rifiutavano di riconoscere la gerarchia ecclesiastica i Valdesi  furono condannati come eretici nel 1180. Le loro idee si diffusero nelle regioni Alpine, nel Delfinato, nella Provenza ed anche in Piemonte e in Lombardia. 

I poveri Lombardi, che tennero un convegno a Brescia nel 1218, negavano la validità dei riti cattolici, il culto dei santi e delle immagini, il Purgatorio e le indulgenze . I Valdesi non miravano soltanto alla riforma morale e del costume, ma proponevano anche un ripensamento della dottrina Cristiana e delle interpretazioni che ne aveva dato il Cattolicesimo, anticipando tesi e concetti che Lutero  avrebbe sostenuto all�inizio del XVI secolo. Una diversa impostazione ebbe la corrente suscitata dal monaco calabrese Gioacchino da Fiore (1141-1202), appartenente all�ordine Cistercense, che profetizzò l�avvento di una terza età, in cui l�umanità si sarebbe purificata. Anche la dottrina Gioachinita, pervasa da una vigorosa ansia di riforma, fu ufficialmente condannata dalla chiesa. In ambito di tale dottrina anche l�eresia di Frate Dolcino da Novara, che all�inizio del �300 capeggiò una vasta rivolta contadina nell�Italia settentrionale. Fra� Dolcino aveva preso la guida del movimento degli Apostolici (nato verso il 1260 nella regione di Parma), dopo la morte di Gerardo Segarelli, arso vivo.
( vedi la storia di "FRA' DOLCINO"

Tra il XIV e XV secolo, a seguito anche del Grande Scisma della chiesa, ci fu un ulteriore incremento delle tendenze riformatrici, che a volte furono contenute e cercarono di stare all�interno della struttura ecclesiastica, mentre altre volte caddero nella eresia.

Alcuni di questi movimenti sono " I Servi di Maria ", che erano aggregazioni di laici molto vicine agli Ordini mendicanti e i Fraticelli, che era un ramo dissidente dei Francescani. Anche le donne iniziarono ad aderire alla protesta religiosa, formando il gruppo delle Beghine ; né laiche né religiose, esse suscitarono sospetto e subirono, tra 1290 e 1310, accuse di eresia.

Un grande impulso alla esigenza di riforma fu dato dall�azione di Wycliffe (1330-1384) un professore dell�università di Oxford. Il punto principale della sua dottrina fu l�affermazione che l�opera della chiesa dovesse svolgersi su di un piano puramente spirituale; Wycliffe giunse a negare completamente la gerarchia ecclesiastica, l�autorità del Pontefice, i sacramenti, le indulgenze e la confessione. Le sue idee si diffusero tra i ceti popolari dando origine al movimento dei Lollardi e penetrarono profondamente nella coscienza religiosa del popolo inglese e contribuirono a preparare il terreno alla penetrazione della Riforma Protestante.

In Boemia , un sacerdote, Jan Hus, vicino alle posizioni di Wycliffe , si pone in aperto contrasto con l�autorità ecclesiastica. La sua posizione, da un punto di vista dottrinario, è meno intransigente e radicale di quella di Wycliffe. La frangia estrema del movimento degli Hussiti, che assume il nome di Taboriti, tiene a lungo testa agli eserciti imperiali, solo nel 1434 sarà sconfitta.

vedi anche LOTTA ERETICALE CONTRO I CATARI > > 


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